Una folle corsa
-Ash Ketchum di Pallet!- rispondeva a chiunque si
presentasse.
Era riuscito nel suo sogno, vincendo la lega di
Houne.
…Eppure c’era una
perenne sensazione di vuoto in lui, che veniva si, nascosta dal suo orgoglio ma
traspariva dal suo cuore e dai suoi occhi.
Erano in viaggio dopo
una giornata ricca di avvenimenti lui, Brock, Vera e Max, sulla strada del
ritorno.
Capitarono nella cittadina di Rayes molto
vicina a quella dei due fratelli.
Il centro abitato si
affacciava sul mare, di uno splendido azzurro che si univa a quello del cielo.
Era una giornata abbastanza temperata ma il vento non incoraggiava a fare un
tuffo in mare.
Vera dopo una breve
discussione con Max, pregò Brock di andare da qualche parte a mangiare.
-Tu pensi solo a
quello!- la rimbeccò Max facendola tacere.
-Pikachu!-
Ash sorrise. – A me non
sembra una cattiva idea!-
E così i quattro, che
di certo non passavano inosservati, mangiarono in un grazioso locale lì vicino,
dove dalle finestre si poteva godere di una splendida vista.
Il nostro Brock era
cresciuto, era più maturo, non che avesse smesso di fare la corte alle varie
Jenny e Joy di tutto il mondo, ma si era accorto, conoscendolo bene; di quei
pochi silenzi di Ash carichi di pensieri.
Più volte aveva pensato
che dietro a quella malinconia ci fosse un nome: Misty.
Ma, preferì tacere, un po’ per non ferire i
sentimenti del suo amico, e un po’ per le rare occasioni in cui si ritrovavano
da soli: aveva preferito evitare il discorso.
I ragazzi e i loro
Pokèmon mangiarono allegramente e come di consueto fu Ash a finire per primo.
Il suo sguardo ruotò
dal piatto vuoto alla finestra linda e splendente del piccolo ristorante.
Sobbalzò, e per un
attimo sentì distintamente il cuore battergli furiosamente in petto.
Era sicuro di averla
vista.
Di aver visto i suoi
capelli ramati un po’ scompigliati dal vento.
Si alzò in piedi,
deciso.
C’era qualcosa in lui,
che gli diceva di non andare, di fermarsi, perché si sarebbe illuso, si sarebbe
solo fatto del male… Ma voleva crederci.
-Ash ma che cos’hai?-
La domanda di Vera, non
l’aveva neanche sentita, percepiva solo il suo cuore battere all’impazzata e
una strana sensazione alla bocca dello stomaco…e di sicuro non era la fame.
Corse fuori dal locale
senza dare nessuna spiegazione, Pikachu lo seguì a ruota, chiamandolo.
Brock e Vera
contemporaneamente si alzarono, seguendolo.
Max invece, fu bloccato
da una grossa signora, la cuoca, che gli intimò di pagare.E così in quella
giornata appena iniziata, si ritrovò ad armeggiare con del sapone per i piatti,
un paio di guanti e una spugnetta molto consunta.
…
Ash Ketchum, aveva
raggiunto la spiaggia e intravide un Topegi camminare sulla sabbia dorata, e
una figura femminile sorreggeva il piccolo Pokèmon.
Si avvicinò di più a
quella ragazza.
No.
Non era lei.
Il suo cuore, cessò il
folle ritmo che aveva continuato a sostenere.
Davanti ad Ash, si
presentò una ragazza dagli occhi verde bottiglia e dei capelli legati in due
code, di un castano chiaro.
Delusione.
Non, il solito
sentimento, dopo aver perso una sfida con i Pokèmon, ma uno ancora più
scottante, che sembrava bruciare il suo cuore dall’interno.
Sorrise amaramente,
mentre dava ragione a quella parte di lui che l’aveva supplicato di non andare….
Chi l’avrebbe mai detto
che un ragazzino come lui, potesse provare simili emozioni.
Rivolse un dolce
sorriso al Topegi che lo guardava sbigottito, ma sorridente.
Eppure…un sentimento
contrastante si mescolò in lui: la speranza.
Vera, Pikachu e Brock,lo
raggiunsero col fiatone.
Brock, non sapendo
resistere, prese le mani della ragazza tra le sue.
- Ci conosciamo??-
riuscì a pronunciare lei, sconvolta.
- No…ecco io mi
chiedevo se quel Pokèmon è tuo!- Ash aveva scandito chiaramente quelle parole.
La ragazza sconosciuta,
dopo aver mollato la presa di Brock prese Topegi fra le sue mani.
Il piccolo Pokèmon si
agitava forsennatamente, specialmente dopo aver visto Pikachu.
-Ma no! È di una mia
cara amica, che è al centro per Pokèmon adesso, e mi ha chiesto di tenerlo qui
per un po’!-
Il cuore di Ash
ricominciò a battere con lo stesso ritmo di prima.
- Ah, e posso sapere
come si chiama?-
-Preferirei prima
sapere i vostri nomi!-
-Oh, mia cara io sono
Brock, qui per servirti!-
- Io sono Vera e questo
è Ash da Pallet!-
La ragazza li guardò
attonita, mentre Topegi gemeva chiamando Pikachu.
Sorrise imbarazzata.
-Ah scusate! Io sono
Charlotte da …Cerulian City…-
Ash era impallidito, fu
il turno di Brock parlare.
- E quel Pokèmon, mia
cara Charlotte, di chi sarebbe?-
-Come vi ho già detto
di una mia amica!-
La ragazza, appena
conosciuta,impallidì improvvisamente.
- Oh…Oh….Tu non sarai
mica quell’ ASH!-
- Eh? - esclamarono
Vera e Brock in coro.
- Se ti riferisci a
quello che ha vinto la lega di Houne: si è lui!- esclamò Vera felice.
“ Non può essere il
ragazzo che mi ha descritto Misty, aveva detto che era un’ incapace! Senza
contare, che mi metterebbe al bando, se fosse veramente lui!” Charlotte assunse
un’aria al contempo serena e pensierosa mentre rimuginava su tutto questo.
Senza dire una parola,
si limitò a consegnare Topegi nelle braccia di Ash.
-Cosa aspetti campione?
VA DA LEI NO?-
Ash rimase immobile,
mentre Topegi si stringeva al ragazzo.
Il viso gli si
illuminò.
- Vuoi dire che è la
mia Misty, è la tua amica?-
- Certo! Anche se credo
che mi ammazzerà, quando sarai tu a riportarglielo!-
Charlotte si limitò a ridacchiare, mentre
Vera rimase immobile.
- È… al centro medico
per Pokèmon?- Ash strinse di più Togepi fra le braccia.
- Si!-
- GRAZIE!-
Il ragazzo si allontanò correndo mentre
Pikachu lo seguiva.
- Oh, tu sei Brock giusto?-
- Si! Accidenti lo sai che sei bellissima!-
-Brock!- Vera aggrottò le ciglia cambiando
discorso – Ma Ash da chi sta andando? E perchè non lo fermiamo?-
Brock sorrise alla sua amica, mentre
Charlotte lo guardava dubbiosa.
- Non puoi fermare l’amore, Vera!-
I tre sulla spiaggia videro un ragazzino
con un cappello, e un pikachu correre verso un centro per Pokèmon ben visibile,
situato in fondo ad una strada scoscesa.
Il ragazzo sembrava volasse, mentre Topegi
fra le sue braccia sorrideva felice.
Una folle corsa, per
arrivare a te.
Il ragazzo schivò un camion e la motocicletta
dell’agente Jenny, si ritrovò ad affannare e a cedere un po’ il passo.
Sorrise quando la
costruzione si trovò davanti ai suoi occhi.
Senza pensarci due
volte entrò,odiando subito quella porta verde vermiglio.
Pikachu ne approfitto
prendendo il suo solito posto sulla spalla.
Il ragazzino spaesato
si guardò intorno, di Misty, nessuna traccia. Adocchiò una porta che portavache
portava alle piscine.
Sorrise.
Joy e Chansey lo
guardavano sbalordite.
-Scusami, ragazzino!
Stai cercando qualcosa?-
Ash guardò l’infermiera
Joy che lo guardava con sospetto.
-Si! Misty…- guardò la
faccia interrogativa di Joy -…Una ragazza dai capelli rossi,di solito li porta
legati…-
-Ah!- il volto di Joy
sembrò illuminarsi.
-Sta usando le nostre
vasche per i suoi Pokèmon d’acq..-
Ash, era scomparso
diretto come un fulmine verso la porta davanti a lui.
-Pika, pi!- udirono
l’infermiera Joy e Chansey prima di un fragoroso splach!
Joy, si precipitò nella
stanza, si affacciò, e vide il ragazzino con le braccia alzate che brandiva
Topegi misteriosamente asciutto. Lui,al contrario, era bagnato fradicio e il
suo Pikachu li guardava sconsolato, dal bordo della vasca.
-Pikachu…!- esclamò il
pokèmon con rassegnazione.
La stanza era grande e
luminosa, ed Ash era caduto nella grande piscina e insieme a lui c’era
un’enorme Gyarados che lo guardava minaccioso.
-Etchum!- il ragazzo
starnutì guardando immobile per un attimo il Gyarados.
L’infermiera si mise a
ridere.
-Così impari a non
correre come una furia la prossima volta!!-
Ash, assunse un’aria da
bambino, e sospirando mise “in salvo” Topegi.
Il ragazzino, poi, si
mise a bordo vasca con l’intento di uscire ma...
In quell’istante Misty,
la sua Misty, entrò da un’altra porta.
Indossava una minigonna
nera e una felpa blu scura che si intonava al colore dei suoi occhi.
Rimase paralizzata, e
assunse la miglior espressione interrogativa da quando era nata.
I due ragazzini si
fissarono senza batter ciglio.
In seguito Misty guardò
Topegi giocare a bordo vasca,il piccolo Pokèmon era vicino ad Ash e Pikachu.
Il ragazzo, arrossì
quando la vide avvicinarsi a lui.
- Oh! Topegi!- esclamò
lei prendendo il Pokèmon tra le mani e rivolgendo uno sguardo fra il tenero e
lo stupito al ragazzo; il quale era rimasto immobile per qualche secondo
fissandola.
Ash decise senza
indugiare, di uscire dalla vasca, mentre cercando di riprendere un po’ di
contegno, si limitava a strizzare il suo cappello.
Pikachu, Topegi e
l’infermiera Joy li guardavano in silenzio.
-…Ash!...Cosa ci fai
qui? E posso sapere chi ti ha dato Topegi??-
-…Vengo dalla lega di
Houne ed è stata Charlotte a darmelo!-
Ora, sappiamo che sia
Ash che Misty sono orgogliosi,testardi, determinati….
-Ah…- il cuore della
ragazza batteva furiosamente in petto, “Grandioso…” pensò, “Non sono riuscita a
dimenticarlo…”
Ingoiò amaro.
-E c’è anche Vera..con
te??- Misty alzò leggermente la voce, infastidita.
- E Brock ….e Max!-
rispose lui a tono.
-Bene!- enfatizzò lei.
-Bene.- rispose lui
cercando di restare calmo.
I due si guardarono,
mentre la stanza rimaneva stranamente silenziosa.
-…In un anno…-lei alzò
la voce –In un anno… Ash neanche una lettera, potevi almeno telefonarmi!- la
voce di lei tremò, mentre cercava di arrabbiarsi.
- Ho dovuto vincere la
lega di Houne! Lo sai!Dovevo… dovevo diventare qualcuno! Per poter tornare da
te!!- la sicurezza di Ash svanì per un attimo.
-Ma a me non importa,
se hai vinto quella o una semplice gara di cucina …resta il fatto che non hai
mai dimostrato a me …di…- le parole le morirono in gola.
Loro due non stavano
insieme, eppure, si stavano comportando come tali.
-Scusa…- esclamò lei
dopo. – Io e te, non siamo niente!-
-NO!-
La ragazza alzò lo
sguardo verso di lui, che tremava con i vestiti bagnati, furente.
-Non è vero! Non è
possibile, che io e te non siamo niente, siamo stati qualcosa in questi anni,
non è possibile che io malgrado vincessi, mi sentissi vuoto…come se mi mancasse
qualcosa dentro!-
Misty rimase
sbalordita, Ash Ketchum, quel ragazzino testardo,fissato solo con i
Pokèmon…adesso era lì, davanti a lei, bagnato fradicio, che ammetteva i suoi
sentimenti.
E non solo, il tempo
aveva anche mutato il suo aspetto, ora infatti era alla stessa altezza di Misty, i capelli erano un
po’ più lunghi, sempre ribelli e la ragazza notò,con piacere, una nuova luce
negli occhi di lui.
“Il tempo cambia,ti
trasforma.” Le risuonò in testa quella frase, forse esclamata per caso da una
delle sue sorelle.
-Bene….e tu mi piaci.-
disse a bassa voce stupita.
Il ragazzo trasalì. Lei
aveva gli occhi fissi sul vuoto.
-Anche tu mi piaci-
gridò lui come risposta.
Poi Misty lo guardò
furente.
- e ti ci è voluto un
anno intero, per capirlo??-
Ash si mise a ridere,
si passò un bracciò dietro la testa.
-Lo sai, che io in
queste cose, non sono bravo…!...Misty…- la ragazzina lo guardò sospettosa. –
Posso abbracciarti?-
Pikachu e Topegi
gioirono e l’infermiera Joy sorrideva come sempre.
- Prima dovresti
asciugarti, sei bagnato fradicio…-
Ash la guardò, per poi
sorridere con una strana idea che si faceva strada nella sua testa.
Le prese un braccio e
la trascinò nella vasca, ne consegue che erano bagnati tutti e due… peccato che
Ash non aveva previsto la reazione di Misty che gli diede due pugni in testa.
-Infermiera Joy!!-
La donna fu presa
d’assalto da un Brock con dei cuoricini a posto degli occhi, poi volse lo
sguardo nella vasca e oltre a notare il Gyarados, rimase a bocca aperta quando
vide Misty e Ash a mollo nell’acqua.
-Ehm…Ciao Brock!-
-Ciao!-
Brock sembrava non
riprendersi, poi con molta tranquillità esordì dicendo.
-La fine del mondo è vicina.-
Misty si mise a ridere
mentre usciva dalla piscina. Ash rimase a mollo, ci aveva preso gusto.
-Quindi, state
finalmente insieme??-
I due ragazzini in
questione si guardarono arrossendo.
-In verità, lei, deve
ancora darmi una risposta…-
Lei sorrise – E lui,
deve ancora farmi la domanda…-
Brock si mise a ridere.
-Non ditemi che fino ad
ora avete solo urlato, gridandovi che vi amate!-
Silenzio.
Brock capiva che ci
aveva azzeccato.
Ash si avvicinò
nuotando, a Misty e la guardò dolcemente.
-Vuoi essere la mia
ragazza?-
-…Si!- eclamò lei
felice.
-Siete assolutamente
fatti l’uno per l’altra!- aggiunse Brock sereno.
-Sono concorde.- disse
entrando Charlotte, seguita da Vera e Max (recuperato dalle grinfie della
cuoca).
-Ciao Misty! Mi
spiegate cosa è successo?!-
Brock sorrise prendendo
Max per il braccio.
-è successo che
finalmente dopo anni di litigi, hanno capito che si amano!-
- è perché sono
bagnati?-
-Come scusa? Non sei
sorpreso?-
-No, si capiva subito
che si amavano!!-
Misty come Ash dietro
di lei, divenne rossa come i suoi capelli.
Vera abbassò lo
sguardo, poi sorrise.
-Bene, che ne dite?
Dobbiamo festeggiare no?! Il primo passo è il fidanzamento e poi ci sarà il
matrimonio, no? Ah, Ash io sarò il tuo testimone, non voglio sentire
ragioni,magari Vera e Max porteranno il velo e Charlotte, come me, potrebbe
ricoprire il mio stesso ruolo!!...-Brock continuò a parlare mentre Ash, Misty,
Vera, Max e Charlotte lo seguirono nell’altra stanza….
L’infermiera Joy guardò
Topegi e Pikachu.
-Allora questa è la
fine?-
Pikachu guardò la
donna, fece di no, col capo. Dall’altra stanza si udì Ash starnutire.
-Etchum!- esclamò poco
dopo Misty.
Si sentì Brock ridere
come un pazzo.
-Magari prima di
passare in chiesa, vi ricoverate in ospedale!!-
-Broock…!!!-
-Smettila…!-
-Sei davvero un tipo
strano!!-
-Lo pensi davvero
Charlotte, e mi trovi così misterioso da uscire con me stasera?-
-Ho detto strano,non
misterioso!-
-E allora lo prendo
come un sì?-
-BROCK!Non importunare
la mia amica!-
-Misty no! Mi fai male,
lasciami l’orecchio!!-
Pikachu dopo questa
frase, annuì alla donna che si mise a ridere.
-Bene. Signori è
signori, questo è il …
“The End.”-