Neville Paciock era senza ombra di dubbio un ragazzo
felice e realizzato. Aveva vent’anni ed era già famoso come eroe del mondo
magico,ma aveva scelto di occuparsi dell’Erbologia,la sua passione. Dopo la
guerra aveva comprato un appartamento a Diagon Alley, aveva traslocato (per
grande gioia di nonna Augusta che lo adorava ma voleva anche la casa libera) e
aveva iniziato a lavorare in una serra che produceva ingredienti per rifornire
le farmacie (magiche ovviamente). Era molto bravo e ben presto era diventato
direttore del reparto Sperimentazioni, risolvendo i problemi economici. La sua
vita si poteva definire oltremodo soddisfacente,se non fosse che a Neville
mancava senz’altro una donna. Glielo dicevano Ron e Harry,che i problemi di
donne li avevano ormai risolti. Glielo dicevano Hermione e Ginny,le fidanzate
dei sopracitati. Glielo dicevano i colleghi,glielo diceva il suo datore di
lavoro e glielo diceva anche nonna Augusta. “Voglio diventare bisnonna
figliolo,vedi di darmi questa soddisfazione!” e Neville sapeva che non
bisognava mai contraddire Augusta Paciock.
***
“Figliolo,tu
hai proprio bisogno di una donna” si disse quella mattina lo stesso Neville
prima di andare a lavoro. Usò la polvere volante e arrivò in ufficio,dove passò
una giornata piena di stress. Quando alle sei e mezza uscì era stanco,nervoso e
decise che aveva bisogno urgente di un drink. Poco male se il Paiolo Magico era
chiuso da un anno. Se Tom aveva deciso di andarsene in pensione lasciando il
bar e la locanda a sconosciuti non era mica colpa di nessuno! Sarebbe andato in
un pub babbano,senza facce conosciute…
Poi entrò nel locale per passare dall’altra parte di
Londra (in quanto passaggio era sempre aperto) quando qualcosa di pesante gli
arrivò addosso facendolo rovinare a terra.
“Ma che diavolo…”
“Oh,mi scusi! Sono mortificata! Davvero,stavo
trasportando questi quando…”
Ma mentre la ragazza parlava Neville era rimasto
incantato a fissarla. I capelli biondi erano ordinati in boccoli di media
lunghezza,il naso a patatina era molto grazioso e la ragazza era tondetta e non
molto alta,ma non si poteva dire che non fosse carina. Beh,per Neville non era
carina. Era perfetta.
Intanto la ragazza continuava a scusarsi e Neville
capì che doveva dire qualcosa.
“Non si preoccupi signorina,non mi sono fatto
niente…a proposito,piacere,io sono Neville Paciock”
“Neville?!?!” disse l’altra ridendo come di
sorpresa.
“Ci conosciamo?” il ragazzo si disse che se avesse
davvero conosciuto quello schianto se lo sarebbe ricordato.
“Neville sono io,Hannah!”
“Ha-Hannah??! Hannah Abbott?” Neville era sconvolto.
“Precisamente,per servirla” disse la ragazza
spostandosi per farlo entrare. Neville si accorse solo in quel momento che il
locale era sistemato e pulito come non lo si era mai visto. Il nuovo gestore
doveva essere davvero bravo,perché l’arredamento era di ottimo gusto e il
locale era senz’altro accogliente.
“Wow! Guarda qua che roba! Ma chi è il nuovo
proprietario? Tu lo conosci? E cosa ci fai qui?”
“Hey,frena gli ippogrifi Paciock! Il locale è mio…l’ho
comprato dal vecchio Tom e gli ho dato una sistemata…lo sai bene che a scuola
ero un disastro ma in cucina non mi batte nessuno! E il locale è una buona
occasione per dimostrarlo…”
“T-tuo?” Neville doveva avere un’espressione degna
di un troll in quel momento. Luna gli avrebbe detto che forse lo aveva colpito
un Gorgosprizzo. Mah. In ogni caso il cervello del povero ventenne mulinava
velocemente: Hannah Abbott se la ricordava bene,certo! Treccine
bionde,piccolina,timida e dolce. E allora perché quella che aveva di fronte non
era affatto una bambina ma una donna? La dolcezza le era rimasta nei
gesti,negli occhi,ma era cresciuta,era…bella. Sì,Neville non trovava altro modo
di definirla. Così si fece servire un po’ di whisky e parlarono del più e del meno.
Hannah non aveva finito Hogwarts,come d’altra parte molti del loro anno,e aveva
scelto di impegnarsi nella cosa che le riusciva meglio:la cucina. Suo padre
l’aveva assecondata in tutto,e lei aveva fatto il giro del mondo ed era pronta
a far diventare il suo Paiolo un posto alla moda. Neville le raccontò del suo
lavoro,di sua nonna,della sua vita e della sua passione per l’Erbologia. Al
momento di congedarsi erano quasi tristi,perché si erano divertiti così tanto!
Ma nessuno dei due disse niente,così Neville tornò a casa ben sapendo che a
causa del lavoro non avrebbe rivisto Hannah se non il venerdì seguente. Chissà
perché la cosa lo incupiva…