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Autore: crazy lion    26/03/2024    1 recensioni
Freya e il suo bambino di nove mesi, Tarzan, si sono svegliati da poco e stanno facendo
colazione con la loro famiglia. Sembrerebbe una mattina come tante altre,
invece c'è qualcosa di speciale: sta nevicando! Il contatto con la neve è
sempre un'esperienza magica per i più piccoli, specialmente se la
sperimentano per la prima volta, proprio come accade a Tarzan. Tra timori,
curiosità e divertimento, questa poesia racchiude un momento di
spensieratezza e gioia che rimarrà impresso per sempre nel cuore di Tarzan, della
sua mamma e delle persone che lo amano.
Disclaimer: il personaggio di Tarzan non mi appartiene, ma è proprietà della Disney. La fanfiction non è a scopo di lucro.
Genere: Fluff, Poesia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Tarzan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The First Time
 
Io e te, oh mio bambino,
Tarzan, di nove mesi appena,
siamo in cucina, dopo la colazione, con la nostra famiglia.
 
Il mondo fuori è un paese delle meraviglie invernale, scintillante e bianco.
I fiocchi di neve danzano nell'aria, è un momento puro e magico.
Ieri sera ha iniziato a cadere.
 
“Freya, dobbiamo portarlo fuori” dice mia mamma.
“Sono sicura che si divertirà da matti.”
“Lo credo anch’io, mami.
Avevo intenzione di farlo in ogni caso.”
 
Prima di uscire, ci infagottiamo in cappotti,
sciarpe e cappelli accoglienti.
I miei genitori e mio fratello sono al nostro fianco, il loro amore non viene mai meno.
Il vento sussurra segreti, mentre la neve continua a cadere,
creando una sinfonia invernale, un richiamo magico.
 
Fuori, giochiamo e ci divertiamo nel giardino coperto di purezza,
“Bababa. Oh!”
“Sì, è neve” mormora mia mamma.
“Ti piace, Tarzan?” chiede mio papà.
 
“Certo che gli piace!
Come potrebbe non essere così?”
“Lasciamolo decidere a lui, Freya” dichiara mio fratello.
 
Tocchi la neve con la punta delle dita
e inizi a piangere.
“Shhh, piccolo. È fredda,
ma non può farti male.
 
È divertente giocarci,
te lo prometto.”
“Mmmm, mmm.”
“Non ti avrei portato qui,
 
se fosse stato dannoso.
Ma non lo è.
La neve è delicata e dolce,
proprio come te, amore della mamma.”
 
“Uaaah.”
Mi sfiori il viso e io ti rimetto i guanti
che, come avrei dovuto immaginare, eri riuscito a toglierti.
 
Il tuo palmo tocca il mio.
“Mmm, mmm, eeeh.”
Il contrasto tra la mia mano grande
e la tua piccina è sorprendente.
 
La tua risata e le tue lallazioni
riempiono l'aria. Tu sei
la vera immagine della vita.
 
Ti sento esclamare:
“Oh!” “Baba!” e “Mmm!” con gioia,
mentre fai bolle e suoni, così pieno di curiosità.
 
“Sei incredibile, Tarzan,” ti sussurra mio padre all'orecchio,
e i fiocchi di neve si posano sul tuo nasino.
Tu ridi sempre più forte.
 
“Heh” dici. “Ga-ga-ga-ga-ga-ga-ga.”
Sento che stai sorridendo.
Mi chino per farti toccare la neve.
 
“Che ne pensi, Tarzan?”
La sfiori, ci affondi le mani
con maggior sicurezza e fai un piccolo buco nella terra.
 
“Auah!”
“Quando ero piccolo,” racconta mio fratello, “la neve mi piaceva più che mai.
Ora non lo fa più.
O, meglio, mi è indifferente.”
 
“Come può esserlo?” chiede mia madre, scioccata.
“La neve fa tornare tutti bambini,
almeno per un po' di tempo.”
 
“Oggi sono a casa,
ma odio che nevichi quando devo andare al lavoro” aggiunge mio padre.
 
“Sì, non è facile,
però è sempre bella.”
 
“Mamma, io mi sento grande per queste cose.
E dovevo andare all'università,
e non posso perché non ci sono treni.”
 
Avrebbe potuto andare in macchina,
tuttavia non ha voluto.
Ha detto che era pericoloso
e di rischiare non se l’è sentita.
 
“La verità è che ora…
ora che vedo Tarzan così felice...!
“La-lallallalla!”
 
“Esattamente. Stavo dicendo,
mi piace la neve, in questo momento.”
 
“Sono così felice di sentirlo!” esclamo e sorrido.
“Anch’io sono contento, Freya.”
 
“Bae.”
È la parola, se così si può definire,
che, da quando hai sei mesi, usi per dire “Ti voglio bene.”
 
"Anche io ti amo, Tarzan!”
Ti bacio la testa, coperta da un caldo cappello.
 
“I bambini sono così puri e innocenti.
Ti fanno apprezzare
le cose che hai dato per scontate.”
 
“Sì, caro, hai ragione”, dice mia madre a mio padre.
“Tarzan è una luce nella nostra vita.
 
È una benedizione per tutti noi.
Che il Signore lo protegga per sempre.”
 
Preghiamo per un po',
per te, e tu balbetti e sospiri con soddisfazione.
 
Ti abbiamo battezzato tre mesi fa.
Alla fine diciamo:
“Amen.”
 
E restiamo in silenzio per un momento.
Anche tu non parli,
perché senti che è un momento importante.
 
“Iuuuh!” gridi all’improvviso.
La tua risata riempie l'aria,
mentre mi colpisci il viso con una pallina di neve.
 
“Oh, impari così in fretta!” esclamo
con orgoglio e stupore.
 
Non possiamo fare altro che ridere
del tuo gesto e della tua curiosità,
mentre esplori la neve
e mi tocchi il viso.
 
I tuoi guanti sono freddi, ma non mi importa.
Il tuo tocco è tanto dolce.
Oh, tesoro, quanto splendi
di luce e di vita.
 
“I bambini sono così innocenti” sussurro.
Io e mio fratello costruiamo un pupazzo di neve,
con le tue risate come colonna sonora.
 
“Guarda. Ti piace?”
“Mama, veve.”
Tocchi i bottoni che abbiamo aggiunto per gli occhi del pupazzo di neve.
 
Ne prendi uno e cerchi di metterlo in bocca.
“No, no, no, no, no, no.”
Te lo tolgo dalle mani
e tu a gran voce ti lamenti.
“Non è qualcosa da mangiare, Tarzan” ti spiego.
 
Mi chino di nuovo, con te in braccio.
“Mmm.”
Metti un po' di neve nella tua mano.
“Cosa vuoi fare, piccola peste?” domanda mio padre sorridendo.
 
“Ah!”
Cerchi di mangiare la neve, pensando che sia cibo,
Noi tutti ridiamo, la tua innocenza è così intatta.
Urli di contentezza e io mi tolgo i guanti.
 
Ti tocco la bocca e tu la chiudi,
 mentre mi mordi
le dita con i tuoi due denti.
Fa un po' male, ma non mi dispiace.
 
Mi mastichi le dita,
e io inizio a cantare.
 
Ti calmi lentamente.
“Che bravo bambino!”
“Oh.”
“Sì, sì, lo sei, Tarzan.
 
La neve è fredda, vero?
È perché fa male
quando cerchi di mangiarla,
 
ma non è niente di che,
come hai potuto constatare.
Sa di acqua sporca, alla fine.”
 
Però sono felice che tu abbia fatto questa esperienza.
È importante che i bambini esplorino
il mondo intorno a loro.
 
“Sei fantastico, Tarzan” dico con orgoglio,
mentre giochiamo tutti insieme.
 
I miei genitori si uniscono e fanno gli angeli di neve,
e ci divertiamo così anche noi.
 
Tu ti siedi lì
e gattoni nella neve.
 
“Non è la creatura più graziosa,
carina e delicata del mondo?”
 
Mio fratello lo dice meravigliato.
“Sì, è così” rispondo.
 
“Ehhh, ehhh, ehhh, ehhh, ehhh, ehhh
ehhh, ehhh, ehhh, ehhh,
ehhh, ehhh, ehhh, ehhh, ehhh, eh!”
 
Tocchi una pianta,
per quanto puoi raggiungerla.
 
La neve cade su di te e tu ridacchi
mentre ti seguo ovunque nel giardino.
 
Il nostro legame, in questo momento, è più forte che mai.
Il mio cuore batte così forte.
 
Ti faccio toccare il mio petto
E io, con il tuo, faccio lo stesso.
 
“Anche il tuo cuore sembra un tamburo.”
“Buo” ripeti,
cercando di imitarmi.
 
Afferri le mie dita e le annusi.
Io ridacchio e mi sciolgo a quella vista.
Non vuoi lasciarmi andare.
 
Ma alla fine il freddo ci ha raggiunto,
e rientriamo tutti in casa, con le guance probabilmente rosse.
 
Ci vestiamo con abiti caldi,
e io e mio papà ti cambiamo il pannolino,
bagnato e sporco, anche a causa della neve.
 
Mia mamma prepara la cioccolata calda e i biscotti,
mentre ci sediamo accanto al fuoco, così comodi nel nostro divano.
 
Ti do un biberon di latte caldo.
“Mmmmm” mormori mentre bevi.
 
“Credo che anche lui abbia fame.”
“Hai ragione, mamma.”
 
In risposta, il tuo stomaco brontola,
e tutti noi ridiamo.
 
“Prendi questi, tesoro.
Mi raccomando, piano.
Uno alla volta.
 
Ti do qualche pezzo di biscotto
che apprezzi molto.
 
Balbetti e balbetti, la tua felicità è immensa.
Non smetti, è incredibile.
 
E sento che mi stai guardando, i tuoi occhi così blu
come il cielo, e splendenti come stelle.
 
È in questo modo che li immagino.
Conosco il loro colore,
 
ma, poiché non vedo,
associo i colori a qualcosa.
 
Anche i tuoi occhi potrebbero essere blu come il mare calmo.


“Ti amo tanto, così tanto!”
Le tue piccole dita, così delicate e morbide,
 
fai scorrere tra le mie guance e i miei capelli,
mentre esplora i miei lineamenti con grazia.
 
Io e mio fratello ti raccontiamo le favole,
Ti stringo fra le mie braccia,
e non posso fare a meno di sentirmi così benedetta.
 
Sei il mio piccolo fagottino di gioia,
il mio mondo, la mia felicità,
il mio tutto, il mio meglio.
 
Questo giorno rimarrà impresso nel mio cuore per sempre,
perché è stato il primo per te,
in cui hai percepito
e sentito la neve per la prima volta.
 
In silenzio, ringrazio l'universo sopra di me,
per avermi fatto un dono,
per avermi regalato te.
Sei l'incarnazione dell'amore più puro.
 
Quindi, mio dolcissimo Tarzan,
mentre siamo seduti qui sul divano,
e tu mi resti in braccio,
sospiri, rilassato e felice.
 
Voglio che tu sappia,
che sei bellissimo.
 
Sei il mio sole,
il mio splendore, la mia vita.
E mentre vivremo altre avventure,
prometto di essere sempre la tua guida.
   
 
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