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Autore: ArrowVI    18/03/2024    0 recensioni
Un nuovo Killing Game prende luogo in un mondo che cerca lentamente di riprendersi dopo il disastro causato da Junko Enoshima.
Sedici nuovi Ultimate finiranno parte di un gioco sanguinoso e malsano dove dovranno usare tutta la loro materia grigia per salvare la loro stessa pelle, mettendo a rischio le loro stesse vite per risolvere misteri mortali presentati loro da un organizzatore che vuole solamente vedere la loro disperazione.
Riusciranno a seguire le orme di Makoto Naegi, sconfiggendo la Disperazione, o falliranno finendo inevitabilmente vittime di questo pazzo gioco mortale?
In una battaglia tra Speranza e Disperazione, solamente una delle due l'avrà vinta... O, per lo meno, così dovrebbe essere.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 1-11: Una Singola Bugia in questo Sconosciuto Mondo Oscuro

 

NB: In questo capitolo sono inseriti link a video di youtube contenenti musiche dei vari "Danganronpa" che ho immaginato stare bene nelle scene seguenti.
Se volete, potete aprire suddetti link e lasciare la musica in sottofondo in loop finché non inserisco un nuovo link o vi stanca. La scelta è vostra.
NB2: Tutte le musiche appartengono al creatore originale, Masafumi Takada, e la storia di "Danganronpa" è proprietà della Spike Chunsoft. Non possiedo alcun diritto sull'opera o le sue musiche, che sto usando per creare un "Fangan" senza scopo di lucro.







Con il cuore in gola, e terrorizzati da cosa ci aspettasse dall'altro lato di quell'infernale ascensore, lentamente entrammo al suo interno uno dopo l'altro... Alcuni di noi, più spaventati degli altri, necessitarono di un "aiuto" da parte di MonoPhox, che li obbligò a entrare all'interno del sorprendentemente spazioso ascensore, privo però di alcun pulsante che potessimo premere, con una non così gentile spinta.


<< Ci vediamo dall'altra parte. >>
Fu il saluto di MonoPhox, mentre le porte rosse dell'ascensore si chiusero lentamente davanti a noi, separandoci dai muri che ormai avevamo imparato a conoscere dell'Istituto Butterfly e da MonoPhox, lanciandoci dentro una oscurità aliena e spaventosa di cui ancora non sapevamo nulla.


Con rumori metallici e altalenanti, l'ascensore cominciò la sua lenta e turbolenta discesa per minuti che sembrarono ore.

<< Dove... D-Diavolo stiamo andando, all'inferno...? >>
Domandò Touma, pallido in volto.

<< Questa ferraglia rumorosa sta scendendo da un bel pezzo... Tutto sommato, non mi stupirebbe se finissimo all'inferno. >>
Fu la risposta di Alexander.

<< Non voglio morire...! >>
Singhiozzò Marika. Alexander quindi cercò di rassicurarla senza però successo.

I muri metallici impedivano di vedere qualsiasi cosa, all'esterno dell'ascensore. Quella discesa era fin troppo lunga, alcuni di noi cominciarono a sospettare che non ci stessimo muovendo, e che fosse tutta una finta per farci credere che in verità così fosse.
Qualunque fosse la verità di quella situazione, ciononostante, non aveva importanza... Il solo pensiero che saremmo dovuti tornare li dentro, prima o poi, per risolvere il mistero che si nascondeva dietro la morte di uno di noi mi fece contorcere le viscere... Sentii una terribile voglia di urlare, di piangere, di disperarmi.

In qualche modo, fui in grado di contenermi ancora una volta.
Mostrarmi debole, davanti al resto dei nostri compagni, non avrebbe decisamente giocato a mio favore. Dovevo rimanere stoica, forte e decisa per salvare non solo la mia stessa vita, ma anche le loro...


Improvvisamente, sentimmo un "ding".
L'ascensore si fermò prontamente e la vibrazione ai nostri piedi scomparve nello stesso istante.
Lentamente le porte rosse davanti a noi si aprirono ancora una volta, rivelando una stanza che mai vedemmo prima... 


... E una scena che non dimenticherò mai.


https://www.youtube.com/watch?v=GyfgTbtuAto



Rimasi completamente spiazzata da quella scena. Forse il mio cervello provò in tutti i modi a non elaborare ciò che i miei occhi videro, ma rimasi immobile a fissare ciò che mi ritrovai davanti per non so quanto tempo.
Sentii alle mie spalle le urla disperate di alcuni dei miei compagni, mentre notai che quelli davanti a me rimasero immobili a fissare quella orripilante e assurda scena immobili come statue, esattamente come feci anche io.


Una ragazza bionda con indosso una divisa scolastica e il simbolo della Hope's Peak era distesa faccia in su nel terreno, il suo sguardo spento rivolto verso il soffitto oscuro della stanza. Nei suoi capelli una spilla a forma di pedone. Intorno a lei c'erano delle sedie e banchi scolastici da un lato, una cattedra dall'altro, tutti in legno scuro, e la cornice di una porta semi chiusa che sembrava quasi "dividerci" da lei come se fosse in un'altra stanza però priva di muri.
Al centro della stanza vi erano sedici leggii in legno, disposti in cerchio uno davanti all'altro e, dall'altro capo, una specie di trono color oro e rosso. Il pavimento era decorato con mattonelle grosse bianche e nere, il soffitto adornato con disegni di stelle, corone, scettri, cavalli e soldati.

Lo schermo sospeso al centro della stanza s'illuminò, seguito dal messaggio che MonoPhox ci mostrò pochi minuti prima per sfotterci.



https://www.youtube.com/watch?v=awTC4GIjGEo


 

[ Aehm! Un corpo è stato ritrovato! Dopo un predeterminato periodo di tempo, che siete liberi di usare come preferite, daremo inizio al Class Trial! Partecipanti, radunatevi nei Trial Grounds!]
La voce di MonoPhox riecheggiò per la stanza poi, quando lo schermo si spense, realizzammo che vicino al corpo disteso davanti a noi, c'era anche lui.

<< Ahh... Sentire il BDA mi fa entrare in estasi! >>
Esclamò, tremando istericamente dall'euforia.



https://www.youtube.com/watch?v=ZlPupxGyxZM


L'unica persona che fece qualcosa, in quella situazione, fu Kenji. Con la stessa rapidità di un fulmine il poliziotto corse verso la vittima, afferrandola delicatamente e provando a farla tornare in se.

<< Hey! Hey, riesci a sentirmi!? >>
Esclamò l'Ultimate Policeman, senza ricevere alcuna risposta.


<< Santo cielo, Mister Ogawa. Sta cercando di mettere in disordine la scena del crimine, per caso? >>
Gli domandò MonoPhox, ridacchiando.
Kenji continuò a fissare la ragazza con una espressione confusa stampata in volto, quasi come se ci fosse qualcosa che non riuscisse a comprendere.

<< Puoi pure rilassarti. >>
Continuò subito dopo quella volpe maledetta.

<< La vittima davanti a voi, non è una vera persona. >>



<< Cosa...? >>
Domandai, incredula, non comprendendo quelle sue parole.

<< Ciò che vedete davanti a voi è una replica fedele di un "vecchio caso" che un altro gruppo di Ultimates ha risolto un po' di tempo addietro. >>
Spiegò MonoPhox.
Kenji lasciò finalmente andare delicatamente il corpo della ragazza, senza però distogliere gli occhi da lei. Era pallido in volto, quasi come se avesse visto un fantasma.

<< La ragazza in questione era Chiyo Yoshida, l'Ultimate Chessmaster! Una giovanissima e famosissima giocatrice di scacchi. >>
Continuò MonoPhox.
Quel nome mi suonò familiare. Lessi qualcosa su di lei, in più riviste: una giovane promessa del mondo degli scacchi che scomparve in situazioni misteriose da un giorno all'altro.


<< La povera Miss Yoshida cadde inevitabilmente vittima del Killing Game in cui prese parte, e la sua classe fu obbligata a risolvere il mistero che si nascondeva dietro la sua sfortunata morte. >>
Spiegò la volpe.

<< Questo è lo stesso mistero che anche voi siete chiamati a risolvere. >>
Concluse, finalmente, quella sua infernale premessa.

<< C-Come dovremmo fare u-una cosa del g-genere?! >>
Balbettò Touma, furioso.

<< N-Non sappiamo null-la della vittima, o d-di come sia m-morta! >>
Esclamò.

<< Non preoccupatevi per questo. >>
Esattamente quando disse quelle parole, all'unisono i PhoxPad che ci donò suonarono tutti insieme.
Afferrai il PhoxPad dalla mia tasca, notando finalmente che una delle opzioni inaccessibili non lo fosse più.

<< Cosa è questo? >>
Domandai a nessuno, cliccando una opzione che diceva "Caso OO"

Improvvisamente una schermata con altre sotto-finestre si aprì davanti a me, come se fossero dei documenti.
Aprii il primo: "MonoPhox File N° OO"


"La vittima è Chiyo Yoshida, Ultimate Chessmaster, F. 

Il corpo è stato ritrovato all'interno della [Informazione Rimossa] alle [Informazione Rimossa]. A eccezione di una ferita dietro la nuca, nel corpo della vittima non sono presenti altre ferite. La vittima è deceduta intorno alle [Informazione Rimossa]. "


<< Che... Cazzo significa? >>
Domandò Alexander, inferocito, avendo sicuramente letto la stessa cosa che lessi anche io.

<< Mhh? Cosa vuole dire, Mister Cooper? >>
Gli domandò MonoPhox, piegando leggermente la testa di lato e portandosi una zampetta davanti alla bocca.


<< Quello davanti a voi è il vostro primissimo MonoPhox File! In quel documento troverete ogni volta informazioni basilari sul caso in questione, dal nome della vittima all'ora del decesso e, in caso, l'arma del delitto. Sono informazioni che saranno decisamente utili per la risoluzione del mistero che vi trovate davanti. >>
Aggiunse subito dopo.

<< Non dice niente, però. >>
Controbatté Hotaru.
MonoPhox sembrò confuso dalle parole dell'Ultimate.

<< Ha a malapena qualche informazione sulla vittima... Come dovremmo risolvere questo caso? >>
Gli domandò subito dopo.

<< Ovviamente, per il caso di oggi sono stato così gentile da fornirvi informazioni extra, oltre al classico MonoPhox File. >>
Rispose la mascotte.

<< Controllate meglio. Ci sono altre informazioni sul caso che vi saranno decisamente utili. >>


Effettivamente, cliccando le altre finestre all'interno del file, notai che ci fossero altre informazioni.

-Prova N1: Vicino al corpo della vittima sono presenti dei pezzi di vetro marrone di cui non conosciamo l'origine.
-Prova N2: Nell'angolo della scrivania dei docenti abbiamo trovato una macchia di sangue e una strana scheggiatura, come se qualcosa l'avesse colpita con forza e danneggiata.
-Prova N3: [Informazione Rimossa] dice che ci sia qualcosa di strano nella posizione del corpo. Non ho idea di cosa intenda dire, ma credo sia qualcosa che dovrei tenere a mente...
-Prova N4: [Informazione Rimossa]
-Prova N5: [Informazione Rimossa]
-Prova N6: [Informazione Rimossa] conferma che nel corpo di Chiyo non ci siano altre ferite... Il MonoKuma file non sembrerebbe mentire, allora.
-Prova N7: [Informazione Rimossa]
-Prova N8: Se il MonoKuma File dice la verità, allora l'ora del decesso di Chiyo è sospetta... In questo caso, [Informazione Rimossa] è tra i principali sospettati. Meglio tenere questa possibilità in mente.
-Prova N9: Ai piedi della vittima, capovolta in terra, c'è una sedia. A cosa sarà servita? C'è, inoltre, una strana strisciata davanti alla porta...

Il resto delle prove, dalla numero dieci alla numero dodici, erano state rimosse dal file esattamente come anche molte delle precedenti.


<< Mister MonoPhox, perdoni la mia domanda, ma... >>
Domandò Yamato, visibilmente confuso.

<< Come dovremmo risolvere il mistero in questione con così poche informazioni sul caso? >>
Chiese al coordinatore.

MonoPhox sembrò confuso da quella domanda.

<< Cosa intende dire, Mister Okamoto? Le informazioni che vi ho consegnato sono più che sufficienti a risolvere il caso. >>
Fu la risposta che ricevette.


<< Mi sembra una stupidaggine. >>
Controbatté Kenta fissando il suo PhoxPad intensamente.

<< Più della metà delle prove sono state rimosse, e ne abbiamo così poche che è impossibile spiegare cosa sia effettivamente successo... >>
Aggiunse subito dopo.


<< Senza contare... Che non abbiamo idea di chi abbia preso parte al Killing Game di Chiyo... Come dovremmo scoprire chi sia stato a ucciderla? >>
Domandò Ryoko, pallida in volto.



Per qualche istante MonoPhox rimase in silenzio a fissarci, immobile, con quel suo infernale mezzo sorriso rosso come il sangue e metà carino come quello di un peluche.

<< Miei carissimi studenti, state confondendo ciò che io vi sto chiedendo. >>
Ci disse.

<< Ovviamente non vi sto chiedendo di scoprire "whodunnit". Ciò che vi sto chiedendo, semplicemente, è di spiegare come la vittima sia deceduta; e posso assicurarvi che le informazioni che avete davanti a voi, più la ricostruzione della scena del crimine, sono più che sufficienti a spiegare il caso. >>
Continuò.



<< Questo, miei cari studenti, è solamente un "test" per verificare se sarete, o meno, in grado di risolvere i misteri che vi aspettano. Se non siete in grado di risolvere un caso così semplice allora non avete speranze di sopravvivere. >>
Aggiunse subito dopo, ridendo tra i baffi.

<< Asshole. >>
[Stronzo]
Borbottò Alexander.


<< Se questo è un test... Cosa accadrebbe se dovessimo fallire? >>
Gli domandò Marika, ancora pallida in volto.

<< Ma ovviamente, fallire nel risolvere questo semplicissimo caso risulterebbe nella stessa punizione di fallire un vero Class Trial. >>
Rispose MonoPhox, mentre il suo sguardo si fece ancora più terrificante.

<< Esecuzione. Semplice. >>
Aggiunse subito dopo, con un tono minaccioso.


<< Questo caso è stato terribilmente semplificato per darvi una introduzione al funzionamento dei Class Trial. Se non doveste essere in grado di risolvere un caso semplificato, allora non abbiamo motivo di sprecare tempo con inetti come voi. Sarebbe colpa vostra, in questo caso, onestamente. >>
Continuò, ridacchiando.

<< Quindi date il massimo che potete, perché state mettendo in gioco la vostra stessa vita! Per qualsiasi domanda, io sono qui. >>
Concluse, sedendosi su un trono dall'altro lato della stanza, fissandoci intensamente e facendo oscillare impazientemente la sua testa da un lato all'altro.

<< Procedete pure. Il podio davanti a voi contiene in sedici posti in piedi con davanti un leggio in legno su cui ho inciso i vostri nomi. Siete liberi d'investigare la scena del crimine prima di cominciare la discussione, se volete. Fatemi sapere quando siete pronti. >>

[Music - Stop]




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Qui si conclude l'undicesima parte del primo capitolo! Grazie di avermi seguito e alla prossima con il primo caso della storia che non prenderà assolutamente molto tempo!






 

   
 
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