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Autore: rubin89    29/05/2005    4 recensioni
Sulle note della bellissima canzone di Cesare Cremonini, riuscirà un certo bonzo corrotto ad esprimere i suoi sentimenti alla ragazza che ha capito di amare?
Genere: Romantico, Song-fic, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Miroku, Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Latin Lover

Latin Lover

By Rubin89

Ciao raga tutto bene in rete?  Vi lascio ora questa songfic, spero vi piaccia^^.

Le parole della canzone sono scritte in celeste.

Disclaimer: Inuyasha & co appartengono alla sensei Rumiko Takahashi (divina! ^^). Inoltre neanche la canzone mi appartiene, ma appartiene al cantante Cesare Cremonini (mitico! ^^)

P.S.: (Forse i personaggi li troverete un po’OOC, comunque spero di sbagliarmi… =_=).

P.S. 2: (Siccome questa songfic è al caramello, state attenti al mal di denti!)

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Era sera. La luna e le stelle risplendevano vanitose nel manto blu scuro della notte. Uno spettacolo a vederle, da togliere il fiato. Seduta ad ammirare quest’incanto, c’era una ragazza immersa in chissà quali pensieri. Probabilmente stava pensando ai suoi famigliari che ora erano come stelle del cielo o forse a suo fratello ancora nelle grinfie di Naraku, ma bastò un sussurro per capire ciò a cui stava realmente pensando…

-Miroku, quando mi potrò fidare realmente di te?-

Stava pensando a lui. Alla persona che la faceva spesso arrabbiare per la sua dissolutezza e i suoi modi alquanto maniacali ogni volta che si incontrava una bella donna. Questo la faceva imbestialire, però… Quella persona era la stessa che le aveva fatto ritornare il sorriso grazie al suo umorismo nonostante la maledizione della mano destra. Miroku era una persona dotata di una gran voglia di vivere, speciale, quella che le aveva rapito il cuore…

Sango era talmente concentrata a pensare che non si accorse della presenza di qualcuno che le si sedette accanto e le disse:

-Belle le stelle stasera vero?-

Solo allora Sango ritornò con i piedi per terra e gli rispose con aria sognante:

-Sì…- ma continuò assumendo un tono più sospettoso- Ma houshi-sama che ci fate qui, che intenzioni avete? Ogni volta che siamo soli, cercate sempre di allungare le mani… non mi fido a restare così sola con voi…  -

Invece avrebbe veramente voluto stare lì da sola… con la persona che amava… ad ammirare le stelle e magari… e magari… come poteva solo pensarlo che lui non avrebbe allungato le mani… lo conosceva troppo bene da quel punto di vista… avrebbe dovuto rassegnarsi.

Ma proprio mentre stava nuovamente immersa nei suoi pensieri, sentì la mano di Miroku stringerle le spalle. Sango, a quel contatto, sussultò, il suo cuore batteva forte, fortissimo, da voler squarciarle il petto. Sentiva la mano del giovane calda e sicura poggiata sulla sua spalla, una sensazione bellissima che le scaldava l’anima fino agli spazi più nascosti. Avrebbe voluto restare così per sempre, che il tempo si fermasse proprio lì, in quell’istante. Mentre lei era persa in quelle dolcissime sensazioni, Miroku le rispose quasi supplichevole:      

“Fidati di me, non sono un latin lover!
Canto alle donne ma, parlo di me...
Rido perché tu mi chiami "Latin lover"
io sono un amante ma, senza una donna con sé...”

-Ti prego Sango, fidati di me, la mia dissolutezza è solo una maschera. Certo mi piacciono le belle donne e questo tu lo sai. Quando chiedo ad una qualunque donna un figlio, lo faccio perché se un giorno dovessi morire senza aver sconfitto quel bastardo di Naraku dovrò lasciare a qualcuno il mio compito, non voglio far soffrire nessuno, soprattutto te. Se poi dovessi veramente morire in un giorno non lontano,sarebbe ancora più doloroso sapere di far soffrire una donna per un crudele destino, per questo non posso legarmi a nessuno, almeno finché non avremo sconfitto Naraku. Sai…spesso rido al pensiero di tutte quelle volte che mi tiri l’hiraykotsu in testa chiamandomi dongiovanni, mi fa felice il fatto che tu sia gelosa di me. ma voglio che tu sappia una cosa… io vorrei amare ma non ho una donna con me…

Sango non riuscì a trattenere le lacrime e gli disse;

-Houshi no baka, ma non lo capisci che è proprio così che mi fai soffrire? Non lo vuoi capire che io voglio stare con te per quello che sarà possibile!? -

Miroku era rimasto scioccato dalla reazione della ragazza, immaginava che lei lo avrebbe preso a calci, invece piangeva e a causa sua…

“Vuoi ballare con me?
Senza dire che poi, ci proverò?
Con te, vuoi parlare con me
senza dire che poi, giocherò,
oh... giocherò...?”

-Davvero Sango? Staresti con me per sempre nonostante tutto? Nonostante il fatto che tu potresti soffrire a causa mia?-

Ad un già stupito Miroku Sango rispose:

-Sì… sì!! Non voglio pensare al resto, io voglio solo restare con te…-

E dopo aver detto questo la ragazza nascose il viso nel petto del giovane e si beò a sentire quel contatto così stretto con la persona che amava, ad inebriarsi del suo profumo così maschio. Non che Miroku fosse da meno, anche lui si stava trattenendo a stento dallo stringere la ragazza a sé e baciarla ormai ubriaco del suo profumo di rose, del sentire il corpo della ragazza così vicino a sé.

A rompere quel contatto fu il monaco con la poca lucidità rimasta, tanto che se non avesse almeno allentato la presa, chissà cosa sarebbe successo, di sicuro non avrebbe risposto delle sue azioni.

Poi ripresosi dalle bellissime sensazioni che gli aveva procurato quel semplice contatto  continuò:    

 “Se gli amori passati non contano niente,
e sono lontani da noi,
gli errori che ho fatto col senno di poi...
Tu baciami adesso, se vuoi...
Baciami adesso se vuoi....”

-Sango, adesso in questo stesso momento, gli amori passati e le  persone che ci hanno voluto bene in passato non potremo mai dimenticarle, sarebbe stupido il solo pensarlo, ma adesso sono lontane da noi ma continuano a vegliarci da lassù, così lontane, ma così vicine nel nostro cuore.-

A queste parole Sango alzò lo sguardo incredula per perdersi in quell’oceano infinito racchiuso negli occhi del ragazzo. Lo stesse fece pure Miroku smarrendosi in quegli occhi color della madre terra, amalgamati ai caldi raggi del tramonto. Forse a causa dell’atmosfera che si poteva percepire in quel momento, ora, proprio come l’oceano e la terraferma che si stanno per congiungere nella baia, così anche le loro labbra si stavano cercando, si stavano per unire, sentivano entrambi i respiri dell’altro sul proprio viso come la delicata brezza marina che accarezza dolcemente la candida sabbia della battigia. Ma stavolta a rompere nuovamente l’incantesimo fu Sango che ansimante si allontanò un po’ da lui chiedendogli:

- Ho… houshi-sama… ma che intenzioni avete…?-

Miroku a quella domanda si allarmò. Accidenti, ora Sango stava fraintendendo tutto, non doveva correre così, rischiava di sicuro di perderci la faccia per quel gesto troppo affettato e non poteva. Non più e soprattutto non con lei. Doveva cercare di rimediare e, cercando di calmarsi, disse:  

“Fidati di me, un latin lover
non canta l'amore: lo vuole per sè!
Ecco perché non sono un latin lover:
io canto l'amore si, ma solo per donarlo a te!”

-Scusami Sango, io…-

Non riusciva ad andare avanti, era talmente incerto, come mai in vita sua. Non sapeva che pesci pigliare, non era mai stato così, le cose le aveva sempre dette. Poi fu Sango a riportarlo alla realtà:

-Non dite niente, vi prego…-“Accidenti me lo dovevo immaginare… in un modo o nell’altro fa sempre il maniaco anche se però… per una momento mi ero persino illusa…”  

Il volto di Sango si oscurò e calde lacrime cominciavano a rigare la pelle liscia e vellutata delle guance e questo particolare non sfuggì al giovane houshi che sussultò. Doveva dirglielo come stavano le cose oppure l’avrebbe davvero persa, quindi, dolcemente le aprì completamente il suo cuore.

- Sango, ti prego fidati di me, un dongiovanni non sa amare, ma vuole l’amore per sé, ecco perché non voglio più essere considerato un dongiovanni. Io so anche amare, ma quell’ amore voglio donarlo soltanto a te. Ti amo, Sango!-

A quella dichiarazione gli occhi di Sango si dilatarono per lo stupore… avrebbe immaginato tutto da quel bonzo, ma una dichiarazione… Ora il suo cuore batteva forte, quasi impazzito, e le sue guance sembravano fragole mature… però era felice… felice… come mai lo era stata in vita sua. Abbracciò d’istinto il monaco e gli sussurrò:

- Anch’io ti amo, caro il mio dongiovanni-

 Miroku, ricambiò l’abbraccio cingendo la vita della ragazza, e con maggiore enfasi le chiese:

“Vuoi ballare con me?
Non mi dire che poi, giocherò!
Con te, vuoi parlare con me
senza dire che poi, ci proverò,
oh... ci proverò...”

- Ascoltami, Sango, vorresti essere la mia compagna per sempre e condividere con me quello che resta da vivere senza avere rimpianti o ripensamenti?-

Il cuore del ragazzo martellava forte nel petto, non si era mai sentito così, era impaziente come un bambino, voleva assolutamente una risposta.

Sango, invece, se prima era felice, adesso era praticamente in paradiso, i suoi sogni più nascosti si stavano finalmente realizzando, forse qualche buona stella del cielo aveva ascoltato i suoi pensieri? Accidenti quanto aveva sperato! Calde lacrime di commozione scendevano ormai ininterrotte sulle gote della ragazza, ma che potevano venire fraintese come infatti successe:

-Sango, ho detto qualcosa che non va?- Miroku era preoccupato di aver detto qualcosa che non andava, ma Sango, ancora commossa, lo fece ricredere:

-Ma no, houshi no baka, è che sono così felice… mai avrei pensato che mi avresti detto queste cose…- e continuò stringendo ancora più forte a sé il giovane - E comunque, starti accanto è quello che voglio… per sempre.- Il giovane annuì avvicinando le proprie labbra a quelle della ragazza:

-Già, per sempre.- 

 "Se gli amori passati non contano niente,
e sono lontani da noi,
gli errori che ho fatto col senno di poi...
Baciami adesso, se vuoi...
Amore baciami adesso se vuoi....
Baciami adesso, se vuoi...
Oh, baciami adesso, se vuoi…"

Dopo quelle semplici parole, ma di un significato puro, le loro labbra si unirono in un bacio, prima innocente e casto, ma poi la passione li travolse e approfondirono entrambi quel gesto, in uno caldo e focoso, esplorando l’uno il palato dell’altra intrecciando le proprie lingue in una danza antica come l’origine dell’uomo stesso.

Quella notte, poi fu testimone dell’ ardore di un amore infinito come le stelle del cielo. Non si può dimenticare gli amori passati e le persone che ci hanno voluto bene e che forse, adesso non ci sono più. Ma quando nasce un amore si è lontani da tutto, in una dimensione in cui non esistono difetti o pregi, ma ci sono solo due anime che si completano in un solo dolcissimo sentimento: l’Amore Vero.

Fine.

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Spero vi sia piaciuta la mia songfic. ^^

Mi è venuta l’ispirazione per scrivere questa fic dedicata a Miroku e Sango proprio ascoltando questa canzone che tra l’altro mi sembra fatta apposta per questa coppia. ^^ 

Inoltre in questa ff invidio in una maniera Sango… per la miseria la ricevessi anch’io una dichiarazione del genere...sigh… ç.ç

Non so perché, ma ho l’impressione di aver fatto un po’ troppo la poetessa… voi che ne dite? U_U

Vi prego di commentare, non insulti per cortesia. Ringrazio già in anticipo che mi vorrà far sapere la sua. ^^

Ciao e alla prossima. ^^

By Rubin89

  
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