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Autore: HermioneCH    02/06/2005    6 recensioni
La vita di Sirius ha Grimmauld Place è dura, si sente oppresso. Nessuno lo capisce, nemmeno Remus, il suo migliore amico. Harry è lontano, a Hogwarts. Sirius sa che non può prendersi cura di lui e questo fa aumentare la sua angoscia. Ma uno scontrò cambierà tutto.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La dea di Sirius

Cap 1. Angoscia.

Una casa lercia, una stanza buia, un uomo insonne e un altro che dormiva profondamente. ”Che palle!” mormorò Sirius, si alzò dal letto e si infilò i pantaloni. Cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare Remus, Sirius uscì dalla camera. Visto che non riusciva a dormire tanto valeva andare in cucina. Erano le tre di notte del 24 Gennaio, benché fuori fosse freddo la casa era ben riscaldata e questo permetteva a Sirius di andare in giro senza maglietta e poi a quell’ora nessuno l’avrebbe visto. Scese le scale e aprì la porta della cucina.
”AAAHHHHH” un urlò.
”TONKS! Non urlare! Sono io per la miseria!” disse Sirius, ma anche lui ad alta voce.
”Sirius, porco cane… a momenti mi fai prendere un infarto!” disse Tonks
”Prima di tutto che ci fai qui a quest’ora?” chiese Sirius.
”Sono appena tornata da un turno” spiegò Tonks
“Scusa, ma ti sembra il caso di andare in giro mezzo nudo in pieno inverno?”
”Io sto bene così” disse Sirius
”Eeeh cugino, tu non me la racconti giusta, che stai combinando di sopra?”
”Bè sai..” disse Sirius “Io e Remus ci abbia dato dentro di brutto stasera… Ma smettila di dire cazzate Tonks!” e le scompiglio i capelli.
”E che ne so io.. magari avevi trovato una che ti si rifilava” rispose Tonks sorridendo.
”Vai a dormire che il sonno di sta dando alla testa” disse Sirius.
Si avvicinò alla credenza prese un bicchiere e si verso del latte.
”Tonks, so che ti ho affascinato con il mio bel fisico, ma smettila di fissarmi” disse Sirius.
”Non ti sto fissando, ti sto guardando” disse Tonks.
”È la stessa cosa” disse Sirius, posò il bicchiere e uscì dalla porta.
”Buona notte” disse alla cugina.
”Notte”
Salì le scale, una volta da li era anche caduto, aveva fatto un bel ruzzolone e quello stupido di suo fratello Regulus l’aveva preso in giro per settimane.
Arrivò in camera, sulla scrivania c’era una relazione di Remus per l’ordine, come avrebbe voluto anche lui rendersi utile, invece era obbligato a restare a casa, era stufo marcio. Ogni giorno che era costretto a restare in quella maledetta casa, la sua amarezza aumentava sempre di più.
Si guardò nello specchio. Grazie all’ottima cucina di Molly il suo fisico da prigioniero moribondo si era ripreso.
Avrebbe voluto andare a fare una corsa all’aria aperta, anche come Felpato gli sarebbe bastato, ma invece era di nuovo in prigione.
Finalmente cominciava ad avere sonno, perciò si diresse verso il letto, ma purtroppo inciampò e cadde rovinosamente a terra.
”Ahia! Porca troia!”
”Sirius, cos’è questo casino?” chiese Remus assonnato, evidentemente lo schianto di Sirius lo aveva svegliato.
”Se non lasciassi le tue scarpe in mezzo ai piedi, io non cadrei e tu potresti dormire!” disse Sirius arrabbiato.
”Veramente sono le tue” rispose Remus
”Oh” esclamò Sirius sorpreso. Remus si mise a ridere.
”Smettila” gli intimò Sirius.
”È troppo divertente, dovresti vedere la faccia che hai fatto! Ahahahah”
Sirius gli tirò il cuscino e centrò l’amico in piena faccia, dopo di che inizio scoppiò anche lui a ridere. Al meno in quel momento non pensò più a tutta la rabbia, angoscia, disprezzo che si teneva dentro.
Mattina, Sirius si svegliò abbastanza tardi, Remus ovviamente si era già alzato.
Così anche Sirius si vestì e scese a far colazione, in cucina trovò una gradita sorpresa, Molly quella mattina era passata di li e aveva preparato la colazione.
Mangiò poco, poi decise di andare a vedere se per caso c’era qualcuno in casa o se anche Tonks se n’era andata.
Girò un po’ tutta la casa, ma non c’era più nessuno era rimasto da solo.
Sirius era già di mal umore, non era rimasto nessuno con cui parlare. Era solo sempre solo. Guardò fuori dalla finestra, la neve scendeva lentamente, come avrebbe voluto essere sotto quella coltre bianca, all’aria fresca.
Eppure poteva rischiare? Tanto era solo in casa, avrebbe solo fatto il giro de quartiere tanto per prendere un po’ d’aria e svaccarsi un attimo nella neve.
Decise! Sarebbe uscito.. Scese velocemente le scale, doveva essere rapido, uscire dalla porta e trasformarsi in Felpato.
Stava per aprire la porta quando entrò Remus.
”Sirius!”
”Remus!”
”Cosa avresti intenzione di fare?” chiese Remus, sospettoso
”Io? Niente!”
”Non è che forse volevi uscire?” chiese Remus.
”E anche se fosse?”
”Sai che non puoi! È pericoloso lo sai, potresti rischiare di essere catturato!”
”Non farmi la predica” disse Sirius girando le spalle all’amico.
”Non ti sto facendo la predica è solo che…”
”Che è pericoloso lo so, ma mi sto stufando di stare qui! Di non poter essere utile! Tu non sai com’è, è come essere tornato di nuovo ad Azkaban, è angosciante!!”
”Capisco, Sirius ma..”
”Tu non puoi capire!” gridò Sirius “Tu sei stato dodici anni in prigione, tu non sei obbligato a stare in questa casa, che mi ha rovinato la vita, perché sei ricercato per una cosa che non hai fatto! Volevo solo fare il giro del quartiere e lo farò!” disse Sirius e si diresse verso la porta, Remus si frappose tra lui e l’uscita.
”Non ti permetterò di rovinare la tua vita, Sirius”
”C’è poco da rovinare, Remus” disse Sirius “Ora togliti dai piedi!”
”No”
”Remus non fare l’idiota”
”Tu non fare l’idiota!”
”TOGLITI!” gridò Sirius
”No”
Sirius prese Remus per il colletto della camicia e lo sbatté contro il muro.
”Credevo che fossi mio amico Remus.. Se lo saresti mi capiresti”
”Io sono tuo amico e per questo cerco di impedirti di fare cazzate!” disse Remus e mezza voce, Sirius stava stringendo il colletto della camicia e questo non lo faceva respirare bene.
La porta si aprì e entrarono Moody e Kingsley che rimase per un momento impalati.
”Sirius che diavolo stai facendo?” Chiese Kingsley.
”Stanne fuori è una faccenda fra me e Remus”
”Sirius lascialo!” ordinò Moody
Sirius si avvicinò al volto di Remus e disse: “Grazie di tutto, amico ”
Lo lasciò andare e corse di sopra, Remus si afflosciò per terra col respiro affannato.
”Remus tutto bene?” chiese Kingsley.
”Potrebbe andare meglio”
Kingsley e Moody aiutarono Remus ad alzarsi.
”Grazie”
”Ma è impazzito?!” disse Moody guardando in alto.
”È solo arrabbiato, amareggiato e angosciato perchè non può fare niente” spiegò Remus.
”Si ma non per questo deve prendersela con te!” disse Moody
”Lo so, ma non ci posso fare niente” rispose Remus, tristemente.
Sirius non aveva mai reagito così con lui, non lo aveva nemmeno mai sfiorato con un dito, questo comportamento dell’amico lo faceva preoccupare, aveva il timore che facesse qualcosa di pericoloso, che danneggiasse lui e gli altri.

FINE 1° cap

Che ve ne pare?? Commentate!! Bacio Herm

  
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