Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: Aurora Barone    21/09/2009    3 recensioni
Ripropongo una storia che avevo scritto all' età di 14 anni, si può dire che è stata la mia prima storia, anche se prima ne esisteva un'altra versione, comunque questa è la versione che sto revisionando. Un crimanale e una ragazzina che subisce molestie dal padre adottivo si incontrano per caso in sgradevoli circostanze.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Giornata dal punto di vista di Kyo:

Da quando lei non c'è piùla mia vita è giunta ormai al termine.

I suoi splendidi capelli castani, i suoi occhi color cioccolato e il suo viso così delicato che riuscivano a riempirmi di felicità non c' erano più.

L'ultima volta che l'ho vista, il suo corpo era sporco di sangue e il suo viso era pallido,lei era morta a causa mia.

Adesso dentro di me c'era soltanto silenzio,un silenzio malinconico che riempiva le mie giornate di furti e di scopate con tante ragazze diverse,di cui non ricordava nemmeno il loro nome.

Il solo nome che ricordavo era il suo "Mayko", quello che mi aveva dato la forza di andare avanti quando credevo di non farcela più e che adesso mi aveva distrutto.

E ora senza di lei chi ero?Ero solo un delinquente come tanti altri.

Era questo che la gente pensava di me,in fondo era vero.

Avevo messo da parte la mia arroganza e ammettevo di essere uno come tanti altri.

Questo non mi rendeva felice ma non mi rattristava nemmeno,ciò che mi struggeva era che Mayko non era più accanto a me. Lei mi aveva sempre reso speciale anche se non lo ero mai stato, era la sua presenza a rendermi tale, perché mi apprezzava per quello che ero, riuscendo ad estrapolare in me tanti pregi che io non riuscivo a vedere.

Qualcuno bussò alla porta della mia stanza.

Non risposi.

Continuavo a stare seduto bevendo ancora qualche sorso di vino.

La bottiglia era ormai vuota, la osservai era come tante altre bottiglie,nera e vuota.

Mi sentivo come quella bottiglia priva di contenuto,io ero privo di gioie ed ero distrutto dal dolore, poi mi soffermai su quel bicchiere che mi era appena scivolato dalle mani, si era frantumato come il mio cuore.

A volte mi sembrava di vederla ancora qui accanto a me:

Sentivo la sua risata gioiosa, era talmente reale che per qualche istante volli illudermi che fosse tutto vero.

Tralasciando quella cruda verità:lei era morta e non sarebbe tornata da me.

Nonostante lo desiderasse con tutta se stessa, non avrebbe potuto farlo.

Dopo un po' la sua immagine scomparve, era stata soltanto la mia immaginazione.

Lei non c'era più, e avrei dovuto accettare la realtà e andare avanti.

Dopotutto non potevo fare altro che cercare di dimenticarla, ma ero come Orfeo, non volevo rassegnarmi, avrei voluto che qualcuno sentisse la mia disperazione, che non era un sublime canto, ma un semplice lamento triste che mi perseguitava, volevo che qualcuno lo scacciasse via, permettendomi di riportarla in vita.

Ma ripensando alla storia di Orfeo, mi ricordai che nonostante gli Dei gli avessero offerto il loro appoggio, conducendolo negli inferi, per salvare la sua Euridice, egli non ci riuscì, perché cedette alla tentazione e la guardò, mancando alla condizione posta dagli Dei.

Ma Orfeo era stato stupido, io di sicuro non avrei mai commesso il suo stesso errore, io sarei stato in grado di riportare Mayko indietro, mi sarei attenuto ai patti, avrei fatto qualunque cosa pur di riportarla indietro.

Qualcuno entrò nella mia stanza,era un uomo con i capelli neri raccolti in una coda,i suoi occhi erano castani e identici ai miei ed era un po' più alto di me, ma aveva un fisico piuttosto gracile rispetto al mio.

Era mio fratello,non realizzai subito che fosse lui, perché ero troppo ubriaco per riconoscerlo .
Mi guardava preoccupato,non sapendo che dire e che fare, finalmente si decise.

"Kyo sei di nuovo ubriaco?"chiese serio in viso.

"bè,non si vede"gli risposi ridendo.

Mi stava iniziando a girare la testa e mi veniva pure da vomitare, ma ero contento senza sapere il perché.

Mio fratello capì che da lì a poco avrei vomitato.

Mi trascinò in bagno in cui nauseato vomitai con la testa china sul water.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Aurora Barone