Da quando quei gemelli erano entrati nelle nostre vite, parecchie cose erano cambiate.
La prima fra tutte era che mia madre si era presa una cotta per il fratello del mio ragazzo.
Non pensavo però che lui le desse corda, ma facciamo un passo indietro..

Un anno prima avevo conosciuto Bill, un ragazzo strano, una Rockstar.
Non credevo che uno come lui si sarebbe interessato a una come me, però evidentemente mi sbagliavo.
Per quattro mesi mi girava intorno come un cagnolino riempiendomi di attenzioni come mai nessun altro ragazza aveva fatto.
Ci volle poco che mi innamorassi di lui ma tenerlo sulle spine mi piaceva..mi faceva sentire desiderata.
Però non avevo saputo resistere a lungo, così dopo quel tempo, avevo finalmente accettato di essere la sua ragazza.
Quei sei mesi erano stati i più belli della mia vita, prima che le cose cominciassero a complicarsi.
Fu quando decisi di presentarlo alla mamma.
Stranamente Tom venne con noi, perché lui odiava vederci insieme, si, odiava vedere le dimostrazioni di affetto in pubblico.
Quella sera l'atmosfera che si respirava in casa nostra era strana, vedevo perfettamente che, Tom ci provava senza ritegno con mia madre.
E questo aveva fatto infuriare Monique, mia sorella inferiore, che non lo aveva mai sopportavo, neanche quando facevamo uscite a quattro.
Fatto sta che due settimane dopo, ritornando da una giornata di shopping con Bill, trovai una bella sorpresa.
Mamma a letto con Tom!
Fu per me, Monique e Bill.
Per me, perché cavolo, era mia madre a letto con il gemello del mio ragazzo, per gli altri e due non lo sapevo, e sinceramente, poco mi importava.
Mia sorella mi preoccupava tantissimo, era sempre furente, e sembrava che, i suoi capelli rossi potessero da un momento all'altro elettrizzarsi, e questo perché ci trovavamo spesso Tom mezzo nudo in giro per casa.
Ero stufa marcia, per quanto Bill si opponesse, riceveva sempre la stessa risposta "non è una cosa seria, mi sto solo divertento".
E ancora mi lamentavo con lui.
-BiBi io non ce la faccio più! E un mese che va avanti questa storia e mi fa schifo incontrarlo nel corridoio in quel modo!- replicai accarezzandogli la testa.
Eravamo distesi sul letto della mia stanza e lui aveva appoggiato la testa sul mio ventre, come se fossi la sua mamma.
Alzò lo guardo verso di me sospirando - lo so piccola, ma cosa posso farci io?ormai ci ho perso le speranze! -
Ma io non volevo che le perdesse, dovevo proteggere il ricordo di mio padre e la stima di Monique nei confronti di mamma.