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RICOMINCIARE
Erano
passati giorni, giorni che formavano intere settimane,
da quando era tornata a casa, perché quella ormai era la sua
casa...l’ncis...
Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe finita per considerare
la sua famiglia quelle persone così diverse tra loro,
così unite e affiatate
l’una con l’altra...forse
se glielo
avessero detto 4 anni prima non ci avrebbe mai creduto, ma con il tempo
aveva
imparato a conoscerli, ad unirsi a loro e a cominciare a farne parte,
tanto che
adesso non avrebbe saputo fare a meno della loro presenza
costante...erano
stati loro che l’avevano salvata in Somalia, che avevano
rischiato la vita e
non solo per poterla aiutare, per poterla salvare da quella situazione
che era
sicura l’avrebbe portata ad una morte certa...erano stati
loro che nei giorni
successivi l’avevano riaccolta tra di loro e non quello che
era la sua vera
famiglia...un padre che per tutti e 4 mesi di prigionia non aveva mosso
un dito
per aiutarla, un padre che era sparito totalmente dalla sua vita e di
questo
era felice...adesso aveva trovato il suo posto e avrebbe lottato per
mantenerlo...il giorno del suo ritorno era riuscita a parlare e a
ringraziare
tutti per quel quello che avevano fatto per lei e da allora era tornato
tutto
come prima, o meglio quasi tutto...
...Tony...con lui le cose
erano cambiate... da quel giorno
che avevano parlato nel bagno degli uomini, da quel giorno che gli
aveva dato
quel bacio sulla guancia, tutto era cambiato...anche se apparentemente
non
c’era niente di diverso, dentro sapevano entrambi che il loro
rapporto era
cambiato...avevano ricominciato a vivere insieme dopo 4 mesi di apatia
per lui
e 4 mesi d’inferno per lei...durante il trascorrere delle
settimane la tensione
tra loro era diventata quasi incontrollabile...ogni volta che si
guardavano e
si perdevano l’uno negli occhi dell’altro
vedevano riflesso un mondo di emozioni...quel sentimento
che con il
tempo era cresciuto era diventato un amore adulto, sincero e non era
più un
semplice gioco di sguardi e semplice attrazione...adesso il sentimento
era
vero, forte e soprattutto reciproco...avevano smesso di rincorrersi e
perdersi
in relazioni insulse e inutili solo per non pensare
all’altro...adesso erano
consapevoli dei propri sentimenti e di quelli dell’altro,
l’unico ostacolo era
che non sapevano come sbloccare quella situazione...cercavano di
controllarsi,
ma la cosa si faceva sempre più difficile a
lavoro...rimanevano anche per
minuti interi a guardarsi da una scrivania all’altra perdendo
la cognizione del
tempo e di tutto quello che li circondava, quando si ritrovavano soli
in
ascensore la tentazione di bloccare quella scatola di metallo si faceva
sempre
più forte, tanto che appena le porte si aprivano si
fiondavano letteralmente
fuori...ogni giorno si ripromettevano di rimanere concentrati di non
perdersi a
pensare all’altro, ma ogni giorno la cosa si faceva sempre
più difficile, fino
a quando quel pomeriggio...
Erano appena rientrati alla base dopo una chiamata per la
scomparsa di un capitano della marina; erano intenti ognuno a svolgere
il
proprio compito alle loro scrivanie quando Gibbs ordinò a
Ziva e Tony di andare
da Abby a portarle dei fogli e a informarsi se aveva scoperto
qualcosa...
Una volta che le porte si
chiusero e l’ascensore cominciò la
sua discesa Tony rapidamente abbassò la levetta che fermava
il tutto...calò
l’ombra nel piccolo abitacolo...
-Tony!!!ma che ti prende?-
disse Ziva sorpresa, ma nervosa
perché non vedeva l’ora di uscire di
lì...qualche secondo in più lì dentro
con
Tony e non sapeva neppure lei cosa avrebbe potuto fare, naturalmente la
risposta non tardò ad arrivare, dato
che
con la stessa velocità con cui aveva bloccato
l’ascensore Tony si girò verso di
lei e prendendole il volto tra le mani le dette un brevissimo bacio
appassionato e così irruento da spingerla con la schiena
alla parete dietro di
lei...si staccarono per un attimo giusto il tempo di perdersi negli
occhi
dell’altro per poi tornare con maggior lentezza a sfiorarsi
delicatamente le
labbra e di lasciarsi andare in un bacio più voluto, lento
in modo da potersi
gustare a pieno ogni sensazione ed emozione che si stavano
regalando...si
fecero trasportare da quella tenerezza e quella passione che avevano
cercato di
reprimere per così tanto tempo...nella dolcezza del bacio
Ziva portò le sue braccia
intorno al collo di Tony e gli lasciava lente carezze tra i capelli,
mentre lui
l’avvolse in un caloroso abbraccio, portando una mano dietro
la schiena e una
che le circondava la vita...anche quando riuscirono a staccarsi per
poter
respirare si trattennero in quel tenero abbraccio...ansimanti ma
felici, i loro
occhi brillavano di gioia e voglia reciproca di non ignorare mai
più quello che
provavano l’uno per l’altra...
Ancora con il fiatone Tony
disse –ehi piccola ninja sai vero
che noi comuni mortali dobbiamo respirare se non vogliamo morire
soffocati-,
Ziva sorridendo si
lasciò andare ad una dolcissima risata
continuando ad accarezzargli i capelli senza staccare gli occhi dai
suoi,
-sei così bella
quando ridi- disse sommessamente Tony,
mentre le spostava un po’ il ciuffo di capelli che le
ricadeva sul viso; Ziva
lentamente tornò a mordicchiare e a lasciare piccoli baci
sulle labbra di Tony,
tanto che si persero di nuovo in un altro bacio...avevano perso
completamente
la cognizione del tempo, sarebbero rimasti in quel piccolo luogo
all’infinito...non gli importava più di niente, in
quel momento erano li solo
loro...fino a che Ziva riconquistando un po’ di
lucidità disse –non credi che sia il caso di
andare da Abby?se Gibbs si
accorge che ancora non abbiamo fatto quello che ci aveva ordinato,
appena ci
vede uno scappellotto non ce lo toglie nessuno-,
-hai ragione...ma io sto
tanto bene qui adesso!!- disse Tony
mostrando il labbro inferiore per mostrare un faccino ancora
più tenero per
convincere Ziva a rimanere ancora un po’ lì,
abbracciati e a scambiarsi qualche
altro bacio...sfortunatamente per lui, Ziva aveva riacquistato
completamente il
proprio senso del dovere e aveva già cominciato a
sciogliersi dall’abbraccio,
cercando di non cedere a Tony;
-e dai David un altro
piccolissimo bacio e poi andiamo-
provò ancora Tony,
-DiNozzo ho detto di no, su
dai torniamo a lavoro- disse con
voce autoritaria Ziva...quando Tony la lasciò completamente
mentre riavviava
l’ascensore disse in tono più basso
–stasera ti va di
venire a cena da me?-,
Tony riprendendola tra le
braccia e sorridendo rispose –e
c’è da chiederlo?certo che mi va!!-,
Ziva sorrise a sua volta
mentre Tony lasciandola libera e
tornando a guardare come se niente fosse le porte
dell’ascensore chiese con un
tono malizioso -e cosa hai in mente di cucinarmi?-,
Ziva rispondendo con la
stessa malizia e avvicinandosi al
suo orecchio rispose
–ah vedrai
DiNozzo non hai neanche la minima idea di cosa ti
aspetta!-,
-uhm uhm David,
così mi provochi!!-,
- di sicuro ti
cucinerò qualcosa di sostanzioso, dato che
hai rischiato di morire soffocato per un bacio, ti dovrò
mettere in forze per
poter fare quello che ho in mente per il dopocena!- disse ridendo Ziva
canzonandolo un po’;
-ehi che vorresti dire?
Avrai anche una memoria fotografica
ma è proprio a brevissimo termine dato che ti sei
già dimenticata di come ti
sei attaccata alle mie labbra senza far circolare neppure uno spiraglio
d’aria!!!- disse chiaramente scherzando Tony,
-ah e così
adesso è colpa mia se non sei più in grado di
reggere ad un semplice bacio... e poi ti vorrei ricordare che quello
che mi ha
letteralmente appiccicato al muro sei stato tu e la tua
incapacità di tenere a
freno gli ormoni- rispose Ziva,
-ah si certo adesso
è solo colpa mia vero?- rispose Tony
I due rimasero un attimo a
guardarsi in cagnesco fino a che
non scoppiarono in una fragorosa risata. Fu così che Gibbs
li vide appena le
porte dell’ascensore si aprirono, uno davanti
all’altro che ridevano
spensieratamente, tanto che non si accorsero neppure della sua presenza
e che
li osservava con uno sguardo molto nervoso, fino a che non tuonò
–DiNozzo!! David!!! È andata bene la
discesa?tutto a posto oppure volete anche un caffè?-...
Tony e Ziva sentendo la
voce del loro capo schizzarono
sull’attenti ritrovando la serietà che per qualche
minuto avevano perso...
Tony molto velocemente
rispose –si si capo tutto a
posto...io e Ziva stavamo proprio andando da Abby come ci hai ordinato
te capo,
vero Ziva?-
-oh si si è vero
capo...ora andiamo!-
e così dicendo
uscirono dall’ascensore convinti di averla
passata liscia per una volta; convinzione che svanì pochi
attimi dopo dato che
entrambe furono raggiunti da un sonoro scappellotto,ma felici del
futuro che li
aspettava per cominciare insieme un qualcosa di meraviglioso...
fine
è stata scritta di getto così come mi
è venuta in mente, spero che vi sia piaciuta e che mi
lasciate un commentino altrimenti grazie lo stesso per aver letto...