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Autore: Shainareth    24/09/2009    7 recensioni
[Gundam SEED Destiny] «Che colpo di fortuna», si rallegrò il giovane.
Due occhi azzurri lo fulminarono, mettendolo a tacere, e Miriallia tornò a premere tenacemente il pulsante dell'allarme.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ascensore




«Che colpo di fortuna», si rallegrò il giovane.
   Due occhi azzurri lo fulminarono, mettendolo a tacere, e Miriallia tornò a premere tenacemente il pulsante dell'allarme.
   «Vacci piano, così rischi di romperlo.»
   «Preferisci che rompa la tua testa?»
   Dearka sospirò. «Sei diventata troppo manesca, nell'ultimo periodo.»
   «Hai la memoria corta? O per te è un atto d'amore, quello di scagliarsi contro qualcuno con una lama nel pugno?»
   «Ecco, allora è così che avrei dovuto interpretare il ceffone che mi desti due anni fa?»
   La ragazza provò a battere con la mano dei colpi contro le porte sigillate dell'ascensore in cui erano rimasti bloccati quando si erano ritrovati casualmente in visita dal Delegato Athha nello stesso momento. Al ritorno lei avrebbe preferito prendere le scale, ma Kira e Lacus, trascinandosi dietro Yzak e Shiho, l'avevano convinta a fare la strada più breve per raggiungere il pian terreno tutti insieme, seppur per mezzo di due elevatori differenti.
   «Lo sapevo che non dovevo fidarmi.»
   Dearka la fissò sconvolto. «Non starai mica pensando che sia opera mia?» Lei sbuffò ed intrecciò le braccia sotto i seni, fingendo di non accorgersi della sua esistenza. «Sul serio, Miri, non potremmo discuterne con calma?» Un calcio scagliato contro la base del pannello dei comandi lo convinse che la reporter non era molto d'accordo. «Va bene, mi rendo conto che magari, in piccolissima parte, è colpa mia.»
   «Magari?!», ripeté Miriallia con voce isterica. «In piccolissima parte?! Certo che ne hai, di faccia tosta!»
   Il soldato di ZAFT cercò di poggiarle una mano sulla spalla nel tentativo di farla calmare, e lei gliela stoppò. Dearka ebbe il presentimento che, se ci avesse provato ancora, presto si sarebbe ritrovato con alcune falangi in meno. «E sia, mi assumo ogni responsabilità riguardo a quanto è accaduto fra noi.» Era persino stupido precisarlo, in effetti, ma sapeva che dicendolo sarebbe almeno riuscito a smorzare la sua rabbia.
   «E ti ci sono voluti due anni per capirlo? Complimenti al tuo neurone», lo applaudì la fanciulla, con acido sarcasmo. Non lo avrebbe perdonato, per lo meno non troppo facilmente. Per lui aveva messo da parte un dolore che in realtà ancora sentiva dentro, benché non più lacerante come era stato all'inizio, e quel deficiente aveva rovinato tutto, facendola pentire di essersi lasciata andare col primo che aveva preso a farle la corte dopo la scomparsa di Tolle. Lei ci aveva creduto sul serio, ma quel cretino di Dearka, evidentemente, non aveva idea di quanto le fosse costato.
   «Meglio tardi che mai», se ne compiacque il suddetto cretino, ottenendo di farla sbuffare ancora. «Ora, visto che ci siamo chiariti», riprese come se nulla fosse, «non potremmo fare un secondo tentativo?»
   Offesa da quella proposta inaccettabile, Miriallia batté più volte il pugno contro il pulsante rosso, provocando un frastuono assordante.

«F6.»
   «Affondata, maledizione!»
   «Ehm... Delegato?», osò Shiho, preoccupata dal continuo suonare dell'allarme.
   «Zitta, zitta! Gliene resta solo una», gioì lei.
   «Cagalli, guarda che forse dovremmo davvero liberarli.»
   Alzò gli occhi ambrati sull'amante per due decimi di secondo, e subito tornò a prestare attenzione al piccolo schermo della console portatile con la quale lei e il suo gemello stavano ammazzando il tempo ai piedi dell'ascensore che avevano deciso di bloccare circa quindici minuti prima. «Sconfiggo Kira e provvederò a farlo», rispose quasi disinteressata alla questione.
   «Non cantare vittoria troppo presto: la nave che mi è rimasta è la più piccola, ci metterai una vita a trovarla», l'avvertì l'Ufficiale Yamato, accanendosi sul gioco anche più di lei.
   «Taci, soldato! Non puoi competere con un Generale!»
   «Mi chiedo se tutta questa messa in scena servirà a qualcosa», mormorò dubbiosa Lacus, ignorandoli.
   «Mah», scrollò le spalle Yzak. «Secondo me, più tempo rimangono da soli, più corriamo il rischio di tirare fuori da lì un cadavere biondo.»













Non incolpate me per quello che combina Dearka: non ho idea di cosa abbia fatto a Miriallia, quindi prendetevela con lui. O, meglio ancora, con gli autori.
Ringrazio i lettori, Atlantislux (Leggete la sua longfic perché ne stravale la pena!), Gufo_Tave, hinata_chan, kari16, Lightning_, Lil_Meyer, maryrobin, NicoDevil e Rinoa87heart. ^^
Shainareth





  
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