Sam riprese i sensi e iniziò a
respirare faticosamente. Cercò di aprire gli occhi ma
non ci riuscì, cercò di muovere le dita della mano ma sembrava tutto inutile,
si muovevano appena. Era troppo stordita per capire che cosa
stesse succedendo ma a poco a poco riprese la vista: era a testa in giù
e le mani le ricadevano inerti nel vuoto sottostante, vide i sedili blu
dell’aereo, tantissimi bagagli che erano stati scaraventati da tutte le parti, e
due persone che, come lei, erano rimaste incastrate tra i sedili. Infine capì
che l‘aereo era capovolto, in posizione obliqua.
<< Aiuto… >> Sam
cercò di gridare ma il risultato fu più un sospiro disperato che echeggiò in
quel cupo silenzio, e nessuno rispose. Avrebbe voluto piangere
ma non ci riuscì; la testa le pulsava sempre di più e si sentiva
svenire; delle goccioline le scendevano dalla nuca, cadendo a terra, formando
una pozza rossa : stava perdendo troppo sangue. Fissando la pozza scura, si
stava chiedendo che cosa fosse successo, l’ aereo era
precipitato e si era frantumato in molte parti, e lei, che era nel muso dell’
aereo, era rimasta sola con delle persone per le quali ormai non c’era più
niente da fare, ed ora era incastrata tra due sedili che non la lasciavano
muovere, il bacino le faceva malissimo e la pancia era completamente
schiacciata tanto da non farla nemmeno respirare. Sam
si abbandonò a
questi pensieri, la vista le si offuscò, chiuse gli occhi senza nemmeno
accorgersene e rimase appesa come un corpo morto, sprofondando in un sonno dal
quale forse non si sarebbe mai più risvegliata.
<< T…
>>
<< Tras…ttent…nd.. Via… >>
Sam strizzò gli
occhi, aveva sentito una voce, forse era stata la sua immaginazione, ma l’
aveva svegliata; forse erano passate delle ore o forse dei giorni; era più
stordita di prima e non capiva nulla, sentiva sospirare qualcuno: quel qualcuno
era lontano, si avvicinò con fatica e poi si allontanò di nuovo. Sentì battere alcune volte e
poi sentì gridare di terrore una donna e qualcosa le passò velocemente a fianco.
Sam aprì nuovamente gli occhi a fatica, che essendo
ridotti a due piccole fessure, le davano una visione sfuocata dell’ ambiente circostante; ma comunque lo vide bene: le era
appena caduto affianco un cadavere che ora giaceva alla base dell’aereo.
Nessun’ombra si muoveva, non c’ era
nessuno, solo la pioggia fuori, battendo sulla lamiera dell’ aereo,
provocava un fastidioso tintinnio.
Poi però udì di nuovo delle voci...
<< Stai bene?? >>
<< Si.. >> ci fu una pausa <<
…tu?? >> Rispose la donna con voce
terrorizzata: sentiva che stava respirando affannosamente
<<…Si…>> esitò a rispondere l’ altro: anche lui aveva il respiro pesante.
Non sapeva chi dei due avesse fatto
cadere il cadavere, ma era certo che c’erano realmente delle persone là con lei
e che non era la sua immaginazione; Sam voleva
chiedere aiuto ma non riusciva a parlare, le mancava il fiato e presto sarebbe
di sicuro svenuta di nuovo.
<< Sto bene, ….Charlie
sta bene se vi interessa…Arrivo…
>> una terza voce, più vicina delle altre, si fece sentire.
<< C…Cha….Charlie... >> Sam cominciò ad
agitarsi, ma non riusciva a farsi sentire, le sue parole erano ancora deboli, e
più provava ad alzare la voce, più i sedili le stringevano la vita provocandole un dolore indescrivibile.
<< Non serve che sali fin qui… >> i
due ricominciarono a parlare
<< Ce la faccio… >> per un momento
la donna si lamentò per la fatica, e Sam non si
sorprese: stavano scalando l’ intero aereo e forse avevano raggiunto un punto
difficile da raggiungere, ma andò tutto bene perché la donna respirando
nuovamente a fatica, fece una domanda <<
Questa trasmittente che aspetto ha??
>>.
Sam decise di rimanere ad
ascoltare invece di chiedere aiuto, perché in quel momento non l‘ avrebbero
sentita.
<< E‘ una specie di wolki
tolki… >> Rispose l’ uomo e i due, per alcuni secondi non
parlarono, si stavano dando da fare per trovare la trasmittente, finchè qualcuno
tossì e la donna urlò dallo spavento una seconda volta.
<< Hey…puoi
sentirmi??…Dammi quell‘ acqua… >> passarono
alcuni secondi << Ecco….bevi, su… >> stava dicendo l’ uomo
a quello che poteva essere un superstite che tossì ancora più forte..
<< Quanti sopravvissuti ?? >> Chiese il superstite, riprendendosi
subito
<< 48 sicuri…..hai qualcosa di rotto?? >> chiese l’ uomo
<< No, No… >> Lo interruppe subito
l’ altro.. << Ho solo la testa
che…che mi gira.. >> concluse
<< Si…E’ una commozione forse… >>
<< Da quanto è successo ?? >> Cambiò discorso il superstite
<< 16 ore… >>
<< 16??!! >> ci fu silenzio..
<< …Sono arrivati?? >>
<< Non ancora >>
<< 6 ore dopo il decollo….la radio si è rotta…persi i contatti….abbiamo
virato per atterrare alle Fiji….quando
abbiamo incontrato la turbolenza…eravamo mille miglia fuori rotta….ci stanno cercando da un’ altra parte… >> ci fu
nuovamente un’ altra pausa, Sam rimaneva immobile,
con il fiato sospeso, ad ascoltare: aveva prestato attenzione persino alle
ripetitive pause tra una frase e l’ altra che il superstite faceva, sentiva i
suoi sospiri, sentiva che era preoccupato, immaginò che fosse il pilota di quell’ aereo… .
<< La ricetrasmittente… >> gridò
agitato il pilota; ora, non vedendo la scena che si stava svolgendo, almeno uno
di quei tre volti sconosciuti, stava
prendendo forma nella mente di Sam.
<< Bene….è quello che cercavamo…tu,...tu
non muoverti è meglio >>
<< No… sto bene >> insistè il
pilota.. << E‘ là dietro, dietro
al sedile… >>
<< Dov‘ è Charlie?? >> chiese ad un certo punto l’ uomo.
Si sentì un rumore d’accensione che
però si interruppe. << Non funziona >> disse subito il pilota con un tono
seccato.
<< Charlie?? >>
la voce della donna si era fatta più vicina e si rivolse dubbiosa a un punto
indefinito nel vuoto circostante.
Si sentì un colpo, << Che facevi nel bagno?? >> la donna riprese, la sua voce divenne più cupa e sospettosa
quando lo rivide..
<< Perché?? >> chiese Charlie
allegro in modo da non far insospettire la donna… ma un rumore improvviso,
proveniente dall’ esterno fece star zitti tutti..
<< Che diavolo era ??? >> Chiese l’
uomo ancora assieme al pilota << Kate.. >> e si rivolse alla donna sottovoce. Il
rumore si udì di nuovo..
<< E‘ qua fuori… >> la voce della
donna si era ora allontanata e si era fatta più bassa
<< Cosa??
Cosa?? >> chiese il pilota
spaventato..
<< Shh >> lo zittì l’ uomo.. Il rumore si udì
un altro paio di volte, si era avvicinato, l’ombra di una creatura enorme passò
fuori dall’aereo, sradicando alcune piante e causando un fragore che fece vibrare
parte dell’aereo.
Sam sentì che uno dei tre,con un bizzarro Gne Gne, stava pulendo un vetro dall’ umidità che era
presente anche su tutti gli altri finestrini, per cercare di vedere che cosa
fosse quella creatura; era spaventata e lo fu ancora di più quando, dopo un
lungo silenzio, udì il grido pieno d’orrore del pilota, accompagnato dagli urli
terrificanti e interminabili della donna che si chiamava Kate…
Sam voleva scappare, c’era una
creatura che li avrebbe uccisi, forse era solo un
brutto incubo, forse si era addormentata di nuovo. Poi non udì più le grida del
pilota e anche Kate smise di gridare
ma si sentiva chiaramente che era scioccata da ciò che era appena
successo.
<< Che diavolo è successo??!! >> Gridò Charlie
spaventato
I due non risposero, il rumore di quella creatura fece
di nuovo sobbalzare tutti, l’ aereo si mosse, finchè, in un attimo, fu completamente a terra, capovolto
orizzontalmente: le lamiere si erano schiacciate dall’ impatto e le mani di Sam ora toccavano l’estremità opposta dell’aereo.
Sam si sentì spezzare a metà, uno
dei due sedili si
era stretto ancora di più in una morsa, << A…Aiuto!!
>> prese fiato e gridò, il dolore le lacerò la vita, si morsicò il
labbro per cercare di non
sentire dolore…
<< Jack andiamo!! >> gridò Kate
<< Lasciala!! >> gridò Charlie
I tre non l’ avevano sentita, avevano troppa paura, << Charlie…Charlie!!! >>
riprese a gridare contro ogni dolore soffocante…
<< Hey..
>> una donna dai capelli castano scuro le si presentò davanti: era tutta
bagnata e aveva la faccia stravolta dalla paura << Hey Jack!! …ho…ho
trovato una ragazza!!
>> girò la testa per chiamare il compagno: doveva avanzare a gattoni perché il passaggio era troppo basso e
stretto.
<< Che..che
cosa??!! >>
<< Si …è incastrata!! >>
<< Sta…sta bene?? >> un uomo si avvicinò e finalmente Sam lo vide..non si vedeva ma era spaventato quanto Kate
<< Si
>> rispose Sam debolmente, accennando un
sorriso..
<< Bene… >> l’ uomo la scrutò << Hai una brutta botta…ora ti tiriamo fuori… Charlie!!! >>
<< Si arrivo!! >> gridò Charlie
e in un attimo un ragazzo con i capelli biondo cenere
allungò la mano fino a tirare il sedile verso di lui, l’ uomo la prese delicatamente per le braccia
e Kate la prese in vita.
<< Pronti?…Charlie,
tira più che puoi quel sedile, ...Kate.. >> l’
uomo si rivolse a Charlie e poi si scambiò uno
sguardo eloquente con Kate.. << Ora.. >>
Sam sentì Charlie
tirare più che poteva, tutti e tre si stavano lamentando per la fatica, ma ce
la stavano mettendo tutta. Sam cadde di schiena,
libera da quella morsa, si mise d’ istinto una mano sulla
testa per sentire com’era presa la botta, il bacino le sanguinava tanto quanto
la ferita che stava tastando, e aveva le mani e le braccia graffiate.
<< Tutto ok?? >> chiese l’ uomo
<< Credo di … >>
<< Sam??…Sam!!! >> Charlie fu invaso da una felicità inspiegabile << Vieni qui.. >> Charlie
accovacciato, spalancò le braccia verso Sam.. lei si
alzò con il busto da terra e abbracciò forte Charlie…lui
le portò la mano sulla testa e la accarezzò…
<< Ma che… >> anche Kate ora aveva stampato un sorriso sulla faccia e si
domandava come mai i due si conoscevano..ma fu quasi
subito interrotta dal rumore precedente..
<< E‘ tornato.. >> disse Sam spaventata, che si stava tenendo alla felpa di Charlie
<< Usciamo di qui.. >> disse
sottovoce Charlie
<< Dammi la mano.. >> L’ uomo si
rivolse a Sam << Riesci a correre?? >> parlava in modo calmo e aveva un
tono di voce che trasmetteva sicurezza
<< Si… >> Sam
si avvicinò all’ uomo e gli diede la mano..
Tutto successe in un attimo, uscirono tutti e quattro
lentamente dalle lamiere e Sam si accorse che il
pilota mancava, ma proprio allora capì che cosa era successo prima, quel mostro
l’aveva ucciso..
Cominciarono a correre, erano inseguiti da quella
creatura, potevano morire da un momento all’ altro.
Lei non se lo sapeva spiegare, sapeva solo che fino a
che la sua mano avrebbe tenuto quella dell’uomo sarebbe andato tutto bene, lui l’avrebbe
portata in salvo.
Andavano addosso a rami degli alberi, il fango li
rallentava e la pioggia li confondeva: non stavano correndo verso un posto
preciso.
<< Aiutooo!! >> un
grido echeggiò, Jack si fermò e si voltò, lasciò la mano di Sam
e corse ad aiutare Charlie che si era incastrato in
un groviglio di fili di ferro, Sam rimase lì ferma,
era terrorizzata e molte lacrime le scesero sul viso mischiandosi con le gocce
di pioggia che ormai l’ avevano inzuppata.
<< Fermo!!… >> Charlie
si stava agitando, più si agitava e più rimaneva impigliato << Ora corri, corri!!! >> L’uomo l’ aveva liberato e di nuovo
ripresero a correre, l’ uomo riprese la mano di Sam e
lei lo seguì, mise tutte le sue forze per correre e si ritrovarono
all’improvviso tra due cespugli fitti.
<< Shh Shh.. >> L’ uomo si fermò e strinse Sam, lei intravide la ricetrasmittente dentro la tasca dei
suoi pantaloni, grazie alla quale li avrebbero salvati..; ma Charlie era sparito, Kate pure..
<< Guarda.. >> disse Sam guardando il cielo, << Ha smesso di piovere!! >> e sorrise…anche
l’ uomo fece la stessa cosa, quando entrambi sentirono
le voci di Charlie e Kate e
decisero, quindi, di uscire dai cespugli,
sorprendendo Charlie che, come Kate, guardava in alto scrutando il cielo..
<< E‘ del pilota.. >> disse l’ uomo
avvicinandosi ai due che, non aspettandosi
il suo arrivo, si erano per un attimo spaventati.
Kate non capì e lo guardò dubbiosa.. << Il
distintivo.. >> disse l’uomo indicandole la mano in cui reggeva l’
oggetto..
<< Ahn…Avete
visto cos‘era?? >> chiese Kate
<< No era dietro di noi.. >> e l’
uomo indicò con la mano Sam << Ci siamo nascosti nei cespugli.. >>
<< Ragazzi.. >> Charlie
attirò l’ attenzione << Come ve la spiegate una cosa del genere?? >> e indicò con il dito verso l’
alto..
Sam alzò gli occhi, come gli
altri, e vide inorridita, sul ramo di un albero, ciò che era rimasto di quella
che poteva essere solo una persona.. Il pilota di quel
dannato volo.