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Autore: limaccia_san    06/10/2009    8 recensioni
Dopo un improvviso incontro con una vecchia fiamma Reita ha l’opportunità di avere per sé la persona di cui è sempre stato innamorato. [Ruki/Reita]
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aoi, Kai, Reita, Ruki, Uruha
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Waaaaa un sacco di gente ha letto la mia prima fic postata qui *è felice*. Spero che sia piaciuta a tutti ^//^. Ecco qvi qvella nuova (postata giusto ieri su lj). Ditemi che ne pensate, anche se volete insultarmi per le carie che vi ho procurato, o non vi piace un aspetto dei personaggi. Qualsiasi cosa mi è utile per migliorare ^0^/.
Vi lascio alla lettura… enjoy *\(^0^)/*



[fic] Something about waiting – Ruki/Reita - 1

Titolo: Something about waiting
Capitoli: 1/?
Genere: fluff, humour, romantico, slight angst
Avvertimenti: vagamente etero XD (per le prime 10 righe U_U)
Rating: pg-13
Band: the GazettE
Pairings: Ruki/Reita, slight Tsukasa[D’espairs ray]/Reita (past)
Disclaimer: Non mi appartengono nè la pucciosità di Ruki, nè il naso scomparso di Reita
Sintesi: “Credo che mi sia piaciuto” fu la secca risposta.

“Huh?” chiese Reita, non proprio sicuro di aver afferrato a cosa si stesse riferendo l’altro.

“Credo che mi sia piaciuto starti vicino in quel modo” elaborò, questa volta con tono gentile.

Sommario: Dopo un improvviso incontro con una vecchia fiamma Reita ha l’opportunità di avere per sé la persona di cui è sempre stato innamorato.
Commenti: alla fine



“Oe!! Terra chiama Ruki, Ruki rispondi!!” Reita cercò di attrarre l’attenzione dell’altro, sventolandogli una mano davanti al viso.

“Huh?” Ruki finalmente emerse dalla sua trance.

“Stai bene?” gli chiese Reita preoccupato.

“Rei guardala” disse il piccolo vocalist, guardando di nuovo verso la ragazza che stava fissando sensualmente pochi secondi fa.

“Chi?” Reita chiese sospirando, schiaffeggiandosi mentalmente per essersi preoccupato per il piccolo pervertito.

“Quella” Ruki fece un cenno con la testa verso la fortunata ragazza “E’ davvero sexy” informò l’altro, mentre entrambi la guardavano.

< Solo un’altra stronza > Reita pensò irritato mentre la ragazza cominciava a flirtare a distanza, toccandosi le labbra e lanciando a Ruki sguardi infuocati < con belle gambe e un viso carino.. di sicuro ha un talento per trovare le più carine >

Reita voleva solo starsene lì a odiare l’ennesima fortunata sgualdrina che si era guadagnata le attenzioni di Ruki, quando notò che l’altro si stava dirigendo verso quel bel corpo, leccandosi le labbra senza pudore, con uno sguardo affamato negli occhi.

Lo afferrò per il braccio appena in tempo, impedendogli di andare oltre:

“Oe, oe datti una calmata macho man” disse, mettendogli un braccio attorno alla vita, riportandolo verso la giusta direzione “Le mostrerai le tue tattiche di seduzione un’altra volta, dobbiamo andare ora”

“Ma Rei chaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan D: “ si lamentò Ruki, cercando di divincolarsi dalla sua presa.

“Taci!! Sono molto affezionato alla mia testa e non ci tengo a farmela mordere via da Kai.. grazie tante U_U”

Già, non erano in un club, a cercare una buona scopata >_>. Stavano semplicemente camminando verso lo studio dove avevano le prove, come ogni mattina. Ma quando Ruki voleva qualcosa, ovunque fosse, qualunque cosa stesse facendo, era difficile che rinunciasse.

“Cattivo” disse Ruki mettendo il broncio e incrociando le braccia.

Reita rise: “Sì, sì.. adesso andiamo però, o saremo..”

“Huh? Rei?? Oe?? Suzuki??” chiamò Ruki, notando che l’altro si era fermato in mezzo al marciapiede, guardando qualcosa in modo strano.. o meglio.. qualcuno.

“Akira!!!” disse la voce di uno “sconosciuto” che si stava avvicinando con un enorme sorriso per Reita.

“H-hey” balbettò, molto sorpreso di vedere l’uomo di fronte a lui.

“Kami sama sono secoli che non ti vedo.. come te la passi??” chiese il bel ragazzo, abbracciando stretto il bassista, che non notò l’espressione infastidita con tanto di broncio di Ruki:

< Chi diavolo è questa stronza che abbraccia così il mio bassista?? > pensò, scoccando uno sguardo acido al nuovo arrivato.

“Bene, tutto bene” Reita rispose sorridendo “E tu?? Che ci fai in città?”

“Oh sono qui per sbrigare alcune faccende.. a dire il vero speravo di incontrarti” ammise con un ghigno.

Reita ridacchiò: “Eddai.. non ci starai pensando ancora, ne?”

“Be’ eravamo una coppia piuttosto affiatata” rispose, facendogli l’occhiolino.

Gli occhi di Ruki erano spalancati per lo stupore e appena udì Reita ridere ebbe la certezza di odiare il ragazzo dai capelli scuri di fronte a loro. Tossì, irritato dalla scena, attirando l’attenzione di Reita.

“Oh, scusa Ruki.. ti ricordi di Tsukasa?? Lui è.. ehm.. un vecchio amico” li presentò.

“Mi fa piacere rivederti” disse Tsukasa, con un inchino educato e un bel sorriso.

“Mmm” fece Ruki, non apprezzando né lui né le sue buone maniere e non ricordando affatto chi diavolo fosse quel tipo.

“Ok ragazzi, adesso devo andare.. credi che potremo rivederci finché resto in città??” chiese gentilmente a Reita.

Sorrise: “Non credo che sia una buona idea, Tsukasa.. e poi ho un ragazzo adesso..” mentì senza che ce ne fosse bisogno.

“Oh! Davvero?” chiese, deluso, guardando Ruki che ricambiò con un’occhiata omicida.

“Yup.. giusto Taka chan??” Reita gli scompigliò i capelli, sperando che gli reggesse il gioco.

“Huh??” fu la brillante risposta di Ruki.

Reita ridacchiò e gli prese la mano, baciandogli la guancia che divenne immediatamente di un rosso intenso.

“Capisco.. peccato però” Tsukasa imbronciò le labbra “mi avrebbe fatto piacere uscire ancora insieme.. mi mancano i vecchi tempi”

Reita rise con lui, scuotendo la testa.

“Hey sta bene?” Chiese Tsukasa, indicando Ruki.

“Huh?” Reita guardò verso Ruki che era ancora rossissimo in viso e fissava Reita a occhi spalancati: “Oh sì.. è solo che non è abituato a essere affettuoso in pubblico” Reita mentì ancora, avvolgendo la vita di Ruki con le braccia e stringendolo a sé, il viso nascosto sul suo petto: “è tanto timido quanto carino” sorrise, baciandogli la testa.

“Ok, ok ho capito. Be’ spero di vederti ancora Akira” disse, sorridendogli teneramente “Buona giornata” gli baciò la guancia e lo salutò con la mano.

Reita lo guardò allontanarsi, una strana espressione sul viso. Gli ci vollero diversi lunghi minuti per riprendersi e ricordarsi di Ruki ancora tra le sue braccia, completamente sconvolto. Poteva sentire il calore delle sue guancie arrossate attraverso la stoffa della maglietta. Lo allontanò un po’ da sé, per toccargli il mento con due dita e alzargli gentilmente il viso.

“Hey Ru.. stai bene??”

Ruki alzò lentamente lo sguardo, un’indecifrabile espressione sul suo volto rosso. Era come se stesse guardando Reita per la prima volta. Si guardarono per un po’, entrambi persi nei propri confusi pensieri, ma improvvisamente la suoneria del telefono di Reita li riportò bruscamente alla realtà.

“Cazzo, Ru!! E’ tardissimo!! LE NOSTRE TESTE!!” urlò.

Non perse tempo a rispondere, sapendo perfettamente chi fosse, invece strinse la mano di Ruki e cominciò a correre vero lo studio.

Quando finalmente arrivarono si affrettarono a salire le scale e trovarono Uruha fuori dalla porta.

“Qualcuno è nei guai” canticchiò divertito.

Reita gli lanciò un’occhiataccia e Ruki riuscì a dargli uno schiaffo sul braccio mentre varcavano la soglia di corsa.

Il silenzio che riempiva la stanza era spaventoso, ma non quanto le espressioni di Aoi e Kai. Sarebbero stati benissimo in un film dell’orrore, affilando coltelli magari, o qualcosa di molto affilato.

Capirono immediatamente la ragione per cui Uruha aveva preferito restare fuori.

Si guardarono l’un l’altro, deglutendo rumorosamente e Ruki provò, con una voce piccola piccola:

“Hum.. ci.. ci dispiace??”

Che errore sciocco..

Il secondo successivo Uruha fu quasi investito da Ruki che scappava urlando, inseguito da un Aoi piuttosto furioso, mentre Reita veniva bloccato contro il muro del corridoio da Kai che brandiva minacciosamente una delle sue bacchette.

Diversi minuti dopo Uruha (che ancora ridacchiava), Aoi, Kai (molto soddisfatti), Reita e Ruki (entrambi doloranti) finalmente cominciarono le prove, che, come Kai li aveva gentilmente avvertiti, sarebbero durate fino a tardi per colpa di quei due.

Presero le loro posizioni e Ruki lanciò un’occhiata a Reita che gli sorrise dolcemente. Ruki arrossì e si voltò subito verso il suo microfono, felice di avere qualcosa da fare che distogliesse i suoi pensieri dagli avvenimenti della mattina.

Fecero alcune pause durante la loro lunga giornata di lavoro e Ruki non fece altro che scusarsi per andare a fare due passi o procurarsi una tazza di caffè, senza notare lo sguardo preoccupato di Reita, né unendosi a lui e agli altri mentre chiacchieravano.

Ore dopo, quando Kai si accasciò sulla batteria, urlando:

“Kami sama, non ce la faccio più!!!”

capirono che erano liberi di andare a casa.

“Finalmente” sospirò Uruha “mi stanno sanguinando le dita”

“Fanno così male??” chiese Aoi, cercando di nascondere la preoccupazione, fallendo miseramente.

“Che diavolo, Aoi!! Sai benissimo che Takashima riesce ad essere la regina del dramma a volte e tu ci casci sempre!! Perché non chiedi a me o a Kai se ci fa male da qualche parte??” lo punzecchiò Reita, facendo scoppiare a ridere gli altri.

“Perché non ti meriti le mie attenzioni, signorina” ringhiò Aoi, ma era arrossito, sapeva di essere stato beccato.

Tutti risero di nuovo, finché Uruha notò qualcosa: “Hey.. perché il nano non è qui a sfoggiare il suo sarcasmo contro il vecchiaccio??” chiese perplesso.

“Perché non è qui, scemo” rispose Kai, dandogli uno scappellotto.

“Be’ questo vuol dire che Suzuki lo saluterà per noi, ne??” disse Uruha, impaziente di tornarsene a casa.

“Sì, sì, d’accordo..” disse Reita cercando di suonare noncurante, non volendo mostrare agli altri che era davvero preoccupato per il loro piccolo vocalist.

“Ci vediamo domani, Suzuki, e per l’amor del cielo NON. FARE. TARDI!! Abbiamo un’intervista domani” lo salutò Kai.

“Non capisco Kai: come diavolo fai a essere così spaventoso nonostante quella faccina sorridente che ti ritrovi??” Aoi espresse a voce alta i pensieri di Reita.

Ridacchiarono e Kai si limitò a scollare le spalle alla logica domanda. Poi i tre salutarono Reita e uscirono.

Reita si sedette sul divano nella stanza sospirando, ripensando al suo incontro con Tsukasa. Non capiva la ragione per cui gli aveva mentito dicendogli che aveva un ragazzo, Ruki per di più. Ne era pentito, non solo perché aveva messo in imbarazzo Ruki, ma anche perché non gli aveva mai mentito prima: Tsukasa era stato una persona importante nella sua vita. Forse era solo stato preso alla sprovvista dall’incontro improvviso.

Ricordò come si erano conosciuti e la ragione per cui aveva avuto così bisogno della sua compagnia in quel periodo. La loro storia era stata piena di momenti passionali e, anche se la loro strade si erano separate, la ricordava con una buona sensazione, nonostante ciò che li aveva portati a stare insieme non fosse esattamente una buona cosa. Si sorprese a sorridere ai dolci ricordi, augurandosi di avere un’altra occasione di parlargli e spiegare il suo sciocco comportamento. Magari potevano ancora tenersi in contato, come amici naturalmente. Gli sarebbe piaciuto.

Perso com’era nei suoi pensieri, non notò un paio di occhi castani che lo guardavano dalla porta, ma, dopo un po’, percependo l’intensità del suo sguardo, si voltò curioso, incontrando lo sguardo di Ruki.

Si guardarono attentamente l’un l’altro, come se fosse la cosa più importante del mondo mantenere quel contatto.

Ruki fece qualche passo avanti, avvicinandosi al punto che Reita stava occupando sul divano, ma quando fu abbastanza vicino all’altro da poterlo toccare Reita gli sorride dolcemente e Ruki, sentendosi di nuovo in imbarazzo, distolse lo sguardo, timidamente. Reita però non si lasciò scoraggiare e gli prese la mano, tirandolo sul divano, accanto a lui. Non liberò la mano dalla sua stretta, volendo nulla di più che scusarsi col suo piccolo amico:

“Mi dispiace per quello che è successo stamattina Ru e mi dispiace se ti ha fatto sentire a disagio e in imbarazzo. Mi.. mi dispiace davvero”

“Credo che mi sia piaciuto” fu la secca risposta.

“Huh?” chiese Reita, non proprio sicuro di aver afferrato a cosa si stesse riferendo l’altro.

“Credo che mi sia piaciuto starti vicino in quel modo” elaborò, questa volta con tono gentile.

“…” non sapeva bene cosa dire, riuscì solo ad arrossire.

Ruki invece gli offrì un dolce sorriso e dopo un momento si alzò, girovagando per la stanza per recuperare la sua roba e prepararsi a tornare a casa.

Ci vollero lunghi minuti prima che Reita registrasse quello che l’altro aveva cercato di fargli capire e quando recuperò il senno Ruki era già uscito, quindi dovette correre per raggiungerlo e impedirgli di andare via.

“Ru.. Ruki, aspetta!! Dove.. dove stai andando??”

“Hum.. casa” annuì l’altro.

“I-io..” Reita voleva davvero dire qualcosa, ma in quel momento..

Ruki appoggiò le mani sulle sue braccia, tenendolo fermo e si avvicinò pericolosamente a Reita. I loro visi erano rossissimi e i loro corpi diventarono sempre più caldi, lo sguardo di Ruki scorreva frenetico tra le labbra e gli occhi di Reita. Poggiò una mano sulla guancia calda dell’altro, chiudendo lentamente la distanza tra le loro labbra.

Reita non poté evitare il gemito che gli sfuggì dalle labbra al dolce contatto. Lasciò che Ruki lo baciasse in modo sperimentale, poi gli circondò il collo con le braccia, tirandolo molto vicino a sé. Ruki sentì l’impatto tra i loro corpi e avvertì il suo guadagnare calore. Con un profondo gemito abbracciò Reita alla vita e inclinò un po’ la testa, rendendo il bacio più profondo, anche se rimase incredibilmente dolce e tenero.

Si baciarono ancora e ancora, abbracciati stretti, assaggiando attentamente la bocca dell’altro, tentando di imprimere nella mente quel gusto speciale, non sapendo se avrebbero avuto l’opportunità di assaporarlo ancora una volta.

Il bacio sembrò durare per sempre e, anche se per sempre non era abbastanza, si separarono lentamente, le loro labbra lucide e i visi ancora rossi e caldi.

“Yup.. mi è decisamente piaciuto” mormorò Ruki, accarezzandogli il labbro inferiore col pollice, prima di succhiarlo un’ultima volta e staccarsi completamente.

“Ru..” sospirò Reita, prendendogli la mano e intrecciando le loro dita.

Entrambi guardarono le due mani unite, come se celassero un importante segreto. Reita sentì alcuni spaventosi sentimenti tornare a piena forza, invadergli la mente e il cuore. Sentimenti che aveva provato a nascondere, a dimenticare.

“Sembra che siano fatte per restare intrecciate insieme” pensò Ruki ad alta voce.

“Non ne sembri felice però” Reita disse tristemente.

“Sono maledettamente confuso in questo momento, se vuoi la verità” confessò, guardando di nuovo verso di lui.

“Che vuoi fare?” chiese Reita, cercando di suonare neutrale.

Ruki lo guardò, preso dal panico, ma come sentì la mano che teneva la sua stringerla in maniera rassicurante sospirò e rispose onestamente:

“Puoi.. puoi darmi un po’ di tempo?? Per capire cosa fare”

Reita gli offrì un piccolo sorriso: “Ti ho aspettato finora, non vedo perché non dovrei concederti un po’ di tempo” gli baciò la fronte e, in un sussurro, aggiunse: “Solo.. pensaci attentamente, Taka. Non ferirmi, per favore” gli sorrise ancora e, con un’ultima stretta alla mano Reita se ne andò, lasciando Ruki solo con la sua gigantesca confusione.



Note ♪:
Un’altra RxR ^_^’’. Sarà breve, 4 o 5 capitoli credo, visto che ne ho un’altra da finire (What a chance) e altre mille mila abbozzate che vorrei sviluppare.
Il titolo l’ha scelto la mia beta su lj, io ero disperata ^_^’’
Mi dispiace se il personaggio di Tsukasa avrà una strana caratterizzazione, ma non ho molto elementi su cui lavorare (non lo conosco affatto), solo la mia immaginazione, quindi mi scuso con i fan dei D’espairs Ray per eventuali orrori che potrebbero venire fuori.
Questo è tutto!

Lima >_<\m/
  
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