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Autore: Sun and Sea    15/04/2024    0 recensioni
- Do you understand that we will never be the same again?
Do you understand that we will never be the same again?
The future’s in our hands and we will never be the same again
The future’s in our hands and we will never be the same again.
Genere: Guerra, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Buonasera a tutti! Riappaio su questi schermi dopo quello che credo siano letteralmente secoli? Avevo solo quattordici anni quando ho iniziato a pubblicare storie su EFP.
(Ed ora ne ho trentuno, hoho son vecchia.)
Comunque, questa coppia ha rubato letteralmente il mio cuore e ogni parte di me senza pietà.
E' il mio punto di vista raccontato del capitolo 362, o meglio... Il pov dei due personaggi.
La canzone è dei Bastille e vi consiglio clarosomanete di ascoltarla.
Ringrazio anche la cara Lacie per avermi ispirato, perché anche se la conosco da molto poco, ho capito che ha un talento enorme.
E alla mia senpai, Carla, una delle scrittrici migliori che abbia mai conosciuto.
Mi ha cresciuta e le devo tutto.
Buona lettura e spero vi possa piacere almeno un pochino!




L'odore ferroso del sangue stuzzicava con prepotenza il palato, assieme al vento, che mi ricordava quanto il tempo venisse scandito dal rintocco dei secondi.
Un orologio invisibile gravava su di noi, eravamo tutti consapevoli che nessuno sarebbe uscito illeso da quella battaglia, eppure niente ci avrebbe potuto fermare dal lottare fino all'ultimo respiro quella che era la battaglia per liberarci da Shigaraki e All for one.
Eppure, si ritrovò a domandarsi più volte in quel delirio di urla chi fosse realmente il cattivo in tutta quella storia raccontata da degli adulti troppo ossessionati dal potere.
Deku non riusciva proprio a capire quella ossessione per essere il più forte.
Le cose che aveva sempre desiderato erano poche ma nessuna di loro, comprendeva far del male a qualcuno.

- Resistete ragazzi... - mormorò, aumentando la velocità della sua corsa disperata grazie a potere di one for all.

"Resisti Kacchan." Avrebbe voluto aggiungere, ma sapeva che avrebbe ferito il suo orgoglio, se pur senza udirlo o vederlo. Un desiderio così egoistico, lontano anni luce dalla natura del giovane e altruista Midoriya, ma l'affetto che provava per l'amico di infanzia aveva infranto da ormai anni ogni tipo di barriera.

- These are the things, the things we lost
The things we lost in the fire fire fire
These are the things, the things we lost
The things we lost in the fire fire fire.


"Dopotutto, l'unico motivo per cui ci interessavi era perché tu sei il migliore amico di Izuku Midoriya."

Queste furono le ultime parole che riuscì a comprendere, prima di battere con forza la testa sul terreno.
Gli faceva male ogni parte del corpo, così tanto al punto da non percepire più la sensibilità delle dita dei piedi o delle mani, il suo occhio rimasto sano era il destro ormai ridotto ad una piccola fessura.
Anche in momenti come quelli, non poté che venire fuori un espressione arguta sul suo volto, l'accenno di un sorriso triste si fece largo sulle labbra.
"Deku, eh? Non avete capito assolutamente niente di lui." Pensò, anche se avrebbe voluto dirlo a voce alta, come avrebbe potuto dire tantissime altre cose, se solo ne avesse avuto la forza necessaria.
Perdeva molto sangue e aveva una voragine al centro del petto, i suoi organi interni erano gravemente lesionati.
Non era riuscito nemmeno a scalfire quell'ammasso di carne di fronte a sé, perché di questo ormai si trattava. Non era un essere umano, né un Nomu, né tantomeno un essere vivente.
Di fianco a lui c'era il number hero 3, best jeans, lo guardava con uno sguardo pieno di compassione. Tsk. Come si permetteva di osservarlo in quel modo?
L'unica persona che poteva volgere i suoi occhi su di lui in quel modo era una sola...
Quel maledetto nerd. Ma chi voleva prendere in giro, oramai? Era da un pezzo che non lo reputava più uno sfigato.
Lo aveva osservato nell'ombra, era rimasto a vedere come i suoi progressi migliorassero di giorno in giorno, come il suo corpo assumesse forza, le spalle diventavano più robuste, il suo sciocco e sorriso ebete ogni volta che si avvicinava sorridendo chiamandolo "Kacchan."
Un colpo di tosse gli fece sgranare gli occhi.
Faceva un male cane.
Se non si fosse rialzato però quell'idiota avrebbe incominciato a piangere, come succedeva ogni volta che si feriva...
Anche se si trattava di una sciocchezza.

"Kacchan ti sei fatto male per colpa mia!" Un Deku dalle mani paffute guardava il bambino biondo di fronte a sé con una ferita alla fronte, mentre una Mitsuki molto scocciata lo disinfettava. "S-scusa Mitsuki - san! Giuro che è solo colpa mia, stavamo giocando e per non farmi colpire la testa, Kacchan si è messo davanti a me!"
La signora Bakugou però sorrideva sotto i baffi, mentre sentiva il piccolo Izuku con la voce rotta dal pianto, preoccuparsi per quella testa dura di suo figlio. 
"Tranquillo Izuku, mio figlio oltre ad essere un rompiscatole incredibile è anche un piantagrane. Se ha voluto fare di testa sua non hai colpe la sua ferita, tanto cocciuto com'è si sarà fatto un buco nel terreno piuttosto che una ferita lui."
"CHE HAI DETTO DI ME VECCHIA?!"
Di tutta risposta la donna gli disinfettò con una maggiore quantità di acqua ossigenata la ferita, facendo gemere il figlio sotto il suo tocco, che continuò a borbottare insulti.
Anche se con la coda dell'occhio, fissava il suo migliore amico che con le sue odiose e piccole mani, si asciugava quell'incessante di lacrime. Non lo avrebbe mai ammesso, ma non gli piaceva vederlo triste.
"Izuku basta piangere come una bimbetta. Non diventerai mai un super eroe come All Might se continui a frignare!!"
"S-scusa è che stai sanguinando Kacchan e, a te non succede mai, sei sempre forte..."
"Perché sono invincibile. - ghignò, alzando il braccio verso il cielo. - e sarò l'eroe numero uno!"
E il sorriso che venne dopo, gli riscaldò il cuore, come un fuoco ardente che bruciava qualsiasi cosa intorno a lui.


- Do you understand that we will never be the same again?
Do you understand that we will never be the same again?
The future’s in our hands and we will never be the same again
The future’s in our hands and we will never be the same again.


Solo più tardi, crescendo con gli anni, avrebbe capito perché il sorriso di Midoriya per lui era così importante.
Perché odiava con tutto se stesso che quello stupido continuasse ad allenarsi fino a ridursi in cenere.
Iniziò a non sentire più niente. Né il terreno sotto di sé, né il calore che solitamente era abituato a sprigionare, ciò che rimbombava nella sua testa era solamente uno stupido nome.
- Dite a D- Izuku di vincere questa guerra anche per me. -
Perché non avrebbe potuto spiegare loro tutta la loro storia
Perché non poteva raccontare a nessuno dei loro segreti, delle notti in cui il più piccolo si intrufolava nella sua stanza, spaventato dal temporale e rifugiandosi nel suo petto. Ma soprattutto, non voleva. Era geloso di ciò che era suo, ed era sempre stato così.
Katsuki non diceva mai niente, si limitava a guardarlo storto, ma a quella chioma verde impertinente non era mai interessato. Gli sorrideva in quel modo modo goffo e imbarazzato, stringendosi a lui con tutte le sue forze. E a quel punto, Kacchan era totalmente soggiogato e si ritrovava a sorridere nella penombra della stanza, con la luce flebile della luna che intensificava il colore cremisi dei suoi occhi.
"Scusa mamma, non sono riuscito a vincere."
...E a dedicarti il mio ultimo saluto.
Perché oramai apparteneva a Izuku Midoriya. Da sempre stato così. E avrebbe continuato ad esserlo.

These are the things, the things we lost
The things we lost in the fire fire fire
These are the things, the things we lost
The things we lost in the fire fire fire

These are the things, the things we lost
These are the things we lost in the fire fire fire.


Era un incubo. Quel campo di battaglia era un cimitero vivente, cumuli di corpi rannicchiati su se stessi, i suoi amici erano ridotti uno straccio, i professori esausti cercavano di sostenere chi ancora poteva mantenersi sulle proprie gambe. Lui però cercava una persona in particolare, i suoi occhi vagavano alla ricerca di una chioma bionda. E in mezzo a tutta quella folla, alla fine riuscì a trovarla, solamente che...
- Kacchan... KACCHAAAAAN! -
Alla fine ce l'aveva fatta ad arrivare. La sua vista era troppo annebbiata, non riusciva a vederlo, anche se gli sarebbe piaciuto poterlo insultare un'ultima volta. Era sicuro che stesse piangendo, perché lui era dannatamente un bambino frignone.
Ed era questa sua sensibilità ad aver fatto innamorare Katsuki Bakugou del suo miglior rivale e amico Izuku Midoriya.

 
 
 
 
 
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