Quel giorno alla base di lancio dei Joe si stava per effettuare il volo sperimentale del T0045-M4B, uno speciale apparecchio equipaggiato per scontri terra-aria con gli ultimi ritrovati dell'artiglieria.
Mainframe era stato scelto per pilotare il velivolo, con grande orgoglio di tutti, ma mezz'ora prima del volo di collaudo il centralino della base gli passò una telefonata.
- Pronto?
- Ascoltami bene, non ho molto tempo, il telefono della vostra base è sotto controllo e devo essere breve! - disse una voce femminile.
- Chi parla?
- Tra poco i G.I. Joe collauderanno il nuovo velivolo e il tuo nome era su tutti i giornali con tanto di fotografia!
- E allora?
- Il velivolo è stato manomesso dai miei compagni per ordine dei Cobra! Se non vuoi morire, ti consiglio di informare subito i tuoi amici, di sospendere il collaudo e di mettere la base in sicurezza!
- Chiunque tu sia, devi essere completamente pazza se pensi che sia così facile aggirare i nostri sistemi di sicurezza e...
- L'ho già fatto in passato!
Improvvisamente Mainframe riconobbe quella voce.
- Zarana?
- Devo andare adesso, ho detto anche troppo!
- Aspetta, ti prego, non riattaccare! Ti sembrerà folle, ma ho bisogno di parlarti di persona!
Zarana rimase un attimo in silenzio, poi disse: - 1957 Queens Boulevard. È un motel appena fuori dall'autostrada 15, incontriamoci lì.
- Ma...
La donna chiuse la chiamata.
Ovviamente la rivelazione di Mainframe gettò l'intera base in allarme.
I Joe rinvennero un ordigno nucleare sotto il velivolo, così dovettero sospendere il collaudo e avviare le indagini.
Mainframe disse a Duke che era nervoso per la situazione e aveva bisogno di assentarsi qualche ora dalla base per calmarsi.
Duke gli diede il permesso, pensando che fosse inutile tenere gente nervosa sul luogo.
Mainframe salì in macchina e guidò fino al motel indicatogli da Zarana.
La donna non era ancora arrivata, così lui si mise ad aspettarla.
All'improvviso si avvicinò a lui un addetto delle pompe di benzina con il berretto e gli occhiali da sole, che gli chiese se voleva fare rifornimento.
Mainframe fece per rispondere di no, ma poi vide che si trattava di Zarana travestita.
- Di cosa volevi parlarmi? - chiese lei togliendosi il berretto e gli occhiali.
- È passato molto tempo da...
- Se volevi dirmi solo questo, potevo anche evitare di venire!
- No, volevo ringraziarti di persona, è la seconda volta che mi salvi la vita!
- Ed è anche la seconda volta che rischi di perderla per colpa mia! Come puoi essere sicuro che non ti abbia attirato in una trappola?
- Se avessi voluto uccidermi, sarebbe bastato farmi saltare in aria con il velivolo!
- Oppure non mi conosci abbastanza da temere per la tua vita! - disse Zarana tirando fuori la pistola.
Ma Mainfraime non smise di guardare i suoi occhi bellissimi e tristi, perché il ricordo del tempo passato insieme non era scomparso dal suo cuore.
Nonostante la voce fredda, era ovvio che Zarana non avrebbe mai premuto il grilletto, perché la sua mano tremava.
Abbassò subito l'arma e Mainframe le sfiorò la guancia con la mano.
- No, non qui - disse Zarana. - Potrebbero avermi seguita, è meglio se prendiamo una stanza.
Mainframe annuì, andarono alla reception, presero una camera matrimoniale e chiusero la porta a chiave.
Zarana gettò la pistola sul pavimento, si sedette sul letto e disse: - Perché volevi vedermi?
Mainframe raccolse l'arma, gliela restituì e disse: - Anche tu ti stai esponendo a un grave pericolo. Se i tuoi compagni ti scoprissero, ti ucciderebbero.
- Che ti importa? Tanto io sono solo una poco di buono!
- Non è quello che ricordo di te!
- Mainframe, la ragazza di cui ti eri innamorato non esiste, vuoi capirlo?!
- Stai cercando di convincere me o te stessa?
Mainframe le accarezzò dolcemente la guancia e i capelli e lei dovette fare un grosso sforzo per non mettersi a piangere.
- Che cos'hai in mente?
- Dimmelo tu cos'è - sussurrò Mainframe baciandola con passione.
Dopo tutto quel tempo lontani, tra tante cose da dire, quella notte fu una muta e piacevole confessione piena di baci e tenerezze.
L'unica cosa che li teneva legati era il più nobile e puro dei sentimenti dell'universo: l'amore!