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Autore: Marlena_Libby    26/03/2024    2 recensioni
Un drago minaccia di distruggere un regno perché vuole mangiare la principessa
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando la spaventosa creatura strisciò fuori dal lago e si posò sulla riva, nessuno osò più avvicinarsi.
La sua enorme coda circondava completamente l'acqua e il suo corpo verde e squamoso sprofondava nel fango sulla riva.
La bestia sbatteva le ali coriacee per rinfrescarsi e da sotto le palpebre abbassate scintillavano i suoi maligni occhi verdi.
Era il drago più malvagio e ripugnante che si fosse mai visto.
La gente chiuse le porte della città, quelle delle case e le finestre, ma non si sentivano comunque al sicuro.
Il drago era più grande anche del palazzo reale.
Se fosse venuto in città in cerca di cibo, non avrebbero potuto fare niente per scacciarlo.
Quella notte lo sentirono allontanarsi dal lago.
Lingue di fuoco uscirono dalle sue narici e bruciarono le porte della città.
Il mostro si affacciò ad ogni finestra.
Le donne gridavano, i bambini piangevano, gli uomini si nascondevano e a palazzo la principessa Sabra pregava.
Il drago continuò ad avanzare fra le case, con lo stomaco vuoto che gli brontolava.
- Ha fame, sta cercando da mangiare! - diceva la gente e tremavano nei loro letti.
Il mostro ruggì e si precipitò nelle strade, travolgendo quelli che fuggivano terrorizzati.
Procedeva con il suo passo pesante guardando da ogni lato.
Sembrava che cercasse qualcosa.
Poi, con un enorme fiotto di fuoco dalle narici, incendiò tutta una fila di case.
Al mattino, mentre il fumo se levava ancora dalla città, la grossa bestia fece ritorno al lago.
- Dobbiamo dargli quello che vuole, qualunque cosa sia! - disse il re.
Così mandò a chiamare Baldassarre, l'uomo più saggio del regno, e gli chiese se sapeva cosa volesse la bestia.
- Cerca la fanciulla più pura e bella della città per divorarla - rispose Baldassarre.
Il re si fece triste e cupo.
La principessa Sabra, sua figlia, era sicuramente la fanciulla più pura e bella del regno, lo dicevano tutti.
- Non la darò mai in pasto al drago!
Ma quella notte il drago tornò in città e incendiò un'altra fila di case.
- La città verrà distrutta se non darete al drago ciò che vuole! - gridava la gente.
Così il re dovette cedere.
La bella principessa venne condotta oltre le rovine delle porte della città e legata a un palo.
Il drago rialzò subito la sua testa squamosa e si trascinò fuori dal fango.
Spalancò le ali e si precipitò sulla principessa Sabra.
In quel momento un cavaliere fermò il suo cavallo vicino al lago per abbeverarlo.
Si chiamava George ed era l'uomo più coraggioso del regno.
Guardando verso la città, vide l'enorme ombra del drago sovrastare la principessa, con il collo arcuato e la boccaccia spalancata.
Il suo fiato infuocato aveva già bruciacchiato l'orlo della veste di Sabra e la punta dei suoi capelli dorati.
Il cavaliere salì sul cavallo e galoppò verso il drago.
- Fermati! Io sono George, il cavaliere più coraggioso del regno! Non divorerai questa fanciulla finché non avrai combattuto contro di me!
Il drago lo guardò arrabbiato e con un alito di fuoco bruciacchiò la gualdrappa del cavallo di George, ma il cavaliere alzò lo scudo e le fiamme si rivoltarono contro il drago.
Poi Sir George abbassò la visiera dell'elmo e caricò la bestia con la lancia, proteggendosi il petto con lo scudo.
Il drago ingoiò la lancia e la risputò a pezzi, poi afferrò Sir George con gli artigli e lo tirò giù dalla sella, facendogli perdere l'elmo.
Allora il cavaliere brandì la sua ascia, la fece roteare intorno alla testa e l'abbatté dove pensava che si trovasse il cuore del mostro.
Ma il drago non aveva cuore e l'ascia si ruppe in mille pezzi.
Poi la bestia fece cadere George con un colpo di coda.
Allora lui estrasse la sua lunga spada e, roteandola, si precipitò verso il petto del mostro e la conficcò tutta fra una squama e l'altra.
Il drago emise un ruggito di dolore e cadde sulla schiena, facendo tremare la terra.
George alzò nuovamente la spada e la calò con tutta la sua forza sulla testa del drago.
Quando la gente vide che il drago era morto, lanciarono grida di gioia e ringraziarono il cavaliere.
George liberò la principessa e, mano nella mano, andò con lei dal re.
- Stabilisci tu stesso la tua ricompensa - disse il re. - Avrai qualunque cosa, se è in mio potere dartela.
E George chiese di sposare la principessa Sabra.
   
 
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