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Autore: Sasy_1803    02/06/2005    2 recensioni
Una ff a 4 mani (Sasy_1803 e DarkGape). Cosa succederebbe se il Maestro vampirizzasse Buffy? La cacciatrice come reagirebbe? Cosa succederebbe al mondo, ora che colei che un tempo lo salvava è diventata tutto ciò che un tempo combatteva? Riuscirà il suo fascino, la sua bellezza a prevalere sulla bestia che è in lei?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ero appena svegliatami. Sentivo caldo. Ero sudata. E…e un’altra sensazione accompagnava quel calore insopportabile. Uccidere. Sentivo caldo e volevo uccidere. Ecco cosa provavo. Mi alzai dal letto. Ci misi un po’ per capire e per sentire realmente quelle sensazioni. Non ero nella mia camera. Non ero affatto nella mia casa. Ma perché quel caldo? Perchè quella voglia insaziabile di uccidere?
Uscii dalla camera in cui mi trovavo. Sentii un rumore… Sentii dei passi che si avvicinavano.
-Buffy? Sei sveglia?- Disse una voce. Non la conoscevo.
-Finalmente. E’ da tanto che dormi- Ripeté quella voce.
E mentre la sentivo la mia voglia di uccidere e il caldo crescevano.
La vidi. Era una donna sulla quarantina. Capelli anni ’80, castani. Occhi neri.
-Oh Buffy. Sono felice di vederti. Menomale che ti sei ripresa!-
-Dove mi trovo?- Dissi. La voce che mi uscì mi parve non essere quella mia.
-Buffy! Sei a casa. Mi riconosci? Sono io-
-Tu chi?- Incalzai.
-Tua madre. Oh Buffy non mi fare preoccupare. Stai scherzando vero?-
-Io non scherzo mai.- Dissi. Non sapevo cosa mi prendeva. Sapevo solo una cosa. Volevo uccidere quella persona. A tutti i costi dovevo ucciderla.
Saltai addosso a quella che definiva essere mia madre. Cadde a terra gridando -Buffy! Smettila Buffy! Buffy!!!- Le morsi il collo. Da quel gesto sfociarono in me mille sensazioni. Provai piacere, voglia di continuare a fare quello che stavo facendo. Ma riflettei. Che stavo facendo realmente? Ero saltata addosso a quella donna urlante e dopo?
Mi alzai. La donna ai miei piedi era inerme. Non parlava. Non si muoveva. Cosa le era successo? La mia voglia di uccidere si era un po’ calmata. Ma il caldo continuava a persistere. Mi avvicinai alla finestra. C’era luce fuori. Alzai le tende e…oh mio dio. Il sole…il sole. C’era quell’orrido sole fuori. Il caldo? Si il caldo si moltiplicò, quadruplicò dentro me. Mi sentii male. Sentivo solo una cosa: caldo. Il sole. Il sole aveva provocato qualcosa dentro di me. Bruciava tutto. Chiusi le tende di scatto Avevo passato 1 o 2 secondi davanti alla finestra a osservare quel sole orrido. A me erano sembrati un’eternità. Corsi in bagno e mi lavai le mani, la faccia, le braccia. Ma il caldo continuava a persistere. Alzai la testa verso lo specchio e…e emisi un urlo. Quella figura riflessa, quel mostro non potevo essere io. Avevo due occhi orrendi, profondamente sinistri. La faccia era tutta arricciata. Dalla bocca mi spuntavano due denti simili a quelli dei…vampiri. Ora ricordai tutto. Tutto mi era tornato in mente. Il Maestro. Lo stavo attaccando e…mi aveva morso. Ero diventata come quelli che prima ammazzavo. Ero diventata un…vampiro.
Ma la voglia di uccidere si era rifatta viva. Dovevo aspettare la notte e poi…poi mi sarei divertita.
Sentii aprire la porta.
-Ehi? C’è nessuno? La porta era aperta e quindi…-
Smise di parlare appena mi vide. Emise un grido penetrante. Voleva scappare. Lo capii dai suoi occhi che voleva evadere, voleva non vedermi più davanti a lei. Saltai contro la porta e la chiusi.
-Oh…oh ma tu sei…tu sei Buffy-
-E tu come lo sai?- Continuavo a non riconoscere la mia voce.
-Ma…ma Buffy…Buffy io sono Willow-
-Oh…Willow…- Quel nome non mi era nuovo. Ricordavo una certa Willow. Ed adesso era davanti a me. Tutto di lei, viso, voce, atteggiamento, mi diceva: “Ammazzami”. E in realtà non me lo feci ripetere due volte. Come avevo fatto prima con la donna le saltai addossi. Lei gridò e riuscì a fuggire. Aprì la porta e scappò. La inseguii. Dovevo compiere ciò che mi aspettava. Dovevo ammazzarla. Ormai il sole era totalmente tramontato. Lei scappava e gridava. Ma era ferita e non poteva continuare a sfuggirmi per lungo. Arrivammo al cimitero che quindi non era molto distante dall’abitazione in cui mi ero svegliata. Willow inciampò in una pietra. Cadde a terra le saltai addosso, la stavo mordendo quando…
-Buffy!-. Mi girai di scatto. Era Angel. Non sapevo perché lo riconobbi subito. Però non mi trovavo più nel luogo in cui ero prima. Davanti a me non c’era più Willow ma Angel e…e Xander. Riconobbi subito anche lui. Quest’ultimo era un po’ più spaventato di Angel. Ero ancora un vampiro. Ma non volevo più ammazzare i miei amici. No. Adesso il mio scopo era un altro. Capii che non avevo ammazzato realmente mia madre e non stavo ammazzando realmente Willow. Erano tutti sogni, incubi che mi preannunciavano cosa ero diventata veramente. Capii che il morso del Maestro mi aveva fatto diventare una come lui. Ero un vampiro. Ma capii che questo “potere speciale che mi era stato affidato doveva essere usato contro il possessore. Mi sentivo estremamente forte. Il caldo e la voglia di uccidere erano stati sostituiti da voglia di vendicarsi. Vendicarsi di colui che mi aveva trasformato in questo modo. Vendicarsi del…Maestro.

  
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