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Autore: moonique    29/09/2009    1 recensioni
Sorta di Crossover fra le principali opere di shakespeare , ambientata in una cittadina immaginaria americana .... leggete!
Genere: Commedia, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una nuova storia! Spero vi piaccia....

Pickles se ne stava appoggiata ad un lampione fuori dalla palestra della sua scuola . Chiunque l’avesse vista in quel momento , l’avrebbe di certo scambiata per una pazza , con quelle calze verdi , l’abito arancione acceso e il rossetto nero , ma grazie al cielo tutti erano troppo impegnati a cercare di entrare nell’edificio , per badare a lei .
- Halloween… - prese una sigaretta dalla borsa pailettosa - mai vista festa più cretina…
Affondò le mani nella borsetta per cercare l’accendino . Fumare era certamente una brutta abitudine , come tutti i suoi amici continuavano a ripeterle , ma le aiutava a scaricare la tensione .
Nello stesso istante , il cellulare vibrò.
- Ohi . Ciao Puck …dove sei ? Sono di fronte all’entrata che fumo… come? Vengono qui? No non li ho ancora visti , ma sono appena arrivata . Juliet non c’è ancora ne sono sicura . Cerca di trattenerlo , di fargli cambiare idea…
Una macchina nera accosto proprio difronte a Des .
- Mi sa che è arrivata …si ciao … - chiuse la comunicazione , sperando vivamente di sbagliarsi , ma , come temeva , dal finestrino spuntò una ragazza bionda con un trucco da fatina .
- Des!! Sei già qui?
- Ehm…ciao Juliet ! –sorrise un po’ nervosa all’amica. – Ti stavo aspettando …
La ragazza scese dalla macchina , vestita da fatina rosa con tanto di ali finte e di brillantini su tutto il corpo . “Non hai idea di quanto hai azzeccato il costume , cara Juliet Capulet” pensò Desdy sorridendo .
- Che carino il tuo costume cara! – disse sorridendo la piccola Julie .
- Ssi July … vedi ti volevo giusto dire che…
- Ehi ma è ancora presto ! Sono solo le nove…
- No è che …- sfoderò il suo tono : “Il-ragazzo-che-ti-piace-da-morire-e-che-non-ti-caga-è-quasi-qui-con-la-sua-nuova-tipa” . Respirò e continuò - hai presente…
- Des ! – guardò l’amica con aria di rimprovero . Guardò la sua mano malissimo – Ancora questa porcheria ? Gli sfilò la sigaretta di mano e la buttò per terra .
- Fa male lo sai … i tuoi polmoni mi ringrazieranno … andiamo alla festa…chissà quanta gente… ci sarà tutta la scuola vero? Immagino di sì…
- Julie , Amleto è qui .
La ragazza smise di camminare .
- C-cosa ? – sussurrò con un fil di voce Juliet . L’ultima volta che aveva parlato con Amleto Dechanted aveva pianto per due giorni consecutivi . Quel ragazzo , con quell’aria da poeta maledetto spezzava cuori a raffica. Il suo compreso . Era venuta da lui per chiedergli se ci veniva con qualcuno alla festa , e in quel momento esatto , una bellissima ragazza ispanica e dai capelli scuri sbucò fuori dal nulla dandogli un appassionato bacio proprio davanti a lei . Risultato : cuore spezzato e un'altra seduta di analisi da 150 dollari .
- Me l’ha detto Puck . Ha detto che ha cambiato idea all’ultimo momento . Se vuoi..possiamo ancora andare via … se proprio…
- No , no non è giusto . Entriamo…ho voglia di divertirmi .
- Mi dispiace …ti ho rovinato la festa…
- Figurati ! L’avrei scoperto … - abbassò gli occhi e li rialzò , con un sorriso stampato sulle labbra .
Doveva essere un dono quello di Julie . Riuscire a nascondere l’amarezza sotto un sorriso è una capacità che non tutti hanno . Ma quando qualcuno nasconde qualcosa, lo fa nella speranza che quel qualcosa venga trovato , prima o poi . Desdemona lo sapeva , ma non era il momento adatto per farla sfogare .
Una accanto all’altra , entrarono nella palestra della loro scuola , la W.S. High . La festa di Halloween doveva essere già iniziata da qualche ora , ma la gente stava arrivando solo adesso .
La W.S. High era la scuola più esclusiva di tutta Veron’s Hill . Si trovava nei quartieri “bene” della città , i cosiddetti “Eagles” , pieni di parchi , di ville , di fontane e di fiori , ed era frequentata da rampolli di ogni genere , che avevano praticamente tutto dalla vita .
Fra tutti questi piccoli miliardari , erano giusto tre o quattro i ragazzi “non-figli-di” nella scuola , che vi avevano accesso grazie a borse di studio vinte alle medie . Una di loro era proprio Desdy , ma lo nascondeva bene . Gli unici che lo sapevano erano i suoi migliori amici Julie , Puck ed Ofelia .
- Dov’è Ofelia ? – la voce di Julie interruppe il ciclo dei suoi pensieri .
- In giro , penso . – rispose Desdy – Guarda , c’è Puck .
Puckington Summer , detto simpaticamente “Puck” era davvero un ragazzo di bell’aspetto , anche se con le sue doti da “joke-man” , come si definiva lui , le ragazze le allontanava invece di avvicinarle . Per questo , l’unica ragazza che gli teneva testa era l’unica che non poteva avere. La sua migliore amica Desdy , inseparabili dall’asilo , era ufficialmente la sua spalla preferita .
- Salve signore ! - disse, galante , col suo palese accento inglese .
- Sei vestito da giullare? Sei già la seconda persona che incontro stasera con un costume più che azzeccato!- commentò Desdemona con un sorriso sulle labbra .
- Ti riferisci al tuo costume da zucca? Ah , come sei sexy Desdemona Pickles . – e probabilmente lo pensava sul serio , mentre lo diceva .
Si sorrisero a vicenda . Stranamente Julie non trovò la situazione più che esilarante , anzi , si sentì tremendamente imbarazzata dal suo costume. Che era , una lattante?
- Ragazzi… ripensandoci non mi sento tanto bene … vado un attimo in bagno.
- Julie vuoi che venga con te?
- No Des…non ti preoccupare . è solo malditesta…
Con un sorriso stanco , Juliet Capulet girò i tacchi e si diresse verso il retro della palestra ,dietro il palco , dove si trovava la toilette femminile , lasciando Puck e Desdemona da soli .
- Bè..che facciamo , entriamo?
- Direi … Julie ha bisogno di starsene un po’ per conto suo…- guardò verso l’amico – sei venuto da solo? - In realtà no . Solo che il caro Dechanted si è fermato un isolato prima . Diceva che doveva salutare della gente ma secondo me si andava a comprare del fumo… ha detto che ci saremmo visti dentro .
Desdemona fece spallucce . Era proprio un tipo strano Amleto, che tanto faceva impazzire le ragazze. Di certo , non faceva impazzire lei . I belli e dannati non erano il suo tipo.
Con Puck di fianco , fece il suo ingresso nella palestra . Le pareti , di solito azzurro sbiadito , erano state ricoperte da specchi deformanti,e dal soffitto pendevano lampadari neri . Il palco , su cui la band della scuola , i “Middle Summer Wish” si stava sistemando , era esattamente come la cara Lady Bathel , presidentessa del comitato per le feste , aveva proposto .
Proprio una gran figlia di papà… pensò Titania Faeries , dal palco , mentre scorgeva la rivale in mezzo al pubblico . Quella ragazza le tentava di rendere la vita impossibile in tutti i modi . L’aveva spodesta dal suo trono di capo delle ragazze pon-pon l’inverno precedente , con una scusa senza senso .
“L’ammissione è irregolare , c’è un palese vizio di forma!” Sosteneva , davanti alle altre ragazze , senza sapere ciò che stava dicendo . Ed era certa che , se non fosse stato per la sua orrenda voce , avrebbe cercato pure di toglierle il ruolo di cantante nella band della scuola .
- Titty! – la chiamò Otello , il chitarrista – Che ne dici di incominciare?
- Titty! – qualcuno la chiamò dal pubblico – Prometti che mi dedichi questa canzone?
Guardò in basso . Di nuovo quel cretino di Puckington! Era da settimane che le faceva una corte spietata. - Ma certo Summer…-gli rispose sorridendo . Puck le mandò un bacio e le sorrise di rimando , mentre da dietro , una ragazza dai capelli rossi lo trascinò via .
Prese il microfono e disse :
- Salve gente! Siamo i Middle Summer Wish , e vi terremo compagnia per questa serata! Divertitevi e buon halloween a tutti !
Come ebbe finito di parlare , la musica iniziò , inondando l’intero edificio col suo ritmo irresistibile. Dai bagni dietro il palco , Juliet sgranò gli occhi . Il mal di testa le era passato , ma non si sentiva molto bene. Stava per uscire , quando dalla porta entrò una ragazza , anzi , per la precisione QUELLA ragazza , la troietta bruna che amava avvinghiarsi al suo Amleto…
Era vestita da Biancaneve , ma a quanto pare il costume era troppo attillato ( svista o fatto apposta?) e le aderiva un po’ troppo al corpo, mentre i capelli neri frusciavano a ogni suo passo . Tirò fuori un rossetto rosso carminio e se lo passò sulle labbra , mentre Julie sgattaiolava via dal bagno .
Fuori , c’era una bolgia quasi infernale . 1200 studenti della W.S. High erano tutti lì , tranne lui . ne era sicura , anzi sicurissima.
Avrà accompagnato Biancaneve …eppure non sento la sua presenza…non mi resta che cercare Ofelia o qualcun altro e sperare che non venga… sì farò di certo così…
E continuando a ripetersi queste parole nella mente , si avviò verso il centro della pista da ballo , dove centinaia di ragazzi ballavano al ritmo della musica della band . Erano ormai le undici , anche i ritardatari erano già arrivati alla festa . Guardò verso il palco . I cinque componenti della band stavano suonando da quasi un ora , fra poco sarebbe iniziato il discorso della preside Willhelmina e infine il trionfale falò di mezzanotte … eppure il tempo sembrava essersi fermato .
In mezzo alla pista da ballo , tutti cercavano di scansarla , visto come stava impalata . La ragazza bionda che cantava la conosceva , si chiamava Titania ,erano compagne di classe , mentre il chitarrista , Otello , era un vecchio amico di famiglia . Il batterista le sembrava da lontano un certo Ted , o Ned , del club di astronomia, mentre invece , alle tastiere , c’era un bellissimo ragazzo dai capelli scuri lunghi fino al collo e dagli occhi chiari che non aveva mai visto prima.
- Finalmente ti ho trovata Julie ! – esclamò da dietro Ofelia , facendola sobbalzare.
- Oh…Ofelia…non ti avevo visto … - la piccola Ofelia Marcelli era una ragazza del secondo anno , che lei e Desdemona avevano conosciuto durante i giochi matematici organizzati dalla scuola un estate prima . La piccola Marcelli era riuscita addirittura a battere Desdemona sul suo campo di battaglia , nonostante fosse di un anno più grande , e , anche grazie a questo , ben presto le tre fecero amicizia .
- Immaginavo cara … cosa ci fai qua in mezzo alla pista?
- Io?? Cioè…nulla…io… - sospirò – Ecco…mi chiedevo…come si chiama quel ragazzo coi capelli neri , sul palco?
- Intendi Otello?
- No , ho detto CAPELLI , non PELLE … - scosse la testa , col rumore che c’era , era impossibile parlare senza urlare …- Quello che suona le tastiere…
Ofelia ci pensò su un secondo , poi sorrise .
- Ah , ho capito ! è un amico di Puck , si chiama…Montagues , Romeo Montagues …
Sgranò gli occhi.
- Mo-Montagues? Il figlio di… - ma un rumore forte coprì la sua voce . Tutti guardarono verso una parete di specchi , che si era frantumata completamente .
- Cos’è stato? -
Improvvisamente , si sentì lo scoppio di un petardo , di un altro , e un altro ancora . Al quarto petardo , una scintilla cadde sulle tende , che presero fuoco istantaneamente .
Tutti gli studenti della W.S. High urlarono , e cercarono di uscire dall’edificio , accalcandosi sulla porta . La preside salì sul palco e iniziò a urlare di mantenere la calma e di uscire ordinatamente dall’edificio, ma era troppo tardi , la festa era fuori controllo . Presa dal panico , scappo anche lei dalla porta di servizio .
Juliet guardò verso il palco , ormai vuoto . Il fuoco intorno a lei divampava , e non riusciva a muoversi . Non voleva muoversi …
Se rimango qui…non soffrirò più per Amleto . Starò bene…
Alzò lo sguardo e vide che il soffitto stava per cedere . Pochi secondi ancora…e poi…
- Alzati… - qualcuno la strattonò . Alzò gli occhi , era Romeo , e la stava salvando .
- No , vattene… piuttosto morire che farsi salvare da un Montag… - ma era troppo tardi . Ormai l’aveva presa in braccio , e la stava portando di peso fuori dall’uscita … - Mollami subito , ho detto!
Ma lui non l’ascoltava , e continuava a percorrere la palestra . Dietro di lui , Julie vedeva il soffitto cedere definitivamente , e si chiedeva se il suo posto non fosse quello .
Quando Romeo la posò sull’erba , ebbe l’occasione di vederlo da vicino . Doveva essere del suo stesso anno, eppure non avevano nessun corso assieme , avrebbe potuto giurarci . Forse si erano incrociati un paio di volte nei corridoi , ma non l’aveva mai nemmeno guardato .
- …ecco . Ti fa male la gamba?
- Ti interessa? – lo guardò male . Di rado era così ostile con le persone , ma “Montagues” era una delle tre parole che in casa sua non si potevano nemmeno sussurrare ,e il suo odio verso la sua famiglia era più forte della cortesia . “Una famiglia di ciarlatani arricchiti” , come diceva sempre suo padre , che tanto , forse troppo tempo prima l’avevano truffato , facendogli perdere ingenti somme di denaro .
- Certo che voi ricchi siete proprio tutti uguali , per voi è tutto dovuto… - rispose lui , con un tono molto pacato . – Non ho mai avuto l’opportunità di presentarmi. Il mio nome è Romeo .
Le sorrise .
- Potevi lasciarmi a morire … non sarebbe importato nessuno…
- Oh , non mi ringraziare , è stato un piacere… - la ragazza sorrise . – Ora posso conoscere il tuo nome? Esitò un secondo . Quindi…non la conosceva neanche lui .
- Mi chiamo Juliet Capulet .
Il ragazzo sgranò gli occhi .

  
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