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Autore: Happy_Pumpkin    05/10/2009    6 recensioni
[Dr. Horrible's Sing-Along Blog]
Il malvagio Doctor Horrible sta per rivelare al mondo i segreti della sua prossima arma; un letale strumento che smaterializzerà l'acerrimo nemico, il paladino della giustizia, Captain Hammer.
Forse
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come smaterializzare un supereroe.



   “Ehm... e-ehm – si schiarì la voce, aggiustò gli occhiali e dette un colpetto allo schermo, dopo aver assunto un'aria severa – no, dico, sono profondamente arrabbiato. Sul serio. Il raggio era pronto,
quasi pronto, mancavano uno o due dettagli da rifinire e avrei avuto l'arma messa a punto per il grande evento.
Invece no – portò il torso avanti, dando più enfasi alla sua colossale indignazione – mi hanno staccato la corrente per fare dei lavori. Alle due del pomeriggio: quando la gente lavora, scrive, guarda siti internet a scrocco dall'ufficio oppure progetta piani malvagi, come me, ad esempio.
Non che io sia un cittadino modello, eh. Assolutamente: non pago la bolletta, tzé – ridacchiò, trovando l'idea di pagare una bolletta imbarazzante quanto ridicola – eh... sì, dicevo... staccano la corrente. Ero lì, davvero, ad un passo dal far aggregare i neuroni con la massa sub-atomica del... – si zittì un attimo, sfogliò un blocchetto degli appunti e tornò a guardare lo schermo, con l'aria più concentrata del mondo – dell'atomo... che... che è un atomo, suppongo.”
Calò il silenzio; il Doctor Horrible continuava a fissare la telecamera, deglutendo un po' a disagio.
   “Fatto sta – si riprese improvvisamente, mutando tatticamente posizione – che alla fine ho deciso di cambiare. Sì, un cambiamento; perché io sono cattivo e i malvagi hanno sempre un piano infallibile di riserva.
Questo è il mio progetto, ed è tutto per te Captain Hammer.”
Si fiondò sotto il tavolo, emergendo rapidamente con in mano una pistola identica alle pistole giocattolo usate dai bambini. Persino i colori giallo fluorescente e fucsia radioattivo erano uguali.
    “Sembra una cosa da niente, lo so; ridi, ridi finché sei in tempo eroe di categoria zeta. Vediamo se una volta assaggiato il disgregatore molecolare all'interno avrai ancora dei denti per ridere.
Ah-ah-ah.
Questa è una risata, la risata del vincente – dette un colpo di tosse, cercando di allargare il colletto del camice, per poi fissare un po' perplesso la telecamera – uhm, devo esercitarmi. Magari si tratta solo di abbassare leggermente il tono, così, giusto per dare un'impressione più dura, marcata; ogni cattivo ha una sua risata, è un po' il marchio di fabbrica, capite.
E io non ho preso un master in cattivologia per nulla.”
Sorrise, intimamente compiaciuto del suo traguardo.
   “Oh, sì, dunque... dicevo – aggrottò le sopracciglia, infine tornò a fissare il prodotto delle sue ultime fatiche tecnologiche – questa, osservatela bene, mi permetterà di entrare a far parte della Lega Cattiva dei Cattivi: basta premere il grilletto e... puff... si smaterializza qualsiasi cosa entri a contatto con il suo getto.”
Annuì un paio di istanti, inspirando l'aria e gonfiando il petto, assumendo inconsapevolmente quel tenero sorrisetto un po' ebete che di malvagio, a dire il vero, aveva poco o nulla. Storse appena il naso e dopo essersi guardato attorno con sguardo vigile, puntò l'arma contro una zona indefinita della stanza, non inquadrata dalla telecamera.
   “Sicuramente vorrete una dimostrazione. E io ve la darò, quanto è vero che mi chiamo Doctor Horrible; cioè, non che sia il mio vero nome, è il mio nome da cattivo, quando lavoro insomma, un po' come Superman e Clark Kent. Non che abbia nulla a che vedere con lui, pfui, solo che il concetto è... - si arrestò, deglutì, accenno ad un sorriso poi sussurrò – identico.”
Altra pausa, giusto per riprendere la posizione tattica da colui-che-sta-per-compiere-un-atto-indimenticabile.
   “Torniamo allo Smaterializzatore Molecolare Atomico Mortifero Multi Adescante, che per comodità ho abbreviato in S.M.A.M.M.A. anche se mi rendereste più felice chiamandolo con il suo nome per intero. Ora lo punto e, attenzione gente a casa, non imitate quanto sto per fare.”
Il Doctor Horrible si concentrò, assottigliò le palpebre e dilatò appena le narici; tese le braccia in avanti, impugnando saldamente lo S.M.A.M.M.A. con entrambe le mani e un dito sul grilletto, pronto a sparare.
In effetti dopo qualche istante premette il grilletto.
Passarono diversi secondi ma non accadde nulla: l'arma letale giaceva inerte. Il malefico dottore fissò perplesso lo smaterializzatore, rimanendo immobile, poi voltò appena la testa verso lo schermo, come sperando che qualcuno gli desse la risposta sul perché l'apparecchio taceva misticamente.
   “Sembra che non funz...”
Non finì di dire la frase e un getto di quella che sembrava acqua partì dalla pistola, con una potenza maggiore rispetto al normale, talmente forte che per il rinculo il proprietario dell'oggetto venne scaraventato all'indietro.
Il proiettile liquido andò a colpire la parete contro cui era stato puntato, con l'imprevedibile effetto di farla saltare in aria, anziché smaterializzarla silenziosamente.
L'esplosione provocò un boato non indifferente, sommato a una marea di calcinacci e polvere che fecero sembrare l'antro del Dottore invaso dalla noiosa nebbia inglese.
La telecamera, in effetti, riprese pezzi di mattone volare, accompagnati a qualche malcapitato strumento posato nei paraggi, con a seguire una marea fluttuante di polvere biancastra. Il Doctor Horrible, diversi istanti dopo, tossì convulsamente da sotto la scrivania, fino a che non spuntò il suo braccio guantato e in seguito, con un po' di fatica, ricomparve anche la vittima del getto smaterializzante, più o meno sana.
I capelli e il volto erano coperti dai residui dell'esplosione, così che nell'insieme il malcapitato ricordò una sorta di pasticcere alle prime armi il quale anziché tuffare le mani nella ciotola aveva fatto prima a gettarsi tutto intero. Tossì ancora, pur dando prova di una certa integrità morale, visto il tentativo di rimettersi decorosamente a sedere.
   “Ehm – esordì, storcendo perplesso la bocca – credo ci siano ancora uno o due dettagli da mettere a punto. Avrebbe dovuto smaterializzare, non disintegrare. Già, altrimenti lo avrei chiamato D.M.A.M.M.A. e sarebbe suonato anche molto peggio, dunque mi sembra ovvio che il suo compito è quello di smaterializzare le cose. Accidenti.”
Sbottò, sollevando una certa quantità di polvere dal viso e dalla scrivania dove aveva sbattuto il palmo della mano. Alzò infine le spalle e accennando ad un sorriso riprese:
   “Nulla di che comunque. Niente è in grado di compromettere il mio infallibile piano, quindi Captain Hammer, sappiatelo, ha i giorni contati, lui e quel suo pugno Martello-Coso e... Cosetto.
Finito. Per sempre.”
Sgranò gli occhi, avvicinandosi allo schermo con un sorriso di chi la sapeva lunga.
Ritornò ad appoggiarsi allo schienale della sedia, annuendo compostamente, come se già avesse dato per scontato che entro breve avrebbe riparato la pistola, lo squarcio nel muro e già che c'era si sarebbe sprecato a eliminare Captain Hammer, molecola dopo molecola.
Si sentirono dei passi piuttosto concitati e dopo qualche istante apparve alle spalle del Doctor Horrible uno sconcertato Moist, il quale non ebbe bisogno di particolari super-poteri per capire che la stanza era stata demolita, tubi gocciolanti e tappezzeria inquietante compresi.
   “Ma... ma che è successo?”
Il responsabile del disastro casalingo si girò verso il nuovo arrivato e rispose:
   “Nulla, mio perfido amico. Solo una reazione un po' fuori programma, sai, noi cattivi dobbiamo accettare i rischi del mestiere.”
I due si fissarono qualche istante, entrambi davvero poco convinti riguardo la veridicità dell'ultima affermazione. Moist dette un'occhiata al muro distrutto, con quel suo sguardo un po' da pesce lesso, si dette una grattatina alla barba non fatta di qualche giorno e infine alzò le spalle, commentando:
   “Certo. Giusto. In fondo sei tu qui quello che ha il master.” annuì, fiero di quanto detto.
   “Esatto – confermò l'altro, incrociando le braccia – e se tutto va bene Bad Horse mi farà entrare nella Lega. Togliamo un paio di molecole e la strada verso la pura malvagità sarà completamente spianata; allora avrò il mondo ai miei piedi.
Muahahahah.”
Si lasciò andare a una fantastica risata crudele, scuotendo un po' le spalle, e Moist lo ascoltò annuendo con effettiva meraviglia, mentre l'intera stanza era ancora sommersa di polvere, calcinacci e lo S.M.A.M.M.A. giaceva a terra mezzo squagliato.
Poi la risata cessò e il Doctor Horrible si voltò un istante verso la telecamera, ribadendo con il dito puntato contro:
   “Ai miei piedi... metaforicamente parlando... sì, cambierò le regole. Ricordatevelo.”
Dopo le ultime parole ad effetto si aggiustò gli occhiali in testa e, soddisfatto, spense lo schermo.

*°*°*°*

   “Dunque – sospirò, aggrottando le sopracciglia incerto su come proseguire – ho completato lo S.M.A.M.M.A. Ci ho passato notti e giorni, giorni e notti, ma finalmente l'ho concluso. Perché Doctor Horrible non lascia mai nulla a metà, o a tre quarti... - fece una pausa, per poi aggiugere pensoso – e nemmeno a un quarto. Nossignore.”
Sospirò ancora, infine tirò fuori da sotto il tavolo la sua arma smaterializzante, appoggiandola sul ripiano così che i colori fluorescenti diedero bella mostra di sé.
   “Poi, ovviamente, sono andato da Captain Hammer. O meglio, lui è venuto da me che lo aspettavo. Insomma, diciamo pure che ci siamo trovati – assunse un'aria seria, mentre si accinse a spiegare – lui è la mia nemesi, lui è il bene, io il male, lui il buono, io l'orribile... cose così insomma.
E' dunque normale che ci troviamo, quasi telepaticamente. Non succedesse che figura ci farei? Insomma, penso che la Lega potrebbe avere qualcosa da ridire sul mio operato.”
Alzò le spalle e allargò le braccia, reputando assolutamente giustificate le azioni della Lega Cattiva dei Cattivi.
Suo malgrado, però, lo sconforto fu evidente, misto a un po' di sana rabbia.
   “In ogni caso lui era lì davanti a me. Io gli ho puntato contro lo S.M.A.M.M.A. e lui se la stava facendo sotto dalla paura, perché ha capito, e qui siete tutti testimoni, chi è che comandava. Io – si puntò il pollice contro il petto – e siccome comandavo io dovevo premere il grilletto, sparare il getto e smaterializzarlo. Solo che...”
Si zittì e guardò l'arma posata sul tavolo. Non fu difficile intuire che quel silenzio aveva il peso dell'etica; in fondo usare lo smaterializzatore significava pur sempre uccidere un uomo, anche se l'uomo in questione non era esattamente l'esempio di bontà che tutti si aspettavano.
Il Doctor Horrible rialzò lo sguardo, puntandolo verso la telecamera, affrettandosi a colmare quel vuoto di parole un po' troppo sospetto:
   “Sapete come vanno queste cose, no? Sono inaffidabili le armi di ultima generazione. Non ho avuto esitazione a sparare, nulla, diretto e letale come solo un cattivo può esserlo. Ah... - sospirò beato – avreste dovuto vedere Captain Hammer: non avrebbe avuto neanche il tempo di parlare o anche solo di evocare il suo Pugno Martellante o... Martello Pugnante... Pugnello Massacrante... sì, quella cosa lì.
Però... beh, non la tiro tanto per le lunghe. Alla fine mi si è inceppata l'arma; meglio, ha sparato il suo micidiale getto ma tutto quello che sono riuscito ad ottenere è stato... questo.”
Tirò fuori il guanto nero e lucido indossato da Captain Hammer: lo mostrò tenendo le spalle un po' curve e suo malgrado assunse l'aria di chi fosse appena stato bastonato, o avesse subito l'urto smaterializzante con tanto di calcinacci riversati addosso.
   “Ha... smaterializzato il guanto e lo ha materializzato qui. Proprio qui – indicò il ripiano della scrivania – Non avrebbe dovuto farlo, a me bastava togliere per sempre le molecole dalla faccia della Terra. Invece...”
Fissò l'oggetto per diversi istanti, concentrandosi come se con il solo sguardo gli fosse riuscito di disintegrarlo. Ma siccome non aveva ancora acquisito quel genere di poteri, dovette accontentarsi di riversargli contro l'odio pluriancestrale covato nei confronti del suo acerrimo nemico.
Infine accennò ad un sorriso e, con fare più vincente, riprese a dire:
   “Certo, non ho smaterializzato Captain Hammer però... ho il suo guanto – enfatizzò le ultime parole, calcando in particolare sul pronome possessivo suo – esatto, proprio così. Questo è un messaggio, per tutti voi: sono riuscito a prendergli un guanto, immaginate cosa posso fare con quest'arma. E' solo l'inizio. Intanto l'eroe dei miei stivali non ha più una parte di sé perché io, il più malvagio dei malvagi, futuro membro della Lega Cattiva dei Cattivi, gliel'ho sottratto.
Senza nemmeno scomodarmi a prenderlo con le mie mani.”
Sorrise, felice e illuminato da quella nuova quanto inaspettata prospettiva di successo. Decisamente, vista sotto quell'ottica anche il fallimento della giornata poteva trasformarsi in un'ottimistica speranza per un futuro intrinseco di cattiveria assoluta.
   “Bene, ora riprenderò a ottimizzare il raggio immobilizzante. Nel frattempo penserò anche a qualche messa a punto per lo S.M.A.M.M.A. in modo da non arrivare dal mio nemico impreparato; come si dice da noi cattivi, due armi letali sono meglio di una. – si zittì un istante, riflettendo sulla sua uscita, poi si premunì di aggiungere – certo, non è che lo diciamo sempre. Solo qualche volta, così... beh, è più che altro una sorta di leggenda metropolitana, in realtà i cattivi non hanno proverbi o cose simili.”
Alzò le spalle, infine inspirò profondamente l'aria, lanciando un'occhiata alla voragine del muro tappezzata alla bell'e meglio con del nylon e qualche striscia di scotch per gli imballaggi.
   “Perfetto – si sfregò compiaciuto le mani guantate – ora il lavoro mi chiama. Quando ci riaggiorneremo avrò completato il raggio e allora Captain Hammer dovrà dire le sue preghiere; voi intanto preparatevi psicologicamente all'idea che il male trionferà e io apporterò qualche cambiamento qua e là. Ah... - si arrestò un istante, esitando, infine trovò un certo coraggio e ammise – Penny io ti...”
Trattenne un istante il respiro, impettendosi nel camice bianco. Quando fece per parlare all'improvviso andò via la luce e lui rimase solo, al buio, a fissare uno schermo vuoto.
Avevano tolto la corrente.
Di nuovo.




Sproloqui di una zucca

Adoro questo telefilm/film *-*
L'ho visto per una serie di coincidenze casuali e non ho potuto fare a meno di scriverci qualcosa sopra, molto d'istinto. Non so quanto sia riuscita a rispecchiare il meraviglioso Doctor Horribile, però mi sono divertita tantissimo - come non mi succedeva da un po' - a scrivere questo pezzo; spero che si colga nella lettura.
I nomi sono in inglese: ho visto il telefilm in lingua madre e poi doppiato; però ho preferito lasciare gli appellativi originali, ci sono più affezionata XD
Grazie per la lettura e per gli eventuali commenti ^^
   
 
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