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Autore: Meissa    05/10/2009    1 recensioni
Scorpius Malfoy è stato invitato a passare una settimana di vacanze a casa di Rose Weasley. Ronald Weasley e Draco Malfoy non sono d'accordo, nonostante abbiano dato il loro consenso, e così si organizzano di conseguenza. Forse, per mettere in atto i loro piani, non avrebbero dovuto sposare Hermione Granger e Astoria Greengrass.
Quando le donne ci mettono le zampino... un'intera settimana di vacanze a casa Weasley per la famiglia Malfoy, ne usciranno tutti indenni?
[Protagonisti le varie famiglie Weasley, famiglia Potter, Malfoy e perché no?, anche Scamander. In una settimana può succedere di tutto]
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Holidays!
Prologo - pomeriggio, sera


Hog’s Head – pomeriggio

“Ma sei sicuro?” domanda Harry scettico.
“Certo che sì! Le ho provate tutte, ma nulla! Hermione è irremovibile,” soffia disperato Ron, pregando perché nessuno li senta.
“Altre due burrobirre,” ordina Harry chiamando il barista in fondo al locale a voce alta. Quest’ultimo gli lancia un’occhiataccia prima di sparire dietro un vecchio bancone, visibilmente seccato.
Harry e Ron si scambiano uno sguardo dubbioso, come se entrambi temano che la loro ordinazione venga ignorata.
“Insomma, secondo te cosa dovrei fare?” domanda Ron, guardandosi intorno circospetto.
“Be’, magari… potresti mandare una lettera a Ma-”
“ZITTO, non nominarlo!” ruggisce Ron alzandosi dalla sedia e sbattendo i palmi delle mani sul tavolo, attirando l’attenzione molto più che se avesse permesso a Harry di completare il nome.
Harry rimane immobile, incerto se scoppiare a ridere o meno, gli occhi di tutto il pub puntati su di loro, ma stabilisce che è meglio di no, le reazioni di Ron sono incontrollabili. “Ehr… sì, va bene,” lo asseconda sistemandosi gli occhiali rotondi sul naso. “Dicevo, potresti mandare un gufo al padre di Tu-Sai-Chi, non penso sia d’accordo, non credi?”
Ron si batte una mano sulla fronte, con un sorrisone che va da parte a parte. “Geniale, Harry! Avrei dovuto capirlo, ciò che non fa piacere a me…”
“… in questo caso non fa piacere nemmeno a lui, esatto,” conclude Harry, soddisfatto di aver centrato il punto. Si zittisce immediatamente quando vengono portate le due burrobirre, pensando che se provasse a dire qualcosa davanti a un essere umano Ron lo ucciderebbe. D’altronde Ron sembra talmente di buon umore da non voler aggiungere altro.

Malfoy Manor - sera

Un uomo alto, un po’ stempiato, segno di calvizie incipiente, cammina avanti e indietro per l’ampio salone, apparentemente incapace di darsi pace. Una bella donna, che dimostra meno anni di quanti ne abbia, sbuffa all’ennesima scenata del marito, e si alza in piedi, decisa a fermare questo disastro.
“Draco, ti vuoi fermare?” domanda con una punta di impazienza nella voce.
Lui non la ascolta, continua imperterrito a fare avanti e indietro, borbottando come una pozione sul punto di esplodere.
“Draco Malfoy, la vuoi smettere?!” tuona allora Astoria furiosa, le mani sui fianchi in una posa che ricorda molto la McGonagall. Ora Draco si spiega perché la McGonagall fosse l’insegnante preferita di sua moglie; quando Daphne glielo aveva detto era rimasto incredulo, ma ora è tutto chiaro, è inevitabile che fosse così. Sono uguali.
“Sì, cara?” domanda cauto fermando la propria infruttuosa camminata.
“Grazie dell’attenzione, eh,” sbotta lei contrariata, le braccia incrociate.
“Mi spiace, ma capiscimi, è una situazione…” tenta di spiegarsi gesticolando, perché mancano le parole.
Astoria assottiglia lo sguardo, critica. “Che situazione sarebbe, eh?”
“Disastrosa!” esplode Draco, prendendola per le spalle. “Capisci? Dico, ti rendi conto?”
Astoria resta basita, senza parole per la follia di cui è preda il marito. “Draco, devo portarti al San Mungo?” domanda con contegno.
Draco la fissa un attimo con i suoi occhi azzurri, le lascia le spalle e si mette una mano sul capo chino, per poi scuoterlo drammaticamente. “Non… non vedi la gravità della situazione?” chiede in un soffio.
“Se non volevi che andasse non mi spiego perché gli hai detto di sì,” osserva la moglie inarcando un sopracciglio.
“Ma non è ovvio?!” continua melodrammaticamente Draco. “Pensavo che fosse in grado di capire che… che ci sono dei limiti, dei confini, per la barba di Merlino!”
Astoria ha già la risposta pronta, ma non viene preceduta da una voce roca, tipica dei ragazzi in crescita, e alquanto incerta.
“Padre, hai qualche problema? Stai urlando.”
Draco si volta di scatto verso il suo unico figlio che, fermo sotto l’arco di pietra che divide il salone dalla sala dei cimeli di famiglia, lo guarda assolutamente perplesso e a disagio. Per un attimo teme che abbia compreso quale sia la ragione di tale disperazione, e Draco rabbrividisce, istintivamente. Evita lo sguardo di fuoco di Astoria –consapevole che gliele farà pagare tutte, senza sconti- prima di rivolgersi a Scorpius con un sorriso.
“Nulla, problemi di lavoro, niente che ti debba preoccupare Scorpius.”
“Sicuro? Non è che ti dà noia che vada qualche giorno-”
“No!” lo interrompe di slancio Draco. “Assolutamente. Ti abbiamo dato il permesso, no?” continua cercando Astoria con lo sguardo, ma lei sembra misteriosamente interessata alle stoffe delle tende.
“Sì, ma…” tenta di nuovo Scorpius.
“Niente ma. Passerai le vacanze con i tuoi amici,” stabilisce Draco con il tono di chi non accetta repliche.
“Grazie padre,” sfiata Scorpius, visibilmente più rilassato. “Madre, padre, vado a dormire, buonanotte,” saluta quasi correndo fuori dal salone e i passi rimbombano sulle scale.
Draco apre le braccia con enfasi, senza riuscire a parlare, rivolgendosi silenziosamente alla moglie.
“Non guardare me,” afferma Astoria con un’alzata di spalle. “Gli hai ribadito tu il permesso, non c’è altro da dire. Non provare a lamentarti,” intima puntandogli il dito contro. “Sai,” commenta attorcigliando una ciocca di capelli castani attorno al dito, osservando il mobilio. “Penso che ci servano dei mobili nuovi. Sì, andrò a guardarli domani,” conclude allontanandosi per le scale.
Draco resta in silenzio, boccheggia e poi ringhia contro un elfo domestico che si ritrae spaventato, ma resta fermo, osservandolo con reverenza.
“E tu che cosa vuoi?” sbotta Draco vedendo che non si muove.
“Signor Draco Malfoy, signore, Qwert le ha portato una lettera,” dice l’elfo domestico tendendo una pergamena sigillata.
“Una lettera?” ripete convinto di aver sentito male, pensando a chi possa avergliela inviata.
“Sì, padron Draco, il gufo non voleva lasciarmela all’inizio, ma poi l’ho convinto, signore, e io la do solo a lei perché c’è scritto Draco Malfoy, signore,” spiega Qwert profondendosi in un inchino.
“Bene, grazie,” ribatte Draco prendendo la lettera, troppo stupito per maltrattarlo.
Tira fuori la bacchetta e dà un colpo alla pergamena, che si apre rivelando una scrittura rigida e contorta.
La sua espressione mentre legge passa da stupore, furia, oltraggio, incredulità, sconcerto.
Rilegge l’inizio, in cui c’è il nome del mittente, e non può credere che un’idea tanto geniale sia venuta a lui. Insomma, se lo aspetterebbe di più dalla moglie di quel pezzente, nonostante sia quello che è le sue azioni denotano un minimo di intelligenza, ma non sembra tipo da prestarsi a questioni del genere…
Tuttavia, pensa mentre scorre ancora una volta il testo della missiva, non è tempo di perdersi in questioni futili. Materializza piuma e pergamena e comincia a scrivere, assorto.











Note Autrice
E' una vaccata immane, ne sono consapevole, così come sono consapevole di avere miriadi di cose da fare, quali completare raccolte che attendete con molta più ansias che questa. Ma è una cosa leggera, mi distrae e mi sto divertendo a scriverla, anche se avrà aggiornamenti random molto più che le mie altre storie, perché è una cosa molto easy, e la scriverò come e quando avrò voglia, oltre che tempo ^^
Passando alle cose interessanti, che mi dite di questo prologo? Chi ha capito come finirà? XD
Visto che è la prima volta che maneggio personaggi quali Scorpius, Rose e compagnia cantante, opinioni al riguardo sono indubbiamente utili, anhce se non penso ci sia tutta questa difficoltà a gestire quelli che sono praticamente degli OC. Nel senso, hanno le difficoltà degli OC, devi renderli personaggi a tutto tondo, però bon, mica puoi andare OOC, non hai modo di andare OOC O.O Ovviamente lieta di sentire opinioni contrastanti, possibilmente senza essere sbranata viva XD
Vi lascio così, spero di aggiornare più che presto During seven years e il resto.
Ah, ovviamente... consigli per il titolo ben accetti, questo mi sembra un po' uno schifio XD
Baci e abbracci,
Meissa
   
 
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