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Autore: Lady Koyuki    08/04/2024    0 recensioni
Piccola One Shot ispirata all'episodio 14 della settima stagione; alcuni degli avvenimenti di quell'episodio si ripercuotono anche a Storybrooke, la domanda è: come?
Ed ecco qui la risposta.
Una storia leggera, scritta giusto sperando che possa strappare un sorriso!
"Amore, ti assicuro che fuori la tua carrozza gialla non c’è."
Carrozza. Cosa aveva appena pensato? Solitamente il vocabolario da "Foresta Incantata" usciva quando c’era qualcosa che non andava e se effettivamente il suo maggiolino non si trovava di fronte alla casa, forse qualche problema c’era.
"Non scherzare." disse allora Emma, indirizzandosi verso la porta di ingresso, aprendola con forza. "È proprio…"
Le parole le morirono in gola; davanti all’ingresso della loro casa, dove di solito la riconoscibilissima auto dello sceriffo era parcheggiata, non c’era assolutamente nulla.
"Mi hanno rubato l’auto." ammise, sconcertata.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL MAGGIOLINO



La vita stava procedendo fin troppo tranquillamente; erano passati anni dall’ultimo nemico da sconfiggere, sortilegio da spezzare e crisi da affrontare. La vita a Storybrooke aveva preso una piega quasi normale; Neal si era fatto grande, ormai era un’adolescente mentre Henry, beh Henry era partito diversi anni prima in cerca della sua storia.
Emma lo aveva incontrato qualche anno dopo che aveva preso la sua strada, ma era più di un anno che non lo vedeva; intanto lei era andata avanti con la sua vita e con la sua famiglia.
Lei e Killian avevano avuto una bellissima bambina che avevano deciso di chiamare Hope; nome migliore non poteva esserci visto i loro trascorsi. Per questo, David aveva deciso di prendere il posto della figlia come sceriffo della città, suo impiego e anche quello di suo marito.
Entrambi erano contrari alla sostituzione totale in quanto ormai, da anni, erano loro a mantenere la calma in città, anche se la cosa peggiore successa era Robin che tentava di fuggire fuori città dopo aver rubato il maggiolino giallo di Emma; per cui, con tanta insistenza e mediazione, avevano convinto David a ridurre i loro turni e cercare di intercambiarsi durante il giorno così che entrambi i neo genitori potessero occuparsi della propria figlia, ma anche il principe azzurro avrebbe potuto avere il tempo con Biancaneve e Neal.
Mentre Emma teneva in braccio Hope, dondolandola per farla addormentare, ripensava proprio agli ultimi anni, così tranquilli e pacifici; non sembrava vero di aver davvero raggiunto quel fantomatico lieto fine.
L’unica cosa davvero strana di quel periodo, era la scomparsa di Robin e Zelena; a quanto pareva, la figlia della strega dell’Ovest aveva tentato chissà quale incantesimo, conseguenza del quale è letteralmente sparita dal mondo reale.
Zelena era andata a chiedere aiuto agli “eroi” ma loro stessi non avevano idea di come risalire alla fonte della magia; Tremotino e Regina per di più erano andati in reami diversi anni prima, quindi come esperte di magia erano rimaste solo Zelena e Emma, le quali erano a corto di idee.
In un impeto di disperazione, Zelena aveva deciso di raggiungere Regina alla ricerca di aiuto, visto che la sua stessa sorella aveva portato Robin sulla strada della magia; Emma non aveva troppo obiettato in quanto non conosceva un’altra possibile soluzione ma aveva raccomandato alla strega di stare attenta e nel caso avvisare per qualunque necessità ci fosse. Per di più, Henry aveva ancora la bottiglia magica di Uncino e probabilmente era assieme a Regina, potevano usarla per qualunque evenienza, senza problemi; Emma, Killian, Biancaneve e David sarebbero accorsi per qualunque emergenza riguardasse la loro famiglia, Zelena compresa.
Così, la strega era partita e la normalità, fin troppo normale, era di nuovo calata su Storybrooke; ed ora erano qui, Emma a cercare di far addormentare Hope prima di cena mentre Killian tornava dalla centrale dopo aver girovagato per la città in cerca di inesistenti problemi.
Proprio in quel momento, l’uomo varcò la porta di ingresso venendo accolto dalla moglie con un abbraccio e un bacio passionale, proprio come tutte le sere; la loro relazione andava a gonfie vele, anni e anni assieme ed erano innamorati come il primo giorno. Okay, forse no visto che i primi incontri li avevano passati a insultarsi e darsi di scherma, ma insomma, erano perdutamente innamorati.
Emma però, notò qualcosa di strano nello sguardo di Killian; era leggermente sorpreso e forse preoccupato.
"Qualcosa non va?"
Uncino si accigliò, un attimo dubbioso.
"Per caso dovevi portare l’automobile a riparare?" domandò allora l’uomo, curioso.
Automobile. Killian aveva decisamente imparato a vivere nel mondo reale negli ultimi anni, imparando parole che prima gli sembravano aliene e stranamente comprendendo a pieno l’uso di un cellulare, anche se per quello Emma aveva faticato parecchio. Mancava solo guidare come tappa fondamentale, ma nemmeno Emma si fidava per quello con un uncino al posto di una mano vera.
"No, è proprio parcheggiato qui fuori." rispose lei tranquillamente. "Ed è appariscente, è impossibile tu non lo abbia visto." ammise, poggiando Hope nella sua culla.
"Amore, ti assicuro che fuori la tua carrozza gialla non c’è."

Carrozza. Cosa aveva appena pensato? Solitamente il vocabolario da "Foresta Incantata" usciva quando c’era qualcosa che non andava e se effettivamente il suo maggiolino non si trovava di fronte alla casa forse qualche problema c’era.
"Non scherzare." disse allora Emma, indirizzandosi verso la porta di ingresso, aprendola con forza. "È proprio…"
Le parole le morirono in gola; davanti all’ingresso della loro casa, dove di solito la riconoscibilissima auto dello sceriffo era parcheggiata, non c’era assolutamente nulla.
"Mi hanno rubato l’auto." ammise, sconcertata.



Il primo pensiero fu Robin; era tornata e le aveva di nuovo fregato l’auto?
Emma era decisa a scoprirlo, ma se Robin o Zelena fossero tornate, di certo avrebbero avvisato qualcuno, avrebbero lasciato qualche segno.
Prendendo in braccio Hope, decise di indirizzarsi con il marito a casa dei suoi; erano talmente abituati alla calma che nemmeno calcolavano il cellulare quei due, a meno che non ci fosse un’emergenza; per loro i cellulari sembravano superflui.
"Sai, un po’ mi mancava Emma alle prese con un nuovo problema, anche se solo un ladruncolo da quattro soldi." disse Killian, con in braccio Hope ancora addormentata mentre seguiva tranquillamente la moglie.
Emma sorrise.
"A me no. Quello è il mio maggiolino, lo rivoglio." ammise, un po’ scherzosamente ma con convinzione, mentre tentava di contattare Zelena e Robin.
Se fossero tornate, avrebbero avuto il telefono, quindi avrebbero risposto; ma entrambe le chiamate erano andate a vuoto.
"Non lo presteresti nemmeno a me?"
"Non puoi guidare con una mano sola." rispose Emma, voltandosi verso di lui sorridente "E ne sono troppo affezionata. Non lo farei guidare a nessuno."
"Nemmeno a Robin?" chiese nuovamente Killian, provocando scherzosamente.
"Lei lo ha rubato!" quasi urlò Emma, prima di aprire la porta del palazzo che conduceva all’appartamento dei suoi.

Fortuna la città era piccola; tra casa sua e dei suoi genitori ci mettevano solo qualche decina di minuti a piedi. A volte capitava che Killian e Emma decidessero di girare la città camminando assieme a Hope per controllare se tutto fosse nella norma; non proprio il massimo, soprattutto qualora capitasse di dover inseguire un ladro con un passeggino appreso. Ma come detto, tranquillità, assolutamente nessun problema negli ultimi anni.
Appena raggiunto il primo piano, Emma bussò nervosamente; non ci volle molto prima che David aprì la porta con fare sorpreso.
"Che succede Emma?"
"Mi hanno rubato il maggiolino."




La confessione aveva causato qualche sguardo stranito, ma una volta entrati, Emma e Killian avevano spiegato che un attimo prima il maggiolino era lì, al ritorno dell’uomo invece no.
La sentenza era chiara, qualcuno lo aveva rubato.
Rimasero diverse decine di minuti a parlare su chi potesse essere stato, se fosse tornata Robin o se qualche altro ragazzo avesse fatto una bravata, ma alla fine niente sembrava avere senso.
David allora propose di tornare davanti alla casa di Emma per vedere se c’erano tracce; la bionda in realtà aveva già provato a guardare senza successo, ma magari presa dal nervosismo le era sfuggito qualcosa. Così facendo, la combriccola composta da Killian, David e Emma, che ora portava in braccio Hope, si era diretta di nuovo a casa dei due principali sceriffi.
Ed è lì che Emma pensò di essere completamente impazzita.
Il maggiolino era proprio dove lo aveva lasciato. Davanti a casa sua.
Parcheggiato dove doveva esattamente essere.
David guardava la figlia e il genero con un sorriso divertito.
"Mi sa che voi due necessitate di una vacanza; perchè non lasciate Hope un po’ ai nonni e vi prendete un weekend solo per voi due?"
"Non siamo impazziti!" gridarono in coro i due coniugi.
"Quella dannata ferraglia gialla non c’era un’ora fa!" disse Killian indicando l'auto in questione, quasi offeso perchè quella carozza meccanica sembrava volerlo far passare per scemo.
"Killian ha ragione, non c’era!" rincarò la dose Emma, avvicinandosi all’autovettura dopo aver dato Hope al marito.
"Ed è comparsa per magia?" chiese David scettico.
"Beh, siamo a Storybrooke!" ribattè Uncino, sottointendendo non fosse poi una possibilità così remota.
David dovette annuire, visto i trascorsi non c'era poi troppo da stupirsi.

Emma intanto aveva aperto la portiera del guidatore dal quale era uscito del pietrisco veramente strano; sembrava facesse parte di un antico castello. Lo raccolse, esaminandolo con le dita; non era niente di comune a quella città.
Provò allora a sedersi sul sedile per vedere se fosse tutto a posto; sul cruscotto non sembrava esserci nulla ma sul posto del passeggero trovò una freccia con un impennaggio molto familiare. Sbuffò, sorridendo; non che non le desse fastidio tutta quella faccenda ma in fondo il maggiolino era tornato e sembrava anche in buone condizioni, esattamente come lo aveva lasciato.
Uscendo nuovamente dall’auto, mostrò la prova a David e Killian che la guardarono sorpresi.
di Robin."
"Come lo sai?" chiese David, curioso.
"
Regina ne aveva sempre una con sè, ricordi?" rispose Killian, rammentando in quel momento del tesoro della Regina cattiva.
"Quindi Robin è tornata?" chiese ancora il principe, incerto.
Emma si guardò attorno, sospettosa.
"No, penso di no. L’auto è sparita e ricomparsa senza che nessuno se ne accorgesse. Se Robin fosse venuta a rubarla, da dentro casa l’avrei vista, o almeno sentita." ammise Emma, dubbiosa, girandosi a guardare nuovamente il maggiolino, lì immobile, esattamente nel preciso posto dove l’aveva lasciato, come se non fosse mai andato da nessuna parte "Per di più se Robin o Zelena fossero tornate sarebbero come minimo venute da noi prima di tutto."
"Su questo hai ragione." ammise David, ancora turbato.
"Penso ci sia di mezzo la magia." decretò allora Killian, trovando gli altri due concordi.
"Si penso anche io. Chissà però a che diavolo le serviva il mio maggiolino." disse Emma, non togliendo lo sguardo dalla sua auto, ma cambiando espressione da sollevata a leggermente irritata "Oh, ma quando torna, giuro che me la paga." promise lo sceriffo, determinata a concludere quella faccenda "Posso accettare che mi rubi il maggiolino ma che mi faccia passare per pazza no."

David e Killian sorrisero all’affermazione di Emma, non volendosi mai e poi mai trovare al posto della piccola Robin quando fosse tornata.














NOTE DELL'AUTRICE:
Buongiorno!
Eccomi qui, con questo piccolo esperimento, basato sull'episodio 14 della settima stagione.
Ho deciso qualche mese fa, di rivedermi tutta la serie, compresa appunto anche la settima stagione, che da quando è stata messa in onda, non ho mai effettivamente visto.
Proprio il giorno in cui ho guardato il 14esimo episodio dove Alice, assieme a Robin, riesce magicamente a portare il maggiolino nel “nuovo universo” delle fiabe, per poi farlo tornare a Storybrooke, ho pensato a cosa invece abbia fatto la proprietaria dell'auto vedendosela sparire di punto in bianco.
In realtà, starei scrivendo una long su questo fandom, e avrei voluto iniziare a pubblicare quella prima, ma sono ancora in alto mare e per non rischiare di lasciarla in sospeso, preferisco concluderla e poi iniziare a pubblicarla.
Spero solo di non aver avuto la stessa idea di qualcun altro; sto recuperando solo ora tutte le storie interessanti del fandom, quindi spero che non sia già presente una storia simile su EFP.

In ogni caso, penso mi rivedrete presto in questa sezione, perchè spero davvero di completare in fretta la mia long e pubblicarla.
Spero in ogni caso che questa storia vi abbia strappato un sorriso!
A presto!

Koyuki :3

   
 
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