Serie TV > Star Trek
Ricorda la storia  |      
Autore: 50of47    05/10/2009    2 recensioni
[VOY] L'ultima partita di kadis-kot tra Neelix e Sette di Nove non fu mai conclusa. Ritornando a casa, l'equipaggio della Voyager ha forse dimenticato il suo unico Ambasciatore nel Quadrante Delta?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kathryn Janeway, Neelix
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note della Traduttrice
Ebbene, questa traduzione arriva con un ritardo tremendo, praticamente imperdonabile. Non avanzerò scuse nè farò goffi tentativi di discolparmi: vorrei semplicemente ringraziare Jo March, senza la quale questo breve lavoro non sarebbe mai stato iniziato, e Bebbe, senza la quale esso non sarebbe mai giunto alla sua conclusione.
Riporto inoltre un link al testo originale in lingua Inglese, accessibile qui.
Bellis


Il richiamo che non arrivò mai
Una oneshot di 50of47

Neelix sparse gli ultimi pochi bocconi del suo stufato di radice di Leola nella tazza, col suo cucchiaio. Oxilon, il Reggente del Consiglio della colonia Talassiana, e due membri anziani del consiglio disciplinante, Drexel e Trixan, si erano uniti a Neelix, Dexa e Brax per cena. Una vivace conversazione si spandeva attraverso la tavola, ma Neelix era silenzioso, perso nei propri pensieri.

"Non ti piace la cucina di Mamma?" chiese finalmente Brax, il tono irritato.

"Lascia Neelix in pace," disse Dexa. "Gli mancano i suoi amici della Voyager."

"Ma perchè? Ha noi, ora. Erano persone simpatiche, ma erano alieni."

"Erano persone straordinarie, Brax," disse Neelix, "e non avrei mai potuto incontrare nessuno di voi se non fossi stato in viaggio con loro, sulla Voyager." Sospirò. "E' passata più di una settimana, e non ho ancora avuto notizie. Sette aveva detto che mi avrebbe contattato il giorno dopo che la nostra partita di kadis-kot era stata interrotta, e non è da lei dimenticare una promessa."

"Forse la Voyager è fuori portata per le comunicazioni, Neelix," disse Oxilon. "Se sono stati così fortunati da trovare un tunnel spaziale, come noi abbiamo fatto dopo aver lasciato Phanos, potrebbe volerci molto tempo perchè un messaggio subspaziale ci raggiunga."

"Forse," disse Neelix, diffidente. "Però..."

"Neelix, perchè non parli ad Oxilon ed ai consiglieri della tua idea di costruire un ponte ologrammi per la colonia?" chiese Dexa, cercando di distrarlo dalle sue preoccupazioni riguardanti la Voyager. "Prima mi hai detto di voler presentare l'idea durante la cena, questa sera."

"Un ponte ologrammi?" Oxilon era perplesso.

"E' più facile mostrartelo che descriverlo, Oxilon," disse Neelix. "Veramente, ho preparato una piccola dimostrazione nella sala comune. Perchè non facciamo una passeggiata tutti insieme, prima del dessert?"

I sei lasciarono gli alloggi che Neelix condivideva con Dexa e Brax per attraversare a piedi la breve distanza che li separava dalla sala comune. "E quale sarebbe la funzione di questo, er... 'ponte ologrammi', come l'hai chiamato?" chiese Trixan.

"Principalmente distrazione ed intrattenimento," rispose Neelix, "ma ci sono altre buone ragioni per costruirne uno. Supponiamo che i nostri ingegneri vogliano collaudare il progetto di un nuovo apparato. Programmando le loro specifiche ed i parametri nell'olocomputer, ed avviando una simulazione, non dovrebbero disattivare parte della griglia energetica dell'asteroide, per completare i loro test. La simulazione fornirebbe loro tutte le informazioni di cui avrebbero bisogno, e con i protocolli di sicurezza attivati, non vi sarebbe alcuna possibilità di danni, nel caso in cui i collaudi non vadano come previsto. Questo è l'impiego più pratico e frequente che avevo in mente."

"Hai citato anche l'intrattenimento e la distrazione," disse Oxilon.

"Tutto a suo tempo, Oxilon," disse Neelix. "Ah, eccoci qui."

Avevano raggiunto la sala comune e Neelix fece entrare tutti. La stanza era stata completamente svuotata dei consueti tavoli e sedie. Un computer olografico, con un replicatore portatile collocato sul pavimento al suo fianco, stava in un angolo dirimpetto alla porta. Gli oloemettitori erano scaglionati ad intervalli regolari in ogni parte del salone.

"Non c'è nulla qui, a parte quell'apparecchiatura," disse Drexel, accennando con la mano all'equipaggiamento olografico dall'altra parte della stanza.

"Pazienta, Drexel," disse Neelix. "Quella 'apparecchiatura' serve a proiettare le immagini che tra poco vedrai. Computer, avviare programma Janeway Alpha 7. Impostare indice temporale alle ore 1930, alla metà di Luglio, calendario Terrestre." Il Lago George scaturì intorno agli spaventati funzionari del governo, che si trovarono a sostare lungo la riva di un'enorme, sconosciuta massa d'acqua.
"E' perfettamente sicuro," disse Dexa. "Potremmo anche fare un giro sino all'altra riva del lago, se volete."

"In una stanza di queste dimensioni?" chiese Drexel. "L'altra riva sembra essere a molti chilometri di distanza."

"Non è un problema," disse Neelix. "Tutto ciò che dovete fare è chiedere all'olocomputer una barca. Dovrete imparare una speciale tecnica per usare questo tipo di realtà virtuale prima di iniziare la vostra piccola escursione, ma è abbastanza semplice da padroneggiare."

"Dove siamo, Neelix?" chiese Oxilon.

"Lago George, sul mondo natale del Capitano Janeway, la Terra. E' uno dei suoi posti preferiti. Ogni volta che la Terra le mancava più del solito, passava qualche ora navigando com una piccola barca, sul lago, alla luce della Luna."

"Affascinante," disse Drexel. "E tu dici semplicemente al computer cosa vuoi?"

"Esatto," disse Neelix. "Computer, avviare programma Neelix-Paxau 2." Il lago della New York settentrionale mutò forma sino a diventare l'esclusivo complesso termale Talassiano per i ricchi ed i privilegiati. Il suono di allegra musica, proveniente da uno steelband Jamaicano che suonava sotto un portico alla destra del gruppo, raggiunse le loro orecchie. Sedie e tavoli erano stati spostati di lato per far spazio ad una partita di pallavolo in corso tra numerose massaggiatrici Talassiane e la squadra femminile umana, medaglia d'oro alle Olimpiadi del 2216. Neelix adocchiò il bar e si spostò verso il barista dai coloratissimi vestiti, aspettando un vassoio di rinfreschi.

"Questa non è la Paxau che io ricordo," disse Trixan, squadrando il gentiluomo alto che era venuto a sostare di fronte a lui con un vassoio di 'Rekarri Starburst' in calici dallo stelo molto lungo. Ne scelse uno ed annusò sia i fiori che ne decoravano l'orlo, sia lo stesso drink, prima di berne un prudente sorso.

"No, credo di no. Tom Paris e Harry Kim hanno deciso di movimentare un po' l'ambiente, in un pomeriggio di noia. La maggior parte dell'equipaggio della Voyager era composto da persone giovani e sole, così questa versione della simulazione divenne molto popolare, come attività del tempo libero. Penso che anche i nostri giovani potrebbero apprezzarlo," disse Neelix. "Per quanto riguarda noi... computer, ripristinare parametri originali per Neelix Paxau 2."

La simulazione riportò la propria forma all'esclusiva località, familiare a Trixan ed agli altri adulti. Una tranquilla musica di lignei strumenti a fiato suonava in sottofondo. La delicata brezza da alti ventagli agitava i tendaggi di tessuto finissimo che pendevano dai muri, e diffondeva il profumo dei grappoli di fiori sparsi tra i viticci frondosi che si intrecciavano intorno alle colonne del portico. Il suono di uccelli cinguettanti poteva essere udito con più facilità, ora che la musica Caraibica era scomparsa. Le massaggiatrici Talassiane aspettavano pazientemente i loro prossimi clienti, a fianco delle sedie a straio dai profondi cuscini, tappezzati con un disegno di foglie. L'alto barista ora vestiva una tunica lunga, di un nero formale, e ad un cenno di Neelix portò un vassoio convenente bicchieri di nettare di Galea.

"Forse sarebbe possibile mantenere alcune delle innovazioni?" chiese Trixan, che teneva in mano il suo bicchiere di Rekarri Starburst, vuoto.

"Ma certo, Trixan," disse Neelix con una risatina soffocata. "E' questa la bellezza della programmazione olografica. E' personalizzabile." Attese un attimo che quel pensiero fosse ben compreso, e quindi proseguì, dicendo, "E questo conduce al fulcro della mia idea. Quando il Capitano Janeway mi consegnò la tecnologia olografica e di replicazione, come ambasciatore permanente della Flotta Stellare nel Quadrante Delta, ha accluso anche una copia del database culturale della Voyager, insieme ad un gran numero di programmi olografici che ho richiesto dalla biblioteca di bordo." Un moto di eccitazione da parte di Brax attirò l'attenzione di Neelix. "Sì, Brax, ho fatto in modo di recuperare tutti i capitoli delle avventure di Capitan Proton."

"Capitan Proton?" chiese Oxilon.

"Un personaggio immaginario che Tom Paris ha creato per un romanzo olografico a puntate, basato su una forma di intrattenimento risalente al Ventesimo Secolo che lui chiamava 'cinema'," rispose Neelix. "Tom era un appassionato della storia Terrestre del Ventesimo Secolo. Mi ha detto che i popoli presenti sul suo mondo natale in quel periodo mettevano molto impegno nel ricreare eventi e luoghi storici, per comprendere meglio il loro passato. Potremmo fare anche noi lo stesso. Potete immaginare come potrebbe essere per i nostri bambini rivivere veramente le avventure del Principe Morag, piuttosto che leggerle solamente come favole in un libro? I nostri artisti e scrittori potrebbero scavare all'interno di secoli di opere storiche e letterarie per creare programmi che tramanderebbero la nostra eredità Talassiana ai giovani, come storia vivente."

"Oxilon," disse Dexa, "Non ero molto più grande di Brax, quando il nostro convoglio ha lasciato Talax. C'è un'intera generazione che sta crescendo senza aver mai visto il nostro mondo natale. Stiamo veramente correndo il rischio di perdere il contatto con le nostre radici culturali. Oh, abbiamo mantenuto le nostre usanze, e ci siamo costruiti una splendida casa, qui, ma è difficile per una tradizione avere un autentico significato per qualcuno che è straniero al luogo dove essa ha avuto origine."

"Il vostro convoglio ha lasciato Talax circa cinque anni prima della Cascata di Metreone," disse Neelix. "Molti di loro ricordano il nostro mondo natale come era. Non hanno mai visto cosa è accaduto a Rinax, o cosa fosse diventata la vita quotidiana sotto il dominio Haakoniano. Nulla potrà mai riparare queste tragedie, ma qui il nostro retaggio e la nostra cultura hanno una possibilità di rinascere e fiorire nuovamente, libere dall'influenza Haakoniana."

Neelix fece una breve pausa, per consentire ad Oxilon ed ai consiglieri di assimilare le sue parole, e quindi proseguì. "Il Capitano Janeway mi ha dato copia di tutte le analisi che hanno fatto di Talax, ed io ho anni di dati accumulati nel computer della mia nave. I resoconti storici che insegnamo nella nostra scuola si estendono per secoli. Certamente gli artisti ed i creativi presenti tra di noi potrebbero prendere tutti questi dati e ricreare un milieu familiare. Tom Paris e Harry Kim avevano programmato un'intera città costiera in Irlanda, grazie a piccole ricerche e alla loro immaginazione."

"Irlanda?" chiese Trixan.

"Un posto sulla Terra," rispose Neelix. "L'equipaggio passò molto tempo là quando la nave dovette calare l'ancora ed attraversare fronte d'onda neutronico. Tom aveva ambientato la città circa cinquecento anni nel passato, e l'equipaggio amava prendere parte ad un mondo così diverso da quello in cui vivevano tutti i giorni. Quel tipo di intrattenimento lì aiutò a mantenere alto il loro morale, anche quando sembrava che non dovessero più rivedere la loro casa."

"Devi ammettere, Trixan," disse Dexa, "che vivere qui nel nostro asteroide non è molto diverso da essere su una grande nave spaziale come la Voyager. Noi viviamo in un mondo ristretto a noi stessi, e possiamo contare solamente sulla nostra comunità. Non abbiamo idea di quanto a lungo dovremo rimanere qui. Potrebbe benissimo essere per il resto delle nostre vite, se non decideremo mai di cercare un pianeta dove sistemarci. Costruire un ponte ologrammi migliorerà la qualità delle nostre vite per il tempo che passeremo qui."

"A volte, sulla Voyager, tutto diventava così parte della routine che i giorni si ammassavano l'uno sull'altro," disse Neelix. "Ricordo ancora com'era, quando stavamo attraversando una regione che l'equipaggio chiamava 'il Nulla'. Non c'erano stelle o pianeti fuori dai nostri boccaporti, e questo significava che non v'era nessun luogo dove sbarcare per una breve licenza. Una volta che l'equipaggio si fu abituato a compiere i doveri necessari ad attraversare tutto quel vuoto, la vita non presentò mai alcun cambiamento. Se non avessimo trovato un tunnel spaziale, saremmo rimasti in quell'orribile notte nera per due anni. Non so cosa avremmo fatto, senza ponti ologrammi, anche durante i due mesi che passammo nel Nulla."

Neelix si soffermò nuovamente a scegliere con cautela le prossime parole.
"Non è che la vita qui sull'asteroide sia dura, Oxilon. Quello che sto dicendo è che potremmo costruire un attrezzo per arricchire il nostro futuro e quello dei nostri bambini."

"L'idea ha dei meriti," disse Oxilon. "Lasciate che ci pensi sopra e che sottoponga la questione al consiglio governante al completo, perchè sia discussa. Vi farò sapere il loro parere."

"Un ultimo pensiero, Oxilon," disse Dexa. "Prima che tu prenda la tua decisione finale, immagina per un momento come sarebbe un'escursione nelle montagne di Godo dopo un lungo giorno tedioso."
Sorrise e disse, "Ora, basta parlare di ponti ologrammi. Abbiamo la torta di taga che ci aspetta."

*


Più tardi quella sera, dopo che i loro ospiti se ne furono andati, Neelix sedette sul divanetto con Dexa e Brax, parlando della sua proposta.

"Pensi che l'approverà, Dexa?" chiese Neelix. "Dopotutto, lo conosci da più tempo di me." disse.

"E' difficile da dire, ma credo che il mio riferimento a escursioni nelle montagne Godo potrebbe esser stato d'aiuto. Qualche tempo fa Oxilon mi ha raccontato quanto lui abbia amato farle quando era ancora su Talax. Dovremo solo aspettare e vedere."

In quel momento, Brax si era arrampicato in braccio a Dexa e si era messo a proprio agio. Affondò il volto nella spalla di Dexa ed emise un soffocato "Neelix".

Neelix si allungò per accarezzare la schiena del bambino e chiedere, "Che c'è?"

"Mi dispiace di aver chiamato i tuoi amici alieni."

"Va tutto bene, Brax. Loro sono alieni, ma non sono malvagi come quelli ai quali sei abituato. Non ho mai incontrato persone che volessero così tanto essere onesti con chiunque ed aiutare sconosciuti appena incontrati quanto i miei amici della Voyager. Ecco perchè si sono ritrovati sperduti così lontano dalla loro casa, in quello che chiamavano Quadrante Delta."

"Non credo che tu ci abbia mai raccontato quella storia, Neelix." disse Dexa.

"Ricordo di avervi spiegato come il Protettore li abbia condotti qui con la sua Struttura, ma hai ragione, Dexa. Non credo di avervi mai narrato il resto. Il modo più facile per spiegarlo è dirvi che il Capitano Janeway distrusse la Struttura che avrebbe potuto riportarli a casa, perchè voleva proteggere gli Ocampa."

"Gli Ocampa?" chiese Brax.

"Avanti, Brax, lo sai chi sono. Ti ho raccontato della mia amica Kes."

"Quelli che vivono solo nove anni?"

"Sì. Gli Ocampa vivono all'interno del loro pianeta, così come noi viviamo all'interno di questo asteroide." disse Neelix. "Il Protettore gli forniva qualsiasi cosa di cui avessero avuto bisogno. Sul punto di morire, ha chiesto al Capitano Janeway di distruggere la sua Struttura cosicchè i Kazon non potessero raggiungere l'interno del pianeta per far del male agli Ocampa."

"Kaz..."

"Kazon. Persone avide, che volevano rubare l'acqua degli Ocampa."

"Come i minatori, che volevano rubarci la nostra casa." disse Brax.

"Sì, più o meno così. Il Capitano sentiva che la Voyager ed il suo equipaggio erano coinvolti in ciò che stava accadendo agli Ocampa, anche se ciò era successo solamente perchè il Protettore li aveva trascinati lì. La Federazione per la quale lavora avrebbe probabilmente detto che lei aveva infranto una delle loro regole più importanti, ma lei andò comunque avanti e distrusse la Struttura per proteggere il popolo di Kes."

"Di che regola si tratta, Neelix?" chiese Dexa.

"La loro Prima Direttiva. Dice che non gli è concesso di interferire con lo sviluppo di culture meno avanzate, che ancora non hanno la velocità di curvatura, ma il Capitano Janeway è sempre riuscita a trovare delle scappatoie a quella regola per aiutare gli altri ogni volta che poteva, anche se ciò rendeva più difficile le cose per tutti, sulla Voyager. Ma alla maggior parte dell'equipaggio non importava."

"Alla maggior parte dell'equipaggio?" chiese Brax.

"Ci sono sempre persone che trovano qualcosa per cui lamentarsi, Brax, non importa se le cose vanno bene o male, " disse Dexa. "Adesso, via, a letto. Neelix ti racconterà di più domani, ma ora dovresti essere già a dormire."

Neelix abbracciò Brax prima che il ragazzino scivolasse via da Dexa. Brax augurò la buonanotte a sua madre con un bacio, e si diresse alla sua camera. Neelix si avvicinò a Dexa così da poterla circondare con le braccia, e sedettero insieme a parlare delle sue esperienze sulla Voyager, fino a notte fonda.

*


Circa un mese dopo, Neelix stava lavorando duramente nello spazio appena scavato per il nuovo ponte ologrammi della colonia, supervisionando i collaudi finali sugli emettitori. Si trovava vicino ad un tavolo da disegno, con uno schema disteso su di esso, e stava mostrando ad uno degli ingegneri quale fosse il prossimo passo da effettuare. Aveva appena risposto ad una domanda, quando Brax saettò nella stanza, respirando rapidamente e molto eccitato.
Neelix sollevò lo sguardo, allarmato.

"Mia madre dice che devi tornare a casa subito. E' molto importante."

"Cosa c'è? Qualcosa non va?"

"Dice che lo vedrai presto. Devi venire ora. Per favore, Neelix."

Neelix afferrò la sua giacchetta e seguì velocemente Brax nel corridoio. Attraversarono di corsa le vie che conducevano ai loro alloggi, e insieme fecero irruzione oltre le porte, col fiato mozzo.

Dexa li guardò per un attimo al di sopra del monitor al quale era seduta. Si rivolse nuovamente allo schermo e disse, "E' qui, ora." Si levò in piedi e gesticolò animatamente, mostrando a Neelix di avvicinarsi e prendere il suo posto.

Neelix si affrettò verso la sedia, lasciandosi cadere su di essa. Quando vide chi fosse sullo schermo, la sua mascella cadde, e potè a malapena trovare le parole.

"Capitano Janeway?"

"Ammiraglio Janeway ora, Ambasciatore. Siamo a casa." disse lei, con un gran sorriso.

"Cosa.. ma come... " Neelix era sconcertato.

"Abbiamo incontrato un inaspettato visitatore dal futuro che ha reso possibile tutto questo. Il mio rapporto è nel flusso dati compresso che il Pathfinder ha appena inviato al ricevitore della colonia, insieme a lettere dall'equipaggio indirizzate a te."

"Cap... um, Ammiraglio, non ha idea di quanto sia felice di vederla. Quando non ho saputo nulla da Sette o da nessun altro sulla Voyager..."

"Lo so, Neelix. Dexa mi ha detto quanto tu fossi sconvolto, " disse Janeway. "Abbiamo dovuto apportare tante modifiche alla nave nell'intento di ritornare a casa che nessuno ha potuto allontanarsi dal lavoro abbastanza a lungo da contattarti. Il Quartier Generale ha dato a tutti un periodo di licenza con i loro cari, quando abbiamo raggiunto la Terra, e quindi ci ha impegnati sino alla fine delle riunioni. Dopo di che, l'Ammiraglio Paris ha insistito che io mi prendessi almeno due settimane di riposo per abituarmi ad essere di nuovo a casa, prima di darmi il permesso di usare il satellite Midas per contattare il più recente ambasciatore della Federazione. Mi dispiace molto di aver aspettato così a lungo prima di farti sapere cosa ci fosse successo."

Neelix sorrise e disse, "Non deve preoccuparsi di questo, Ammiraglio. Il solo fatto di vedere di nuovo il suo viso e di sapere che siete a casa ripaga qualsiasi mia paura. Ora, vorrei sapere tutte le novità."

"Dovrò essere breve, Neelix. Il tempo di trasmissione è ancora limitato ad 11 minuti, come lo era sulla Voyager, e non ce ne resta molto. Vediamo... le accuse contro i Maquis sono cadute, e i vecchi membri della Equinox hanno ricevuto un benservito collettivo. Tutti sono in licenza prolungata, così l'equipaggio è sparpagliato per riprendere i contatti con famigliari ed amici. Tuvok è su Vulcano. Harry ha avuto miglior fortuna con la sua fidanzata di quanto io ne abbia avuta con il mio. Che tu lo creda o no, Libby lo ha aspettato, e mentre stiamo parlando loro sono in luna di miele. La piccola Miral è nata appena siamo ritornati a casa. Sta bene, e Tom e B'Elanna hanno ricevuto dozzine di offerte di lavoro sia dalla Flotta che dai privati. Sette ha lasciato la Terra per una missione scientifica nello Spazio profondo, ai confini con lo spazio fluido, nel Quadrante Beta, sperando di poter ritrovare Axum. Icheb è stato ammesso alle classi avanzate dell'Accademia della Flotta Stellare. Il Dottore è sulla Stazione Jupiter con Reg, Haley e Lewis Zimmerman. Chakotay è sul suo mondo natale, per aiutarli nella ricostruzione, e diventerà un docente all'Accademia, quando il tempo della sua licenza scadrà." Janeway fece una pausa per riprendere fiato, prima di chiedere, "Chi sto dimenticando?"

"Naomi e Sam?"

"Riuniti con Greskrendtregk. Era lì ad accoglierle, quando Tom ha fatto atterrare la nave nel cortile dell'Accademia. Lo vedrai nella speciale registrazione del ritorno che il Dottore ha realizzato per te. Devo raccontartelo, Neelix, il momento in cui Naomi ha scorto suo padre; ha iniziato a gridare 'Papà, Papà, Papà', e ha attraversato i campi come un fulmine. Quando si è lanciata tra le sue braccia, tutti avevano gli occhi umidi di lacrime."

Neelix sorrise, asciugando lui stesso qualche lacrima sentimentale. Sospirò gioiosamente, e chiese, "E come stanno i suoi famigliari ed i suoi amici, Ammiraglio? Pensa che le mancherà lo Spazio profondo, ora che è stata promossa?"

"La mia famiglia sta bene, Neelix, ed è contenta di riavermi, certamente. Ho incontrato la moglie ed il figlio di Mark, è stata dura, ma sono davvero felice per loro. E, sì, mi mancheranno le nuove scoperte ed i primi contatti, ma ho avuto forti motivi, personali e professionali, per accettare un impiego d'ufficio."

"Sono sicuro che sono buoni motivi." disse lui.

"Mi piacerebbe pensarlo, Neelix. Nel periodo in cui siamo stati lontani, c'è stata una terribile guerra tra i quadranti Alpha e Gamma. 300 milioni di vite si sono spente."

Neelix boccheggiò.

"Lo so." disse Janeway. "Questi sette anni nel Quadrante Delta ci hanno mantenuto tutti al sicuro. Abbiamo pensato che fosse una privazione essere così lontani da casa, ma il fatto si è rivelato essere una benedizione sotto mentite spoglie. La sento come una enorme responsabilità, quella di aiutare a ricostruire il Quadrante Alpha, dal momento che non eravamo qui a difenderlo, insieme alla Federazione. Una parte della tecnologia che la Voyager ha riportato indietro sarà inestimabile. Lavorerò su alcune delle sue applicazioni pratiche."

"Sono certo che si occuperà meravigliosamente di tutto, Ammiraglio."

"Oltretutto, " Janeway proseguì, con un sorrisetto malizioso, "se ho intenzione di costruire una famiglia, è molto meglio avere una base stabile."

"Una famiglia?" chiese Neelix, stordito.

Proprio in quel momento, un beep risuonò dalla parte della Janeway, e la voce del Computer annunciò, "Rimangono 30 secondi."

"Neelix, la storia completa è nella mia lettera. Inoltre, quando aprirai il flusso dati, cerca un file chiamato 'Aggiornamenti'. Contiene dati, schemi tecnici e coordinati che vi aiuteranno a migliorare il trasmettitore subspaziale dell'asteroide e a stabilire una communicazione a due vie con il satellite Midas. Potrete inviarci lettere e messaggi video. Vi contatterò la prossima settimana per sviluppare i dettagli."

Un altro beep si fece sentire. "Rimangono dieci secondi." disse la voce del Computer.

"Grazie, Ammiraglio, di tutto." disse Neelix. "Porti i miei saluti a tutti."

"Lo farò, Neelix." disse Janeway. "Ci sentiremo presto."

Lo schermo si oscurò. Neelix si appoggiò allo schienale della propria sedia, sconcertato e felicissimo insieme. Sollevò lo sguardo su Dexa, che era raggiante, con gli occhi che danzavano, pieni di gioia per lui.

"Non c'è un flusso dati di cui devi occuparti, Neelix?" chiese lei, con un sorriso.

"Sì, è vero. Vieni, Brax, iniziamo. Puoi aiutarmi."

Neelix prese Brax per mano, e i due si diressero al centro comunicazioni dell'asteroide: il suo cuore traboccava di felicità.

*


Molti giorni dopo, Neelix stava appoggiando il PADD contenente la lettera dell'Ammiraglio Janeway, che aveva appena riletto per la terza volta, seduto sul divano accanto a Dexa. "Chi l'avrebbe mai pensato, Dexa? Da lungo tempo avevamo perso ogni speranza che potessero finire insieme."

"Di chi parli?" chiese Dexa, con uno scintillìo di consapevolezza negli occhi.

"L'Ammiraglio ed il Comandante Chakotay. In seguito alla scoperta di una cura per la patologia da loro contratta su quel pianeta dove avremmo dovuto lasciarli, la Voyager ritornò indietro per recuperarli. Tutti eravamo certi che il Capitano ed il Comandante sarebbero stati una coppia da quel momento, ma non accadde mai. Divennero molto amici, ma il Capitano riteneva, come principale responsabile dell'allontanamento di tutti da casa, di dover privilegiare gli interessi del suo equipaggio rispetto alla sua felicità personale. Io sapevo quanto a ciascuno di loro importasse dell'altro, e mi feriva vederli ignorare i loro sentimenti dopo che furono di nuovo a bordo della Voyager. Alla fine, lui iniziò a vedere altre donne, e lei visse una o due relazioni romantiche, ed io vidi la luce che si accendeva nei loro occhi quando si guardavano offuscarsi anno dopo anno. Quando il Comandante Chakotay accettò di aiutare Sette nel migliorare le sue relazioni interpersonali, ed iniziò a mostrare un interesse che andava oltre la semplice pratica, pensavo che fosse tutto finito tra loro due."

"Che tristezza." disse Dexa.

"Già." disse Neelix con un sorriso. "Non ho mai veramente capito per quale motivo il Capitano pensasse di non poter avere una vita personale con il Comandante mentre era sulla Voyager. Mi ha esposto le sue motivazioni, e ha detto che il benessere della nave doveva venire prima, ma si aspettavano che il viaggio durasse almeno trent'anni prima di raggiungere la Terra. E' un lasso di tempo troppo lungo da passare in solitudine."

"Sono lieta che siano giunti a casa, allora." disse Dexa, rannicchiandosi più vicino a Neelix, "Sembra che abbia fatto la differenza."

"Lo penso anche io. La sua lettera dice che la Flotta Stellare ha organizzato un gran ricevimento di benvenuto per loro dopo le riunioni. La sua promozione le ha dato modo di pensare a qualche cambiamento nella sua vita. Ha fatto un viaggio con Chakotay per visitare un memoriale di guerra dedicato ai loro camerati Maquis, e pochi giorni dopo il loro ritorno, lei lo ha invitato ad una gita in barca alla luce della luna sul vero Lago George, per tirarlo su di morale. Una cosa tira l'altra," disse Neelix con un brillìo negli occhi, "ed è finito per chiederle di sposarlo. Da quello che ha scritto, l'equipaggio si è lanciato in una vera e propria festa di fidanzamento, quando lo è venuto a sapere."

Entrambi risero a quel pensiero, e sedettero in silenzio per qualche tempo, gustandosi la reciproca compagnia. Infine, Neelix si alzò e disse, "Vieni con me, Dexa. C'è qualcosa che vorrei mostrarti."

"Non dovresti finire la tua lettera per l'Ammiraglio? Ti contatterà domani."

"Non ci vorrà molto. Solo un'occhiata veloce, e ritorneremo subito."

"Va bene." disse Dexa, seguendolo; lasciarono gli alloggi.

*


"Computer, avvia il programma Neelix-Talax 1. Imposta l'indice temporale a venti minuti prima del tramonto." Dexa restò senza fiato mentre il suo lago di Axiana preferito si materializzava di fronte a lei nel nuovo ponte ologrammi della colonia.

"Neelix, è perfetto." disse, e c'era soggezione nella sua voce, mentre camminava verso la sponda dello specchio d'acqua, "E' proprio come me lo ricordo."

"Splendido posto per un matrimonio all'aria aperta, non credi?"
Dexa si voltò e lo guardò a lungo, prima di sorridere appena.
"Beh, la domanda ha funzionato per il Comandante Chakotay." disse un nervosissimo Neelix, arrossendo furiosamente.

Dexa ritornò a posare lo sguardo sul lago e disse, "Ebbene, penso che Brax non mi parlerebbe più se io rispondessi di no. Non potrei sopportarlo."

"Davvero?"

"Davvero."

Neelix prese la mano di Dexa e la guidò verso alcune rocce piatte e larghe adiacenti alla sponda, dove sedettero insieme a guardare il tramonto. Il crepuscolo scivolò intorno a loro mentre la corona incandescente dell'ultimo dei soli di Talax calò oltre le lontane montagne di Godo. Sedettero pacificamente, l'uno nelle braccia dell'altro, ammirando l'ambiente circostante, sino a che Dexa si rivolse a Neelix, le lacrime di gioia che luccicavano nei suoi occhi.

"Andiamo a casa, Neelix." disse. "Dobbiamo trovare le parole giuste per condividere la nostra felicità con gli amici che hanno permesso il nostro incontro e ci hanno dato Nuova Talax."


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Star Trek / Vai alla pagina dell'autore: 50of47