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Autore: HaNNiBaL_HoLLy    02/10/2009    3 recensioni
Soffrirò. Sì, sarai solo mio..."Zutto soba ni iyou"...Nante kimari seifu kanawanai no shitteta.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo Mio. Premessa:
è la mia prima FF, quindi siate clementi :)
L'ho fatta mentre avevo la febbre... quindi non è sto gran che...
Recensite se vi va...
Buona Lettura

La neve scende e tu non sei con me. Da quanto?

 

Da quanto tempo mi hai abbandonato?

 

Ho deciso che avrei dimenticato quel giorno, il giorno del tuo addio .

I fiocchi vorticano liberi e felici, adagiandosi a terra come piume.

Li fisso e nella leggera tormenta rivedo la tua immagine.

 

La domanda è sempre la stessa:

perché mi hai lasciato?

 

Stavamo così bene insieme!

 

 Mi ricordo quando mi abbracciavi e mi sussurravi amore eterno.

 

Ma sapevi che non sarebbe durato, vero?

 

Come ogni cosa muore col tempo, anche il nostro amore se n'è andato, lasciandomi solo e triste.

Da quando la nostra band s'è sciolta, siamo stati insieme per così tanto tempo, facendo le cose che amavamo. Ma ora è tutto finito,perché tu hai deciso di andartene.

 

Le tue ultime parole?

 

Non le ricordo.

 

Ma non ho sentito la parola ''Tornerò''.

 

Qualcuno bussa alla mia porta, mentre ancora faccio riflessioni su di te.

-Takuya, andiamo su-

E’ Miku. Oggi si parte.

Io, lui, Teruki, Yuuki. Tutti tranne te. C’è persino Bou con noi.

Esco con la mia solita faccia triste, trascinandomi dietro le miriadi di valige che mi hanno fatto preparare.

Dedico ogni mio pensiero a te, tesoro mio. Non ho altri con cui parlare.

Scendo e vedo Teruki caricare le nostre valige sul taxi aiutato dall'autista.

Miku mi prende per le spalle e mi fa un gran sorriso. Mi spinge in auto e mi si siede affianco. Dove saremmo andati non me lo aveva detto.

 

Senza neanche rendermene conto eravamo partiti. I fiocchi nivei ricoprivano le case e le persone più temerarie si aggiravano per i marciapiedi coperti da innumerevoli indumenti.

 

Chiudo gli occhi e penso a te.

 

Ricordo quando, la prima volta, mi avevi detto di amarmi.

Era stato così bello. Sotto quell’albero di ciliegio, rosato e incredibilmente affascinante.

Ti eri avvicinato, mi avevi preso le mani e dolcemente me lo avevi sussurrato sulle labbra.

Io, di tutta risposta, ero arrossito, ma stringendo le tue mani c'eravamo baciati.

Quanto era passato da allora?

 

Non lo so e non lo voglio sapere.

 

Ti ricordi quella volta che mi hai portato al negozio di dolci più grande che io avessi mai visto?

 

Mi avevi bendato per tutto il tragitto e poi, quando fummo lì, prendendomi per i fianchi mi avevi fatto sedere su una sedia decorata con le caramelle.

Mi avevi regalato un lecca-lecca gigante, che ancora conservo e dolorosamente mi ricorda te.

Una spirale di sette colori brillanti mi si era parata davanti quando riaprì gli occhi su quella sedia.

 

Ma adesso, dov'è quel meraviglioso dono?

 

Lo avevo portato con me in quella vacanza ?

 

Riaprì gli occhi e al mio fianco Miku e Bou dormivano. Nell’auto dietro alla nostra probabilmente anche Yuuki e Teruki stavano dormendo.

 

E tu? Tu stai dormendo, amore mio? E’ mattina, certo che stai dormendo.

Voglio dormire anche io con te, in questo freddo.

 

I miei sogni sono sempre popolati da mostri orrendi della mia infanzia. Sono riapparsi da quando tu non sei più qui. L'aereo decollò con un gran frastuono.

 

Ma dove stavamo andando?

 

Miku era sveglio al mio fianco e parlava animatamente con l'hostess. Bou, guardandolo bieco, gli diede un pizzicotto sulla gamba.

-ahi!- fece Miku. Bou, offesosi, mise le braccia conserte.

-ti devo ricordare chi è il tuo ragazzo?- disse acidamente.

Miku lo fissò un attimo. -chi è il mio ragazzo?-

Bou spalancò gli occhi, sorpreso, e gli tirò un pugno sul braccio.

-ehi ehi, stavo scherzando! Sei tu il mio unico amore- disse ridendo e posò le labbra su quelle del biondino.

Anche tu mi dicesti che ero il tuo unico amore. E io ci credevo.

 

Ma ora, a cosa devo credere?

 

Mi hai ingannato, mi hai usato.

 

Teruki richiamò la mia attenzione dal sedile posteriore. Mi chiese se potevo raggiungerlo un attimo.

Mi alzai e andai da lui.

-immagino che ti starai chiedendo dove ti stiamo portando- disse.

Annuii.

-bene- si voltò e chiese a Yuuki di porgergli qualcosa.

Il mio cuore iniziò a battere forte, fortissimo, lo sentivo nelle orecchie, nella testa.

Il suo, il suo basso. quello che tanto amava e che accompagnava sempre la mia chitarra nei concerti. Era lì.

 

Ma perché?

 

Perché lo aveva lasciato a loro e non a me?

 

Me lo porge e sentendomi un po’ offeso lo fisso.

-Takuya, questo lo ha lasciato per te-

-perchè non me lo ha dato lui di persona?- chiesi aspramente.

Teruki abbassò il viso mestamente e lanciò un'occhiata a Yuuki che si voltò verso il finestrino e iniziò a singhiozzare.

Notai solo ora che Miku e Bou ci stavano guardando.

-siediti Takuya, c'è una cosa che dobbiamo dirti-

 

Cosa ?

 

 Che lui si è trovato un'altro?

 

Oh ma questo lo immaginavo.

 

Oppure che si è totalmente scordato della mia esistenza?

 

 L'ira mi cresce dentro.

 

Dov'è lui adesso?

 

Avrei la forza di spaccargli la faccia per tutto ciò che mi ha fatto.

-quanto tempo è passato, Takuya?- intendi dire da quando quello stronzo mi ha lasciato, non lo so. Due, tre anni? E’ davvero passato così tanto tempo?

Non risposi.

-Takuya quanto tempo è passato?- mi richiesero.

Scossi la testa. - non lo so-

-un mese, un solo mese è passato-

Come solo un mese ? è impossibile! Allora non ti sei rifatto una vita.

 

Oppure la stavi già progettando mentre eri con me?

 

Mentre mi usavi per soddisfarti?

 

-dov'è lui adesso?- chiesi lentamente a Teruki.

Era una domanda che mi ero ripromesso di non far mai. Bou si coprì la bocca con una mano e riscivolò a sedere, piangendo.

Teruki non rispose ma mi porse nuovamente il basso del mio tesoro.

 

Come può essere ancora il mio tesoro?

 

Oh, lo amo troppo, lo amo ancora.

 

Non potrò mai dimenticarlo.

 

 Mi farebbe piacere anche solo vederlo per un secondo, vederlo sorridermi mi farebbe stare meglio.

 

Ma come posso perdonarlo?

 

Presi il basso e iniziai a piangerci sopra. Lo abbracciai come se fosse lui.

Toccai una ad una le corde che lui stesso aveva toccato mille volte. Teruki, con le lacrime agli occhi mi mise una mano sulla spalla per infondermi coraggio.

 

Senza neanche accorgermene l'aereo era atterrato.

Prendemmo un altro taxi che ci accompagnò in un hotel di lusso.

Ora che ci penso, cos'è che dovevano dirmi? Non ci pensai, ero troppo intendo a imparare a memoria ogni singola corda di quel basso, così come avevo imparato a memoria il corpo del mio amante.

Entrai nella mia stanza e mi sedetti sul letto. Appoggiai con tutta delicatezza il basso al mio fianco e sospirai. Teruki mi invitò ad uscire dalla mia stanza.

Mi disse di coprirmi pesante e stare pronto.

 

Pronto per cosa ?

 

non mi dire che lo avrei rivisto?

 

 Non ci potevo credere.

 

Lo segui felicemente, ma la sua faccia era tutto il contrario di quello che mi sarei aspettato.

Camminammo nella neve, seguiti dagli altri. Superammo un cancello arrugginito e coperto di neve  ed entrammo in un parco. O almeno, è quello che sembrava in un primo momento sotto tutta quella neve.

Si fermò davanti ad un masso. Con una mano coperta dal guanto tolse la neve che era rimasta appiccicata.

Involontariamente mi portai una mano al cuore e caddi sulle ginocchia in mezzo alla neve.

Eravamo in un cimitero e quella era una lapide.

La sua lapide.

''Shinya Sano

1984-2010''

 

Buio.

 

Perché sei vestito di bianco?

 

 Perché hai le ali?

 

Dove sei?

 

Piango e le mie lacrime si trasformano in neve.

Ti avvicini e mi accarezzi il volto. Allora è così che mi hai lasciato.

Mi sveglio e sbatto più volte le palpebre.

Vedo Teruki sporto su di me che mi fissa preoccupato.

-lo sapevo che non sarebbe stata una buona idea- disse Miku gironzolando nervoso per la stanza.

-sssh, si è svegliato- disse Bou.

Mi aiutarono a mettermi seduto.

-come ti senti?-

Non collegavo la mente con la bocca. Li guardavo e non emettevo alcun suono.

-allora?-

Di nuovo sentivo gli occhi umidi.

-che cosa significa?!- gridai, scoppiando in lacrime.

Mi presi la testa fra le mani, stringendola forte.

-non te lo voleva dire, perché ti amava troppo-

-come è successo?!- continuai a gridare.

-era malato da ancora prima che tu entrassi nella band-

Maledetto.

Perché ci siamo dovuti innamorare ?

 

Sse me lo avessi detto, io ti avrei amato ugualmente, perché mi ha lasciato all'oscuro di tutto?

 

Ti odio.

 

-perchè non me lo ha detto?- domandai con voce tremante.

-è stata una sua scelta, ma, Takuya, ascolta, lui non ti voleva dire che sarebbe morto, voleva vivere con te gli ultimi istanti della sua vita in completa armonia, amandoti e facendoti sentire bene, capiscilo Takuya...-

é vero allora, la Vita ha la stessa consistenza di una nuvola, basta un po' di vento per spazzarla via...

Non posso. Soffro ed è solo causa sua.

Chiedo a tutti di uscire.

Qui entra in gioco la mia parte egoista. Almeno non sarai di nessun altro se non mio, nei miei sogni. Nessun altro avrà la fortuna di sentire le tue labbra carnose sulle proprie. Solo io e nessun altro ha avuto questa possibilità. Guardo il cielo. Soffrirò.

 

Si, sarai solo mio.

  
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