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Autore: HoneyNeechan    02/04/2024    0 recensioni
In "Tutti i nodi vengono al pettine" cominciamo finalmente la vera e propria storia di Lola, Richard, Shitsu e dei personaggi dell'Universo delle TMNT 2012. Per conoscere meglio le loro introduzioni ecco la lista dei capitoli precedenti in ordine cronologico:
Incontro
Riflessioni
Giovane tartaruga in fuga
Riflessioni parte 2
Giovane tartaruga cerca guai
Genere: Avventura, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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- Quindi ricapitoliamo... -, Richard si strinse l'accappatoio attorno al corpo, prima di ristendersi comodamente sul divano accanto a lei, anche lei in accappatoio e pantofole, che sorseggiava con calma un Virgin Mojito, - La tua cara tartaruga antropomorfa con la bandana viola non è un'allucinazione e inoltre sta difendendo New York insieme ai suoi fratelli da un'invasione aliena? -.
Lola annuì, prendendo un altro sorso della bevanda. - Tu invece? Hai ristrutturato, vedo... -, commentò, guardandosi attorno; Rich doveva aver sicuramente avuto un altro accesso d'ira vista la presenza di tutti quei mobili nuovi...
- Già, mi è venuta un'improvvisa voglia di cambiare. Sai come sono fatto -, rispose con un sorrisetto, ma entrambi sapevano che non era così; Rich aveva un lato più oscuro, un qualcosa che non aveva ancora mai rivelato a nessuno, nemmeno a Lola, che considerava alla stregua di una sorella, e Lola temeva con le domande sbagliate di risvegliare quel lato del ragazzo che così tanto temeva di vedere.
Tra loro calò un silenzio nervoso, rotto soltanto dai loro respiri e dal tintinnio del ghiaccio nei loro rispettivi bicchieri.
- Ci sarebbe un'altra cosa di cui dovrei parlarti... -, come sempre, fu Richard a rompere quella stasi, con un tono che presagiva brutte notizie.
- Sarebbe? -.
- Le nostre sorelle stanno per incontrarsi -.
Dopo appena un secondo il bicchiere di Lola crollò sul pavimento, disgregandosi in una tempesta di vetro.
- Che cosa c***o stai dicendo?? -.
- Quello che ho appena detto. Mia sorella è sicuramente a New York e la tua in questo momento è in giro insieme al suo fidanzantino -, Richard non si scompose affatto, nè si alzò per rimediare al disastro; ci avrebbe pensato la donna delle pulizie il giorno dopo.
- Non è quello che intendo. Voglio sapere in che modo sei venuto a contatto con la mia sorellastra Richard -, Lola gli afferrò un braccio, scuotendolo come se così potesse fargli cadere le parole di bocca.
Il ragazzo non si scostò, nè cambiò l'espressione neutra del suo viso, come se non avvertisse la presenza di quel contatto. - L'ho incontrata per caso, dopo aver fatto la conoscenza del suo fidanzato, un certo Casey Jones... Devo dire però che non vi somigliate affatto. Se non si fosse presentata non avrei mai potuto collegarla a te -.
Quell'ultimo commento sembrò calmare la giovane, che smise di scuotergli l'avambraccio e tornò a distendersi sui cuscini del divano, mormorando imprecazioni a mezza bocca.
- E io che pensavo di essermene liberata... -, aggiunse infine, alzandosi poi per andare a prendere straccio e scopa e pulire il disastro sul pavimento.
- E' davvero una ragazza così tremenda? A me sembra piuttosto normale... -, commentò il ragazzo, alzandosi a sua volta per darle una mano.
- Non è lei ad essere tremenda, ma... Ah non so come spiegartelo... -, la corvina scosse lentamente la testa, come per scacciare un qualche pensiero cattivo.
- Allora non sforzarti -, Rich fece spallucce, andando poi a buttare i cocci di vetro in cucina e tornare verso il frigo-bar per prepararle al volo un altro drink.
Lola lo osservò per qualche secondo, mordendosi il labbro inferiore, pensierosa, prima di decidersi a dirgli: - Non mi avevi detto di avere una sorella... -.
- Perchè non l'ho mai ritenuto necessario -. Quella risposta sembrò ferirla, perchè replicò freddamente: - Eppure di me tu sai tutto... -.
Richard sospirò, passandosi una mano tra i capelli verde fluo, conscio di aver detto una cavolata. - Hai ragione, perdonami. Ca**o quando do queste risposte mi sembra di sentire quel pazzo, psicotico, megalomane e complottista di mio padre -, mormorò l'ultima parte tra sè e sè, ma Lola riuscì a sentirlo benissimo data la poca distanza che li separava e l'assoluto silenzio che regnava quella sera in città. Sembrava che qualcuno avesse premuto il tasto di un telecomando e avesse tolto l'audio a New York, una cosa più unica che rara.
Nonostante questo non commentò quell'uscita di Richard su suo padre, limitandosi ad annuire e ad accettare il nuovo drink analcolico che le veniva offerto, occhieggiando con disapprovazione il terzo Margarita che il ragazzo si era preparato.
- Hai intenzione di ubricarti di nuovo? -, gli chiese con un tono quasi materno.
- Nah, ho solo bisogno di annebbiarmi un pò la mente, specialmente contando che siamo entrambi nudi sotto questi accappatoi, quindi devo impedire al mio cervello di pensare cose strane -, sogghignò, tirando dispettosamente un lembo della stoffa dell'accappatoio di lei.
- Oh ma per favore! -, rise lei, sapendo quanto erano vuote le sue "minacce", - Come se io poi ti permettessi di farmi qualcosa. Ti ritroveresti catapultato fuori dalla finestra in 3 secondi -.
- Oh ma davvero? -, la incalzò lui, prendendola alla sprovvista facendole il solletico, - E come? Chiamerai in aiuto il tuo nuovo amico ninja per aiutarti? -.
Lola non riuscì a rispondergli, in preda com'era alle risate, ma nemmeno provò a sfuggirgli; si fidavano ciecamente l'uno dell'altra, sebbene alcune cose tra di loro ancora non erano state dette.
L'"attacco" fortunatamente poi durò solo pochi secondi, dopodichè Richard l'aiutò a rimettersi seduta, sistemandole amorevolmente l'accappatoio sulle spalle, allacciandoglielo in vita. - Scusa baby, mi sono lasciato andare -.
- Tranquillo... -, replicò lei mentre riprendeva fiato, - Sono abituata alla tua irruenza ormai... -. Si sistemò meglio accanto a lui, spalla contro spalla, la tensione tra loro ora scesa del tutto.
- Comunque hai ragione... Io di te conosco ogni cosa... Forse sarebbe il caso che ricambiassi il gesto data l'immensa fiducia che mi dai -, commentò lui con un sospiro, non del tutto sicuro delle sue parole.
- Non preoccuparti. Ogni cosa a suo tempo Rich. Quando ti sentirai pronto mi dirai ciò che puoi, come io ho fatto con te -, lo rassicurò lei, passandogli fraternamente un braccio attorno alle spalle, tirandoselo vicino e premendogli un casto bacio sulla guancia destra, proprio sopra il neo tatuato.
Lui lasciò andare un altro sospiro. - Posso cominciare col dirti che... mio padre Oroku Saki detto Shredder mi vuole morto, mia sorella Karai per quanto abbia solo 17 anni è una guerriera ninja provetta, e che non stento a credere che quelle tartarughe e gli alieni siano veri perchè ho un'amica metà donna e metà serpente che vive nelle fogne, si chiama Shitsu e viene dalla Dimensione X -.
I cinque secondi di silenzio che si susseguirono sembrarono più lunghi di un'ora.
- Sc-Scusa? Puoi ripetere? -, Lola lo fissava ad occhi spalancati, come se le avesse appena raccontato che lui stesso fosse in realtà un Kraang.
Richard sospirò, prima di alzarsi e dirigersi nuovamente verso il frigo-bar.
Quella spiegazione avrebbe richiesto la presenza di un quarto Margarita... .
 
   
 
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