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Autore: JuJu90    23/09/2009    0 recensioni
Sam, una ragazza di vent'anni, è sopravvissuta ad un terribile incidente aereo e si ritrova all'improvviso su un'isola deserta con altri quarantotto superstiti, tra cui suo fratello Charlie...
Genere: Malinconico, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erika riprese i sensi e iniziò a respirare faticosamente

Sam riprese i sensi e iniziò a respirare faticosamente. Cercò di aprire gli occhi ma non ci riuscì, cercò di muovere le dita della mano ma sembrava tutto inutile, si muovevano appena. Era troppo stordita per capire che cosa stesse succedendo ma a poco a poco riprese la vista: era a testa in giù e le mani le ricadevano inerti nel vuoto sottostante, vide i sedili blu dell’aereo, tantissimi bagagli che erano stati scaraventati da tutte le parti, e due persone che, come lei, erano rimaste incastrate tra i sedili. Infine capì che l‘aereo era capovolto, in posizione obliqua.

<<  Aiuto… >> Sam cercò di gridare ma il risultato fu più un sospiro disperato che echeggiò in quel cupo silenzio, e nessuno rispose. Avrebbe voluto piangere ma non ci riuscì; la testa le pulsava sempre di più e si sentiva svenire; delle goccioline le scendevano dalla nuca, cadendo a terra, formando una pozza rossa : stava perdendo troppo sangue. Fissando la pozza scura, si stava chiedendo che cosa fosse successo, l’ aereo era precipitato e si era frantumato in molte parti, e lei, che era nel muso dell’ aereo, era rimasta sola con delle persone per le quali ormai non c’era più niente da fare, ed ora era incastrata tra due sedili che non la lasciavano muovere, il bacino le faceva malissimo e la pancia era completamente schiacciata tanto da non farla nemmeno respirare. Sam si  abbandonò a questi pensieri, la vista le si offuscò, chiuse gli occhi senza nemmeno accorgersene e rimase appesa come un corpo morto, sprofondando in un sonno dal quale forse non si sarebbe mai più risvegliata.

 

<<  T… >>

<<  Trasttentnd.. Via… >>

Sam strizzò gli occhi, aveva sentito una voce, forse era stata la sua immaginazione, ma l’ aveva svegliata; forse erano passate delle ore o forse dei giorni; era più stordita di prima e non capiva nulla, sentiva sospirare qualcuno: quel qualcuno era lontano, si avvicinò con fatica e poi si allontanò di nuovo. Sentì battere alcune volte e poi sentì gridare di terrore una donna e qualcosa le passò velocemente a fianco. Sam aprì nuovamente gli occhi a fatica, che essendo ridotti a due piccole fessure, le davano una visione sfuocata dell’ ambiente circostante; ma comunque lo vide bene: le era appena caduto affianco un cadavere che ora giaceva alla base dell’aereo.

Nessun’ombra si muoveva, non c’ era nessuno, solo la pioggia fuori, battendo sulla lamiera dell’ aereo, provocava un fastidioso tintinnio.

Poi però udì di nuovo delle voci...

<<  Stai bene??  >>

<<  Si.. >> ci fu una pausa << …tu??  >> Rispose la donna con voce terrorizzata: sentiva che stava respirando affannosamente

<<…Si…>> esitò a rispondere l’ altro: anche lui aveva il respiro pesante.

Non sapeva chi dei due avesse fatto cadere il cadavere, ma era certo che c’erano realmente delle persone là con lei e che non era la sua immaginazione; Sam voleva chiedere aiuto ma non riusciva a parlare, le mancava il fiato e presto sarebbe di sicuro svenuta di nuovo.

<<  Sto bene, ….Charlie sta bene se vi  interessa…Arrivo… >> una terza voce, più vicina delle altre, si fece sentire.

<<  C…Cha….Charlie...  >>  Sam cominciò ad agitarsi, ma non riusciva a farsi sentire, le sue parole erano ancora deboli, e più provava ad alzare la voce, più i sedili le stringevano la vita  provocandole un dolore indescrivibile.   

<<  Non serve che sali fin qui… >> i due ricominciarono a parlare

<<  Ce la faccio… >> per un momento la donna si lamentò per la fatica, e Sam non si sorprese: stavano scalando l’ intero aereo e forse avevano raggiunto un punto difficile da raggiungere, ma andò tutto bene perché la donna respirando nuovamente a fatica, fece una domanda <<  Questa trasmittente che aspetto ha??  >>.

Sam decise di rimanere ad ascoltare invece di chiedere aiuto, perché in quel momento non l‘ avrebbero sentita.

<<  E‘ una specie di wolki tolki… >> Rispose  l’ uomo e i due, per alcuni secondi non parlarono, si stavano dando da fare per trovare la trasmittente,  finchè qualcuno tossì e la donna urlò dallo spavento una seconda volta.

<<  Hey…puoi sentirmi??…Dammi quell‘ acqua… >> passarono alcuni secondi  <<  Ecco….bevi, su… >> stava dicendo l’ uomo a quello che poteva essere un superstite che tossì ancora più forte..

<<  Quanti sopravvissuti ??  >> Chiese il superstite, riprendendosi subito 

<<  48 sicuri…..hai qualcosa di rotto??  >> chiese l’ uomo

<<  No, No… >> Lo interruppe subito l’ altro.. <<  Ho solo la testa che…che mi gira.. >> concluse

<<  Si…E’ una commozione forse… >>

<<  Da quanto è successo ??  >> Cambiò discorso il superstite

<<  16 ore… >>

<<  16??!!  >> ci fu silenzio..  << …Sono arrivati??  >>

<<  Non ancora  >>

<<  6 ore dopo il decollo….la radio si è rotta…persi i contatti….abbiamo virato per atterrare alle Fiji….quando abbiamo incontrato la turbolenza…eravamo mille miglia fuori rotta….ci stanno cercando da un’ altra parte… >> ci fu nuovamente un’ altra pausa, Sam rimaneva immobile, con il fiato sospeso, ad ascoltare: aveva prestato attenzione persino alle ripetitive pause tra una frase e l’ altra che il superstite faceva, sentiva i suoi sospiri, sentiva che era preoccupato, immaginò che fosse il pilota di quell’ aereo…  .

<<  La ricetrasmittente… >> gridò agitato il pilota; ora, non vedendo la scena che si stava svolgendo, almeno uno di quei tre volti sconosciuti,  stava prendendo forma nella mente di Sam.

<<  Bene….è quello che cercavamo…tu,...tu non muoverti è meglio  >>

<<  No… sto bene  >> insistè il pilota.. <<  E‘ là dietro, dietro al sedile… >>

<<  Dov‘ è Charlie??  >> chiese ad un certo punto l’ uomo.

Si sentì un rumore d’accensione che però si interruppe. <<  Non funziona  >> disse subito il pilota con un tono seccato.

<<  Charlie??  >> la voce della donna si era fatta più vicina e si rivolse dubbiosa a un punto indefinito nel vuoto circostante.

Si sentì un colpo, <<  Che facevi nel bagno??  >> la donna riprese,  la sua voce divenne più cupa e sospettosa quando lo rivide..

<<  Perché??  >> chiese Charlie allegro in modo da non far insospettire la donna… ma un rumore improvviso, proveniente dall’ esterno fece star zitti tutti..

<<  Che diavolo era ??? >> Chiese l’ uomo ancora assieme al pilota <<  Kate.. >> e si rivolse alla donna sottovoce. Il rumore si udì di nuovo..

<<  E‘ qua fuori… >> la voce della donna si era ora allontanata e si era fatta più bassa

<<  Cosa?? Cosa??  >> chiese il pilota spaventato..

<<  Shh  >> lo zittì l’ uomo.. Il rumore si udì un altro paio di volte, si era avvicinato, l’ombra di una creatura enorme passò fuori dall’aereo, sradicando alcune piante e causando un fragore che fece vibrare parte dell’aereo.

Sam sentì che uno dei tre,con un bizzarro Gne Gne, stava pulendo un vetro dall’ umidità che era presente anche su tutti gli altri finestrini, per cercare di vedere che cosa fosse quella creatura; era spaventata e lo fu ancora di più quando, dopo un lungo silenzio, udì il grido pieno d’orrore del pilota, accompagnato dagli urli terrificanti e interminabili della donna che si chiamava Kate

Sam voleva scappare, c’era una creatura che li avrebbe uccisi, forse era solo un brutto incubo, forse si era addormentata di nuovo. Poi non udì più le grida del pilota e anche Kate smise di gridare ma si sentiva chiaramente che era scioccata da ciò che era appena successo. 

<<  Che diavolo è successo??!!  >> Gridò Charlie spaventato

I due non risposero, il rumore di quella creatura fece di nuovo sobbalzare tutti, l’ aereo si mosse, finchè, in un attimo, fu completamente a terra, capovolto orizzontalmente: le lamiere si erano schiacciate dall’ impatto e le mani di Sam ora toccavano l’estremità opposta dell’aereo.

Sam si sentì spezzare a metà, uno dei due sedili  si era stretto ancora di più in una morsa, <<  A…Aiuto!!  >> prese fiato e gridò, il dolore le lacerò la vita, si morsicò il labbro per cercare di  non sentire dolore…    

<<  Jack andiamo!! >> gridò Kate

<<  Lasciala!!  >> gridò Charlie

I tre non l’ avevano sentita, avevano troppa paura, <<  CharlieCharlie!!!  >> riprese a gridare contro ogni dolore soffocante…

<<  Hey.. >> una donna dai capelli castano scuro le si presentò davanti: era tutta bagnata e aveva la faccia stravolta dalla paura <<  Hey Jack!! …ho…ho trovato una ragazza!!  >> girò la testa per chiamare il compagno: doveva avanzare a gattoni perché il passaggio era troppo basso e stretto. 

<<  Che..che cosa??!!  >>

<<  Si …è incastrata!!  >>

<<  Sta…sta bene??  >> un uomo si avvicinò e finalmente Sam lo vide..non si vedeva ma era spaventato quanto Kate

<<  Si  >> rispose Sam debolmente, accennando un sorriso..

<<  Bene… >> l’ uomo la scrutò <<  Hai una brutta botta…ora ti tiriamo fuori… Charlie!!!  >>

<<  Si arrivo!!  >> gridò Charlie e in un attimo un ragazzo con i capelli biondo cenere allungò la mano fino a tirare il sedile verso di lui,  l’ uomo la prese delicatamente per le braccia e Kate la prese in vita.

<<  Pronti?…Charlie, tira più che puoi quel sedile, ...Kate.. >> l’ uomo si rivolse a Charlie e poi si scambiò uno sguardo eloquente con Kate.. <<  Ora.. >>

Sam sentì Charlie tirare più che poteva, tutti e tre si stavano lamentando per la fatica, ma ce la stavano mettendo tutta. Sam cadde di schiena, libera da quella morsa, si mise d’ istinto una mano sulla testa per sentire com’era presa la botta, il bacino le sanguinava tanto quanto la ferita che stava tastando, e aveva le mani e le braccia graffiate.

<<  Tutto ok??  >> chiese l’ uomo

<<  Credo di … >>

<<  Sam??…Sam!!!  >> Charlie fu invaso da una felicità inspiegabile <<  Vieni qui.. >> Charlie accovacciato, spalancò le braccia verso Sam.. lei si alzò con il busto da terra e abbracciò forte Charlie…lui le portò la mano sulla testa e la accarezzò…     

<<  Ma che… >> anche Kate ora aveva stampato un sorriso sulla faccia e si domandava come mai i due si conoscevano..ma fu quasi subito interrotta dal rumore precedente..

<<  E‘ tornato.. >> disse Sam spaventata, che si stava tenendo alla felpa di Charlie  

<<  Usciamo di qui.. >> disse sottovoce Charlie

<<  Dammi la mano.. >> L’ uomo si rivolse a Sam <<  Riesci a correre??  >> parlava in modo calmo e aveva un tono di voce che trasmetteva sicurezza

<<  Si… >> Sam si avvicinò all’ uomo e gli diede la mano..

Tutto successe in un attimo, uscirono tutti e quattro lentamente dalle lamiere e Sam si accorse che il pilota mancava, ma proprio allora capì che cosa era successo prima, quel mostro l’aveva ucciso..

Cominciarono a correre, erano inseguiti da quella creatura, potevano morire da un momento all’ altro.

Lei non se lo sapeva spiegare, sapeva solo che fino a che la sua mano avrebbe tenuto quella dell’uomo sarebbe andato tutto bene, lui l’avrebbe portata in salvo.

Andavano addosso a rami degli alberi, il fango li rallentava e la pioggia li confondeva: non stavano correndo verso un posto preciso.

<<  Aiutooo!!  >> un grido echeggiò, Jack si fermò e si voltò, lasciò la mano di Sam e corse ad aiutare Charlie che si era incastrato in un groviglio di fili di ferro, Sam rimase lì ferma, era terrorizzata e molte lacrime le scesero sul viso mischiandosi con le gocce di pioggia che ormai l’ avevano inzuppata.

<<  Fermo!!… >> Charlie si stava agitando, più si agitava e più rimaneva impigliato <<  Ora corri, corri!!!  >> L’uomo l’ aveva liberato e di nuovo ripresero a correre, l’ uomo riprese la mano di Sam e lei lo seguì, mise tutte le sue forze per correre e si ritrovarono all’improvviso tra due cespugli fitti.

<<  Shh Shh.. >> L’ uomo si fermò e strinse Sam, lei intravide la ricetrasmittente dentro la tasca dei suoi pantaloni, grazie alla quale li avrebbero salvati..; ma Charlie era sparito, Kate pure..

<<  Guarda.. >> disse Sam guardando il cielo, <<  Ha smesso di piovere!! >> e sorrise…anche l’ uomo fece la stessa cosa, quando entrambi sentirono le voci di Charlie e Kate e decisero, quindi, di uscire dai cespugli,  sorprendendo Charlie che, come Kate, guardava in alto scrutando il cielo..

<<  E‘ del pilota.. >> disse l’ uomo avvicinandosi ai due che, non aspettandosi  il suo arrivo, si erano per un attimo spaventati.

Kate non capì e lo guardò dubbiosa.. <<  Il distintivo.. >> disse l’uomo indicandole la mano in cui reggeva l’ oggetto..

<<  Ahn…Avete visto cos‘era??  >> chiese Kate

<<  No era dietro di noi.. >> e l’ uomo indicò con la mano Sam <<  Ci siamo nascosti nei cespugli.. >>

<<  Ragazzi.. >> Charlie attirò l’ attenzione  <<  Come ve la spiegate una cosa del genere??  >> e indicò con il dito verso l’ alto..         

Sam alzò gli occhi, come gli altri, e vide inorridita, sul ramo di un albero, ciò che era rimasto di quella che poteva essere solo una persona.. Il pilota di quel dannato volo.

 

  
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