Se c’era una cosa che apprezzava di Barcellona era la possibilità di vivere quasi totalmente di notte, quando la sonnolenza che aveva cullato la città nelle ore del giorno veniva spazzata via come foglie secche da un marciapiede. Poteva perdersi nei mille night club dalle donnine avvenenti, dagli alcolici colorati, dalla musica assordante, sempre uguale, sempre vomitevole...