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Autore: BeautyLovegood    07/03/2024    0 recensioni
Ambientato pochi minuti prima della fine del sesto episodio, Niffty sarà anche pazza e forse la più pericolosa dello staff dell'Hazbin Hotel, ma non si può non volerle bene
Genere: Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alastor, Angel Dust, Husk, Niffty, Sir Pentious
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Sono orgoglioso di te, amico”.

“Oh, piantala, Husk”, protestò Angel con una mano sul punto del volto colpito, per l’ennesima volta, da quel verme di Valentino, ma prima che una lacrima gli uscisse dall’occhio, sussurrò un Grazie che riuscì a sentire soltanto il barista ubriacone.

Mentre tornavano all’hotel, Sir Pentious continuava a parlare di Cherry Bomb e di tutto quello che avrebbe potuto fare con lei se non avesse avuto troppa paura di rivelarle i suoi sentimenti. Angel conosceva a memoria tutti gli scontri di quartiere avvenuti tra la sua migliore amica e il viscido serpente, ma non avrebbe mai pensato che, almeno da parte di quest’ultimo, potesse esserci un altro tipo di interesse.

Improvvisamente, Niffty vomitò un’intera cascata.

“Che capolavoro che ho fatto, ma devo pulire, devo pulire!”, disse guardandosi intorno alla ricerca di una scopa, ma Angel la strinse a sé con le braccia inferiori e le tenne la testa tra le mani superiori.

“Tu non pulisci assolutamente niente, signorina, non ti basterebbero neanche due intere non-vite per ripulire questo merdoso Inferno, ti basta l’Hazbin Hotel”.

“Sì, come no. Sto ancora aspettando che ripulisca camera mia dalle cimici che hanno reso il mio letto un letamaio”, commentò Husk.

“Devo pulire! Devo pulire!”, continuò a ripetere la piccola ciclope.

“Oh, cazzo, Angel, falla smettere! Sono troppo stanco e depresso per sopportarla!”, protestò Sir Pentious quasi sul punto di afferrare Niffty con la sua coda e strangolarla.

“Rilassati, stallone, non vedi che è ubriaca? A differenza di noi, non regge l’alcool. Le serve solo una bella dormita”.

“Non voglio dormire! Devo pulire! Non posso lasciare il lavoro a metà!”, piagnucolò Niffty mentre cercava di liberarsi della presa di Angel.

“Cazzo, Nif, sei proprio una…”, stava per dire lui, ma non voleva rischiare di far piangere di nuovo la sua piccola amica, così si limitò ad aprire il portone dell’Hazbin Hotel con un calcio.

Oh, almeno voi siete tornati! Mi stavo preoccupando!”, esclamò Alastor mentre scendeva dalle scale, poi scoppiò a ridere.

“Molto spiritoso”, commentò Husk senza guardare il possessore della sua anima e si sdraiò sul divano.

“Alastor, ho vomitato in strada e Angel Dust non mi fa pulire! Fai qualcosa, ti prego!”.

Angel alzò gli occhi al cielo e mise la ciclope piangente in braccio al demone della radio.

“Giuro su Porchetta che questa è l’ultima volta che esco a bere con lei! Occupatene tu, scommetto che sai meglio di me come farla stare buona”.

Ci puoi scommettere, mio caro. Coraggio, Niffty, andiamo a fare la nanna”, disse Alastor tenendo Niffty stretta a sé come una bambina e si diresse verso l’ascensore.

“Com’è andata la serata?”.

“Mi sono divertita, ho pure incontrato quel bel pezzo di cattivo ragazzo che è Valentino, ma Angel Dust non mi ha permesso di assaggiarlo. Almeno gli ho rubato un pezzo di pelliccia!”, disse Niffty e tirò fuori dalla tasca del grembiule il suo souvenir per usarlo come un cuscino e non fece proprio caso alla rabbia nel sorriso di Alastor, almeno fino a quando si bloccò l’ascensore.

Niffty, devi giurarmi sulla nostra amicizia che non ti avvicinerai mai più a quella merda rossa di Valentino. E vale anche per Vox e Velvette”.

“Valentino… Vox… Velvette… sono loro le tre V?”, chiese Niffty mentre si godeva la morbidezza la pelliccia.

Sì… ed è meglio per te stare lontana da tutti e tre. Sono stato chiaro?”.

“Mmm… sì, Alastor”.

Niffty cadde in un sonno profondo e Alastor fece ripartire l’ascensore.

Appena entrò nella camera della sua amica, pulita e circondata da barattoli pieni di cimici, la posò nel suo letto e le rimboccò le coperte.

Buonanotte, piccola pazza amica. Mi fa piacere che tu stia bene. Quelle mezze calzette di demoni non sono tanto male”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SONO TORNATA! Con Hazbin Hotel è stato amore a prima vista e ho già in mente qualche altra storia, ma voglio cominciare con calma. Alla prossima.

  
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