L'alba,
cominciò a svegliare il cielo,
tingendolo di nuovi colori.
Dal letto, da quella vastità di lenzuola candide,
si scorgeva un ragazzo di una
innocenza disarmante.
Era così piccolo, etereo.
Ogni tanto si girava nel mare bianco, sbuffando per le
scomode posizioni che prendeva,
Lui stesso avrebbe voluto fargli da letto.
Si avvicinava sempre di più per sentire i suoi respiri, il
calore della sua pelle,
quelle mani che si stringevano in
pugni mentre tiravano le lenzuola
Lui, davanti a tutto ciò tremava, rabbrividiva ,
arricciava le labbra che per anni
hanno raccolto solo anime.
Salì sul letto con prudenza, preoccupandosi di non far
rumore e di non interrompere
quella scena così delicatamente
divina.
Lo accarezzò dolcemente, piano piano
fece scendere la mano sul collo e
poi sul petto caldo, soffermandosi per un po’
con sguardo senza espressione
osservava i suoi movimenti regolari.
Afferò le sue mani chiudendole per
poi abbracciarlo.
Il ragazzo notò che qualcuno lo stava accarezzando,
Nessuna parola
Nessun rumore
Solo i loro respiri che si univano in quell'intreccio di lenzuola bianche, eteramente bianche.
Signorino, è ora di alzarsi
Il ragazzo fece finta di niente, continuava a dormire posandosi sul suo ventre.
L’uomo, come se stesse cogliendo una rosa blu fra mille margherite
Passò la sua mano sulla nuca, sollevandolo e molto lentamente gli sussurrò nuovamente da vicino
Signorino, è ora di
alzarsi.