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Autore: ThePirateSDaughter    27/09/2009    6 recensioni
L'unico modo, per uccidere InuYasha...
Una breve risata soddisfatta proruppe dalla gola di Naraku.
L'unico modo per distruggere quel patetico mezzodemone... è così chiaro. Strano non esserci arrivato prima. L'unico modo per ucciderlo... è il suo stesso amore.
Rivoltare addosso a lui, contro di lui, le persone che ama... sì, è una mossa azzeccata, che lo ferirebbe nel profondo.
Certo...
Quindi basta semplicemente prendere di mira... LEI.
Gli occhi scarlatti del demone brillarono di una luce maligna, mentre una nuova risata squarciò il silenzio.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Naraku
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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dangerous choice 1 Ebbene eccomi di ritorno. Non mi bastavano due storie ancora da finire su InuYasha, ne dovevo per forza pubblicare un'altra! -.-'... ma che ci volete fare, l'ispirazione è bastarda... °u°
Bene, iniziamo. Grazie in anticipo ai lettori / lettrici.
Fatemi sapere che ne pensate. Besos. ThePirateSDaughter.


DANGEROUS CHOICE

L'unico modo, per uccidere InuYasha...
Una breve risata soddisfatta proruppe dalla gola di Naraku.
L'unico modo per distruggere quel patetico mezzodemone... è così chiaro. Strano non esserci arrivato prima. L'unico modo per ucciderlo... è il suo stesso amore.
Rivoltare addosso a lui, contro di lui, le persone che ama... sì, è una mossa azzeccata, che lo ferirebbe nel profondo.
Certo...
Quindi basta semplicemente prendere di mira... LEI.
Gli occhi scarlatti del demone brillarono di una luce maligna, mentre una nuova risata squarciò il silenzio.


***
-Tenete, venerabile Kaede. Questa crema ha proprietà antidolorifiche, allevierà il dolore in men che non si dica.
Kagome svitò il tappo e spalmò il contenuto del tubetto sul braccio della vecchia sacerdotessa, nel punto in cui si era infortunata. Sotto il suo tocco delicato, la ragazza sentì i muscoli di Kaede irrigidirsi.
-Premo forse troppo forte?
-No, Kagome, non preoccuparti... è soltanto che questa crema brucia- la rassicurò la sacerdotessa.
-Oh...
La ragazza riprese a massaggiare la pelle della vecchia Kaede, dopo una lieve esitazione. La sacerdotessa voltò la testa per guardarla in faccia. La tenue luce che illuminava la capanna, rischiarava il viso di Kagome, dall'espressione abbattuta e depressa.
-Kagome, non fare quella faccia. InuYasha si... riprenderà.
Il tempo di dirlo e Kaede avvertì sia la tristezza, nata da pochi giorni, sia la pressione dello sguardo scuro di Kagome su di sè.
-...Sì... ma stato un brutto colpo per lui...
Kaede chiuse gli occhi, sospirando. Non solo per lui, avrebbe voluto dire, Kikyo era importante anche per me.
-Tutto ciò non farà che accrescere l'odio di InuYasha verso Naraku. Ora che è riuscito a strappargli Kikyo di nuovo e per sempre...
La voce della sacerdotessa si spezzò. Kagome interruppe il massaggio all'istante, mortificata.
-Perdonatemi, venerabile Kaede. Mi... dispiace di aver tirato fuori questo argomento, non deve essere facile per voi...
-Non parlarne non cambierà le cose, Kagome. Non preoccuparti... alla fine tutto ciò è positivo. Se l'animo di mia sorella può finalmente riposare in pace, anche il mio può trovare conforto.
Kaede sorrise debolmente, per rassicurare la giovane, che annuì poco convinta.
-Bene... ehm... la crema dovrebbe aver fatto effetto, venerabile Kaede... se volete scusarmi...
Kagome si alzò istantaneamente e infilò le scarpe. Per qualche ragione si sentiva improvvisamente fuori posto.
-Sa... saluti, venerabile Kaede...
-Kagome- la interruppe dolcemente la sacerdotessa - Non andare a cercare InuYasha adesso.
Kagome rimase di sasso.
-In effetti... era proprio ciò che avevo intenzione di fare...
-In questo momento non sta troppo bene. Faresti meglio a lasciarlo un po'in pace.
Kagome chinò lievemente il capo, turbata.
Poi, senza aggiungere altro, si voltò ed uscì dalla capanna.

*

Può anche darsi che InuYasha non desideri vedermi, in questo momento... ma è più forte di me, devo vederlo.
Il sole stava abbassandosi lentamente dietro l'orizzonte, tingendo il cielo di rosa ed arancione. Kagome camminava pensierosa per le stradine del villaggio. Da qualche giorno si sentiva veramente imbarazzata e a disagio.
Naraku, dopo mesi di macchinazioni ed attese, era finalmente riuscito a togliere di mezzo Kikyo e, da quel momento, gli attacchi di demoni nelle zone circostanti erano quasi all'ordine del giorno. Villaggi interi venivano rasi al suolo e gli abitanti sbranati. E in quella situazione insostenibile Kagome non poteva nemmeno contare su chi c'era sempre stato: Miroku, Sango, Shippo e Kirara erano partiti alla volta di un villaggio per aiutarlo a sterminare i demoni che lo avevano preso d'assalto e lei si sentiva incredibilmente sola, perchè non poteva più trattare nè con InuYasha nè con la vecchia Kaede.
La sua somiglianza con Kikyo era sempre stata evidente, ma in quel momento era come se tutto la evidenziasse. Kaede non riusciva più a guardare in faccia Kagome e InuYasha la evitava.
Perchè guardando lei vedevano Kikyo. In quel momento più che mai.
Non è facile per loro, si ripeté per l'ennesima volta, Non può essere facile... anche ora che la mia anima e quella di Kikyo sono di nuovo un tutt'uno...
La ragazza aveva ripetutamente provato a convincersi con quel concetto, ma niente da fare. Anzi, la rattristava ancora di più: la faceva pensare che era come se un pezzo di Kikyo (anzi, come se Kikyo stessa) vivesse dentro di lei... E non aveva nessuno con cui sfogarsi, non sapeva che fare...
Kagome si riscosse, accorgendosi di essersi ormai lasciata alle spalle le ultime case del villaggio e di essere giunta all'albero dove InuYasha era solito accucciarsi da solo. Avvicinandosi con cautela lo scoprì lì, proprio come aveva pensato.
Era seduto sul ramo più in alto, alla solita maniera, con la schiena appoggiata al tronco, Tessaiga tra le braccia e quell'espressione dorata e composta, tesa per cercare di mascherare il dolore. Cercava di apparire impassibile, come se nei giorni precedenti non fosse successo nulla, ma Kagome lo conosceva troppo bene: guardandolo, si accorgeva che la sua posizione era diversa, nella sua rigidità aveva qualcosa di spezzato.
Kagome esitò. Avrebbe voluto tanto dirgli qualcosa, per consolarlo... ma non sapeva cosa. Kikyo era stata tanto importante per InuYasha, per cui non poteva semplicemente limitarsi a dire "mi dispiace"...
Si avvicinò ancora di qualche passo.
-Inu... Yasha?
Dall'alto nessuna risposta. Kagome scorse solo uno degli occhi di InuYasha guizzare su di lei per un breve istante, per poi tornare a fissare l'orizzonte infuocato.
-InuYasha... stai... bene?
Ma che domanda idiota, si rimproverò poi mentalmente. Come voleva che stesse?
Ad ogni modo InuYasha non proferì verbo.
-InuYasha, non credi che staresti meglio se...?
-Vattene, Kagome.
La frase risuonò nel silenzio, rimase sospesa tra loro due per una frazione di secondo e poi giunse dritta e dolorosa al cuore di Kagome.
InuYasha la stava... mandando via?
Ma...
-Che... cosa...
-Vattene via!- InuYasha perse il controllo -Vattene subito!
Gli occhi di Kagome si riempirono istantaneamente di lacrime.
InuYasha non la voleva. Non la voleva con lui.
Quel pensiero la fece sentire immensamente male.
Non ebbe nemmeno la forza di mandarlo a cuccia.
In fondo... non se lo meritava...
Non appena la prima lacrima scese lungo la sua guancia, Kagome girò i tacchi e corse via, ormai in lacrime.

*
Le tinte di rosa e di arancione nel cielo, si erano fatte più marcate, annunciando il prossimo avanzare della sera. E iniziavano a comparire anche le prime, lucenti stelle.
Era uno spettacolo veramente molto bello, ma Kagome non lo vedeva: in quel momento era accovacciata ai piedi di un albero, nel folto della foresta accanto al villaggio.
Piangeva, la testa tra le braccia.
E più piangeva, più singhiozzi emetteva, più la sua anima si alleggeriva dei pesi accumulati nei giorni passati.
Con la morte di Kikyo tutto per lei era peggiorato. Non aveva nessuno con cui parlare, lo sapeva... e fino ad ora aveva sopportato praticamente bene la cosa...
Ma la reazione di InuYasha l'aveva distrutta.
Che colpa ne ho io? Non ho fatto nulla! Non è colpa mia se sono la reincarnazione di Kikyo! Non è colpa mia se le assomiglio!
Lui non la voleva vedere... in tutti i sensi.
Non voleva vedere Kagome, per non farsi vedere triste e sconfitto.
E non voleva vedere nemmeno la Kikyo dentro di lei, per evitare di ricordarla.
La Kikyo dentro di me...
Era troppo.
Basta.
Non c'era nessuna Kikyo dentro di lei!
Lei era KAGOME.
Perchè tutti si ostinavano a vedere il contrario?
*
Perfetto... tutto è andato secondo i piani...
Una sagoma scrutava la ragazza piangente da dietro un albero.
Era una sagoma alta, ben piantata, avvolta da una ampia pelliccia bianca.
Il viso era celato da una maschera da babbuino, ma dietro i fori per gli occhi, le due iridi rosso sangue scintillavano chiaramente.
Si leggeva bramosia e malvagità, in quegli occhi rossi.
Naraku era pronto ad agire.
Sei pronto a vedere tutto distrutto, InuYasha?
Se una volta questo mio inganno ha funzionato con Kikyo... perchè non dovrebbe funzionare anche con Kagome?
Sorrise astutamente, mentre lasciava cadere la pelliccia a terra, rivelando uno scattante ed appena trasformato corpo da mezzodemone, vestito di rosso.

Ebbene che ne pensate? Troppo contorto?
Fatemi sapere, mi raccomando!!!
Baci ^3^!!
   
 
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