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Autore: Vsepr kun    08/04/2024    0 recensioni
«Zietta, guarda cosa ho portato! Per le caramelle!»
Sorridendo così tanto da mostrare anche un molare mancante – stavolta dal lato sinistro – la bimbetta aprì la manina paffuta rivelando qualche ryo.
Uruchi rise divertita dalla scena che si ripeteva regolarmente perché sì, la piccola Shizune amava fingersi una Uchiha, ma non era una bugiarda o una manipolatrice. Solo l'ennesima vittima di una guerra infinita che si sentiva sola quando l'unico parente in vita era via.
Per questo le diede un buffetto con l'indice sulla punta del nasino.
«Shizuchan, i parenti non pagano»
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Questa storia partecipa alla Challenge "Le 12 fatiche dello scrittore di fanfiction" indetta da LadyPalma e Mati sul forum Ferisce la Penna.
Fatica #7. Scrivi una fanfiction su due personaggi, ma sono due personaggi scelti totalmente a caso. I due personaggi in questione non devono per forza essere romanticamente coinvolti.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shizune
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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֍ Shizuchan, i parenti non pagano ֎

 

La piccola dai capelli corvini varcò la soglia del quartiere Uchiha esibendo furbetta un sorriso che faceva risaltare il canino sinistro superiore mancante.

Dall'alto dei suoi cinque anni, adorava zigzagare tra le vie adornate da iconici ventagli bianchi e rossi improvvisandosi un membro di quel clan, una di loro.

Uruchi lo sapeva bene, eppure ogni volta si divertiva ad assecondarla; in fondo, se Shizune poteva fingersi una Uchiha, allora lei poteva trattarla come la nipotina tanto desiderata e mai avuta.

«Zietta 'Ruchi!»

La donna socchiuse gli occhi e piegò il viso verso il basso per specchiarsi nei due pozzi d'onice della piccola senza dover per forza vederne i lineamenti del clan Kato.

“O di quelli Senju” pensò schifata alludendo ad antenati più radicati nel passato.

«Zietta, guarda cosa ho portato! Per le caramelle!»

Sorridendo così tanto da mostrare anche un molare mancante – stavolta dal lato sinistro – la bimbetta aprì la manina paffuta rivelando qualche ryo.

Uruchi rise divertita dalla scena che si ripeteva regolarmente perché sì, la piccola Shizune amava fingersi una Uchiha, ma non era una bugiarda o una manipolatrice. Solo l'ennesima vittima di una guerra infinita che si sentiva sola quando l'unico parente in vita era via.

Per questo le diede un buffetto con l'indice sulla punta del nasino.

«Shizuchan, i parenti non pagano»

 

֍

֎

 

«E poi Satomi mi ha detto che non capisco niente, nemmeno la differenza tra alba e aurora!» il coprifronte di Konoha riverberò la luce naturale del sole che filtrava dalla finestra «Zio Dan dice che potrebbe aver fatto il bullo perché ha una cotta per me. Yuk, schiiiiifoooo!!!»

Uruchi nascose un risolino dietro la mano raggrinzita per l'età. Nel farlo le tese con l'altra un dango, e la ragazzina lo afferrò con rapidità. Aprì la confezione, quindi addentò piccata la pallina rosa. Masticò inviperita, poi prese quella bianca.

«Che poi lo sanno tutti! L'alba è quel periodo che separa la notte e il giorno! Il nome deriva da albus perché il cielo assume le tonalità del bianco»

«E del lavanda» aggiunse la donna

«Zietta, ma da che parte stai?!»

«Oh! Oh! Oh!»

Guardò Shizune gonfiare le guanciotte; non importava l'età anagrafica, restava sempre la dolce bambina di sempre.

«L'aurora invece è il momento finale dell'alba, quando il sole si leva e il cielo si tinge di giallo. AURUS... ORO!!! e lui nemmeno lo ha saputo spiegare!»

«Certo che questo Satoshi è proprio ignorante se li ha confusi»

«È Satomi, zia 'Ruchi!» la punta delle orecchie di Shizune si tinse di rosso «Parlando di altro, ho imparato la tecnica che mi hai insegnato»

Sfilò l'ultima pallina di dango dallo spiedo, che rigirò con abilità tra le dita e che scagliò imprimendo forza con pollice e medio.

Lo stecchino volò fino allo scomparto delle patatine, quindi centrò un sacchetto che si aprì con uno scoppio. Due bambini si buttarono a terra spaventati, mentre la loro madre fissò torva la moretta che le fece una linguaccia.

«Shizune!»

«Ops! Questo te lo compro»

Uruchi sospirò, tutto sommato divertita. In quattro anni la piccola aveva vuotato il sacco, ammettendo di essere un'infiltrata in quell'angolo di pace. E ora che aveva la coscienza pulita poteva sì concedersi il lusso di fare la ruffiana.

«Yare yare. Shizuchan, i parenti non pagano» capitolò «Ma non colpire nessuno!»

 

֍

֎

 

«Devo partire»

Quella frase spezzò il cuore dell'anziana. Uruchi lo sapeva, Dan era morto da mesi e Tsunade era venuta a prendere l'unica parente rimastale.

Ma siete parenti tanto quanto me e lei. Non hai mai sposato quel Kato” si ripeteva però mentalmente con fare velenoso.

Non lo disse mai ad alta voce, una remota parte della sua coscienza sapeva che fosse la cosa più giusta. Shizune ne avrebbe solo giovato. Però le sarebbe davvero mancata. Ai suoi occhi sarebbe infatti rimasta per sempre la tenera peste di tanti anni prima.

La osservò lasciare il villaggio insieme a colei che sarebbe diventata il suo nuovo mentore, la sua nuova famiglia.

«Grazie per il tempo che ci hai concesso, Fugaku» sospirò all'uomo nascosto dietro lo scaffale dello scatolame «Per me lei è famiglia e lo sai che-»

«Sì, sì: “I parenti non pagano”» le fece il verso l'uomo senza cambiare posizione.

«Già, e in quanto parente non avrebbe potuto pagare per le colpe di questo villaggio marcio. Ma ora che è salva, cha abbia inizio la rivolta del clan»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo del cyberninja

Per scegliere i personaggi ho googlato “naruto personaggi random” e aperto il primo sito, gerenimot. Pensate che Uruchi non compare nemmeno nella lista personaggi di EFP. Insomma, più random di così!

   
 
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