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Autore: ArrowVI    02/04/2024    0 recensioni
Un nuovo Killing Game prende luogo in un mondo che cerca lentamente di riprendersi dopo il disastro causato da Junko Enoshima.
Sedici nuovi Ultimate finiranno parte di un gioco sanguinoso e malsano dove dovranno usare tutta la loro materia grigia per salvare la loro stessa pelle, mettendo a rischio le loro stesse vite per risolvere misteri mortali presentati loro da un organizzatore che vuole solamente vedere la loro disperazione.
Riusciranno a seguire le orme di Makoto Naegi, sconfiggendo la Disperazione, o falliranno finendo inevitabilmente vittime di questo pazzo gioco mortale?
In una battaglia tra Speranza e Disperazione, solamente una delle due l'avrà vinta... O, per lo meno, così dovrebbe essere.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 1-13: Una Singola Bugia in questo Sconosciuto Mondo Oscuro

 

NB: In questo capitolo sono inseriti link a video di youtube contenenti musiche dei vari "Danganronpa" che ho immaginato stare bene nelle scene seguenti.
Se volete, potete aprire suddetti link e lasciare la musica in sottofondo in loop finché non inserisco un nuovo link o vi stanca. La scelta è vostra.
NB2: Tutte le musiche appartengono al creatore originale, Masafumi Takada, e la storia di "Danganronpa" è proprietà della Spike Chunsoft. Non possiedo alcun diritto sull'opera o le sue musiche, che sto usando per creare un "Fangan" senza scopo di lucro.




https://www.youtube.com/watch?v=5T2LJUFLY7Q


 


Con tutti gli occhi puntati su di me, inizialmente mi sentii leggermente in soggezione. Dopo un profondo respiro e schiarendomi la voce, cominciai rapidamente a spiegare ciò che realizzai del caso davanti a noi.

<< Nonostante io non sappia ancora come Chiyo sia morta, credo di avere una vaga idea di cosa sia successo sulla scena del crimine. >>
Dissi, mentre il resto dei miei compagni rimasero in silenzio ad attendere le mie spiegazioni.

<< Per alcune ragioni che ancora non conosciamo, la vittima si trovava in piedi sulla sedia che abbiamo trovato capovolta sulla scena del crimine. In qualche modo, magari perdendo l'equilibrio o per mano del killer, Chiyo ha perso l'equilibrio ed è quindi caduta all'indietro, lanciando via la sedia e creando la strisciata davanti alla porta... Quindi ha colpito la scrivania con il capo, ferendosi e lasciando un segno insanguinato sul legno. >>
Notai ben presto delle espressioni sconcertate farsi rapidamente largo nel volto di alcuni dei miei compagni.

Alcuni non sembravano decisamente convinti. Al contrario, invece, notai un sorriso soddisfatto comparire nel volto di Nanase.


<< Ha senso... Ma per qualche motivo la vittima sarebbe dovuta essere in piedi sulla sedia, davanti alla porta? >>
Mi domandò Hotaru, palesemente in disaccordo con la mia teoria.

<< Non... Ne sono sicura. >>
Risposi.

<< Ciononostante, è l'unica spiegazione a cui sono riuscita ad arrivare... Che usi le prove a nostra disposizione e che abbia senso. >>
Continuai.


<< Miss Sora... Non vorrei mettere in dubbio il tuo ragionamento, ma trovo abbastanza inverosimile che la scena del crimine si sia sviluppata in questo modo. >>
Controbatté Yamato, mostrandomi occhi incuriositi ma pieni di dubbi.

<< Ci sono altre prove, o argomentazioni, che possono dare fondamenta a questa teoria? >>
Mi domandò subito dopo.


Sapevo che non sarebbe stata una teoria che tutti avrebbero accettato su due piedi, specialmente quando le nostre stesse vite erano in gioco.
Pensai per qualche istante in silenzio, osservando più volte la scena del crimine e rileggendo le prove a nostra disposizione alla ricerca di qualcosa che potesse aiutare il mio caso.


<< La deduzione di Sora non è errata. >>
Intervenne Haruo, prendendo anche lui finalmente parte alla discussione.
In qualche modo, vedere sia lui che Nanase prendere le mie difese mi fece pensare che fossi sulla strada giusta.

<< Se aveste letto le prove del PhoxFile con più attenzione, e usato un po' di logica, avreste notato qualcosa che conferma questa possibilità. >>
Continuò subito dopo.

<< Cosa vorresti dire, esattamente, Haruo? >>
Gli domandò Chloe, confusa dalle sue parole.

Una espressione infastidita si materializzò rapidamente nel volto dell'Ultimate Lucky Student.

<< State osservando e analizzando le prove una a una. In un caso di questo tipo non potete seguire "una scaletta" e sperare di raggiungere la destinazione passo dopo passo: dovete sviluppare teorie, confrontarle con le prove e vedere cosa abbia senso o meno. Invece di andare una prova per volta, conviene analizzarle tutte insieme per vedere se ci sono incongruenze o se alcune possano essere connesse. >>
Spiegò subito dopo.

<< Quindi... Cosa dovremmo fare? >>
Gli domandò Ryoko, singhiozzando.

<< Non ho intenzione d'imboccarvi le risposte. Se volete sopravvivere, dovete trovarle da soli. >>
Ringhiò il ragazzo.

< Uno stronzo come sempre... >
Pensai.
Ciononostante, aveva ragione.


"Ci sono prove che sostengono la mia tesi?" Mi domandai.
Ripresi a rileggerle una per volta, con più attenzione.


Nel corpo di Chiyo non c'erano altre ferite: quindi, non si scontrò con il killer.
La strisciata davanti alla porta era decisamente stata creata dalla sedia che aveva dei gommini in gomma scuri al di sotto.
L'arma del delitto era ancora avvolta dal mistero.
Il corpo della vittima era rivolto verso l'alto, quindi non poteva essere stata colpita alle spalle, altrimenti sarebbe caduta in avanti.
Il corpo della vittima non era stato spostato dalla scena del crimine, sia perché il killer non voleva essere scoperto, sia perché c'era del sangue nella scrivania... Che qualcosa aveva colpito con forza.

Improvvisamente, però, qualcosa scattò nella mia testa.


"-Prova N8: Se il MonoKuma File dice la verità, allora l'ora del decesso di Chiyo è sospetta... In questo caso, [Informazione Rimossa] è tra i principali sospettati. Meglio tenere questa possibilità in mente."


C'era qualcosa di strano, in questa prova. Non solo non avevamo idea di quando fosse stato ritrovato il cadavere, non sapevamo nemmeno quando fosse morta. 
Queste informazioni, però, erano apparentemente così importanti che MonoPhox ha non solo dovuto rimuoverle, ma anche i partecipanti di quel Killing Game ne hanno dovuto tener conto.


<< Un secondo... >>
Dissi, attirando ancora una volta l'attenzione su di me.

<< L'assenza di prove... L'assenza di prove è una prova! >>
Esclamai.
Notai che alcuni dei miei compagni mi stessero guardando straniti, come se stessi dicendo delle stupidaggini.

<< Uhm... Sora? Stai bene? >>
Mi domandò Alexander.

<< H-Ha perso il s-senno... >>
Balbettò Touma.

<< In che modo l'assenza di prove sarebbe una prova? >>
Mi domandò Kenta.



<< Il fatto che alcune informazioni manchino significa che sono importanti... Magari, così importanti che potrebbero addirittura rivelare i misteri nascosti dietro il caso. >>
Spiegai.
Alcuni dei miei compagni non sembrarono comprendere cosa intendessi, quindi decisi semplicemente di spiegare il mio ragionamento con un semplice e rapido esempio.

<< Diciamo che, per esempio, a uccidere Chiyo sia stato Alexander e abbia usato una mazza da baseball. In questo caso avrebbe dovuto sbarazzarsi prontamente dell'arma del delitto, altrimenti sarebbe diventato uno dei primi sospettati. >>
Spiegai, rapidamente.
Alexander non sembrò felice che lo stessi usando per questa spiegazione.

<< Inoltre, per rendere il gioco più "equo" e non semplice da risolvere, MonoPhox avrebbe rimosso dal file l'arma del delitto per invogliarci a scoprire cosa sia effettivamente successo e, allo stesso tempo, proteggere il killer per permettergli di avere più chance di riuscire nel suo intento. >>
Continuai.

<< Ha senso ma... E' una supposizione, no? >>
Mi domandò Asuka.

<< MonoPhox potrebbe semplicemente aver rimosso l'informazione perché non utile, no? O potrebbe essersene semplicemente dimenticato, o magari non era importante. >>
Continuò la ragazza.

<< L'arma del delitto non sarebbe importante, in un omicidio? >>
Le domandò Haruo, con un tono ironico.

<< Non intendo dire quello... >>
Rispose l'arciera.


<< Chiediamo semplicemente a lui, allora. >>
L'intromissione di Akira attirò anche l'attenzione della volpe meccanica che, fino a quel momento, non fece altro se non ascoltare in silenzio la discussione tra noi studenti.

<< Oh cielo, Mister Sanada... Ho detto che non posso prendere parte alla discussione. >>
Disse il direttore.

<< Non stai prendendo parte alla discussione. Ti stiamo semplicemente chiedendo spiegazioni sul funzionamento dei dati del PhoxFile. >>
Controbatté il giornalista.

Per qualche istante MonoPhox rimase in silenzio, quasi come se stesse valutando se rispondergli o meno.

<< Mhh... >>
Borbottò alcune volte, tra se e se.

<< D'accordo. >>
Disse, finalmente, schiarendosi la voce.

<< E' come avete detto voi. Se dovessero esserci informazioni che indichino direttamente chi sia il Blackened, allora tali informazioni verranno rimosse dal PhoxFile per rendere il Trial equo per ambo le parti. Dopotutto, che divertimento c'è in un caso se l'arma del delitto rivelasse immediatamente chi sia l'assassino? >>
Spiegò la volpe bianca e nera.



<< Ok... Come dovrebbe aiutarci questa cosa, allora? >>
Domandò Kenta, confuso da ciò di cui parlammo.

<< Dice molto, in verità. >>
Fu la risposta di Nanase.

<< Se l'arma del delitto può puntare direttamente all'identità del killer, o è un indizio fondamentale per la risoluzione del caso, ha senso che venga tenuta nascosta per invogliare i partecipanti a scovarla. >>
Spiegò subito dopo.

<< Se trovassimo l'arma del delitto di questo caso sono sicura che ogni pezzo del puzzle avrebbe improvvisamente più senso. >>
Concluse subito dopo, evitando di scendere nei dettagli.



"L'arma del delitto usata per uccidere Chiyo avrebbe spiegato completamente il caso".
Questa era anche la mia teoria... Sentire quelle parole uscire dalla bocca di Nanase mi fecero sentire più tranquilla.


L'unica cosa che restava, a quel punto, era capire quale fosse... E c'era solo una prova che non avevamo ancora usato.


<< "
-Prova N1: Vicino al corpo della vittima sono presenti dei pezzi di vetro marrone di cui non conosciamo l'origine." >>
Dissi, finalmente.

<< In che modo quella dovrebbe essere l'arma del delitto...? >>
Domandò Ryoko.

<< Una bottiglia in vetro non può uccidere una persona, Sora. Non diciamo stupidaggini. >>
Controbatté Kenta.

<< No, aspettate... Una bottiglia decisamente no, ma il contenuto potrebbe. >>
Kaori corse rapidamente in mio soccorso, togliendomi rapidamente le parole dalla bocca.


<< Il contenuto... Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima...? >>
Sentii borbottare da Kenji.


<< Se il contenuto di quella bottiglia o... Qualunque cosa fosse, è l'arma del delitto... Di cosa potrebbe trattarsi? >>
Domandò quindi Chloe.


La risposta a quella domanda era... Sorprendentemente logica, tutto sommato.
In quella situazione, l'unica cosa che poteva essere usata come arma del delitto e che potesse spiegare in che modo fosse posizionato il corpo della vittima era solamente uno.



<< Veleno. >>
Rivelai, finalmente.
La gran parte dei partecipanti posarono i loro sguardi sorpresi e increduli su di me.

Misako, Nanase, Akira e Haruo, invece, sorrisero.


<< Aspetta un secondo... Veleno?! >>
Esclamò Kenta, incredulo.

<< Come... Dove...? >>
Domandò.

<< Anche se l'arma del delitto fosse del veleno, non si spiega comunque in che modo il corpo di Chiyo sia caduto al suolo. E' una possibilità, si, ma non sappiamo ancora in che modo il veleno abbia avuto effetto su Chiyo. Se è caduta a terra, allora il veleno le è stato o lanciato addosso, oppure lo ha ingerito. Prima di accettare questa teoria, vorrei sapere esattamente cosa pensi sia successo, Sora. >>
Disse Kaori.


<< La spiegazione, invece è... Nessuna delle precedenti. >>
Quelle mie parole colsero Kaori totalmente alla sprovvista: con occhi spalancati e increduli, mi domandò cosa intendessi dire e di spiegare cosa stessi dicendo.


<< "
-Prova N8: Se il MonoKuma File dice la verità, allora l'ora del decesso di Chiyo è sospetta... In questo caso, [Informazione Rimossa] è tra i principali sospettati. Meglio tenere questa possibilità in mente. " >>
Dissi, nominando ancora una volta questa prova.

<< Non sappiamo quando il corpo sia stato ritrovato, né quando la vittima sia morta... Ma, a giudicare da questo indizio e usando un po' di logica, possiamo supporre che la vittima sia morta in un momento specifico. >>
Spiegai.

<< Potresti essere più precisa? >>
Mi domandò, quindi, Hotaru.

<< "L'ora del decesso di Chiyo è sospetta": è questa la parte che, a noi, interessa. Penso sia logico supporre che Chiyo non sia morta durante il giorno. In caso contrario, con un numero non determinato di studenti in circolazione, qualcuno avrebbe potuto trovare il corpo prima che morisse per gli effetti del veleno, rischiando che la ragazza rivelasse il nome del suo aggressore o che qualcuno arrivasse sulla scena del crimine prima che il Killer scappasse, condannandolo. >>
Spiegai, quindi.
Hotaru non sembrò totalmente convinto dalle mie parole.


<< Il Killer avrebbe potuto semplicemente aspettare che Chiyo morisse, chiudendo la porta della stanza, no? >>
Mi domandò Alexander.

<< Oppure per darle il colpo di grazia. >>
Aggiunse subito dopo.

<< Ne dubito. >>
Fu la mia rapida risposta.

<< Il fatto che non ci siano altri segni sul corpo della vittima significa che il Killer non ha avuto necessità di darle il colpo di grazia: restare sulla scena del crimine a lungo avrebbe inevitabilmente messo a rischio la sua stessa sicurezza. >>
Gli spiegai.


<< Qualcuno avrebbe potuto aprire la porta della stanza in questione, per qualunque motivo e in qualunque momento, magari anche sentendo i grugniti della vittima che moriva per mano di un veleno di cui non conosciamo le proprietà. >>
Aggiunsi.

<< Fin troppo rischioso. E' probabile che l'omicidio sia accaduto durante la notte, allora: esattamente come nel nostro caso, è altamente possibile che, durante la notte, la maggior parte dei partecipanti rimangano nelle loro stanze per trascorrere una notte sicura e tranquilla. Il killer avrebbe potuto bersagliare Chiyo perché sapeva che uscisse di notte, o semplicemente perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. >>
Furono le parole di Kaori, che appoggiò la mia teoria.

<< Questo comunque non spiega in che modo la vittima sia caduta al suolo. >>
Controbatté Hotaru.

<< Supponiamo che l'omicidio sia avvenuto di notte... Per quale motivo la vittima si trovava dentro quella stanza, sopra una sedia? E come avrebbe usato il veleno, il killer? >>
Mi domandò.

<< Effettivamente questa teoria non spiega comunque cosa sia successo... Siamo punto e a capo... >>
Sospirò Chloe.


<< No, non mi trovi d'accordo Chloe. >>
Fu la mia risposta.

<< In verità, credo che abbiamo guardato al caso nel modo sbagliato fin dall'inizio. >>
Continuai subito dopo.

<< Cosa vorresti dire, Sora...? >>
Mi domandò Asuka, visibilmente confusa dalle mie parole.

<< Abbiamo dato per scontato che il killer abbia ucciso Chiyo... E se questa premessa fosse, in realtà, errata? >>
Quella mia domanda fu come un fulmine a ciel sereno.
La gran parte dei partecipanti esplose con versi di disappunto e stupore, scioccati quasi come se avessi bestemmiato.

<< C-Cosa stai d-dicendo?! >>
Ruggì Touma.

<< I-In c-che altro m-modo la vi-vittima potrebbe e-essere m-morta, allora?! >>
Esclamò, incredulo.

<< E se la vittima e il killer fossero la stessa persona? >>
Quelle mie parole fecero scendere un freddo glaciale dentro il Trial Ground.



<< Eheh... Ehehehaha... >>
Una risata ruppe finalmente il silenzio agonizzante intorno a noi.

<< Fantastico, Sora Mochizuki! >>
Esclamò Akira, scrivendo istericamente qualcosa nel suo taccuino.

<< Hai perfettamente ragione! E' esattamente la teoria che avevo dall'inizio del caso! >>
Continuò.

<< Se rimuovessimo la seconda figura dalla scena del crimine, tutto comincerebbe ad avere molto più senso. >>
Disse il giornalista, in preda a uno stato di euforia.


<< E' assurdo!!! >>
Esclamò Alexander. I suoi occhi erano spalancati ed era scioccato.

<< Stai dicendo che Chiyo si è suicidata?! >>
Domandò subito dopo.

<< No, non si tratta di suicidio. >>
Controbatté Nanase.
Quindi si voltò per un attimo nella mia direzione, sorridendomi, prima di riprendere a parlare.

<< La realtà è un po' più complessa. >>
Continuò subito dopo, aggiustandosi gli occhiali.

<< Pensavo che non avreste mai raggiunto la verità. Sono quasi sorpreso. >>
Disse Haruo.

<< Chiyo non è la vittima di un blackened. In realtà, il blackened del caso è la vittima. >>
Aggiunse subito dopo.


<< Non ha assolutamente senso... Se non si è suicidata, come vorreste spiegarlo?! >>
Esclamò Kenta, incredulo.

<< Stava assemblando una trappola che le si è ritorta contro... >>
Fu la mia spiegazione.

<< Così ha tutto più senso... Dalla morte, alla posizione del corpo, al resto delle prove. >>
Continuai subito dopo.


<< Sei sicura di questo, Sora? Siamo sicuri che si tratti di veleno, quello all'interno della bottiglietta in vetro? >>
Mi domandò Asuka, rivolgendo poi il suo sguardo su MonoPhox.

<< Non guardate me. >>
Fu la risposta della mascotte.

<< Non posso dirvi altro. >>



<< Ragazzi, permettetemi di spiegarvi cosa penso sia successo in questo caso. Se non dovesse convincervi, sentitevi liberi di rifiutare le mie parole. >>
Dissi

https://www.youtube.com/watch?v=GYtsAyA_mUk


<< Il caso è cominciato durante un precedente Killing Game del quale non siamo a conoscenza... La vittima si chiama Chiyo Yoshida, l'Ultimate Chessmaster. 
Durante il suo Killing Game, è caduta vittima del gioco malsano a cui prese involontariamente parte, trovata poi dai suoi compagni all'interno di una stanza con lo sguardo rivolto verso il soffitto e una ferita dietro la nuca.

A prima vista, il caso sembrerebbe un classico omicidio dove il killer ha colpito la vittima dietro la nuca con un oggetto, uccidendola. Ciononostante, la verità è in realtà molto differente. Considerando l'assenza di sangue sul pavimento, sulla vittima, o altre ferite, è quasi confermato che non ci siano state colluttazioni con il killer.
Sfruttando la protezione della notte a suo vantaggio, la vittima si è rinchiusa all'interno di una stanza che si sarebbe rivelata essere la sua stessa tomba con un solo scopo in mente: mettere a punto una trappola e uccidere qualcun altro. 

Non abbiamo idea di quale fosse il suo piano, né se avesse costruito qualche genere di trappola dentro la stanza: MonoPhox non ci ha fornito abbastanza dettagli per dirlo. Ciò di cui siamo a conoscenza, però, è che la vittima sia caduta all'indietro dopo essere salita su una sedia, sbattendo la testa sulla scrivania alle sue spalle e cadendo al suolo rivolta verso l'alto.
Questa caduta non sarebbe bastata a ucciderla, ed è qui che entra in gioco l'arma del delitto: un veleno che Chiyo aveva preso per colpire qualcun altro.

Mentre stava sistemando la sua trappola, è probabile che la vittima abbia perso l'equilibrio e sia caduta giù dalla sedia... Accompagnata da un contenitore in vetro dentro cui si trovava il veleno.
Cadendo a terra la vittima ha sbattuto la testa sulla scrivania, lasciando un segno insanguinato su di essa, colpo che le ha fatto perdere i sensi o, per lo meno, causato abbastanza dolore e stupore da distrarla dal veleno che cadde al suo fianco.

A questo punto il veleno ha cominciato a fare effetto: la vittima ha quindi inalato il contenuto mortale che ha causato la sua inevitabile morte, non essendoci nessuno per soccorrerla. 
Essendo rimasta li sul pavimento, è probabile che il veleno fosse in uno stato gassoso e che l'effetto fosse istantaneo o quasi... Sfortunatamente, non abbiamo modo di verificare se sia così o meno.  

Questo è ciò che penso sia successo: la vittima, secondo me, non può essere stata uccisa da nessun altro se non da se stessa: Chiyo Yoshida; l'Ultimate Chessmaster! >>



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Qui si conclude la tredicesima parte del primo capitolo, grazie di avermi seguito e alla prossima!




 

   
 
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