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Autore: Severus_Pyton    02/06/2005    9 recensioni
The dementors converge
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il testamento di Harry Potter

 

 

Il testamento di Harry Potter

 

L’Oscuro Signore era stato sconfitto.

 

Ron ed Hermione, come avevano sempre detto, si sarebbero sposati al massimo la sera dopo, durante la festa che avrebbero tenuto ad Hogwarts

 

E Silente, glielo aveva ripetuto più di una volta, gli aveva anche detto di tenere sotto controllo i suoi sentimenti, per fare la sua parte, in questo tragico gioco che è la vita.

 

Harry era arrivato ad Hogwarts, quella sera …

 

C’era aria di festa … tutti, anche quelli feriti, avevano fatto del loro meglio per potere essere presenti alla festa … festa di una sontuosità che Hogwarts non aveva mai visto prima … mai …

 

La festa che chiudeva la fine di un epoca.

 

La festa che benediva il futuro di due ragazzi, Ron ed Hermione, che si amavano da tempo.

 

C’erano davvero tutti … Harry li guardava … Minerva McGrannitt … i Weasley … Ginny, poveretta, non era sopravvissuta  (poveraccia … crepata! Quanto mi dispiace … una di meno … ! ndSev), Gazza … fra gli insegnanti mancava … Piton … raggiunto dall’Oscuro Signore … e poi c’era l’immancabile Neville, Luna … i gemelli … e tanti altri … tutti …  tutti i sopravvissuti …

 

Harry cercava di essere allegro con tutti  …  dopotutto … lui era l’ospite d’onore …  tutti si sarebbero aspettati una parola, un discorso da lui … ma lui … ad un certo punto … era sparito …

 

Aveva preferito vagabondare un po’ per i corridoi … lasciarsi finalmente andare ai ricordi … alle lacrime .. alla disperazione … sarebbe arrivata … l’aveva respinta fino a quel giorno … si era rifiutato di ascoltarla … perché … ‘doveva fare la sua parte’ … ma ora …  non aveva scampo … sarebbe arrivata … e l’avrebbe travolto … e lui non avrebbe fatto nulla per fermarla … si scoprì desideroso che arrivasse quanto prima … che tutto quel dolore finisse … basta … basta …

 

Harry poteva benissimo paragonare la potenza della disperazione a quella dei dissennatori … lui li aveva provati …  entrambi ti tolgono la voglia di vivere … ti manca l’aria da respirare …  pensi, come disse Ron quel terzo anno di scuola … pensi … ‘di non potere più essere felice’ … e quando ti investe …. o hai un motivo per combatterla … oppure …

 

Harry … vagabondava per i corridoi … diretto verso le cucine … pensava alle battaglie di Hermione per la liberalizzazione degli elfi domestici …

 

Prese in parte il suo amico Dobby, il quale, vedendolo, si mise a congratularsi e a piangere …  

 

Harry diede uan lettera al ‘suo’ Elfo  preferito … gli ricordava gli anni allegri … non tanti anni prima, per la verità il secondo anno di scuola … ma erano allegri … gli chiese di portare quella lettera a Ron, che era il suo migliore amico … quando la lettera sarebbe stata aperta, avrebbe parlato  da sola come una strillettera …  in un certo senso voleva … avrebbe voluto che fosse una strillettera … ma ormai …  così sarebbe andata …

 

Salutò Dobby e si diresse verso la torre di astronomia …

 

L’elfo portò la lettera a Ron, il quale, ottenuto il silenzio di tutti i presenti,  la aprì.

 

La preside, nell’intendere che la lettera era di Harry, si passò una mano sulla fronte …

 

Nel frattempo la lettera diffondeva la voce di Harry nel salone …

 

Carissimi … so benissimo che stasera tutti vi aspettavate due parole da parte mia … ed invece … dovrete accontentarvi di ascoltarmi in questo modo …

È finita. Che dire? Il bambino sopravvissuto ha realizzato la profezia. Voldemort non esiste più …

Abbiamo sofferto tantissimo, troppo … quanto dolore … quanta rabbia …  per cosa? Per colpa di un mago megalomane e  dei suoi perfidi servi … ma ora è finita …

 

Silente una volta  mi confidò che … mai si era sognato che un giorno avrebbe potuto trovarsi accanto ad uno come me …  ricordo che quel momento fu imbarazzante …

 

Non c’è molto da dire … in effetti tutti sanno tutto sul sottoscritto …  spesso ne sanno più gli altri di quanto non ne sappia io … ed è sempre stata così … sempre … o quasi …

 

Vi ringrazio tutti … beh … devo ringraziare … te, Ron … se non ti avessi avuto al mio fianco … se non mi avessi garantito la tua fedeltà … la tua amicizia sincera … disinteressata … devo dire … sei l’unico, assieme ad Hermione, che si sia dato a me con tutto il cuore … davvero … grazie …

 

A questo punto della lettera la McGrannitt si mosse ed uscì dalla sala …  mentre la lettera continuava il suo inarrestabile discorso …

 

Ringrazio la preside … tutti coloro che mi hanno guidato …  come non ricordare Silente ... che tristezza! Che assurdità! ... Porgo i miei auguri a Ron per il suo futuro con Hermione …  vi auguro tutta la gioia della quale fino ad ora qualcuno vi ha privati …  ve la siete meritata … tutta … anche io, sapete, avrei voluto goderne … ma … per me non sarà così …  ne avrei avuto il diritto anche io … che Ron ed Hermione siano benedetti … ma perché io no?

 

Ho mantenuto fede alla promessa … mi sono battuto sino alla fine … non ho mostrato segni di cedimento …  ma ora sono stanco … è finita … ho perso davvero tutti … quell’essere schifoso mi ha tolto tutte le persone che amavo … che mi amavano … tutto quello che poteva sentire di … famiglia … di … amore … tutti … anche l’ultima persona … il mio amore … il nostro rapporto  … lo ho nascosto e protetto sino alla fine … sino a quando …  mi è stato tolto anche lui … era lui … era Draco che mi dava la forza di andare avanti …il suo amore mi dava la forza …  ora … non avete più bisogno di me …

Posso smetterla di soffrire … di ansimare … non biasimatemi …

 

“Non piangete per coloro per i quali è giunta l’ora … voi vivrete per vedere questi giorni rinnovati”  …  

 

Addio …

 

Con gratitudine,

 

Harry Potter

 

 

Nella sala scoppiarono lacrime e caos …  tutti si abbracciavano e piangevano … mentre Molly Weasley investiva il figlio Ron alla velocità di un treno: «Non gli hai accennato minimamente nulla? Non gli hai fatto capire?»

 

Davanti ad un mestissimo ‘no’ di Ron, sua  madre … disse: «Non vedo … beh … spero che sappia dove trovarlo … e lo faccia in tempo!!!»

 

 

Intanto in cima alla torre, il moro si era alzato … guardava le stelle e attorno a se … tutto era illuminato … eppure … non aveva mai visto così buio …

 

dietro di se il nulla … attorno a se il vuoto  … davanti a se … l’abisso …  

 

non resisteva più … doveva lasciarsi semplicemente andare … fece per sbilanciarsi in avanti … liberando le mani … ma …

 

Una mano si intrecciò alla sua … fu un attimo … Harry si girò … per un istante si bloccò …

 

«Mi spiace, Harry … di avertelo tenuto nascosto … mi hanno detto di nascondermi … per proteggere entrambi …»

 

Harry non lo lasciò finire …  i lineamenti del moro si rilassarono … lentamente sorrise … il respiro si fece sereno … posò un dito sulla bocca dell’altro e disse:

 

«Non aggiungere altro; ti ringrazio … di avermi fermato, di esistere, di amarmi, Draco  …»

 

Posandogli un bacio sulle labbra e prendendolo per mano, aggiunse: «Ti amo. Andiamo a prenderci ciò che ci spetta di diritto .. anni di gioia arretrata!»

 

Ora i giorni si sarebbero rinnovati anche per loro due.

 


 

Non mi sono chiesto: cosa è successo? Perchè tu sei qui ... perchè non mi hanno detto niente ...

 

Dopo la pesantezza del nulla, derivata dall'aver creduto morto Draco (per proteggerli entrambi), ho pensato di porre l'attenzione sull'attimo in cui lo ritrova. Non si pone tante domande. Lo ha ritrovato, ed è questo che per lui conta in quell'istante ... averlo ancora accanto e, con lui, cominciare a sperare ...

 

 

 

 

  
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