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Autore: lestoargento    12/04/2024    2 recensioni
Piccolo omaggio per festeggiare la Gruvia Week di quest'anno, purtroppo di più non mi è stato possibile fare. E' un A.U. e si ispira alla seconda traccia data, Perseverance ovvero Perseveranza e nessuno può obbiettare sul fatto che Juvia ne abbia avuta davvero tanta.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray/Juvia, Lyon Bastia, Meredy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta, lo incontrò sul terrazzino in comune della palazzina a tre piani dove lei abitava da un anno e dove approfittando degli ultimi giorni di vacanza prima del rientro a lavoro, si stava dirigendo a stendere le lenzuola lavate di fresco. Complice l'asciugatrice che aveva scelto proprio quel giorno per guastarsi.

Lui le dava le spalle e teneva entrambi i palmi delle mani appoggiati al basso muretto della terrazza quando lei arrivò sbuffando con l'enorme cesta del bucato stretta tra le braccia.

Inizialmente parve non accorgersi della sua presenza, tant'è che lei si bloccò sul posto temendo di disturbarlo.

A occhio e croce poteva avere al massimo trenta trentadue anni, teneva il viso leggermente chinato verso il basso mentre la lieve brezza di fine agosto scompigliava i suoi capelli scuri. La giovane donna single non si fece certo sfuggire di come fossero ben fatte le sue spalle e il suo busto fasciati da una camicia bianca a maniche corte, probabilmente di lino, che non lasciava assolutamente spazio all'immaginazione. Per non parlare del resto della sua figura innegabilmente attraente. 

Quando l'uomo finalmente si accorse di avere compagnia, si voltò bruscamente infilando entrambe le mani nelle tasche dei Jeans scuri, freddandola allo stesso tempo con un'occhiata tra l'infastidito e l'imbarazzato. Lei di rimando invece rimase imbambolata a fissarlo, mentre si chiedeva assurdamente di che colore fossero i suoi occhi. Neri o grigi forse, ma sicuramente tristi, tanto tristi. 

Chissà chi era? Si era ritrovata a interrogarsi mentalmente, mentre meccanicamente faceva qualche passo avanti e appoggiava distrattamente la cesta sul muretto senza per altro accorgersi di averla messa troppo in fuori.

KIAAA!!! Aveva avuto appena il tempo di esclamare, mentre per istinto si sporgeva in avanti tentando di afferrare la cesta che già stava precipitando giù dal terzo piano, sbilanciandosi pericolosamente e perdendo la presa con i piedi, che scivolarono fuori dalle infradito facendola così caracollare verso il vuoto a seguire il suo bucato.

Quasi nell'immediato due braccia forti l'avevano afferrata per la vita bloccando il suo imminente volo e rimettendola dritta - Ti ho presa imprudente che non sei altro! VUOI MORIRE O COSA? - Le aveva urlato in faccia con voce sconvolta voltandola verso di lui e avvicinandola di più al suo corpo in modo protettivo, quasi a voler scongiurare qualsiasi altro pericolo - Oh Dio Juvia vi ringrazia infinitamente nobile signore! Le avete appena salvato la vita! - Aveva piagnucolato sotto choc la ragazza arpionandosi con le unghie ai sui bicipiti e catturando con gli occhi lo sguardo del suo eroe, mentre lui adesso la fissava ad un palmo di naso un tantino perplesso, forse anche per il modo in cui si era appena espressa parlando di se in terza persona e usando il voi per rivolgersi a lui. 

Purtroppo quello era un vizio preso da bambina e ancora tutt'ora presente quando per un motivo o per un altro si agitava.

Sei sicura di stare bene? - Le aveva chiesto preoccupato - E poi per favore, dammi del tu - L'aveva allontanata portandosi la mano destra dietro la nuca imbarazzato - Sono Gray - Aveva aggiunto subito dopo tendendole l'altra - Gray! Aveva mormorato stupidamente lei stringendogliela un po' troppo energicamente forse, tant'è che lui faticò un tantino a sottrarla dalla sua presa per rimettersela nella tasca dei pantaloni - Beh! Ci vediamo in giro e cerca di stare più attenta la prossima volta -  L'aveva salutata subito dopo voltandole le spalle e lasciando la terrazza con passo svelto e fluido. 

Gray! - Aveva ripetuto lei a fior di labbra con la mano ancora tesa a mezz'aria - Così gentile... AAAH!!! Juvia non gli ha chiesto nemmeno il numero di telefono, dove abita che lavoro fa? Che stupida! - Si era dannata l'anima subito dopo portandosi al petto la stessa mano, che lui poco prima aveva stretto, proprio dove il suo cuore batteva selvaggiamente come mai le era successo prima di allora e no! I suoi occhi non erano assolutamente neri, ne tantomeno grigi, ma blu scuro, come il cielo notturno e lei era sicura di essersi appena irrimediabilmente innamorata di quell'uomo bellissimo e misterioso, di cui non sapeva assolutamente nulla se non il suo nome.

💠💠💠

Con sua immensa gioia, quello stesso pomeriggio invece, dopo essere stata strigliata a dovere per la sua sbadataggine, Juvia apprese dalla sua coinquilina Meredy, che l'uomo del mistero avrebbe presto occupato l'appartamento sfitto proprio di fianco al loro, giusto il tempo di trasferire le sue cose. Gliel'aveva spifferato il suo fidanzato Lyon che guarda caso lo conosceva dai tempi del liceo ed era stato proprio lui, a dargli la soffiata del bilocale libero nel loro stesso piccolo stabile che comprendeva appena sei appartamenti in tutto.

Oh Lyon devi assolutamente presentarlo a Juvia o ne andrà della sua stessa vita!!! - Lo placcò quella sera stessa senza dargli nemmeno il tempo di oltrepassare la soglia di casa loro - Ma di chi stai parlando? - Le aveva chiesto stranito l'albino mentre con tutta la calma del mondo si levava la giacca e l'appendeva nell'ingresso - Parla del tuo amico tenebroso, quello della porta accanto. Non ha fatto altro che lodare le sue prodezze e la sua bellezza per tutto il pomeriggio. Continua a vaneggiare sul fatto che lui sia il suo eroe e credo che si sia presa una cotta stratosferica per lui - Gli aveva risposto Meredy dall'isola in cucina, mentre se ne stava appollaiata su di uno sgabello a riempirsi la bocca di gelato alla fragola - Ma chi Gray? - Siii!!! Proprio lui - Aveva iniziato a saltellare Juvia battendo le mani felice - Ti prego, ti prego Lyon faglielo conoscere - Si era aggrappata con forza al braccio dell'uomo con espressione implorante.

Oddio deve essere una cosa seria, se hai ripreso a parlare in terza persona. Ma ti avviso già da ora che non fa per te, dico sul serio Juvia ti farai del male! - La avvisò il ragazzo di Meredy con espressione preoccupata.

Perché? E' forse un donnaiolo che si diverte a spezzare cuori? - Gli chiese a quel punto la sua amica con curiosità, mentre Juvia si ammutoliva delusa.

No affatto - Aveva scosso a testa l'albino accomodandosi tranquillamente sul salotto mentre la povera innamorata prendeva posto sulla poltrona di fronte a lui torcendosi le mani.

 Circa un anno e mezzo fa, durante il suo viaggio di nozze è successa una tragedia che l'ho ha segnato profondamente - Allora è sposato!!! Aveva urlato Juvia disperata a quel punto mettendosi le mani tra i capelli e facendo sobbalzare Lyon - Fammi finire accidenti a te! Stavo appunto cercando di dirti che era sposato, ma non lo è più! - Fece una pausa sospirando pesantemente.

Oh cavolo come al solito sei troppo teatrale amore mio, avanti sputa il rospo e falla finita! - Lo incitò sbrigativa la sua ragazza, poiché anche lei stava morendo dalla voglia di sapere tutto e subito, infatti scese dal suo trono e si piazzò in braccio al fidanzato in trepidante attesa.  

 Sua moglie è morta proprio in luna di miele, la navetta che li stava portando in albergo è stata centrata in pieno da un grosso camion ed è finita fuori strada ribaltandosi, lei gli ha fatto scudo con il suo corpo, sono morti tutti tranne lui. Gray non riesce ancora a farsi una ragione sul perché lei abbia dovuto morire proteggendolo. Ha passato davvero dei brutti momenti, è stato anche in analisi, ma ancora non si da pace per essere stato l'unico sopravvissuto di quel disastro. Per questo ha deciso infine di vendere la loro villetta, troppo grande, troppo vuota e piena di ricordi, per trasferirsi in un appartamento più piccolo e facile da gestire. Non penso proprio che al momento Gray sia interessato ad un nuovo rapporto - Terminò il racconto scuotendo il capo - Oh Dio Lyon, è terribile! Perché non me ne hai mai parlato? 

- Perché quando è successo noi non stavamo ancora insieme e in seguito non c'è mai stata occasione e poi non è che fosse una bella storia da raccontare - Chiarì lui all'indirizzo della sua ragazza facendo spallucce.

Quando poi entrambi attirati da un singhiozzo, si voltarono verso Juvia, la trovarono con le guance rigate di lacrime e un'espressione decisa negli occhi - Juvia crede che il loro incontro sia stato un segno del destino e giura che da oggi in poi il suo unico scopo sarà quello di sigillare la tristezza del dolce Gray - Sentenziò con voce sicura la ragazza sotto lo sguardo attonito degli altri due.  


 

💠💠💠

Come si era ripromessa, la giovane donna ci mise tutta se stessa nel riempire il corvino delle coccole più impensabili e all'inizio indesiderate. Anche se tornava stravolta dall'ufficio dove lavorava, gli faceva trovare la cena pronta fuori la porta tutte le sere quando lui tornava da lavoro, nonostante lui affermasse che non doveva, ma intanto per pura educazione,  non mancava mai di consumarla, facendole ritrovare la mattina dopo fuori la porta i contenitori perfettamente puliti. Gli andava a ritirare i vestiti dalla lavanderia, gli mandava sempre messaggi di buonanotte e di buongiorno anche se lui non le rispondeva, si interessava della sua salute e quando non stava bene gli andava a comprare le medicine in farmacia e gli preparava del brodo caldo e addirittura più di una volta era riuscita ad intrufolarsi in casa sua e gli aveva pulito la casa da cima a fondo, ignorando la sua indignazione per aver violato la sua privacy. Insomma alla fine poteva apparire parecchio invadente, ma mai una volta lui, pur non ricambiandola apertamente, se ne era lamentato. Semplicemente la lasciava fare.

Senza che se accorgesse però, con il passare del tempo quella matta ragazza era diventata una costante nella sua vita, e lui stava pian piano realizzando che si sentiva molto meno solo e triste con lei nei paraggi, finché esattamente un anno dopo il loro primo incontro...

Sulla terrazza della palazzina era stato organizzato un party, tanto per festeggiare la fine delle vacanze estive. Ogni condomino aveva portato sedie, qualcosa da mangiare o da bere.

L'aria era abbastanza fresca lassù e Juvia per proteggersi le spalle dall'umidità aveva appoggiato sulle bretelline del suo abitino di cotone uno scialle azzurro. Teneva tra le mani due bicchieri in carta con dello spritz, mentre si guardava attorno in cerca di un certo vicino di casa in particolare.

Lo individuò quasi subito appoggiato a quello stesso muretto, dove un anno prima le aveva salvato la vita e lei insolitamente timida lo osservò restando qualche passo indietro.

- Gray gradisce dello spritz? - Gli chiese poi per rompere il ghiaccio.

- Si grazie e tu vuoi un po' di questo? La sorprese offrendole un pezzo del suo tramezzino già mezzo morsicato.

Subito la sua testa andò in tilt al solo pensiero di appoggiare le sue labbra dove poco prima c'erano state quelle di lui.

J-Ju-Juvia vi ringrazia tantissimo dolce Gray  - Biascicò incomprensibilmente mentre si scambiavano le vivande e lei arrossiva come un peperone.

- Ricordi? - Le chiese pensieroso - È qui che ci siamo incontrati un anno fa - Inclinò la testa di lato guardandola in modo tremendamente affettuoso - Grazie per essere sempre al mio fianco, la tua perseveranza è davvero ammirevole! - Le disse poi con voce roca facendola praticamente sciogliere dall'emozione.

- Si, Juvia lo ricorda perfettamente - Aveva risposto lei con un sospiro portandosi una mano al cuore - Ma... se davvero Gray pensa che lei sia da ammirare, perché allora non concederle una piccola possibilità? - Prese il coraggio a due mani facendosi più vicina a lui in cerca di un contatto più intimo.

A quel punto le labbra del giovane uomo si piegarono un sorriso divertito.

- Sei tenace non c'è che dire - Sbuffò prima di parlare di nuovo - Allora facciamo un patto - Le disse, mentre distrattamente le accarezzava l'avambraccio scoperto dal polso al gomito suscitandole la pelle d'oca - Ti prometto che alla fine di questa festa, quando tutti saranno andati via... ti darò la mia risposta.

🐉 La tana di Lestoargento 🐉 Spero vi sia piaciuta nonostante l'abbia buttata giù di getto, poiché questa particolare traccia mi ha ispirata subito, mi auguro anche si siano notate le similitudini con i personaggi principali, specialmente il tetto dell'edificio per il loro primo incontro come nella saga di Phantom Lord dove dopo che Gray le salva la vita, Juvia si innamora di lui. Poi c'è la questione del perdonare se stesso e per ultimo nella scena finale le parole quasi uguali che le rivolge come prima della guerra contro Alvarez, dove le promette di darle la sua risposta. E niente questo è tutto per ora, purtroppo per le altre storie dovrete pazientare un po', ma vi giuro che ci sto lavorando. Vi abbraccio forte vostra Lesto ❤️
   
 
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