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Autore: Raphaelgirl87    25/03/2024    0 recensioni
Un altra storia dell' Easter Advent calendar del gruppo Hurt/Confort su Facebook....dopo due o tre FF senza volerlo Raffaellocentriche, in questa FF mi è piaciuto esplorare la fratellanza tra Leo e Micky che è anche quella una fratellanza tranquilla, in quanto fondamentalmente c e il fratellone grande che ama e protegge il fratellino e il fratellino in adorazione costante del fratellone.... dinamica molto.basic ma molto dolce, a mio parere! È il continuo di una delle mie EAC intitolata Come gli eroi dei fumetti!
Parola chiave:8) Accucciarsi!
Buona lettura!
Genere: Angst, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Fu una notte molto agitata quella notte giù nel covo sotterraneo della famiglia Hamato....tutta la famiglia si era alternata nel corso di quelle ore normalmente dedicate al sonno vicino al letto di Raf, dove solo per quella notte, vicino a lui, dormiva Micky, il loro fratellino più piccolo, che avevano appena salvato da un sequestro del Piede, per accudirlo in quanto era stato pesantemente avvelenato e, da quanto finalmente, dopo due giorni di angoscia, era stato ritrovato e riportato a casa, non aveva ancora smesso di rimettere..... Era almeno la quarta volta quella notte che Micky si alzava urlando che doveva dare di stomaco, afferrava un secchio e dava via pure l anima.... Sapevano che era normale, glielo avevano detto anche in ospedale, era il modo normale con cui il corpo si liberava di quella sostanza tossica, soprattutto ora che, per fortuna, ogni tot ore stava prendendo l antidoto che gli aveva salvato la vita per il rotto della cuffia....Ma era penoso per tutti loro vedere quanto stesse male quel loro dolce fratellino e quanto avesse rischiato, solo per non rivelare la posizione del loro covo.

Era andato a tanto così da morire solo per fare si che loro non venissero toccati, che non venissero uccisi.....

A tanto così, dall essere portato via, da tutti loro....

All ennesimo richiamo del fratellino arancione, intorno alle cinque di notte, Leo si alzò stancamente in piedi, deciso ad accudire lui a quel giro la loro dolce piccola peste....

Con passo lieve, il leader blu andò verso la parte di stanza dedicata ai fratelli rosso e arancione, passando davanti al letto di Donnie, che, sentendo che Micky aveva appena ripreso a vomitare, fece come per alzarsi dal letto, cercando a tentoni gli occhiali vicino al cuscino....

"No, Donnie, tranquillo, faccio io a questo giro.... Cerca di dormire un po'....." Gli sussurrò il leader blu e il fratello lo guardò con un occhio solo, completamente esausto:

"Davvero? Grazie, Leo.... Ascolta.... è ora dell' antidoto, devi fargli l iniezione....."

"Sisi, ho visto dove tieni tutto, va bene gliela faccio io, dormi fratello...."

"Ok, grazie mille, fratello..... davvero....." Gli rispose il fratello viola crollando a dormire di nuovo, mentre, lasciandolo lì nel mondo dei sogni, Leo si recò vicino al letto del fratello rosso, dove il loro povero Micky, pallidissimo, continuava a buttare fuori una schiuma biancastra giù nel secchio davanti a lui....Raf, visibilmente esausto anche lui, gli era seduto vicino,tenendogli la mano sulla fronte e, quando vide avvicinarsi il fratello maggiore, lo guardò con rammarico....

"Ormai non so più onestamente cos altro possa buttare fuori ancora...." Disse il ninja rosso con un filo di voce indicando con la testa il fratellino ancora intento a dare via l.anima, ma il leader blu gli parlò con gentilezza, forse prima di tutto per rassicurare se stesso....anche per quello Leo non era riuscito a dormire niente....perche stava troppo male al pensiero di cosa sarebbe successo....se non avessero trovato Micky. ....

"Raf..... purtroppo è normale, lo sai....deve eliminare tutto ciò che quegli stronzi maledetti gli hanno fatto ingerire a forza, lo hanno avvelenato con un veleno pericolosissimo....."

"Si, sai dove glielo metto quel veleno! Li ammazzo, quei figli di puttana del Piede, di Shredder e della sua figlia bastarda! Li ammazzo! Avevano già tentato di uccidere Donnie in Artide, poi hanno tentato di fare fuori te, Leo, qui a NYC, ora anche Micky! Meritano solo di morire, cazzo! Morire!" Sibilò la tartaruga rossa a denti stretti, verde di rabbia e sinceramente Leo non si sentì di biasimarlo....era esattamente ciò che provava lui....solo che non poteva esternarlo....il suo compito ora, come sempre, era essere una guida per loro....era mantenere la serenità....anche se era dannatamente dura, soprattutto quella notte in cui un altro dei suoi fratelli per poco non gli venne portato via per sempre.... Non che prima le cose fossero tranquille, anzi....ma era un periodo che quelli stronzi del Piede con Shredder al comando stavano facendo letteralmente di tutto per farli fuori, da quando avevano iniziato la collaborazione con la polizia di NYC, facendo fuori tutte le loro sedi in giro per il mondo.... Prima avevano rapito Raf qualche mese fa, ora Micky....senza contare tutte le altre volte che avevano cercato di ammazzarli in missione.... Tutti e quattro i fratelli erano concordi di non arretrare di un millimetro, perché sconfiggere Shredder era la cosa giusta da fare..... Ma la battaglia era tosta e talvolta era dura, più dura del solito, stringere i pugni....

"Lo faremo, Raf, fidati.... Gli faremo pagare ogni singola cosa che hanno fatto a tutti noi....Compreso il tradimento verso Sensei....Ma ora, fratello, devi riposare, sei esausto.... Sto io ora con Micky, tu cerca di dormire un po', o non starai bene...."

Raf lo guardò in silenzio, poi acconsentì, perché davvero era a pezzi, fisicamente e moralmente:

"Va bene, fratello, grazie...." Gli sussurrò il ninja rosso, riposando la testa sul cuscino vicino a Klunk,che ne approfittò per una stiracchiata di zampe, ma continuando a tenere un braccio lungo le gambe del suo fratellino....

Micky rialzò la testa lentamente dopo l ultimo conato, vide Leo vicino a sé e gli sorrise debolmente

"Hey, fratellone...."

"Ciao piccoletto, come ti senti?" Gli sussurrò Leo con dolcezza, togliendogli via il secchio dalle mani, mentre il ninja arancione alzò piano le spalle:

"Insomma.....ti dico solo che, se qui davanti ora mi trovassi un metro di pizza tutta per me, non riuscirei a buttarne giù neanche un morsetto...."

"Uh, allora la situazione è seria.... Mi spiace infierire, fratellino, ma è ora della puntura....." Gli rispose il leader blu sorridendo, non potendo non notare lo sguardo di disapprovazione di Micky:

"Di già? Uffaaaaaa...."

"Dai Micky, lo sai che ti serve...." Gli sussurrò Leo con una pacca affettuosa sulla spalla e il piccoletto sbuffò, rassegnato:

"Si, lo so....."

In poco tempo, il leader blu preparò la siringa con l.antidoto e lo iniettò nel braccio del fratellino, che strinse i denti forte dal dolore che provava ogni volta, perché il liquido era dolorosissimo....

"Bravo Micky,resisti....bene, ho finito....."gli sussurrò Leo,estraendo finalmente l.ago dal braccio del ninja arancione che si appoggiò al cuscino, sospirando forte:

"Quante ne mancano ancora?"

"Solo più tre,e poi basta....vedrai che presto sarai completamente disintossicato...."

"Mi dispiace.....vi sto dando tanto pensiero, sia a voi che a Sensei...." Disse il piccoletto con voce triste, ma Leo lo riprese subito con fermezza, mentre rimetteva a posto la cassetta dei medicinali di Donnie:

"Non dire cazzate, Micky, non pensare neanche una cosa simile....tutti quanti noi preferiamo alzarci cento volte ma sapere che sei qui che.....che non averti come.in questi giorni...."

"Mi dispiace, Leo.... Non è dipeso da me, lo sai...." Gli disse sempre Micky con una punta di tristezza nella voce, mentre Leo, chiusa la cassetta con un colpo secco, gli si avvicinò, sedendosi vicino a lui sul letto e carezzandogli la testa:

"Lo so, Micky, lo so....anzi.....sei stato fin troppo bravo e coraggioso a sopportare una situazione orribile come quella che hai vissuto.... sia te che Raf siete letteralmente sopravvissuti all.inferno....e soprattutto tu hai rischiato di morire per salvarci la vita.... Sono davvero fiero di te......e ti sono tanto riconoscente....."

Micky sorrise debolmente e il leader in blu vide il fratellino accucciarsi presso di lui, come faceva da quando era piccolo:

"Ho imparato da te, Leo...."

"Da me????" Domandò stupito la tartaruga blu, tenendo stretto il suo fratellino, che continuò il discorso

"Si.....sei il mio fratellone, uno dei miei eroi.....sei cosi coraggioso e leale e nobile e non hai paura di niente....è questo che mi ha dato coraggio mentre ero prigioniero di Karai, ho pensato proprio: cosa farebbe Leo se fosse qui al posto mio? E mi sono risposto: Leo non direbbe niente e ci proteggerebbe al costo della vita.....perché è la cosa giusta da fare, perché la tua vita non ha valore se non la doni per gli altri....Sesto precetto del Bushido, il Meiyo: "Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso"..... E io non volevo che le mie azioni riflettessero che fossi un cacasotto.....bensì che fossi un guerriero coraggioso.....e così ho fatto e sono contento di averlo fatto.....anche se fossi morto, non importa.....Io sarei morto felice perché morivo per salvare voi..... Ci saremmo rivisti in un altra vita, sicuro....."

"Oh Micky....Micky....." sussurrò Leo ascoltando il racconto del fratellino con i brividi, in silenzio, non potendo impedire alle lacrime di scorrere sulle guance..... Quando era successo che quel piccoletto che cullava in braccio quando aveva un incubo, al quale raccontava la storia della polvere magica che faceva scomparire la bua quando si faceva male e fare si che si facesse disinfettare senza capricci o gli leggeva libri su libri stretto nel suo letto al grido di:"'Eo, eo, mi eggi toia????" fosse diventato improvvisamente così grande, buono, coraggioso e saggio? Il cuore gli esplodeva di orgoglio per quel suo fratellino e allo stesso tempo di dolore.... Cosa sarebbe successo se....non lo avessero trovato....se l incoscienza di Raf non lo avesse portato a lanciarsi da chissà quanti metri di altezza per recuperarlo nel mare dove lo aveva lanciato quella maledetta puttana di Karai, dopo aver tentato di ucciderlo con uno dei veleni peggiori al mondo, non riuscendoci?

Asciugandosi velocemente le lacrime senza farsi vedere dal piccoletto, per non spaventarlo, Leo gli rispose sinceramente:

"Micky....non è vero che non ho mai paura.....al contrario....io in questi giorni ho avuto una paura fottuta.... Come tutte le volte che succede qualcosa a te, a Donnie, a Raf.... Io ogni volta ho il terrore di perdervi..... Come potrei vivere dopo senza di voi? Senza i miei fratellini, che amo?"

"Davvero, Leo?" Gli disse Micky sorpreso e il leader blu annuì

"Certo che si, piccoletto...."

"Allora, se ti dico che un po' di paura l ho avuta anche io, non significa che non sono un bravo guerriero?"

"Micky sei il migliore dei guerrieri.....Pensa un po', io invece voglio proprio essere come te, sai? Sei la luce della nostra famiglia....e mi sei di esempio ogni giorno....",Disse con dolcezza Leo al fratellino, vedendolo sorridere da orecchio a orecchio,mentre il ricordo degli ultimi avvenimenti gli ritornò nella mente in maniera feroce, come se avesse ricevuto uno schiaffo in pieno viso.....Non poteva dimenticare il momento in cui Raf gli aveva sporto il loro piccolo fratellino da sotto il molo del porto di NYC, da dove lo avevano lanciato quei bastardi, legato e incosciente a causa della forte dose di veleno che aveva in corpo....Dopo due giorni orrendi in cui si erano fatti un mazzo così per ritrovarlo, erano arrivati al porto proprio al momento clou in cui Micky veniva lanciato in mare....Il combattimento era iniziato praticamente subito e Leo, per una volta, benedisse l.impulsivitá di Raf che al grido di"MICKY NO! MICKY, NO NO NO.NO!!!!!!!" Si era lanciato a mare per salvarlo ....

Il leader blu era bloccato, stava combattendo li sopra quel molo con il loro Sensei contro quei cani senza onore finché non aveva sentito Raf urlare il suo nome....si era affacciato al molo e si era sentito morire nel vedere il fratello rosso avvicinarsi a nuoto dove era lui, tenendo con l altro braccio Micky fuori dall' acqua, continuando nel frattempo a chiamarlo disperatamente senza ottenere risposta....

Una scena già vista, con Raf protagonista, in una delle loro precedenti missioni, orrendamente già vista....

Ricacciando il terribile senso di sgomento che aveva provato a quel ricordo tremendo, Leo aveva preso il loro fratellino dalle.mani del fratello rosso e lo aveva tirato su, aiutato da Sensei, mentre Raf, dopo avergli detto che non sapeva se stava respirando o meno, stava andando a dare manforte a Donnie, che combatteva i ninja bot del Piede su una piattaforma poco più in là....

Lui e il maestro avevano sdraiato con le mani tremanti il piccolo di casa sul quel legno duro, avendo la conferma subito dopo che non stava assolutamente respirando, con Splinter che subito cercò il battito del suo cuore, sentenziando che era presente ma estremamente debole, presto sarebbe andato in arresto cardiaco se non riprendeva immediatamente a respirare....

A quel ricordo, Leo dovette poggiare la testa su una mano, perché era un pensiero troppo spaventoso da reggere .... Non si sarebbe tolto per un bel po' da davanti agli occhi l immagine di quel suo fratellino tanto amato col viso di un biancore spettrale, in piena agonia, con gli occhi sbarrati sotto le palpebre, mentre sussultava leggermente per cercare l'aria, ma era come se qualcosa glielo impedisse....stava letteralmente soffocando davanti ai suoi occhi ed era stato uno spettacolo orribile.... Il veleno aveva inibito tutte le sue facoltà mentali, altrimenti Micky non solo sapeva nuotare molto bene, ma non si sarebbe fatto mettere nel sacco così....

Leo non avrebbe mai permesso che suo fratello morisse li in quel momento, dovevano iniettargli l.antidoto portato con tanta urgenza da Raf e Donnie per salvarlo.... Senza neanche pensarci, il leader blu aveva iniziato subito la respirazione artificiale, cercando di restituire a Micky quanta più aria possibile, di non ascoltare la disperazione che gli stava ballando nella testa al pensiero che ogni minuto che passava le cose sarebbero peggiorate.... Di non ascoltare il maestro che sibilò tra i denti che lo stavano perdendo, che non c'era più battito....lo vide di sott occhi con orrore iniziare le compressioni sul petto di suo fratello, chiamando quel suo figlio amato con voce ferma ma tremante, come stava facendo lui , supplicandolo di tornare a respirare, che il suo cuore tornasse a battere, che lui vivesse di nuovo per tutti loro... Tanta fu la disperazione che Leo fu quasi sicuro di aver anche tirato due schiaffi al fratellino, sicuramente non era la procedura medica giusta, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per farlo tornare con loro, non doveva finire li la sua vita, li su quel molo, aveva ancora bisogno tremendamente del suo sorriso, di quella sua risata contagiosa, della sua musica tremenda, dei suoi scherzi, delle sue sfide sullo skateboard, delle sue battute idiote.... Aveva bisogno di suo fratello....

Fortuna, dopo pochi minuti, ma che sembrarono eterni a lui e Sensei, Micky sobbalzò, si girò su un fianco e gettò fuori una quantità indefinibile di acqua dalla bocca,girandosi in seguito sulla pancia e respirando, finalmente, a pieni polmoni.....

"È tornato il battito.... Michelangelo..... Michelangelo, figlio mio....Michelangelo, rispondimi....

...." Disse Sensei, provandogli il polso e chiamandolo con dolcezza e finalmente il loro piccoletto riaprì quegli occhi chiari e luminosi che aveva, li guardò, sorrise, nonostante fosse fisicamente provato e si vedeva, e li chiamò.

Papà.

Leo.

Le lacrime di gioia che scivolarono giù dai loro occhi a sentire i loro nomi furono incontabili....Micky fu seduto con delicatezza e stretto forte tra le loro braccia, con Splinter che si tenne la testa del suo figlio più piccolo stretta al suo petto ringraziando tra le lacrime i Kami per aver risparmiato la vita di suo figlio, mentre Leo, tenendo la testa sulla sua spalla, non smetteva di ripetere che li aveva fatti morire di paura....ma sia il leader blu che il maestro si presero il lusso di tirare il fiato quando videro Raf e Donnie correre verso di loro, pieni di lividi ed esausti e soprattutto il ninja rosso fradicio letteralmente da capo a piedi, e finalmente fare a Micky la prima dose di antidoto in intravena, la dose che lo salvò da morte certa....

"Come sta il.nostro bravo guerriero? Il mio caro Michelangelo?" La voce buona e gentile di Splinter riempì di dolcezza la stanza e scacciò via per un attimo quei pensieri orribili dalla testa di Leo, mentre la tartaruga arancione, stretto al suo fratellone, sorrise al loro caro padre

"Benino, papà.... Ma almeno ho smesso di vomitare.....e ho solo più tre dosi di quella tortura di antidoto, per fortuna!"

Splinter sorrise, sedendosi sul letto vicino a lui e facendo una lunga carezza sia sul viso di Leo che su quel visetto tanto amato di quel suo piccolo figlio di indole lieta e scherzosa che si era dimostrato così sprezzante del pericolo, così impavido..... Quel suo figlio che, come tutti gli altri, per un soffio non gli era stato strappato dalle braccia per sempre..... Splinter dovette veramente fare forza su se stesso, imponendosi un forte autocontrollo per non crollare li davanti ai suoi ragazzi, davanti al ricordo di quel suo ragazzo pallidissimo, senza battito, senza vita....di quanto aveva pregato dentro di sé, mentre lui e Leonardo stavano lottando con tutte le loro forze sul quel molo maledetto per farlo tornare in vita, che quel suo figlio potesse tornare dalla sua famiglia che lo amava.... Il suo spirito era troppo giovane perché volasse via da altre.parti....Lui apparteneva alla sua famiglia.....Lui apparteneva a suo padre.....

Fortunatamente i Kami ascoltarono l.egoismo.di.un.genitore che, come unica colpa ha quella di amare troppo i suoi ragazzi,e gli resero il suo dolce ultimogenito....ma Splinter sapeva che quelle sue mani avrebbero tremato ancora per molti e molti giorni al ricordo di quegli istanti orrendi.....

"Sono contento, figlio mio....ora cerca di riposare.... è stata una notte orribile per te..... E ora sicuramente il tuo corpo chiede di poter riprendere le forze.... Resterò con te, qui al tuo fianco finché non ti addormenti...."

"Grazie, Sensei....ti voglio bene....e voglio bene anche a te Leo, voglio bene a tutti voi....."

"Anche noi, Micky, tanto....", gli dissero Leo e Splinter a bassa voce, restando accanto al loro piccoletto, carezzandogli chi la testa chi le guance finché non lo videro abbandonarsi a un sonno finalmente sereno, restando stretto a Raf che non aveva mollato la presa neanche per un secondo....

Solo allora Leo e il maestro si guardarono per un lungo momento, dove nessuno dei due disse una parola, ma entrambi sapevano bene cosa albergava nel cuore dell altro.....in due minuti, Leo si trovò in ginocchio, con la testa sulle ginocchia del suo caro padre, concedendosi finalmente un lungo pianto silenzioso, mentre il maestro gli carezzava la testa con amore, lasciando che le lacrime bagnassero anche il suo muso

"Come si può sopravvivere????? Come si può andare avanti.....Sensei....come?????? Ho visto tutti i miei fratelli rischiare di morire tra le mie braccia per colpa di un criminale che non ci lascia vivere in pace..... Io non so se posso farcela ancora.... È troppo, papà, è troppo...."

"Puoi farcela e possiamo farcela, figlio mio- gli rispose Sensei con voce tremante ma autorevole - Ti capisco....per te sono i tuoi fratelli ma per me siete i miei figli, e parlo anche di te, Leonardo.....anche tu hai rischiato grosso..... Dobbiamo solo restare nell attimo presente....il passato, figliolo, non esiste più e non dobbiamo permettergli di comandarci....il futuro è un inganno, non esiste, non sappiamo cosa ci riserverà....l unico tempo che ci spetta vivere è il presente.....e nel presente i tuoi fratelli sono tutti vivi, siamo ancora tutti qui....Questo conta...."

"Non mi riconosco, padre....voglio solo vendetta ora.... Sono pieno.di rabbia.... Sto quasi capendo cosa prova ogni giorno Raf....ma è il suo modo di essere non il mio....eppure mi sembra di crollare...." Disse ancora Leo asciugando le lacrime,mentre il maestro, facendo lo stesso, gli prese il volto tra le mani

"Sei umano, mio caro Leonardo, mio amato figlio, devi accettare la tua umanità.... Il Piede, di recente, prima col rapimento di Raffaello e ora con Michelangelo, ci ha colpito duramente, è vero....ma non ci ha finito.....Ora è il tempo di curare queste ferite enormi che ci hanno dato....ma ci rialzeremo, figlio mio, ci rialzeremo più forti che mai.... Finché ci sarà ancora respiro dentro noi, combatteremo per.la.nostra famiglia, combatteremo per il bene....e possano i Kami avere pietà di loro, la prossima volta che li incroceremo sul nostro cammino....ma ora sei stanco anche tu figlio mio e provato....vai a riposare caro ragazzo mio..... E ti prego, basta lacrime, fai un sorriso a tuo padre....In Giappone si dice: Warau kado ni wa fuku nikaru.... ovvero Alla porta che ride arriva la fortuna..... Finché ci ameremo e saremo felici di ciò che abbiamo.costruito, nulla ci batterà, vedrai...."

A quelle parole Leo annuì e sorrise, congedandosi dal.maestro con un suo bacio sulla fronte e col cuore più sollevato, recandosi a dormire ancora un po', dopo aver sistemato con cura le coperte a tutti e tre i fratelli, mentre Splinter sospirò....forse le parole che aveva detto al suo primogenito servivano effettivamente soprattutto a lui.....il maestro si alzò in piedi, diede una carezza sui volti delle sue piccole canaglie in rosso e arancione, diede una carezza anche a Klunk che si stirò tutto sotto il tocco della sua mano facendogli delle morbide fusa rumorose, mentre continuava a leccare la testa di Michelangelo con soddisfazione, andò verso il letto di Donatello facendo anche a lui una carezza e lo stesso fece con Leonardo poco più in la, crollato dal sonno appena aveva toccato il mondo.... Prima di scendere sotto, Splinter si sedette un attimo sul letto del primogenito, contemplando nella pace del loro covo, i suoi figli nei loro letti, ascoltando i loro respiri quieti e pacifici.... Tutto il suo mondo, imperfetto, meraviglioso e fragile era lì..... Tutto ciò che amava....

"Fino a quando il vostro amore fraterno vi proteggerà figli miei? Fino a quando il mio amore vi proteggerà?" Si chiede Splinter con apprensione, cercando però di ricentrarsi.....Ora non era il momento di pensare a questo, era il momento di restare nel presente come aveva detto a Leonardo....di fare solo un passo davanti a un altro.

Un respiro davanti all altro.

Tutto sarebbe andato per il meglio.

Con quei pensieri consolanti, Splinter si recò a dormire.....Un nuovo giorno stava per iniziare di nuovo. Un nuovo regalo.

Non era intenzionato a sprecarlo nel dolore per nessun motivo al mondo.

"Nankunurunasia...." Sospirò Splinter recandosi a letto..... Se ci si impegna e si resta sulla strada del bene, verranno giorni migliori.

E di questo, il maestro ne era assolutamente sicuro.


   
 
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