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Autore: Lady Moonlight    21/09/2009    3 recensioni
(Sesta Classificata al contest “Au Flash contest” indetto da _S_t_a_r_ )
Fine della Seconda Guerra Mondiale. Un neonato viene trovato da padre Iruka nei pressi della sua parrocchia, vicino Torino. A causa dei suoi tratti fisici, che fanno somigliare Naruto ad un tedesco, il bimbo viene trattato da tutti con freddezza nell’orfanotrofio in cui è costretto a vivere.
“La storia e i maestri di scuola, avevano insegnato loro che i tedeschi erano pericolosi e sebbene Naruto fosse tedesco solo d’origini, ciò bastava per farlo sembrare un mostro.”
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Iruka Umino, Naruto Uzumaki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Le apparenze ingannano

 


Naruto odiava l’orfanotrofio in cui era costretto a vivere.
Era stato portato lì poco dopo la sua nascita e anche se ora aveva quasi sedici anni, nessuno l’aveva mai adottato.
Non aveva mai scoperto nulla sui suoi genitori ma padre Iruka ipotizzava che fossero morti durante la guerra.
Se c’era una cosa che Naruto detestava più dell’orfanotrofio era proprio la guerra. La Seconda Guerra Mondiale, iniziata nel 1939 e conclusasi nel 1945, aveva causato migliaia di morti sia tra i civili che tra i soldati.
Da quanto aveva detto padre Iruka, quando aveva trovato Naruto sul ciglio della sua parrocchia, in un piccolo paese nei pressi di Torino, sembrava che il bambino fosse d’origine tedesca. Tra i suoi vestiti era stata trovata una lettera scritta in un dialetto germanico e guardando il piccolo, padre Iruka non potè che avere la conferma di quanto v’era stato scritto. Benché, ancora, poco più di un neonato, Naruto possedeva dei limpidi e profondi occhi azzurri e dei capelli biondissimi. Come avrebbero detto i tedeschi: di pura razza ariana.
Padre Iruka aveva portato il bambino in un orfanotrofio e una volta in settimana era solito andarlo a trovare.
Per Naruto, Iruka era l’equivalente del padre che non aveva mai potuto avere. Se aveva bisogno di parlare, o di sfogarsi con qualcuno, il prete era l’unico che gli prestasse attenzione.
Gli altri bambini dell’orfanotrofio lo evitavano come la peste. Avevano paura… La storia e i maestri di scuola, avevano insegnato loro che i tedeschi erano pericolosi e sebbene Naruto fosse tedesco solo d’origini, ciò bastava per farlo sembrare un mostro.
Eppure Naruto era un ragazzo molto gentile e disponibile con tutti. Quando sorrideva, sembrava che con quel piccolo gesto potesse sciogliere la tristezza che attanagliava il cuore della gente. Padre Iruka ricordava molto bene come Naruto fosse riuscito a cambiare il carattere freddo e distaccato del suo compagno Gaara.
Ma Naruto soffriva… tutti gli stavano il più lontano possibile e i pochi che gli parlavano lo facevano per prenderlo in giro.
Per attirare l’attenzione dei compagni, a scuola, Naruto ne combinava di tutti i colori. Una volta aveva imbrattato i muri dell’edificio con della vernice rossa.
Fu il dieci ottobre, giorno del suo sedicesimo compleanno, che gli altri ragazzi dell’orfanotrofio cominciarono a guardarlo in un modo differente. Se prima lo consideravano un mostro, ora era un eroe.
Quel giorno Naruto aveva salvato una ragazza, dai lunghi capelli rosa e gli occhi verde-smeraldo, da un cane randagio che aveva cercato d’assalirla.
Quando s’era sparsa la voce dell’accaduto, Naruto era diventato l’eroe dell’orfanotrofio.
Padre Iruka non si sentì mai più, fiero di lui, come in quel giorno.
Per Naruto, quella fu la giornata più bella di tutta la sua vita. Finalmente, dopo tanto tempo, nessuno l’avrebbe più chiamato mostro.

 

 

Grammatica 9/10
Originalità 6,5/10
IC dei personaggi 5/5
Attinenza alla traccia 5/5
Parere personale 6/10

Tot. 31,5 punti

Giudizio personale:
L'ho trovata davvero molto profonda.
Hai reso perfettamente l'idea della Seconda Guerra Mondiale e di tutte le cause che ne sono derivate.
Una piccola pecca, è che non ti sei soffermata abbastanza sulle situazioni, soprattutto il finale.
A mio parere dovevi approfondirlo, visto che è il motivo per cui tutti cominciano ad apprezzare Naruto. Magari scrivendo più dettagliatamente la scena in cui salva Sakura dal cane (era Akamaru per caso? xD), piuttosto che accennarla, cercare di descrivere la situazione. Così come il punto degli scherzi che Naruto inventava per attirare l'attenzione generale.
Nel complesso comunque, mi è piaciuta.
A parte qualche dimenticanza (ad esempio dopo i puntini di sospensione, ci va la maiuscola cit. [...]Naruto soffriva… tutti [...], o delle ripetizioni, la grammatica c'è.
Il riferimento alla razza ariana molto azzeccato, così come ho trovato simpatica l'idea di fare di Iruka un prete. Potremmo proporgli questa alternativa, visto che non si decide a metter su famiglia. xD
La guerra è sempre un tema piuttosto difficile da trattare, finendo quasi sempre di ricadere nel tragico. Hai mantenuto una linea malinconica e triste fino alla fine, concludendo con un finale che mette comunque un sorriso sul volto.
Brava, davvero.

 

   
 
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