Zac zac zac
Se nelle lunghe giornate buie ogni cosa sembra scomparire,
quando il sole illumina i solchi del suo viso invece si sente morire dentro.
Il giorno è ormai passato e ciò che un tempo è stato non ritornerà.
Il sapore del liquido ambrato è aspro, come l’acida sensazione che lo corrode.
Si chiede se vivere in questo mondo sia solo una perdita di tempo e nelle risposte che formula,
tutto è una labile e sfocata certezza.
Tempi che sono stati e che non hanno futuro, come il logoro kilt che indossa
e che consunto dalle intemperie e dalla sua voglia misera di esistere sta per soccombere.
Poi è il tramonto e Aberforth impreca.
«Dannazione» ringhia.
Silenzio.
Note
Per la serie a volte ritorna(no).