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Autore: XxSoniaxX    19/03/2024    0 recensioni
Una famiglia gestisce un Hotel nascosto in un bosco, con il tempo questo diventa un luogo perfetto per Idol e Attori di tutto il mondo.
Un'amicizia unica che nasce fra segreti impressi in quelle mura.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Felix
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Ps: Sono molti anni che non scrivo e pubblico FF, questa storia è frutto di uno dei miei tanti sogni e volevo semplicemente condividerla con voi.


Capitolo 1 
Se vi state chiedendo come ci siamo conosciuti io e Felix....non ci credereste mai


Ricordo ancora il racconto di mia nonna sulla guerra, lei con i suoi fratelli e sorelle che abbandonavano la città per trasferirsi in questa casa nascosta nel bosco.
Una villa a tre piani che si trovava sulle colline poco più distanti dalla città, si raggiungeva tramite una stradina stretta percorribile a piedi o con una piccola autovettura; si passava in mezzo ad alberi e piante di ogni tipo fino ad arrivare a un grosso piazzale antistante l'abitazione.
Nel 2009 i miei genitori decisero di acquistare la proprietà con tanto di campo sportivo annesso, la ristrutturazione richiese più di due anni di lavori, soprattutto anche per i problemi burocratici che vi erano legati,  perchè quella casa non sarebbe stata una semplice residenza ma sarebbe diventata un luogo di soggiorno per tutti.
Fu così che la villa nel bosco divenne un piccolo hotel con poco più di una decina di posti letto; ovviamente a viverci c'eravamo anche noi, una famiglia di sole tre persone e qualche dipendente assunto in grado di occuparsi di pulizie, cibo e giardinaggio.
I primi anni richiesero parecchio tempo per la cura e la sistemazione di ogni angolo esterno e interno. Al piano terra si trovava il bar con annessa cucina e sala da pranzo, una piccola sala relax, bagno e una minuscola lavanderia; al secondo piano quattro camere quasi tutte con più di due letti e un bagno in comune, al terzo vi erano le stanze mie e dei miei genitori e infine nel sottotetto una grossa stanza matrimoniale con bagno privato.
Successivamente negli anni furono creati al di fuori dell'abitazione dei mini bungalow in grado di ospitare altre persone o in cui svolgere convegni, riunioni ed eventi sportivi; quello che sembrava un semplice lavoro si stava trasformando in un vero e proprio stile di vita.
Una cosa che non riuscii mai a capire era il metodo che i miei genitori avevano adoperato per portare così tanta gente famosa al nostro hotel, ogni mese infatti giungevano da noi cantanti, attori, ballerini da ogni parte del mondo e senza neanche accorgermene entrai in un universo a me del tutto sconosciuto ma che mi attraeva sempre più.
Durante il mio penultimo anno di superiori ebbi l'opportunità di conoscere un gruppo di ragazzi provenienti dalla Corea del Sud, capitati per caso, furono molto soddisfatti del soggiorno e della nostra accoglienza tanto da  entrare in confidenza sia con me che con i miei genitori. 
In quell'anno, grazie proprio a quei ragazzi, iniziai ad ascoltare musica coreana, apassionandomi fin da subito a gruppi kpop come BigBang o Superjunior e con l'arroganza che mi distingueva a quel tempo decisi di creare una pubblicità destinata al pubblico asiatico in cui descrivevo il nostro Hotel come un luogo riservato, in sicurezza e tranquillo dove poter svolgere attività per gruppi kpop e non solo.
Non credevo molto in quello che poteva essere un mio "sogno" ma durante i mesi successivi furono molti i visitatori Coreani, alcuni che facevano parte dell'industria del kpop  erano stati chiaramente mandati in avanscoperta per stabilire se il nostro fosse a tutti gli effetti un luogo "segreto". 
Iniziarono così mese per mese a soggiornare attori o  gruppi di idol coreani debuttanti, confermando che la nostra villa era la migliore per riservatezza. 
Durante l'ultimo anno di scuola, non feci altro che vantarmi con una mia compagna per l'arrivo in hotel degli Shinee gruppo super conosciuto a quell'epoca; ero estasiata all'idea che avrei passato più di cinque giorni con loro che vagavano per casa e iniziai a sognare a occhi aperti i miei gruppi preferiti che presto avrebbero potuto varcare la porta della hall, cosa che purtroppo non accadde mai.

Dopo dieci anni le cose furono ben diverse, una volta diplomata iniziai a lavorare per davvero, imparando l'inglese quasi alla perfezione potendo così communicare con artisti come Winner, Twice, Ikon e molti altri ancora.
Tutto divenne normale e abitudinario da non farci neanche più caso; per me rimaneva ormai solo un briciolo di agitazione quando vedevo arrivare qualcuno di importante.
Più gli anni passavano e più piccoli erano i ragazzini portati ad allenarsi dalle agenzie, molti di loro studiavano e si allenavo dalla mattina alla sera senza toccare cibo. Trovai questa cosa davvero nauseante.

Era una caldissima estate del 2019 quando mi avvisarono dell'arrivo di un gruppo debuttante, si trattava  di ospitare otto persone più quattro dello staff  per una decina di giorni; riservai immediatamente la sala per il  ballo e il campo sportivo per eventuli esercizi fisici.
Ricordo che quel giorno le cicale urlavano a più non posso, mio padre corse fino all'inizio della strada per raccogliere le valigie che occupavano l'intero abitacolo, i ragazzi e il personale si  incamminarono sotto gli alberi dove le foglie venivano mosse da una calda brezza.
Di persone belle ne avevo viste a bizzeffe percorrere quel sentiero, ad esempio uno degli ultimi era stato l'attore Ji Chang Wook, ma loro bè avevano una marcia in più sicuramente. Uno di loro si sventolava il viso con la visiera di un cappello mentre un altro alla sua sinistra aveva il sorriso più bello che avessi mai visto, successivamente scoprii che quest'ultimo si chiamava Bang Chan.
Non parlai con loro, la ragazza della reception gli andò incontro mentre io di scatto mi chinai verso il basso per accarezzare uno dei nostri gatti; mi sentii letteralmente a disagio il chè non succedeva da diverso tempo, alzai lo sguardo che finì in quello di un ragazzo esile il cui volto era cosparso di lentiggini, infine mi alzai e sorridendo mi allontanai.
La settimana passò in fretta, il gruppo era sempre impegnato con i vari allenamenti e prove, io nel mentre ero andata a documentarmi su questi "Stray Kids" ascoltando qualche canzone e cercando di imparare quasi tutti i loro nomi.
Il lunedì gli Stray Kids e lo staff andarono via con le prime luci dell'alba, non li vidi andarsene, a dire il vero non li vidi per quasi tutta la settimana se non una o due volte da lontano, ovviamente come da prassi non potevo chiedere né foto né autografi.
Con mio immenso stupore dopo tre mesi di caldo infernale, guasti e qualsiasi altro tipo di disastri che mi tennero impegnata, arrivò un altra prenotazione dalla stessa agenzia con esattamento lo stesso numero di posti letto, precisando che la durata del soggiorno questa volta sarebbe durato solo cinque giorni.
Durante quella settimana decisi che sarebbe stato carino organizzare la serata per Halloween, nella mia mente balenavano idee di ogni tipo, un grande falò in cortile con torce accese in ogni angolo, musica, cibo e perchè no qualche sfilata di costumi terrificanti.
Passato il week end finalmente giunsero i ragazzi dalla Corea ed erano proprio loro gli Stray Kids, mi sembravano più allegri dell'ultima volta e speravo che questa allegria fosse portata dal fatto che erano tornati nel nostro albergo.
 Questa volta ebbi modo di presentarmi avvisandoli dell'imminente festa e accompagnandoli al piano superiore. 
Mi sentivo un pò come una sorella maggiore, loro davano una sensazione di amicizia unica e immensamente divertente, ebbi però delle piccole difficoltà con Hyunjin, lo trovavo bellissimo e affascinante tanto da togliermi le parole di bocca.
Il pomeriggio successivo dovetti entrare nella piccola sala prove, era stata creata dentro un prefabbricato color grigio sul lato sinistro della villa, al suo interno vi erano pareti di specchi e un pavimento blu come quelli delle palestre.
I ragazzi si stavano allenando con la coreografia di qualche nuova canzone che ebbi la fortuna di ascoltare in anteprima.
Rimasi per più di un'ora a vederli incantata come se fossi una bambina davanti alla tv, era la prima volta che qualcuno dello staff mi invitava e vedere delle prove, mi dissero che volevano il parere di un estraneo e io fui ben felice di essere stata la loro scelta.
Non me ne capivo molto di danze ma ero cresciuta con quel genere di cose e nel corso degli anni avevo visto il kpop cambiare proprio come tutto il resto del mondo.
Mentre mi congratulavo con la ragazza dello staff vidi avvicinarsi a me quello che ero sicura fosse Felix, si sedette per terra a gambe incrociate proprio davanti ai miei piedi, era rivolto verso di me con i capelli lisci color castano cenere e le sue bellissime lentiggini, cosa che avevamo in comune ma che su di me non facevano lo stesso effetto. Ci guardammo per qualche istante poi decisi di chiedergli se fosse stanco e lui con accento australiano e sorriso malizioso mi rispose < un poco >; quella fu la prima volta che parlai con Felix inconscia del fatto che da lì in avanti il nostro rapporto sarebbe diventato qualcosa di unico.

Passarono due anni, quello con gli Stray Kids fu l'ultimo Halloween prima del covid, ci eravamo divertiti un sacco quella sera; ovviamente nessuno poi si era mascherato ma avevamo optato per bere drink davanti al falò che mio padre aveva scrupolosamente acceso e che controllava ogni minuto.
 I ragazzi si passavano tra di loro una chitarra acustica e intonavano canzoni di ogni genere, pensavo di aver visto tutto nella vita del kpop ma mai un Bang Chan che cercava di suonare e cantare una canzone di Taylor Swift.  
A causa della pandemia il nostro Hotel fu costretto a chiudere le porte a tutti, idol compresi e per ben due anni vidi solo gli Stray Kids attraverso uno schermo, tornai con la mente indietro nel tempo a quando ancora non avevo tutta quella fortuna di potergli parlare dal vivo.
L'ultima volta che vidi Felix discutevamo su quanto fossero buoni i pancake con panna e miele, era passato nella hall a porgermi uno dei piatti pensando che non avessi mangiato ancora nulla, in realtà mi ero appena abbuffata di fette biscottate e nutella ma il suo sorriso era troppo bello per rifiutare quel pancake.
Incredibilmente da un semplice gesto come quello presero il via una miriade di interazioni, dal potermi aiutare a bagnare le piante al piacere di portargli un semplice snack durante gli allenamenti, in pochi giorni capii che le attenzioni di Felix si stavano trasformando nella mia unica e vera amicizia con un idol.

Nel 2022 finalmente la vita iniziò a tornare alla normalità, dopo tante difficoltà qualcosa stava per tornare o meglio loro sarebbero ritornati!

Gli Stray Kids ormai governavano sulle classifiche insieme ai Bts, più raggiungevano il sussesso e più la mia paura di non vederli aumentava, acclamati e desiderati da tutti speravo in cuor mio che il destino potesse riavicinarmi al mio amico.
Non avevo modo di sapere come stava se non con le notizie prese in internet, avrei voluto scrivergli che mi mancavano le chiaccherate con lui, i balletti o le vocine improvvisate, avrei voluto sapere se c'era l'intenzione di tornare o se avessi dovuto mettermi il cuore in pace e piangere silenziosamente.

Una mattina della primavera del 2023 ricevetti una chiamata, un gruppo di ragazze chiamato NewJeans avrebbe soggiornato da noi per ben due settimane, uno dei miei compiti era anche quello di accompagnarle al di fuori della città per svolgere fanmeeting e interviste.
Inutile dire quanto fossi contenta di poter svolgere nuove mansioni, mi sentivo importante, sentivo che il mio lavoro iniziava a dare i suoi frutti; non potevo credere che finalmente le varie agenzie e i vari manager facevano affidamento su di me, era così difficile conquistare la fiducia dei coreani.
Il giorno successivo rientrai con le ragazze da un evento, sul telefono visualizzavo i vari articoli con tanto di foto dove mi si vedeva di spalle; camminando sulla ghiaia per entrare in hotel notai un signore robusto con gli occhiali, era uno dello staff degli Stray Kids.
Presa dalla frenesia gli andai incontro, il mio cuore batteva a mille e balbettando gli chiesi cosa ci faceva da queste parti; lui con tono stanco mi rispose che era arrivato da qualche ora insieme a Felix, che l'indomani avrebbero avuto una sfilata di moda dove Felix si sarebbe esibito.
Con gentilezza lo ringrazia e lo salutai mentre con fiato corto mi avviai verso la mia stanza, cercai di trovare Felix ma di lui non c'era ombra.
Era notte fonda quando decisi di scendere al piano terra per un bicchiere di latte, il sonno non voleva bussare alla mia porta, forse perchè troppo agitata o forse perchè nel mio animo volevo a tutti i costi rivederlo; possibile che volevo davvero così tanto bene a quel ragazzo?
Mi sedetti a leggere un giornale mentre sorseggiavo il mio latte, all'improvviso sentii un piccolo scrocchiare del pavimento e girandomi con grande spavento vidi sbucare una testolina bionda da dietro la porta; era lui Felix con le sue lentiggini e il suo sorriso sincero, ci guardammo e non feci altro che sorridere come mai avevo fatto in vita mia.
Felix entrò nella sala e sedendosi di fronte a me esclamò con un < speravo di incontrarti! >, era così bello e radioso che nonostante fuori fosse buio la stanza risultava essere illuminata a giorno, gli chiesi se volesse qualcosa da bere e dopo il suo cenno di consenso con la testa presi una spremuta e gliela versai.
Difficile spiegare di cosa parlammo quella notte, di tutto un pò, di come stava andando la sua carriera o di come stava andando avanti il mio lavoro; parlammo per quasi un'ora, ero felice e lo stesso sicuramente provava lui.
Ci alzammo per andare a dormire ognuno nella sua stanza, mi avviai verso le scale quando sentii afferrarmi una mano, Felix mi guardava dal basso verso l'alto: < sei un'amica speciale, grazie ti voglio bene > sussurrò con la sua voce calda e mi abbracciò.
Sorridevo, con il cuore pronto ad esplodere da un momento all'altro < penso di amarti > avrei voluto urlargli ma sapevo di non poterlo fare così lo buttai di nuovo in pancia quel sentimento e me ne andai a dormire.
Salutai per l'ennesima volta il mio amico, il mio idolo, il mio amore silenzioso e aspettai.....
aspettai ancora e ancora per un'altra volta.    

Continua.....
  
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