Capitolo 1
Il giorno in cui tutto ebbe inizio
D’ora
in poi non ci sarà più un attimo di pace
Naruto andava avanti e indietro per il corridoio del reparto
maternità dell’ospedale di Konoha. Non
riusciva proprio a stare fermo, continuando a muoversi nervoso.
Lanciò
un’occhiata a Shikamaru che se ne stava seduto
da una parte fissando il pavimento.
Sembrava calmissimo a differenza del biondo.
L’Uzumaki si fermò di scatto guardandolo <<
Insomma io non capisco come diavolo fai ad essere così calmo, Shikamaru!! >>
strillò incredulo.
Shikamaru non diede segno di averlo sentito.
<<
Calma Naruto. Shikamaru
è già nervoso di suo >> intervenne Choji,
a bassa voce, puntando con gli occhi le mani del Nara strette tra loro. Le dita si muovevano freneticamente.
Naruto lo guardò per qualche secondo prima di tornare a
camminare per il corridoio.
Shikamaru sudava freddo.
Non
aveva avuto il coraggio di entrare in sala con Ino.
Temeva che avrebbe potuto ucciderlo con gli ormoni
sbalzati che si ritrovava. Le ultime settimane erano state le più
tremende, aveva rischiato più volte la morte quando era nelle vicinanze
della bionda in preda ad uno dei suoi attacchi isterici.
Quella
sera, poi, era stato un calvario arrivare fino in ospedale. Ino
gli aveva quasi staccato un braccio e ci sarebbe riuscita se non fosse stato
per Naruto che l’aveva salvato all’ultimo
dalla presa della donna. Se ci pensava ancora faceva male.
Aggrottò
la fronte. Ino l’avrebbe ucciso comunque dopo,
perché non era entrato con lei.
Da
quanto tempo erano là dentro?? E poi, stava
andando tutto bene? Di questo passo sarebbe collassato lui.
Spostò
lo sguardo su Sasuke appoggiato al muro di fronte.
Perché
diavolo era venuto anche lui?
No,
un momento. Non era venuto con loro. Era già li
con Sakura.
Sasuke alzò gli occhi sul Nara.
Si
fissarono.
…
Che
stesse cercando di rassicurarlo in qualche strano modo? In fondo l’Uchiha ci era passato prima di lui, per ben due volte.
Lo
ringraziò mentalmente per il pensiero.
Passarono
altri minuti, Naruto ancora non si fermava, Choji fissava la porta calmo, Sasuke era ancora lì appiccicato al muro e Shikamaru si tormentava mentalmente.
La
porta si aprì e si sentì un pianto di bambino.
Shikamaru scattò in piedi quando Sakura uscì
di corsa << Presto vieni Shikamaru! >> lo
afferrò per un braccio trascinandolo dentro.
<<
Ah!! Voglio venire a vedere anche io!!! >>
Choji afferrò prontamente Naruto per
il colletto della maglia costringendolo a restare fuori ad aspettare.
Shikamaru lanciò un’ultima occhiata agli
amici prima che la porta si richiudesse alle sue spalle.
<<
Di qua >> fece Sakura continuando a trascinarlo per un braccio,
decisamente troppo allegra e pimpante per i suoi gusti.
Il
letto di Ino era nascosto da un paravento color verdeschifochiaro.
Sakura lo scostò.
Ino era seduta al centro del letto con dei cuscini dietro la
schiena. L’aria stravolta, la coda sfatta e la frangia gettata
all’indietro. Tra le braccia aveva un fagottino e sorrideva.
Quando
sembrò accorgersi della presenza di Shikamaru
la bionda alzò la testa nella sua direzione facendogli cenno di
avvicinarsi.
<<
Io vado dagli altri >> dichiarò Sakura allontanandosi e
lasciandoli soli.
Shikamaru si avvicinò titubante al letto con gli
occhi puntati su quel cosino che
teneva lei tra le braccia.
<<
E’ femmina >> annunciò la donna che ancora sorrideva.
Sembrava
che tutte le intenzioni omicide di Ino fossero
sparite dopo il parto.
<<
Prendila, forza. So che stai morendo dalla voglia di
abbracciarla, papà >>
Aggrottò
la fronte guardando prima lei e poi di nuovo la bambina << La farò
cadere >> rispose.
<<
Ma dai! Sei solo un timidone, Shika!
>> rise lei allungando le braccia per fargliela prendere.
Ci
volle ancora qualche istante prima che Shikamaru si
convincesse a prendere la neonata tra le braccia.
Non
pesava per niente e si chiese se fosse normale. Avrebbe potuto tenerla anche
solo con una mano, se non avesse avuto una tremenda paura di farla cadere,
ovvio.
La
osservò.
Era
davvero piccolissima. Teneva gli occhietti chiusi e le manine strette a pugno.
Gli sembrava dormisse, ma non ne era sicuro.
<<
…ehi >> fece, incerto, dondolandola tra le braccia istintivamente.
<<
Ha il tuo stesso naso, guarda, guarda! >> rise Ino divertita.
Come
facesse a notare simili particolari in un momento del genere era inspiegabile.
<<
Speriamo che cresca bene come la
madre >>
<<
E speriamo che non sia una cervellona come il padre >>
<<
Ehi, io ti ho fatto un complimento… >>
<<
Lo so >> rise ancora
<<
Mendokuze… >>
Shikamaru guardò ancora per un po’ la
bambina, poi l’adagiò tra le braccia della madre, che le
accarezzò dolce il viso.
Shikamaru sorrise a quella scena. Le donne della sua
vita…
<<
Hai pensato ad un nome, Shika? >> lo
interrogò lei.
L’altro
alzò un sopracciglio fissandola << Dovevo pensarci io? >>
<<
Ehi, io ho partorito, tu devi solo pensare ad un nome. Tu la mente, io il
braccio. Non osare lamentarti che ti è andata pure bene >>
Gli
ormoni di Ino tornavano all’attacco. Meglio non
ribattere.
Aggrottò
la fronte pensando ad un nome adatto a quello scricciolo.
Ah…doveva
smetterla di pensare così.
<<
Miho >> disse dopo un po’ guardando Ino negli occhi.
<<
Miho Nara >>
proclamò lei << Suona bene! Ciao Miho-chan,
benvenuta >>
Shikamaru sorrise di nuovo e si chinò per dare un
bacio sulla fronte della bionda.
<<
SHIKAMARU!!! >>
Narutò si precipitò all’interno della sala
correndo fino al lettino e fermandosi per miracolo prima di schiantarsi contro
il paravento.
<<
Sakura ha detto che è una femmina!! Posso
vedere?? Posso?? Posso?? >>
<<
Sempre il solito esagitato…ecco, ecco >> fece scostandosi per far passare
il biondo.
Girò
lo sguardo e notò che con lui erano entrati anche Choji,
Sasuke e Sakura.
Choji gli sorrise avvicinandosi e
battendogli una mano sulla schiena, non
molto delicatamente.
<< Auguri. Da oggi non avrai
neanche un attimo di pace, amico >> e lui parlava per esperienza.
Shikamaru sospirò rassegnato.
Ne era dannatamente
sicuro.
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Non
è un bellissimo regalo di compleanno per Shika?XDD
Che cosa potrebbe volere di più dalla vita??
*uccide tutti quelli che hanno risposto “Un Lucano”*. Una donna
fantastica, una figlia che sarà altrettanto fantastica
e che cercherà di rendergli la vita un inferno, ovvio.
Beh,
che dire… auguri Shikamaru!!!
*lancia fiori*
E
auguri allo ShikaIno *__*, un piccolo pensierino per
il White Midnight <3
Ah,
il nome della creatura è preso
dalla fan fiction “Bloody Midnight”
(ma guarda un po’ i casi della vita), scritta a quattro mani con Eleanor. Se avete tempo datele un’occhiata ù_ù *beve thè*.
E
si, ci saranno anche gli altri pargoletti più
avanti XD.
Al
prossimo capitolo!!