Mihael
si chiuse alle spalle la porta di quella che, da qualche mese, era
diventata la
sua nuova casa, grazie alla testardaggine di Kaito. Kaito che lo aveva
letteralmente preso per sfinimento, presentandosi immancabilmente in
orfanotrofio tre giorni alla settimana, soltanto per potergli parlare
un attimo,
per convincerlo a riemergere da quella spirale di dolore e autoaccusa
in cui
Mihael si era rinchiuso dopo il suicidio di Thomas.
-Com’è
andata all’università, oggi?
Kaito
lo raggiunse sulla soglia, un gesto che, agli occhi del più
giovane, pareva
stridere con la personalità fredda e distaccata
dell’ex Cacciatore di Numeri.
Chris di norma avrebbe a malapena alzato gli occhi dallo schermo
luminoso del
computer, borbottando un saluto a mezza voce, e Mihael aveva sempre
immaginato
che anche Kaito si sarebbe comportato in modo analogo. No, basta
pensare a
Chris. Basta pensare a Chris, a Thomas, a suo padre.
Levandosi
le scarpe, Mihael sorrise:-Tutto bene, grazie. Tu, invece? Come sta
andando?
Kaito
si strinse nelle spalle, con espressione abbattuta. Oltre ad aver
adottato
Mihael, passava la gran parte del suo tempo chiuso nel suo laboratorio,
in
mezzo a computer, simulatori e saldatori, nel tentativo di rimettere
assieme,
pezzo per pezzo, Orbibot 1-2. I due “figli” di
Orbital 7 e Obomi, assieme ai
loro genitori, erano rimasti coinvolti nella devastante esplosione
della
Heartland Tower, e Kaito non disponeva di risorse sufficienti (sia in
termini
di tempo che di denaro), per ricostruire tutti e quattro gli automi.
Aveva
infine optato di unire in un unico hardware i due software che
contenevano i
dati dei robot più giovani, con l’intenzione di
separarli al più presto.
-…
Diciamo che non sta andando come speravo. Ma… dovrei
cavarmela.
Già,
Kaito riusciva sempre a cavarsela. Non chiedeva mai aiuto, andava
dritto per la
sua strada, da solo, sobbarcandosi di problemi senza lamentarsi. Mihael
strinse
le labbra, avrebbe potuto dirgli tante cose. Avrebbe potuto ricordargli
Yuma, lo
Yuma che cercava di mostrarsi ottimista pur essendo devastato dalla
perdita di
Astral, lo Yuma che Kaito stesso aveva preso a schiaffi per far
rinsavire.
Erano passati cinque anni da allora, ma Mihael ricordava il senso di
impotenza
e il dolore che aveva provato, nel rendersi conto che il suo migliore
amico non
si fidava di lui. Era rimasto zitto, quella volta, e aveva sperato che
fosse
Yuma ad aprirsi per primo, invano. Non avrebbe commesso lo stesso
errore.
-Posso
aiutare, in qualche modo? Non sono un esperto di robotica, o di
informatica, ma…
ho la magia.
Kaito
fece una faccia strana, probabilmente non se la sentiva di affidarsi ad
un
mezzo così pericoloso, potenzialmente instabile e
soprattutto, decisamente poco
scientifico. Mihael alzò le mani:-Come non detto, vado a
preparare la cena.
L’espressione
dell’ex Cacciatore di Numeri passò da scetticismo
e sorpresa a confusione allo
stato puro:-Non è mercoledì? Sono io di
corvée, oggi.
Il
ragazzo liquidò la questione con un cenno della mano:-Non ti
preoccupare, non
mi pesa. Mi ripagherai con un Duello.
Era
una proposta decisamente da Yuma, ma Mihael aveva appena aggiunto un
nuovo
mostro Xyz al suo Deck, Cronomalia Vimana, e non vedeva l’ora
di inaugurarlo. E
mettere alla prova il suo nuovo mazzo contro il campione imbattuto del
Carnevale Mondiale dei Duelli lo avrebbe aiutato a trovare ogni falla,
o quasi.
-Potrei
perfino sconfiggere Occhi Galattici.
L’ultima
frase era decisamente troppo ottimista, ma ebbe il fantastico effetto
di
attirare l’attenzione di Kaito, probabilmente ferito
nell’orgoglio:-Sconfiggere
Occhi Galattici, dici? Prendi il Duel Disk. E chi vince prepara la
cena.
-Sovrappongo
Drago Fotonico Occhi Galattici e i miei due Cesare Fotonico! Evocazione
Xyz!
Una
lancia viola si materializzò nella mano destra di Kaito, che
la scagliò all’interno
della Rete di Sovrapposizioni. Non servivano eccelse doti di
chiaroveggenza per
prevedere cosa ne sarebbe uscito da lì a poco. Al sicuro,
protetto dalla calda
luce dorata emessa da Vimana, in campo da solo un turno, Mihael
sorrise. Certo,
il fatto che, in un solo turno, Kaito avesse messo in campo tanto Occhi
Galattici quanto Neo Occhi Galattici era un po’ sconfortante,
ma il giovane
Arclight si sentiva abbastanza tranquillo. Aveva in mano Cronomalia
Razzo
Tuspa, poteva giocarlo in combinazione con Cronomalia Disco di Nebra
per
evocare il Numero 36 che Astral gli aveva lasciato… e poi
sbarazzarsi di Neo
Occhi Galattici. Doveva solo evitare di subire l’effetto del
drago di Kaito, ma
quello non era un problema.
-Si
attiva il primo effetto di Neo Occhi Galattici! Mihael, qualunque fosse
l’effetto di Vimana, puoi anche dirgli addio…
Ululato Fotonico!
-Attivo
il potere speciale di Vimana! Una volta per turno, al prezzo di due
Unità
sovrapposte, può annullare l’attivazione
dell’effetto di un mostro! Barriera
d’Orichalcum!
Kaito
si bloccò, sorpreso, poi assentì:-Una
buona tattica. Non solo hai fermato il mio Ululato Fotonico, ma ti sei
anche
tutelato dal secondo potere speciale di Neo Occhi Galattici.
Il
più giovane annuì, anche se l’abissale
differenza in fatto di punti d’attacco
restava non trascurabile. Ad occhio e croce, avrebbe ricevuto
più di duemila
punti di danno. Duemila cento, forse. No, duemila duecento. O forse
parecchi di
meno.
-Avanti,
Neo Drago Fotonico Occhi Galattici, attacca Cronomalia Vimana! Vai con
Fascio
Fotonico Finale!
Mihael
tese la mano:-Attivo l’effetto di Cronomalia Vimana!
Può recuperare un mostro
Cronomalia o Numero nel mio Cimitero e usarlo come Unità
sovrapposta, e scelgo…
Cronomalia Moai! Eredità Eterna!
L’aura
attorno alla città volante si espanse, mentre Cronomalia
Moai riemergeva dal
Cimitero, per poi sciogliersi in un fascio di luce e prendere ad
orbitare
attorno a Vimana:-E non è tutto! Vimana eredita anche
metà dei punti d’Attacco
di Cronomalia Moai!
Osservò,
stupito, il valore d’Attacco del suo mostro che superava i
tremila punti.
Meglio di quanto non avesse sperato. Certo, avrebbe comunque subito
danni e
perso il suo nuovo asso, ma aveva già sul Terreno la
Trappola Ritorno Xyz, con
cui si sarebbe riappropriato del vantaggio perduto. Ma Kaito non era il
tipo da
mollare l’osso tanto facilmente:-Se la metti così,
attivo la carta Magia Rapida
Tridente Fotonico, che regala settecento punti d’Attacco a
Neo Occhi Galattici.
Mihael
abbandonò i calcoli e lasciò che il segnapunti
automatico facesse il suo
dovere. Oh, duemila punti di danno tondi tondi. Com’erano
belli quei numeri,
era così facile fare conti con cifre del genere. Ora non
restava che attivare la
Trappola e…
-Attivo
il secondo effetto di Tridente Fotonico! Se il mio mostro infligge
danno da
combattimento, posso distruggere una Magia o Trappola sul Terreno!
Quel
Duello si stava trasformando in un incubo.
-Complimenti.
Quella carta è forte… potresti metterne anche
due, o forse tre copie, nell’Extra
Deck. Dovresti perfino riuscire a giocarne due nel medesimo turno, con
un mazzo
come il tuo.
Mihael
annuì, mettere in campo mostri di alto Rango in poco tempo
era la sua
specialità, ma la sconfitta gli bruciava. Meglio andare in
cucina a sbollire la
rabbia.
-Dove
vai? Tocca al vincitore cucinare.
Kaito
gli scompigliò i capelli, prima di abbandonarlo in
soggiorno. Di pessimo umore,
il ragazzo si sedette al tavolo, sistemando il deck secondo i consigli
del più
grande, anche se riequilibrare le carte in modo da giocare il suo nuovo
asso
alla svelta si rivelò più complicato del
previsto. Quando finalmente si reputò
soddisfatto, sollevò il capo, rendendosi conto dello strano
silenzio che era
piombato in casa. Kaito aveva l’abitudine di fischiettare,
quando era impegnato
in attività che amava. Duellare, fare ricerca, cucinare,
erano sempre
accompagnate dal motivetto che, per mesi, aveva annunciato
l’arrivo del
temibile Cacciatore di Numeri. Abbandonando le carte sul tavolo, Mihael
raggiunse
la cucina, consapevole dell’espressione preoccupata che aveva
dipinta in
viso:-Kaito, va tutto bene?
Il
biondo si voltò, senza smettere di rigirarsi tra le mani la
confezione di caramello
che aveva trovato chissà dove. Mihael sentì una
morsa allo stomaco, avrebbe
reagito allo stesso modo davanti al libro preferito di Chris, e i primi
tempi
anche la bambola che Thomas gli aveva lasciato era stata una vista
insostenibile.
-Scusami… ricordi.
Credevo… credevo di esserne uscito.
-Ti va di parlarne?
Kaito aggrottò la fronte e
scosse il capo, con un
sospiro:-Non preoccuparti… non voglio scaricarti addosso un
peso del genere.
Mihael
si limitò ad annuire, anche se non condivideva
l’idea del Duellante. Conosceva
la morte, l’aveva vissuta sulla sua pelle ben due volte,
oltre ad aver perso la
sua famiglia. Anche quello, due volte… o forse tre, a
seconda di come la si
guardava. E Thomas si era tagliato le vene per colpa sua,
perché non aveva
capito quanto avesse bisogno di aiuto. Sapeva esattamente come si
sentiva Kaito
in quel momento, ma non aveva il coraggio di metterlo con le spalle al
muro. Al
contrario, si avvicinò ai fornelli:-Cosa stai preparando? Ti
aiuto.
-Vai
ad apparecchiare, piuttosto.
-Scordati
che ti lasci da solo in questo stato.
L’altro
si limitò a sospirare, probabilmente troppo provato per
discutere:-…Grazie.
Sorridendo,
il Duellante dai capelli color dell’aurora si
sistemò al suo fianco. Leccandosi
le ferite a vicenda, forse, poco a poco, sarebbero riusciti a convivere
con il
loro dolore.
Angolo
autrice:
Okay,
due cose. La prima, è che sono, finalmente, Dottoressa in
Lettere. La seconda,
che questa fic sarebbe il seguito di Promessa, storia che ho scritto
per il
writober. Non escludo la possibilità di scrivere un terzo
episodio, ma al
momento non ho idee a riguardo… vedremo in futuro. Vimana
è ufficialmente la
mia Xyz Cronomalia preferita e, anche se su Duel Links non amo molto i
duelli
competitivi, mi ha portato parecchio in là negli eventi.
Con
questo chiudo, torno a svanire nel nulla fino al mese prossimo XD
Saluti,
Hime
Ps: ecco il link di “Promessa”, se ve la siete persa https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4065573&i=1
Pps:
ero tanto presa dalla fic che mi sono dimenticata di
preparare la cena e adesso ho fame. Buon appetito a me.