Ciao
a tutti, scrivo all’inizio perché dopo rovinerei
l’effetto…
Questa
è la lettera che Jass scrive per Leslie…
Spero
vi piaccia…. Fatemi sapere come la trovate…
Un bacio….
Il tuo ultimo ricordo
Una
giornata d’autunno, le
foglie cadono dagli alberi ed intorno tutto è rossiccio.
Un
ragazzino entra nel
cimitero, non ha più di 14, ma il suo viso è
sofferente e duro…
Cerca
con gli occhi un
qualcosa… Gira tra le fredde lapidi, e poi ne scorge una
particolare… Subito la
osserva… è ricoperta di fiori, fiori rossi,
viola, bianchi.
Si
avvicina cauto… osserva la
foto incastonata nella pietra, rappresenta una ragazzina bionda, con
gli occhi
accesi e vispi, tutta sorridente… la guarda per qualche
minuto e poi si butta
ai piedi della lapide e inizia a singhiozzare.
Si
ricompone e si siede di
fianco alla tomba.
Prende
un foglio dalla tasca
del giubbotto e inizia a leggere.
“Leslie…
sono passati due
anni ormai… ma tu rimani nel mio cuore… e la
ferita che hai scolpito resta, resta
come se fosse stato ieri.
Ricordo
ancora i tuoi zigomi…
la tua bocca… e i tuoi occhi.. di quel verde smeraldo, che
ancora ora popola i
miei sogni…
Tu
eri la mia musa… la mia
vita…
Prima
di te ero perso… sapevo
di avere una vita noiosa e schifosa davanti, e subivo ogni
giorno…
Poi
sei arrivata tu… Tu… il
mio angelo biondo… e mi hai insegnato a staccarmi dalla
realtà, e ad aprire la
mente… così è nato il nostro
Regno… Terabithia…
La
realtà non aveva nulla di
bello e particolare… ma la nostra immaginazione e il nostro
luogo erano più che
perfetti…
Vivevamo
in un mondo
fantastico… ma tutto è durato così
poco…
Non
riesco a darmi pace… so
che è colpa mia… avrei dovuto portarti con me a
quel museo…
Ma
non l’ho fatto… in parte
non volevo… ed un po’ mi ero dimenticato
completamente di te… e ti ho condotto
alla morte…
Tu…
tu eri così… giovane…
così bella… E’ stata colpa
mia… E’ stata tutta colpa
mia…”
Ripete
questa frase con un
singhiozzo, si ferma torna a piangere, si riasciuga le lacrime e
riprende in
mano il foglio.
Ogni
parola che legge gli fa
male… ogni secondo che passa lì è come
una coltellata nel cuore… è la vita di
chi ha perso una persona cara.
“E
ora… ora senza te sono
perso… ho un mondo intero, e nessuno con cui
condividerlo… vorrei tanto
riaverti con me… riabbracciarti… rivedere il tuo
sorriso, sentire la tua voce…
ma sono solo ricordi che conserverò gelosamente nel mio
cuore.
Sei
sempre nella mia mente,
ogni cosa mi ricorda te… e ogni sera prima di addormentarmi
il tuo ricordo si
fa vivo, e mi fa scendere quelle due lacrime che squarciano il mio
cuore…
Come
vorrei rivivere quei
momenti con te… e..tornare indietro per… per
salvarti”
Le
lacrime inondano il suo
viso, è tentato di non leggere più, per non
continuare a riaprire la ferita.
“Da
quel giorno non sono più
andato in nessun museo… forse è un atteggiamento
infantile… hanno provato a portarmi,
ma ogni volta rivivevo quei momenti, ogni volta un terrore mi assaliva,
e il
mio petto si squarciava dal dolore.
Non
mi do pace… come ho potuto
non portarti? Come ho potuto non farlo? Perché?
Io
volevo condividere tutto
con te… ma tu… sicuramente eri già
stata in un museo, e io… ero… geloso di
questo… sapevo che tu non me lo avresti mai fatto notare ma
io non volevo…
Ed
ora sono qui… e tu sotto
terra, e non è giusto.. la vita è
ingiusta…
Avrei
dovuto andare io
all’inferno… non tu… continuano ad
essermi impresse quelle parole che mi disse
mio padre “Non so cosa fa dio… ma sicuramente non
manderà all’inferno quella
ragazzina”
Non
può averti mandato
all’inferno… tu eri un angelo… e sono
sicuro che ora tu sei in cielo…
So
che non provi rancore per
me… ma io ne provo è stata colpa mia… e vorrei solo tornare
indietro… vorrei solo salvarti…
Sei
arrivata come sei andata
via… così silenziosa, in punta di
piedi… e mi hai salvato…
E
quindi volevo dirti grazie…
grazie per avermi salvato…
Grazie
per essere stata con
me per quel tempo… e per aver fatto di me, un nuovo
Ragazzo…
Ma
devo andare avanti… anche
se non riuscirò mai a staccarmi da te… piccola
fanciulla…
Non
ti dimenticherò mai… Sei
sempre nel mio cuore… Ti amo come nessuno mai ha
fatto… sei stata la persona
migliore del mondo…”
Abbraccia
la lapide e le da
un bacio.
“Dove
la corda si è spezzata
ho costruito un ponte… mia sorella ha preso il posto come
sovrana di
Terabithia, ma tu sei sempre la vera reale…
Io
non ti dimenticherò mai, e
nemmeno il nostro popolo, hai salvato tutti, me e loro…
Ah,
non preoccuparti per i
tuoi genitori, di tanto in tanto vado a trovarli, mi considerano quasi
un
figlio, e P.T. è cresciuto, dovresti vedere
com’è bello…
Grazie
per tutto…”
Prende
da sotto il giubbotto
un quaderno ed una rosa rossa.
Infila
il foglietto appena
letto all’interno di quell’album…
Mette
il gambo della rosa tra
le pagine, chiude il raccoglitore e la posa sulla lapide.
“Questo…
è l’album dei
disegni… e lo dono a te…
Ora
so che tu sei sempre con
me… non mi abbandoni nelle difficoltà, ma mi
aiuti…
Grazie
ancora di tutto… A
presto… Leslie…”
Guarda
ancora la foto sulla
lapide la accarezza e lentamente si alza, si asciuga le lacrime e torna
sui
suoi passi, questa volta con la certezza di non essere più
solo.