STRANGE
WARS 1.5
Effetto titoli di testa:
inclinati in avanti di 45° circa, scorrevoli verso l’alto ed in allontanamento.
EPISODIO MMMCCCXXXIV
(la telenovela continua…)
NATALE
Tanto tempo fa (un mese dopo l’episodio 3333),
in una galassia Lontana lontana,
grazie alla Forza degli jedi, tutti i Sith furono
definitivamente sconfitti. In realtà ce ne era
rimasto ancora uno, un certo Darth Scrooge, ma
poi ha abbandonato il Lato Oscuro diventando buono
grazie alla visita notturna di tre fantasmi: il Natale
Passato, il Natale Presente e il Natale Futuro;
quindi, per il momento, i problemi sembrano
essere finiti…
Sekko, pianeta del Sistema Stellare della stella
Flash, a sua volta periferia della zona di sistemi planetari Isola Ke Non Cè.
Sono le 10:00 di mattina del 24 Dicembre, tutti i
villaggi si preparano per la sera.
Villaggio Numero 45: tutti i membri della famiglia
Skywalker sono in piedi da un pezzo; mi correggo, non proprio tutti dato che Proxima
è ancora a letto a poltrire. La sveglia sul comodino di pietra è già suonata
tre volte, ma ogni volta Proxima la spegneva e tornava a dormire.
Finalmente sembra essersi decisa ad alzarsi, il suo
sonno è disturbato da un continuo parlare.
<< Eppure non
riesco a stare tranquillo! >> borbotta una voce echeggiante. Proxima si mette
seduta, si stropiccia gli occhi e non appena riprende la vista si gira verso la
finestra; per poco non gli viene un colpo per lo spavento.
<< Aaaah! >> grida. Proxima ha visto il
fantasma fosforescente del suo defunto marito Remus che, voltato di spalle e
con le mani incrociate dietro la schiena, guarda il cielo lontano.
<< Io so
che le Forze del Lato Oscuro non sono state debellate del tutto! Sento che da
qualche parte della galassia Lontana o nelle altre galassie dell’Universo c’è
ancora uno spirito malvagio pronto a colpire! >>
Proxima si riprende dallo spavento e rimprovera il
marito: << Oh, insomma! Basta! Tutti i giorni la stessa storia! E’ da
quando avete sconfitto quel cappuccio nero(*) che appari davanti quella
finestra a guardare in alto! >> ((*) Proxima si riferiva a Darth Velenom) Remus si volta a guardare la
moglie. << Tu non capisci che il Male è immortale!
Quando credi di averlo distrutto completamente, ecco che riappare facendosi via
via più forte di prima! Guarda più film ed impara! E’ così che nascono i
sequel, sai? >>
<< Invece di dire cretinate e di rompere le
scatole tutte le mattine, perché non vai a giocare a carte insieme ad Obi-Wan e
gli altri spiriti?>> Remus si volta completamente e guarda la moglie con
occhi minacciosi << Primo: Obi-Wan non sa giocare! Secondo:
Obi-Wan non ha ancora imparato a dire il mio nome (mi chiama ancora figlio di
Luke)! Terzo: Yoda sta tenendo un pallosissimo corso di arte orientale di
meditazione insieme a tutti gli altri jedi defunti al quale non ho intenzione
di partecipare! Anche mio nonno Anakin si è rifiutato di andarci! E quarto: io
sto deliberatamente infestando questa casa per controllarti e per vendicarmi di
tutte le volte che ci hai costretto a mangiare verdure a pranzo e a cena!
>>
Proxima, allora, si rassegna a calmarsi non trovando
altro per ribattere.
In cucina, Nel frattempo, Ryna e Starr stanno
preparando il pranzo (hanno tassativamente proibito alla madre di farlo) da
cuoche provette stanno preparando l’arrosto di crìombrico (un vermiforme
gigante originario del pianeta Sandya II), farcendolo accuratamente per poi
cuocerlo nel forno praticamente nuovo (nota: Proxima era solita mettere in
tavola gli arrosti appena presi dal supermercato, quindi freddi e non cucinati,
e poi affettarli con la spada laser).
Drefos e Hartur sono in soggiorno reso buio
chiudendo tutte le imposte. Sono a gambe incrociate con gli occhi chiusi e,
grazie al potere della Forza, stanno levitando a un metro dal pavimento; con
loro c’è anche R2-D2 che proietta l’immagine olografica di Frankoz che li segue
a distanza da casa: << Concentratevi bene! Ho bisogno di jedi! Sto
facendo un film biografico sulle battaglie degli jedi e dei sith, e ho pensato
a voi due nel ruolo di voi stessi! Dovete… >>
Frankoz non fa in tempo a terminare la frase che una
pesante ventata di Foza si abbatte contro R2-D2 scagliandolo contro la parete
interrompendo la trasmissione.
<< Prrnnrriiioo! Grogrero! (E io, che c’entro?)
>> pigola R2 lamentandosi e cercando di rialzarsi con le sue braccia un
po’ ammaccate. I due fratelli si alzano incavolati e si recano nel garage per
continuare a potenziare le astromoto.
Pigramente, Proxima si avvicina alla cucina, ma
sulla porta nota la sua foto sbarrata posta su un cartello con su scritto: IO
NON POSSO ENTRARE.
Proxima si arrabbia di colpo ed entra urlando
<< Che cavolo significa?! >> << Fuori, mamma! Non vedi che
stiamo cucinando? >> dice Starr << Già, abbiamo frequentato i corsi
di cucina apposta! >> dice Ryna.
<< Ma se è solo ieri che avete iniziato i
corsi! >> grida Proxima << Volete forse dire che solo dopo un
giorno siete diventate più brave di me?! >>
Segue imbarazzante silenzio…
<< Che c’è nella scatola che hai portato ieri?
>> dice Ryna cambiando argomento
<< C’è dentro l’albero di Natale che dopo
dovete costruire! >> dice Proxima
<< L’albero di Natale? >> domanda Starr
<< Ma se è grande quanto la scatola del dentifricio! >> dice Ryna
<< Ma sulla scatola c’è scritto: “albero Angrofamus per addobbi natalizi
proveniente da Verdul 3”! >> ribatte Proxima
<< Ho capito, deve trattarsi di micro albero
di Natale! >> dice Ryna rivolta alla sorella << Lo penso anch’io!
>> dice Starr.
Nell’autorimessa: << Ehi, Drefos! Dobbiamo
andare da Bill per ritirare i nuovi motori siderali che ha potenziato! >>
<< Va bene, Hartur! Non vedo l’ora di provare la mia astromoto che ho
potenziato portandola a più di 2000 all’ora! >> << Certo! Saremo di
ritorno in tempo per il pranzo! >> << Chissà come sarà l’arte
culinaria di Ryna e Starr? >> << Sicuramente migliore di quella di
nostra madre! >> << Ah, ah! Hai ragione! >>.
I due fratelli spingono all’esterno le astromoto,
ovvero gli hoverscooter modificati; le dimensioni d’ingombro sono lievemente
minori rispetto un’automobile sportiva terrestre, il posto di guida di ognuna è
come quello degli scooter terrestri, solo il quadro comandi è molto più ampio,
ciascuna moto ha tre posti passeggeri.
I due fratelli salgono ciascuno sulla propria moto,
rossa per Hartur e verde quella di Drefos, inseriscono le chiavi nei
quadricomando, attivano la sequenza di accensione, le turbine vengono
riscaldate ed infine i motori vengono avviati; i parabrezza con tettucci
scorrevoli si chiudono sopra le loro teste in modo da isolarli completamente
dall’esterno, i climatizzatori stabiliscono automaticamente una temperatura di
19,5°C; piccoli reattori verticali sollevano le moto da terra fino ad un
assetto di circa un metro, mentre le tre ruote da moto a riposo vengono
ritirate nella carrozzeria; infine la marcia automatica viene inserita e le
astromoto partono a razzo accelerando progressivamente fino a 2100 km/h.
<< E gli altri due, dove sono finiti? >>
chiede urlando Proxima riferendosi ad Hartur e Drefos
<< Credo che siano in garage! >> dice
Starr.
Proxima si prepara per andare a passo di carica di
rinoceronte verso il garage, con l’intento di rompere le scatole, quando
squilla l’olofonino con il marchio della Cosmorola; Proxima attiva il tasto
d’ascolto e si attiva il proiettore olografico mostrando l’immagine dei due
fratelli con il casco elettronico in testa.
<< Ciao, mamma! >> dice Hartur <<
Prima che tu faccia una delle tue crisi isteriche ti avvisiamo che stiamo
andando da Bill << Che cosa?! >> urla Proxima << Ma se tra un
po’ si pranza! E voi invece perdete tempo per andare da quel cretino! Io ho
fame! Ho saltato anche la colazione! Vi ordino di tornare immediatamente qui!
Mi avete capito?! >>
<< Sta facendo una crisi isterica! >>
commenta Drefos << Ho visto! >> dice Hartur << Guardate che
vi ho sentito! >> grida Proxima << Dai, mamma! Torniamo in tempo
per il pranzo! >> dice Drefos << Poche storie! Tornate subito ind…
>> Ma Hartur chiude la conversazione prima che Proxima abbia terminato la
frase; i due fratelli proseguono la corsa inserendo nello stereo di bordo gli
MD (micro dischi) di memoria con le canzoni degli Aqua e dei Cranberries.
In un’oretta scarsa i due arrivano a casa della
famiglia Solo.
<< Oh! Hartur!
Drefos! Benvenuti!
>> dice C-3PO andando ad aprire la porta. I due entrano e sentono la voce
di Only nell’altra stanza: << C-3PO! Va a fare l’albero di Natale!
>> << Oh! Subito, signora! Obbedisco! >>
Mentre l’androide protocollare si reca nell’altra
stanza appare Only, ormai alla fine della sua gravidanza, per accogliere i due
ragazzi.
I due sono arrivati proprio per l’ora di pranzo; a
tavola ci sono i due gemelli Sempre e Tanto che stanno mangiando, ma Bill non
si vede.
<< Disturbiamo? >> chiede Hartur
timidamente << Assolutamente no! >> risponde Only sorridendo
<< Come vedete Bill non è nemmeno a tavola! Avete bisogno di lui?
>> << Sì, >> dice Drefos << Dobbiamo… >> <<
Ah, ma lo sapete che Tanto sta facendo i corsi di lingue? >> interrompe
Only << Sta studiando lo yorganese! Dai fa sentire! >>
Hartur e Drefos non hanno molta voglia, ma si
rassegnano; << Ghfaha! Mpah! Mohoo! >>
<< Ma insomma, Tanto! >> lo rimprovera
Only << Quante volte di devo dire di non parlare con la bocca piena?
>> << Ehm, noi andiamo da Bill! >> taglia corto Hartur
<< Va bene andate pure! Lo troverete in garage! >>
I due si avviano verso il garage, passano per il
soggiorno dove vedono C-3PO contornato con festoni e lampadine << Oh,
Santocielo! >> si lamenta << Quando padrona Only mi ha chiesto di
fare l’albero di Natale, avevo inteso “addobbare” non “impersonare”! >>
I due fratelli entrano in garage e notano il
portellone d’ingresso dell’astrocamion aperto sentendo Bill al lavoro.
<<<< Zio Bill! >>>> gridano
in coro i gemelli << Oppork! >> dice una voce all’interno; subito
dopo spunta Bill con un utensile multiuso in mano << Accidenti a voi,
ragazzi! Per poco non mi troncavo una mano! Ma ci prendete gusto a spaventarmi
a morte? >> << Cosa stai facendo? >> chiede Drefos cambiando
discorso
<< Sto finendo di montare i cannoni laser
sulla parte anteriore del mio camion! Piuttosto, voi che ci fate qui? >>
<< Ma come, >> dice Hartur stupito
<< Non ti ricordi che…
rrrinng
Pronto? …Ah, salv… …Sì…sì, glielo passo subito!
Autore? E’ per lei è un lettore che vorrebbe parlarle!
Un lettore?…Sì? Pronto?
Salve, vorrei rivolgerle una domanda! Bill, nel tremilatrecentotrentatreesimo episodio, ha impiegato cinque giorni per costruire l’astrocamion, mentre in questo episodio ha impiegato un mese per montare i cannoni laser. Mi chiedevo come mai!
Ah…Bè…Ecco…Si vede che questa volta Bill voleva prendersela comoda…
Ma a chi la dai a bere? In realtà non ti ricordavi
più l’episodio precedente, vero?
No, non è vero… Ma, aspetta un momento! Conosco questo tono di scrittura! Narratore! Maledetto bastardo! Ti ho riconosciuto! Ti sei finto un lettore, ma in realtà eri sempre tu!
Eh, eh, eh!
Invece di fare il cretino, continua con la storia!
E dai, volevo solo divertirmi un po’! E va bene…
… dovevi montare i motori potenziati sulle
astromoto? Sono pronti? >> continua Hartur << Ah, già! E’ vero, me
ne stavo dimenticando! Sì, sono pronti! >>
In quel momento si sente la canzone DRAGOSTEA DINTEI
degli O-zone
<< Cretino! Ti avevo detto di spegnere il
cellulare! >> dice Hartur rimproverando il fratello << Scusami!
>> dice Drefos << Dai, rispondo io! Deve essere la mamma! Pronto? …
Ciao mamma! … Sì!..ho capi…ho cap…sì…va b…adess… E basta! Lasciami parlare!
Adesso torniamo a casa! Sì! Ciao! Ciao! >> Hartur spegne il cellulare
restituendolo a Drefos << Oh, finalmente! Dove eravamo rimasti? >>
<< Adesso vi monto i motori! >> dice Bill.
Improvvisamente si sente la colonna sonora di FUGA
DA LOS ANGELES.
E’ il cellulare di Bill << Pronto! … Sì glielo
passo subito! Hartur, è per te! E’ tua madre! >> << Ancora? Ma Cosa
vuole? Pronto?… Ma… Ma ti ho appena detto… Ma ti ho appena detto che adesso
torniamo a casa!… E non gridare così! E Basta! Ciao! >> chiude poi la
conversazione restituendo il cellulare a Bill << Che rompiballe!
Continuiamo! >> << Sì, portate qua le moto che… >> Bill non
fa in tempo a finire la frese che arriva Only con il videocordless in mano
<< Scusate, c’è una telefonata per Hartur! E’
Proxima! >> << Doh! >> esclama Hartur perdendo la pazienza.
Afferra violentemente il telefono e, senza dire “pronto” grida: << Senti
un po’, mamma! Ti ho detto che adesso arriviamo! Non rompere! Ciao! Oh, e
basta! Allora dicevamo che… >> All’improvviso entra Sempre con in mano un
foglio, Hartur comincia ad agitarsi. << E’ arrivato un fax per… >>
<< Aspetta! Non dirlo! E’ per me, vero? >> dice Hartur in tono
sarcastico << Esatto! Come hai fatto ad indovinare? >> <<
Intuito! >> dice Hartur prendendo il foglio.
Sul foglio c’è scritto: TORNATE SUBITO A CASA!
Firmato: Proxima.
Hartur s’infuria di colpo, tanto che il foglio che
ha in mano s’incendia in un istante.
Tutti si spaventano e Drefos, impassibile, gli dice:
<< D’accordo che nostra madre è campionessa universale ed
extradimensionale di rompimento di coglioni, ma non mi sembra il caso di
scaldarti così! >>
I nuovi motori sono stati montati a tempo record;
superpotenti e supersilenziosi: appena accesi emettono solo un leggero sibilo
come di una turbina lontana, e possiedono un’accelerazione tale che 0,45 decimi
di millisecondo dopo che i due fratelli hanno premuto il pedale di marcia, le due
moto si trovano già a un chilometro di distanza; neanche il tempo di pensare di
dire “ciao” che Hartur e Drefos sono già spariti dalla vista.
Per fortuna la cabina di pilotaggio è munita di un
buon sistema di cuscini elettromagnetici e gravità interna artificiale capaci
di annullare gli effetti di bruschi incrementi di velocità che possono causare
danni fisici al pilota.
Meno di un paio di decine di minuti dopo, i due
fratelli giungono a destinazione a casa loro. Una volta depositato il gran
polverone che si sono trascinati dietro, si può vedere il risultato della corsa
a velocità smodata delle due moto: pur stando a un metro da terra, l’enorme
spostamento d’aria ha scavato un grande e continuo solco nel terreno, tipo
quello del meteorite di Superman; lo spostamento d’aria ha distrutto: tre
muretti, cinque cucce di animali domestici, una serra, quattro statue da
cortile e un mezzo di trasporto di altre case del villaggio N. 45, velocemente
Hartur e Drefos, facendo finta di niente, entrano velocemente in casa.
Non appena vede entrare i due, Proxima fa una
profonda inspirazione preparandosi ad una grossa urlata: << Ma
insommaa!!!! Vi sembra quest… >> ZACK!
Proxima non fa in tempo a finire la frase che Ryna
gli fa un’iniezione di droga anestetizzante concentrata nella chiappa. Proxima
si calma di colpo e dice sorridendo con aria allegra e tranquilla: <<
Ciao, ragazzi. Siete tornati giusto in tempo per aiutarmi a fare l’albero di
Natale. >>
Il vaso è stato preparato, le istruzioni dicono che
basta piantare un seme di albero Angrofamus e mettere una goccia d’acqua.
E così i due fratelli eseguono queste operazioni.
Non appena il seme viene bagnato con acqua, esso si
apre e spuntano rapidamente delle radici che in pochi secondi attraversano
tutto il terriccio del vaso; velocemente, al centro cresce un gambo che in
pochi istanti diviene un fusto, dal quale spuntano dei rami. Gli altri restano
ad osservare senza parole; le radici sono cresciute talmente da non starci più
nel vaso che esplode spargendo terriccio, l’albero è cresciuto tanto da
diventare alto due metri; i rami si sono riempiti di foglie verdi aghiformi,
mentre alla loro base, sotto l’attaccatura al tronco, si sono aperte delle
bocche dentate; le radici, avanzando più veloci di serpi, hanno perforato le pareti
raggiungendo l’aperto; ma, non resistendo alle alte temperature, si seccano e
bruciano rapidamente; le radici che si trovano all’interno perforano il
pavimento inserendosi nel terreno sottostante la casa; l’albero è cresciuto
ancora, è diventato alto 4 metri andando a sbattere contro il soffitto; nelle
bocche i denti si sono fatti più minacciosi e famelici, i rami che iniziano ad
agitarsi ed a muoversi come tentacoli.
Ad un certo punto ad Hartur viene un dubbio: gli
sembra di aver già visto quella pianta da qualche parte e corre immediatamente
a controllare sulla confezione: albero Angrofamus (che in verduliano significa:
carnivoro) per addobbi natalizi proveniente da Verdul 3. Famoso per essere
usato dal regista Frankoz come primo prototipo per il film LA PICCOLA BOTTEGA
DEGLI ORRORI. Successivamente scartato perché troppo vorace.
<< Mamma! Smettila di comprare roba di Verdul
3! >> grida Hartur correndo in sala. La situazione nel frattempo è
peggiorata: l’albero, ormai ancorato al pavimento con le radici, è diventato
gigantesco, con i suoi rami/tentacoli ha afferrato le gemelle Ryna e Starr per
le gambe e per le braccia e le sta portando alle bocche grondanti di succhi
gastrici vegetali, Proxima osserva la scena con aria smarrita ancora sotto
l’effetto della droga, Drefos, presa la spada laser, tenta di tagliare i rami,
ma ogni ramo tagliato ne spuntano due, come la mitologica Idra; non solo, da
ogni pezzo che viene tagliato nasce un nuovo albero, un po’ come le scope
magiche ne “l’apprendista stregone” di FANTASIA.
Hartur pensa rapidamente cosa fare: osserva la
pianta cercando eventuali punti deboli, intanto gli alberelli formatisi dai
rami tagliati stanno perforando il pavimento con le radici; vicino al muro nota
pezzi bruciacchiati, sono le radici che hanno raggiunto l’aperto perforando il
muro; senza perdere tempo dice: << Drefos! Ho trovato! L’albero
verduliano non resiste al calore! >> << Ho capito! >> dice
Drefos << Ma vedo che usare la spada laser è inutile dato che le ferite
si rimarginano subito! >> << Allora, usiamo la Forza! >>
<< Va bene, capito! >>.
Hartur si concentra, le sue mani iniziano ad
illuminarsi di luce bianca, tende le braccia contro gli alberelli piccoli e
spara a loro dei fasci d’energia; gli alberelli inceneriscono all’istante; Hartur
ha cura di bruciare bene anche tutte le radici captando la loro estensione nel
terreno con il potere telepatico della Forza. Anche Drefos si concentra
<< Yaaaahh! >> gridando corre verso l’albero ed infila la mano
destra in una delle bocche, i succhi gastrici della pianta non gli fanno niente
perché protetto dall’aura spirituale; libera di colpo una grossa quantità di
Forza, tutto l’albero dall’interno, il busto si riempie di crepe, dalle crepe
escono getti di luce bianca, alla fine l’inero albero viene avvolto dalle
fiamme; la Forza spirituale di Drefos raggiunge anche le radici più profonde
bruciandole tutte disintegrando ogni singola cellula della pianta.
<< Bravi! Sono
orgoglioso di voi! >> dice Remus. << Papà! Ma sei rimasto a guardare senza fare niente?
>> dice Hartur alterato. << Non è vero! Sarei intervenuto in
casi drammatici! >> << E non era abbastanza drammatico questo caso? >> <<
Sapevo che ce l’avreste fatta! E poi, in teoria, essendo morto non più alcun
diritto d’intervenire in questo mondo! Quindi siete voi che dovete stare
attenti, perché il Male non è ancora stato sconfitto! Da qualche parte…
>> <<
Va bene, va bene! Risparmiami le tue fissazioni! >> <<
Fai male a non preoccuparti, figlio mio! Ora devo andare, ma tornerò! >> << Ciao! >> saluta
Hartur con naturalezza.
Finita questa piccola avventura, Hartur e gli altri
possono finalmente iniziare a mangiare l’arrosto di crìombrico preparato da
Ryna e Starr; il suo sapore sembra quello dell’arrosto di pollo misto a quello
del pesce, ma è sicuramente tante volte meglio della cucina di Proxima.
Dopo pranzo c’è la siesta.
Dopo tre ore di siesta iniziano i preparativi per la
cena. Mentre Hartur e Drefos riprendono il loro allenamento mentale, Ryna e
Starr, una volta legata ed imbavagliata Proxima, iniziano a cucinare i piatti
per il cenone.
Sono le 19:00. I Solo sono stati invitati a cena
dagli Skywalker; Bill, sullo Star Fighter Express, si sta portando dietro tutta
la famiglia (tranne Han).
Nello stesso momento, due astronavi si stanno
dirigendo verso Sekko. Una, modello berlina, è guidata da Mara Jade e sul
sedile passeggeri un arteriosclerotico Luke Skywalker. Sull’altra, tipo
limousine, nera con due strisce a forma di saetta sui lati, c’è l’alieno
Frankoz.
Alle 19:30, i primi ad arrivare sono i Solo.
Nonostante l’ora, i raggi delle stelle spaccano le pietre (è per questo che c’è tanta sabbia), e il clima rimarrà invariato per altri quattro anni; Bill alza gradualmente la temperatura interna dell’astrocamion per renderla simile a quella esterna. Sistemato il carrello d’atterraggio, il camion frena coi retrorazzi, termina il volo radente e le ruote toccano il suolo, infine spegne i motori; apre il portellone laterale e fa uscire sotto di esso la scala. Da bravo marito aiuta Only in stato interessante a scendere i gradini, poi risale ed aiuta l’anziana Leia a scendere, i due gemelli e C-3PO scendono da soli.
Time out. Piccola parentesi. Qui autore al
narratore: potevi risparmiarti la battuta sulla sabbia. Puoi procedere.
Ehm, sì, dicevo. Una volta scesi tutti, Bill attiva un comando del suo orologio da polso, la scaletta si ritira, il portellone dell’astrocamion si chiude, inizia la manovra di parcheggio di fianco all’abitazione e, infine, l’antifurto viene inserito.
<< Molto bene! Possiamo andare! >> dice
Bill avvicinandosi alla porta d’ingresso.
Bill bussa, ma si accorge che la porta è aperta.
Bill inizia a preoccuparsi, velocemente fa spuntare la pistola laser dalla
manica del suo vestito e l’afferra. << Restate fuori! >> dice agli
altri; tenendo l’arma con entrambe le mani entra con cautela guardando in tutti
gli angoli dell’ingresso. Non vedendo nessuno, procede strisciando sulle pareti
tenendo la pistola puntata in alto e vicino alle spalle; stando nascosto dietro
la parete, sbircia nel soggiorno e, la prima cosa che nota dall’altra parte
della sala, è la testa di un rùnson (animale feroce di pelo grigio, come
aspetto somiglia all’incrocio tra una tigre e un orso, ha sei occhi e la stessa
dentatura di uno squalo); senza perdere nemmeno un istante, Bill spara diverse
volte nella direzione della testa, ma essa resta immobile e i colpi laser
l’attraversano senza ferirla.
I membri della famiglia Skywalker, che erano seduti
di spalle sul divano, si girano verso Bill
<< Ciao Bill! Cosa stai facendo? >>
chiede Drefos << Perché spari all’improvviso? >> chiede Ryna.
<< Ma io…avevo visto quel runson e credevo
foste in pericolo! >> dice Bill confuso mettendo via la pistola laser
<< Stavamo solo guardando delle
olodiapositive! >> dice Starr << Già! Sul viaggio di nozze di Remus
e Proxima! >> dice Hartur lamentandosi << E’ l’ennesima volta che
le tira fuori, ma dato che non avevamo altro da fare… >>
Intanto, gli altri che erano fuori hanno capito che
non c’è pericolo e sono entrati.
<< E mi hai sforacchiato anche la parete!
>> si lamenta Proxima << Mi dispiace! >> dice Bill confuso
<< Il fatto è che avevo visto la porta aperta e allora… >> <<
Mamma! Hai ancora lasciato la porta aperta? >> dice Hartur
rimproverandola << Mi sono dimenticata! E comunque potevate chiuderla
anche voi! >> dice Proxima cercando di difendersi.
<< Quindi, questa è stata la vostra luna di
miele? >> domanda Only << Certo! Ma, accomodatevi! >> dice
Proxima preparando un altro divano ed altre sedie. Tutti si siedono (tranne
C-3PO che rimane in piedi) continuando a guardare le diapositive olografiche
proiettate da R2-D2.
<< Quel runson che vedete, è l’animale
domestico di mio cugino! Eravamo sul pianeta Prezial! Avanti R2! >>
R2-D2 cambia diapositiva inserita nella sua memoria
e la proietta. << Queste sono le rovine uraniche del pianeta Stanum! Qui
siamo andati su Asturia a trovare Romolus, il fratello di Remus! E’ qui che
Remus ha dato l’addio al celibato in un quartiere a luci rosse! >>
Mentre gli altri continuano a guardare le
olodapositive (in realtà le uniche attente sono Proxima e Only), a Leia tornano
alla mente ricordi che voleva cancellare per sempre: i ricordi del suo
matrimonio.
Una sessantina d’anni prima, Leia Organa Skywalker e
Han Solo si erano scambiati la promessa di matrimonio. Era tutto organizzato,
tutto pronto, ma il giorno delle nozze Han non si fece vedere; Leia s’infuriò
oltre ogni limite, si armò fino ai denti ed iniziò la sua ricerca.
Dopo aver girato mezza galassia Lontana, Leia seppe
che il bastardo (Han) si era rifugiato in Scapolonia del pianeta Pantus, luogo
di divertimenti per uomini soli. Leia si presentò vestita come il giorno delle
nozze: abito bianco lungo con le trecce dei capelli arrotolate in modo da
coprire le orecchie, si armò di mitragliatrice laser, spalancò le porte a vento
tipo saloon del Far West, individuò immediatamente Han, il quale si spaventò
parecchio nel vederla.
<< Han! >> gridò Leia furibonda sparando
una scarica di colpi laser, per fortuna senza colpire nessuno << Sei un
luridissimo porco! E’ un anno che non ti fai vedere! Sono rimasta casta e pura
per te! In virginale attesa davanti all’altare! Con 1350 invitati tra parenti e
amici! I miei genitori adottivi si sono quasi ridotti sul lastrico per questo
matrimonio! Ora, per il mio onore e per quello della mia famiglia, devo
ucciderti! >>
Han si gettò in ginocchio ai suoi piedi con gli
occhi lacrimanti e lo sguardo da cane bastonato implorando pietà: << Aah!
Ti prego, non uccidermi! Lo sai che ti amo baby! Non è stata colpa mia!
>>
<< Che bugiardo schifoso! >> disse Leia
ancora piena di rabbia << Credi di riuscire a cavartela così? Dopo avermi
tradita? >>
<< Non ti ho tradita! >> disse Han con
un’espressione sorpresa << Dico sul serio! Ero rimasto senza propellente!
Avevo una gomma del carrello d’atterraggio a terra! Non avevo i soldi per
prendere un astrotaxi! La tintoria non mi aveva portato il tight! C’era il
funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una
tremenda inondazione! Le cavallette verduliane! Non è stata colpa miaa! Lo
giuroo! >>
Leia, che si era bevuta tutta questa sfilza di
stronzate, si calmò, guardò Han dolcemente e disse: << Oh, Han! >>
poi si baciarono sotto lo scrosciare di applausi generali.
Poi Leia puntò la mitragliatrice alla schiena di Han
e lo portò fino a Punto Zero dove finalmente si sposarono.
Leia fa appena in tempo a tornare al presente, che
sente suonare alla porta. Hartur va ad aprire: sono Mara Jade e Luke.
<< Ciao nonno! Ciao nonna! Entrate! >>
Mara, vestita con una tuta spaziale, entra con passo
deciso, mentre Luke, messosi la sua vecchia divisa Jedi, entra curvo camminando
lentamente sulle sue gambe tremolanti.
<< Dov’è Han? >> domanda Luke
guardandosi in giro
<< E’ rimasto a casa! >> dice Only
<< Vuole scrivere delle lettere per contattare i suoi vecchi amici Sasha
e Marcus Brody! Io non li ho mai sentiti nominare! >>
<< E’ proprio andato! Non c’è più nulla da
fare! >> dice Bill scuotendo la testa.
Improvvisamente si sentono delle voci provenienti
dall’esterno:
<< Cosa significa che non è ancora arrivato? …
… Ma se è già in ritardo di una settimana! … No, non mi tro vo a casa in questo
momento! Perché? … Potrebbe arrivare da un momento all’altro? Davvero? … Allora
mandatemelo sul pianeta Sekko, al villaggio N. 45! Mi raccomando! Siate più
discreti possibili! >>
Drefos va ad aprire; è Frankoz, che ha appena
parlato al cellulare. << Buonasera a tutti! >> dice entrando.
Frankoz si presenta con gli occhiali da sole e
vestito con un piccolo smoking.
<< Dove crede di essere? Alla premiazione
degli oscar? >> commenta Hartur.
<< Di cosa stavi parlando? >> chiede
indiscretamente Drefos
<< Cosa te ne frega? Sono cose personali!
>> risponde Frankoz bruscamente.
Ora che gli invitati ci sono tutti, la cena può
iniziare.
Si parte con un brindisi con champagne di romancio,
frutto della pianta rampicante che cresce su Punto Zero, che da un colore
marroncino; si continua con un antipasto a base di millepiedi giganti di Sekko
contornati da tartine al caviale delle loro uova; si procede con un consommè di
occhi di trifide, una lucertola di Sekko; come primo piatto c’è il
cobra-pirana, mezzo pesce mezzo serpente, è l’animale meno pericoloso di Verdul
3; poi si procede con i secondi piatti: globolo, pesce di Gelo simile al pesce
palla, oppure carne di dune, verme gigantesco che vive nelle regioni nordiche
di Sekko; per contorno ci sono gli sguizzi, vermicelli bicefali di Gelo; poi
una granita di cervello di gatione, animale di Punto Zero; come frutta ci sono
i zurranci, simili ad angurie dalla buccia blu che crescono ai piedi di alcune
specie di alberi carnivori di Verdul 3; infine gelato misto.
<< E’ stato tutto molto buono, complimenti
alle cuoche! >> dice Bill << Ma alla vista è molto disgustoso!
Ricorda molto una cena in una delle avventure del personaggio che Han dice di
essere! >>
<< Molto bene! >> dice Only <<
Credo che sia arrivato il momento di scambiarsi i regali! >>
<<<<<<<< Sìììì! Che bellooo!
I regaliii! >>>>>>>> dicono in coro Ryna, Starr, Sempre
e Tanto
Inizia la distribuzione.
Per Tanto e Sempre: l’MD (micro disco) di THE CLONE
WARS, regalo da parte di Bill. < Oh, no! Li odio quei cartoni animati! >
commenta pensando Drefos, ma Sempre e Tanto, avendo il sangue jedi, hanno letto
il pensiero e gli rivolgono un’occhiataccia di rimprovero.
Per Ryna e Starr: l’MD dell’intera enciclopedia
interattiva di tutte le ricette semplici della galassia Lontana, regalo da
parte di Only. Le due gemelle sono molto contente, ma soprattutto sono contenti
Hartur e Drefos << Molto bene! Finalmente d’ora in poi mangeremo come si
deve! >> << Cosa vorreste dire? >> dice Proxima irritandosi.
Per Only: una culla gemellare, regalo da parte di
Proxima << Che pensiero gentile! >> dice Only commossa << Non
me l’aspettavo! >>
Per Hartur e Drefos: due tute jedi da combattimento,
quella di Hartur blu e quella di Drefos arancione, regalo da parte di Frankoz
<< Grazie! E’ molto bella! >> dice Hartur << Belle davvero!
>> dice Drefos << Sono proprio adatte per la notte di Natale!
>> << In che senso? >> chiede Frankoz
<< Zitto! E’
una sorpresa! >> dice Hartur a suo fratello rimproverandolo.
Per Frankoz: una cinepresa giocattolo di plastica,
quella che se la puni verso la luce e ci guardi dentro girando la manovella, si
vedono dei disegni stampati su un rullo di carta, regalo da parte di Hartur e
Drefos. << Grrrr…azie ragazzi! Come siete spiritosi! Non dovevate!
>> dice Frankoz con sarcasmo
Per Luke: una spada laser che diventa bastone da
passeggio, regalo da parte di Mara << Grazie, cara. Solo non capisco se è
un pensiero carino o una presa in giro. >>
Per Mara Jade: un’abatjour che si trasforma in un
fucile laser, regalo da parte di Luke << Oh! Finalmente una prova che non
sei del tutto rimbambito! >> << Grazie, cara. Di te mi piace
soprattutto la tua gentilezza. >> dice Luke in tono ironico.
Per Bill: un nuovo utensile multiaccessorio a semi
intelligenza artificiale, regalo da parte di Only << Grazie, sono molto
commosso! >> dice Bill
Per Proxima: un flacone formato maxi di pillole
calmanti ad effetto immediato, regalo da parte di Bill. << Che
coosaaa?!!! >> sbraita Proxima a squarciagola << Cosa significano
queste pillole?!! Io sarei forse isterica?!! Ma se sono sempre calma!! >>
Sta ancora urlando con la bocca spalancata quando,
velocemente, Drefos prende una pillola dal flacone e gliela infila in bocca;
immediatamente Proxima si calma di colpo con le palpebre semichiuse, sguardo da
pesce lesso e sorriso ebete, insomma assume un’espressione da sbronza leggera.
<< Ehi! Funziona! >> dice Drefos.
Sono da poco passate le undici. Hartur e Drefos
guardano i loro orologi spazientiti, anche Frankoz vaga su e giù lanciando di
tanto in tanto un’occhiata all’orologio digitale olografico della parete.
Proxima, ancora sotto effetto della pillola, guarda
tranquilla la olovisione insieme a Luke e Mara; Leia fa a maglia teleguidando i
ferri con la Forza, Only legge un libro, Bill gioca a scacchi con il fantasma
di Remus e i gemelli giocano con le gemelle al gioco di ruolo di Harry Potter.
Per ingannare il tempo, Hartur propone a Drefos e a
Frankoz di fare una briscola a carte gelane (del pianeta Gelo).
Sono passati solo dieci minuti dall’inizio della
partita, quando il campanello di casa suona due volte; come si vede nei cartoni
animati, nemmeno una frazione di secondo dopo, Frankoz sparisce dalla sua sedia
lasciando ancora le carte da gioco sospese in aria per qualche istante, una
nuvoletta di polvere a forma del suo corpo e la scritta onomatopeica: ZOW!
Frankoz è partito a razzo uscendo dalla casa. Era il
postino che ha consegnato il pacco che tanto aspettava; firma la ricevuta e,
non appena il postino si è allontanato, Frankoz si affretta ad aprire lo
scatolone con un sorriso e lo sguardo da maniaco ed un filo di bava che gli
scende dall’angolo della bocca. Lo scatolone conteneva delle riviste: intere
annate della rivista di PLAYALIEN, riviste erotiche per alieni con copertine
di: la regina aliena di ALIEN: LA CLONAZIONE, Leeloo de IL QUINTO ELEMENTO,
Barbarella, Lamù, Taarna la guerriera di HEAVY METAL, Ari de IL PIANETA DELLE
SCIMMIE, Druuna, Supergirl, Leela di FUTURAMA e tante altre.
<< Ah! Era questo che aspettavi! >> dice
Drefos
Come si vede nei fumetti giapponesi, a Frankoz
scende, dalla tempia destra, una gocciolona di sudore per la preoccupazione di
chi è stato scoperto, poi si volta e vede Hartur e Drefos che lo stanno
osservando.
<< Ah…ehm… >> dice Frankoz balbettando
<< Ma insomma, cosa c’è? Questo è solo il materiale del mio prossimo
film! >> Frankoz nasconde velocemente le riviste.
<< Va bene, non prendertela così! A proposito,
Drefos! >> dice Hartur cambiando argomento e guardando l’orologio
<< Sono le 11:25! Credo sia ora di andare! >> << Giusto!
Chiamiamo gli altri! >>
I due fratelli hanno annunciato a tutti che ci sarà
una sorpresa, convincendoli, in questo modo, ad andare con l’astrocamion di
Bill al villaggio NUMERO 50, dove c’è un’arena coperta ora in disuso, anni
prima veniva usata per tornei tra gladiatori.
<< Bene! >> annuncia Hartur << Ora
prendete posto in tribuna! Ora vi mostreremo la sorpresa che io e Drefos
abbiamo organizzato: il duello di Natale! >>
<< Che bella pensata! Bravi ragazzi! >>
dice Bill andando a sedersi sulla gradinata.
<< Vi terrò d’occhio! >> dice Frankoz
tenendo in mano un sacchetto con una decina di riveste playalien appena
ricevute.
Sulla scalinata vuota opposta appaiono l’uno dopo
l’atro i fantasmi di: Yoda, Obi-Wan Kenobi, Qui-Gon Jinn, Remus, Anakin, Mace
Windu che dice: << Mi manca Tarantino! >> e tutti gli altri jedi
defunti.
Non appena tutti hanno preso posto, C-3PO, che è
stato scelto come arbitro, annuncia: << Attenzione! Tra breve si
sfideranno su questa arena due guerrieri jedi! All’angolo A, con la tuta blu,
Hartur Skywalker! Mentre, all’angolo B, con la tuta arancione, Drefos
Skywalker! A voi! >> << Oh, santocielo! >> dice poi a voce
bassa tra sé e sé << Speriamo che non mi facciano del male! >>
I due fratelli fanno ingresso nell’arena vestiti con
le tute e le tuniche da jedi regalate da Frankoz, alla cintura dalla parte
sinistra portano le spade laser fabbricate da loro, si fermano a pochi metri di
distanza l’uno dall’altro; entrambi si studiano con uno sguardo duro da sfida.
<< Ricordate! >> continua C-3PO <<
Queste deve essere un incontro leale e pulito! Non Sono ammessi colpi
scorretti! Ora aspettate che mi sia allontanato dal campo, poi potete iniziare!
>> dicendo questo C-3PO si allontana trotterellando rapidamente; uscito
dal campo, si gira verso i due sfidanti e dice: << Ora potete iniziare!
>>
Nello stesso istante, entrambi i fratelli si aprono
la tunica scoprendo la spada laser, distendono il braccio destro e con il
potere telecinetico della Forza spostano l’arma dalla cintura alla loro mano e
le attivano; entrambe le armi hanno la lama viola; i fratelli scattano in
avanti incrociando le lame che nell’impatto, provocano un flash abbagliante.
Gli ioni che compongono il plasma della lama volgarmente detta laser si
respingono tra loro sfrigolando, gli elettroni liberati nell’impatto mandano
lampi e scintille. Hartur e Drefos guardano ognuno gli occhi dell’altro con uno
sguardo duro.
<< Morirai, se non ti impegnerai al massimo!
>> dice Hartur << Eh! Lo stesso vale per te! >> risponde
Drefos.
<< Smettetela! >> grida a loro Proxima << Quando si combatte, non si deve scherzare! >> << Veramente stanno facendo sul serio! >> dice Frankoz srotolando il paginone centrale della rivista dedicata ai cloni cattivo/buono Sil e Eve di SPECIE MORTALE.
<< Allora facciamo sul serio! >> dice
Hartur << Aspettavo proprio che me lo dicessi! >> dice Drefos.
Contemporaneamente, entrambi spengono la loro spada
e si allontanano dal centro con un spettacolare salto mortale all’indietro;
lanciano ognuno la propria spada, le quali si conficcano nel terreno a fianco,
poi si tolgono la tunica restando solo con la tuta da combattimento senza
maniche. Hartur inizia a concentrarsi: porta entrambe le braccia in avanti ed
esse s’illuminano con intensità sempre maggiore di luce bianca, posizione le
mani in modo da formare una conca e, quando si è concentrato abbastanza, lancia
una colonna d’energia bianca, nello stesso momento anche Drefos si è
concentrato: raccoglie una grossa quantità d’energia chiudendo le braccia, poi
le apre facendola esplodere ed espandendola; la terra ai suoi piedi si sposta
come scavata da una forza invisibile ed il terreno si riempie di crepe; Drefos
riceve in pieno petto la grossa quantità d’energia sparata da suo fratello, ma,
grazie alla sua Forza riesce a pararla tutta.
Tutto il pubblico applaude entusiasta, solo i
gemelli Sempre e Tento accennano un mezzo sorriso; è chiaro, loro DRAGONBALL lo
hanno visto tante volte.
Hartur tenta un nuovo attacco: porta il pugno destro
davanti a sé ed esso inizia a brillare di luce bianca, poi lo ripone a fianco a
mano aperta ed essa s’incendia di fiamma bianca; come un lanciatore di
baseball, con il braccio prende la rincorsa, poi lo tende in avanti e spara una
palla infuocata bianca d’energia spirituale; l’aura bianca di Drefos è
visibile, e fiammeggia come se bruciasse; con indifferenza Drefos vede arrivare
il proiettile d’energia sparato da suo fratello, non appena se lo trova
davanti, con un colpo rapito lo respinge dandogli una sberla, in questo modo lo
devia di 90°. Il proiettile continua la sua corsa finendo sul povero C-3PO
facendolo saltare in aria. Hartur e Drefos, imbarazzati, azzerano la loro forza
precipitandosi verso C-3PO, del quale non rimane che la testa.
<< Scusaci, C-3PO! >> dice Hartur
<< E’ stato un incidente! Non volevamo! >> dice Drefos
<< Non fa niente! >> dice la testa di
C-3PO << Tanto, era scritto sul copione che dovevo finire a pezzi!
>>
R2-D2, dopo aver fatto spuntare dalla sua testa un
faretto rotante giallo, scende in campo per recuperare i pezzi sparsi di C-3PO.
I due fratelli decidono di continuare.
<< Non serve a niente difendendoti solo!
>> dice Hartur << Devi anche attaccare! >> << Ah, ma se
attaccassi non so se sopravvivresti! >> << Che cos’è? Una sfida?
Fammi vedere le tue capacità! >> << Va bene! L’hai voluto tu!
>>
I due fratelli riprendono i loro posti mettendosi
l’uno di fronte all’altro.
<< Vediamo cosa sai fare! >> dice Hartur
<< Va bene! Che ne dici di questo? >>
Drefos si concentra un attimo, distende il braccio destro verso suo fratello e,
dalla mano, spara in successione delle palle d’energia spirituale.
<< Ma come, tutto qui? >> dice Hartur
stendendo la mano a palmo aperto e lanciando la Forza come scudo; le palle
d’energia si schiantano contro lo scudo di Forza senza superarlo.
<< Certo che no, mi stavo solo scaldando!
>> dice Drefos; tiene entrambi i pugni caricandoli d’energia spirituale,
poi li apre e forma altre sfere d’energia; esse man mano che vengono formate,
iniziano ad orbitare attorno al suo corpo come gli elettroni attorno al nucleo
dell’atomo. Formate una decina di sfere, le fa girare sempre più rapidamente,
poi ne lancia una contro il fratello, il quale usa la Forza come scudo per
ripararsi; la sfera lo colpisce forte e la sua potenza è tale da farlo
arretrare di una decina abbondante di metri.
Hartur si riprende, davanti a lui risono i solchi
lasciati dai suoi piedi che hanno strisciato sul terreno << Mmh…! Niente
male! >> dice << Ma, che ne dici di questo? >>
Hartur accumula una quantità enorme d’energia
spirituale e poi la spara in alto; l’energia forma una sfera che s’ingrandisce
sempre di più perforando anche la copertura dell’arena. Quando si è ingrandita
abbastanza, Hartur fa precipitare l’enorme massa d’energia verso suo fratello,
il quale tenta di prendere delle contromisure; Drefos fa girare velocemente
attorno a sé le sfere d’energia, poi le spara in successione contro la sfera
enorme. Ma essa è troppo potente, avanza senza subire danni, Drefos pensa
rapidamente; << Preparati! Ecco un’altra mia risorsa! >> dice
Drefos distendendo una mano col palmo aperto verso l’alto, concentra la Forza e
forma una lama circolare piatta; una volta formata, la lancia contro l’enorme
sfera; nell’impatto, il disco d’energia inizia a dividere in due la sfera come
uno scoglio appuntito spezza l’onda che gli si infrange contro. L’energia della
sfera si disperde man mano che essa viene tagliata, mentre la lama lanciata da
Drefos attraversa tutta la sfera e continua la sua cosa tagliando il tetto
dell’arena, andando oltre e sparendo all’orizzonte in direzione del villaggio
N.45.
<< Che tecnica potentissima! >> dice
Hartur stupefatto << Non ho parole! >> poi si riprende <<
Dai, continuiamo! Adesso arriva il bello! >>
Ma, un grido disumano proveniente dalla direzione
del villaggio N. 45 interrompe il combattimento dei due fratelli.
<< Idiota! >> dice Hartur << Non
hai cognizione! Hai colpito qualcuno! >> << Mi dispiace molto!
>> dice Drefos imbarazzato.
Velocemente si organizza il ritorno.
Non appena lo STAR FIGHTER EXPRESS è atterrato a
fianco la casa degli Skywalker, Hartur, Drefos e Bill si precipitano a vedere
mentre gli altri rimangono a bordo.
Dopo poche ricerche, i tre scoprono, in mezzo a un
lago di sangue, un corpo alieno tagliato di netto in vita dalla lama spirituale
lanciata da Drefos; è di corporatura piccola e ricoperta di pelo corto verde,
indossa un saio rosso con gli orli bianchi. E’ ancora vivo, respira a fatica.
<< Ahhh… >> dice in fin di vita <<
Cosa…cosa è stato? Cosa mi ha colpito? >> << Sono stato io, scusa!
>> dice Drefos
<< Accidenti… >> continua l’alieno
<< Uno jedi… speravo di non incontrarne prima di compiere il mio dovere…
>>
Nel frattempo, anche gli altri sono scesi dal camion
ed assistevano alla scena.
<< Ma tu, chi sei? Cosa ci fai vicino a casa
nostra? >> dice Hartur
<< Sono… Darth Mask… l’ultimo sith rimasto. Il
mio compito era quello di danneggiare il Natale degli jedi rubando a loro i
regali… purtroppo ho fallito…ad un passo del compimento del mio dovere…hh…
>> detto questo, gira la testa di lato morendo.
Infatti, poco distante dal cadavere dell’alieno, c’è
un enorme saccone contenente i regali. Frankoz accorre << Le mie riviste
erotiche! … Cioè, volevo dire… Il mio materiale cinematografico! >>
<< Io l’avevo
detto! >> dice
Remus apparendo all’improvviso << Il male non è sconfitto!
>> <<
Ancora con questa storia? >> dice Proxima << Zitta!
Non voglio essere interrotto! Da qualche parte, nell’Universo, esiste ancora il
Male, che…
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SCENE TAGLIATE:
L’ALBERO DI NATALE. La famiglia Solo entra in casa
Skywalker. Only vede un angolo del soggiorno nero e bruciato, come se in quel
punto fosse scoppiato un incendio, nota anche buchi e crepe nei muri e nel
pavimento. << Che è successo? >> domanda << Niente, è una
storia lunga! Lascia perdere! >> dice Hartur
<< Comunque >> continua Only cambiando
argomento << Ho notato che non avete l’albero di Natale! Se volete vi
presto C-3PO >>
<< Oh, no! >> dice C-3PO
IL REGALO DEI GEMELLI. Per Sempre e Tanto: due mazzi
di carte da gioco di Yu Gi Oh, regalo da parte di Only. << Ma daiii!
>> << Che bellooo! >> gridano i due gemelli entusiasti.
<< Oh, no! >> si lamenta Drefos <<
Non se ne può più di quel gioco lì! Ne hanno già fatto: dei fumetti, una
ventina di serie a cartoni animati, una decina di lungometraggi animati, tre
film in live-action, dei giochi di ruolo ad intelligenza artificiale,
un’infinità di videogiochi, senza contare le versioni realtà virtuale, un
complesso musicale, e poi: pupazzi in un’infinità di versioni, modellini robot,
magliette, cappellini, zaini, un’infinità di gadget pure inutili, tornei dal
vivo! E poi? Avrò sicuramente dimenticato della roba, tanta ne hanno fatta! E
basta, non se ne può più! >> << E smettila, Drefos! >> dice
Hartur << Sei troppo cattivo! Questo gioco avrà pure rotto i coglioni, ma
lascia che i nostri cugini si divertano! >>
ASPETTANDO MEZZANOTTE. Sono le 11:00. << Che
bello! >> dice Sempre uscendo all’aperto seguito dal fratello <<
Non vedo l’ora di fare una partita! >> << Sì! Anch’io! >>
I due gemelli vanno nello spazio dietro la casa.
Aprono i pacchi e prendono le due carte base per costruire il campo, la
uniscono tra loro per attivarle e le appoggiano per terra. Subito appare una
console olografica per selezionare il pianeta dei giocatori, Tanto seleziona
subito Sekko. Il computer riconosce Sekko nella sua banca dati della memoria,
sa che è sempre assolato, quindi crea una cupola olografica per simulare la
notte. << Allora è questa la notte! >> dice Sempre << Io l’ho
vista solo nelle olocartoline! >>
Il computer prepara il campo da gioco: crea una
griglia verde 15 x 15 metri e crea due zone libere nelle quali devono stare i
due giocatori. << Io sto di qua! >> << Ok! Allora io vado di
là! >>
Il gioco ha inizio.
<< Io lancio il Drago delle Tenebre! >>
dice Tanto lanciando la carta nominata; sulla griglia, dalla sua metà, si forma
l’ologramma gigante del mostro disegnato sulla carta: un drago alato nero.
<< Ah, sì? >> dice Sempre <<
Allora io mi difendo con il Drago Bianco occhi Blu! >> e sul campo si
forma l’ologramma di un drago bianco alato con il muso a forma di becco.
<< Attacca, Drago Bianco occhi Blu! >> grida Sempre. La figura
olografica simula un attacco sparando dalla bocca un fascio azzurro d’energia,
che colpisce il Drago delle Tenebre dissolvendolo.
<< Allora io mi difendo con il Mago Nero!
>> Tanto lancia la carta e sul campo compare un uomo incappucciato
vestito di nero con un lungo bastone in mano << Attacca! >> dice e
l’uomo lancia una magia contro il drago, indebolendolo.
<< Allora io lancio… >> dice Sempre e
sul campo compare un uomo che fuma una sigaretta. <<<< Papà!
>>>> gridano in coro i gemelli. E’ Bill che, passeggiando, ha fatto
un’invasione di campo.
<< Ops! Scusate, ragazzi! Avevo visto questa
cupola nera e volevo vedere di che cosa si trattava! >>
<< Va bene! Ma, adesso vattene via! >>
dice Sempre.