Satisfaction
Soffiava, spingeva, calciava. Le torri venivano giù con facilità sorprendente: sembravano così solide, ogni volta che le ferme mani di Nate sistemavano due nuovi cartoncini sottili alla costruzione.
Avrebbe voluto fare la stessa cosa con i fiammiferi: decisamente una maggiore soddisfazione. Ma in quel periodo, il nano - come spesso lo apostrofava il biondo - era in fissa.
Alle piatte lamentele del numero uno, il numero due rispondeva con stizza, continuando quella battaglia feroce contro un nemico troppo immobile.
Si svegliò di soprassalto, ansimando. Il sudore freddo imperlava la fronte di Mello, i brividi percorrevano la schiena nuda, anch’essa sudata. L’arsura estiva entrava dalle finestre, si insinuava tra le lenzuola. Matt gemette infastidito, svegliato dai movimenti bruschi dell’amico.
«Incubo?» chiese con voce assonnata.
«Tutt’altro» ammise «Ho sempre desiderato buttar giù i castelli di carte di Near».
«Ah, sì?» il dolce abbraccio dell'amico, non riuscì a calmare il nervosismo di Mello, ancora sgomento per la reazione di Near. «E allora cos'è che ti turba?».
«Mi ha risposto semplicemente “Mi toccherà ricominciare da capo”».
Questa volta, fu Matt a ridere, constatando, a bassa voce, quanto potesse essere normale quella risposta e la probabilità con cui Nate River l'avrebbe sicuramente pronunciata.
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Non chiedetemi perchè. Avevo questa fanfiction sepolta nel mio pc da quasi un mese. Non l'ho neanche fatta betare. Però, diciamo che io e Mello abbiamo avuto lo stesso sogno... dopo la faccenda della "porta", mi sentivo in dovere di far riscattare il nostro amato biondino. Nelle mie fanfiction, poveretto, fa sempre la parte "ukosa" dell'idiota. Anche se non sembrerebbe, io amo profondamente Mello.Vorrei dedicare questa inutilissima oneshot - loro malgrado - alle due Francesca e a Cami.
Commenti molto graditi.
E-chan