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Autore: Miky Jane Malfoy    07/10/2009    5 recensioni
Nella vita, non bisogna mai dare niente per scontato. Tutto, persino ciò in cui credi fermamente, può cambiare, giusto o sbagliato che sia. Le persone, le situazioni, i rapporti, si modificano, si evolvono; Tutto cresce. E la crescita finisce per aggiustare o rovinare tutto quanto. Il tuo intero mondo può crollare in un secondo, lo stesso secondo in cui qualcosa che non credevi possibile può avverarsi. Se c'è una cosa che ho imparato, è che a questo mondo tutto può succedere. E l'ho imparato a mie spese, con lacrime e risate, con litigi e modi dolcissimi di fare pace. In ogni persona ci sono aspetti che non conosciamo, e che non finiremo mai di conoscere. Da ogni persona si può imparare qualcosa, ogni persona può farti crescere. Ogni persona può farti soffrire, anche la persona che ti vuole più bene al mondo. E ogni persona può avere la capacità di farti sorridere, anche la persona che in assoluto odi di più. Bisogna solo avere il coraggio di aprire la mente e il cuore, di seguire l'istinto, di dare a tutti una possibilità. Ancora oggi, nonostante sia passato del tempo, mi sembra impossibile che tutto quello che è successo l'anno dei miei diciassette anni, sia accaduto proprio a me. Eppure non ci sono dubbi che sia così, e questo mi fa sorridere e ringraziare chiunque ci sia lassù per tutto quello che mi ha regalato. Per tutte le cose che ha riservato per me. Tutto è cominciato qualche mese dopo l'inizio dell'anno scolastico. Io avevo diciassette anni, frequentavo l'ultimo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, facevo parte dei vincitori della seconda guerra magica, e avevo tutto ciò che dalla vita potevo desiderare. O almeno, così credevo.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tuttiiiiiiiiiiiiiiiii! =) Ovviamente, sono tornata con un altra storiella che mi gironzolava in testa da un pò impedendomi di concentrarmi sui libri di scuola ^_^
E' solo il prologo, e il fatto di decidere se andare avanti o no, dipende da voi, dalle vostre recensioni e dai vostri commenti su questo inizio!
Fatemi sapere! =)
Ci "Vediamo" giù!



Nella vita, non bisogna mai dare niente per scontato. Tutto, persino ciò in cui credi fermamente, può cambiare, giusto o sbagliato che sia. Le persone, le situazioni, i rapporti, si modificano, si evolvono;
Tutto cresce. E la crescita finisce per aggiustare o rovinare tutto quanto. Il tuo intero mondo può crollare in un secondo, lo stesso secondo in cui qualcosa che non credevi possibile può avverarsi.
Se c'è una cosa che ho imparato, è che a questo mondo tutto può succedere. E l'ho imparato a mie spese, con lacrime e risate, con litigi e modi dolcissimi di fare pace.
In ogni persona ci sono aspetti che non conosciamo, e che non finiremo mai di conoscere. Da ogni persona si può imparare qualcosa, ogni persona può farti crescere.
Ogni persona può farti soffrire, anche la persona che ti vuole più bene al mondo.
E ogni persona può avere la capacità di farti sorridere, anche la persona che in assoluto odi di più.
Bisogna solo avere il coraggio di aprire la mente e il cuore, di seguire l'istinto, di dare a tutti una possibilità.
Ancora oggi, nonostante sia passato del tempo, mi sembra impossibile che tutto quello che è successo l'anno dei miei diciassette anni, sia accaduto proprio a me.
Eppure non ci sono dubbi che sia così, e questo mi fa sorridere e ringraziare chiunque ci sia lassù per tutto quello che mi ha regalato. Per tutte le cose che ha riservato per me.
Tutto è cominciato qualche mese dopo l'inizio dell'anno scolastico. Io avevo diciassette anni, frequentavo l'ultimo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, facevo parte dei vincitori della seconda guerra magica, e avevo tutto ciò che dalla vita potevo desiderare.
O almeno, così credevo.


Sbuffai per circa la milionesima volta in poche ore. Poche ore che mi erano sembrate durare una vita. I corridoi erano incredibilmente tranquilli, e la sola compagnia che avevo avuto fino a quel momento era stata quella di Pix il Poltergeist, che aveva "accidentalmente" fatto cadere un vaso da notte dal soffitto, e di Draco Malfoy, il "principe" di Serpeverde; e vi assicuro che tra i due, avrei scelto senza indugi il primo, armato di tutti i vasi da notte presenti a Hogwarts.
"Granger potresti smetterla di sbuffare? sei dannatamente irritante"
"no, sono irritata Malfoy, che è diverso. La tua presenza mi fa venire l'orticaria"
"Simpatica come sempre"
Senza neanche girarmi a guardarlo male, ben sapendo che avrei incontrato quel suo odiosissimo ghigno, imboccai le scale che portavano nei sotterranei, pregando Merlino di darmi la pazienza, perchè se mi avesse dato la forza, probabilmente non sarei arrivata a mezzanotte senza commettere un omicidio. Sentii i suoi passi arrestarsi un attimo, e fui raggiunta subito dopo da un lieve odore di menta.
"Credevo che sapessi leggere" commentai acida, indicando il cartello VIETATO FUMARE, e successivamente la sigaretta che si era appena acceso.
"Credevo che sapessi che in questi sotterranei a me tutto è permesso"
"Oh già, che sbadata, dimenticavo... beh perdonami se non mi inchino a te, re dei sotterranei, sai, il mal di schiena..."
"Sai Granger che se utilizzassi bene questa tua capacità di fare del sarcasmo, potresti risultare anche simpatica?"
"preferirei essere simpatica a un Troll che a te, quindi il problema non si pone"
"Nessun problema, una semplice constatazione"
Decisi di non rispondere. Se non ci davamo un taglio avremmo finito per litigare per tutto il corridoio e non era il caso.
Quel posto mi incuteva sempre un pò di timore; era freddo, umido, buio... rabbrividii. Non era piacevole. Forse il fatto che Piton, l'insegnante di Pozioni, teneva le sue lezioni laggiù non faceva che aumentare il mio disgusto per quel posto. O forse, più sinceramente, avere come "partner" per il controllo notturno un giovane odioso ex mangiamorte non mi metteva a mio agio. Sapevo bene che Silente non l'avrebbe fatto restare se non fosse stato sicuro che Malfoy gli era fedele, e che era davvero passato dalla nostra parte. Ricordavo perfettamente il suo ritorno a Hogwarts l'anno prima, ferito e debole; Ricordavo anche il discorso del preside "Draco è solo un ragazzo, e ha capito da che parte deve stare; è con noi, adesso. Io mi fido di lui, e voi dovete fidarvi di lui. Con le informazioni che ci ha passato, abbiamo guadagnato un bel vantaggio..."
E in effetti, Malfoy si era rivelato completamente fedele, combattendo contro i suoi amici e contro la sua stessa famiglia, durante la battaglia finale. Ed era anche cambiato nei confronti della società, per così dire.
Non fraintendiamoci: rimaneva arrogante, presuntuoso, convinto di se ed estremamente antipatico. Ma trovavo che fosse maturato. Non se ne andava più in giro ad esaltare il sangue puro, non mi chiamava più mezzosangue, evitava di avere uscite minacciose nei miei confronti o nei confronti di chiunque altro. I suoi atteggiamenti erano quelli di un ragazzo antipatico, ma non crudele.
Nonostante tutto, però, ne Harry, ne Ron, ne io eravamo riusciti a fidarci completamente di lui. Non si poteva cancellare il passato, e ricordavo troppo bene gli anni che aveva passato a insultarci, ad affermare la purezza del sangue, a dichiarare l'inferiorità dei nati babbani. Ricordavo anche troppo bene quante volte avesse sperato che mi succedesse qualcosa, fin dal secondo anno, quando fui aggredita dal Basilisco. E in un primo momento, quando la guerra era appena iniziata e lui si era fatto marchiare, ne sembrava orgoglioso. Quando aveva lasciato Hogwarts, la sua ultima gentile parola era stata una minaccia per me.
Per la maggior parte del tempo evitavo di pensarci, sapendo che l'ansia che mi nasceva dentro a quei ricordi era inutile e infondata: Albus Silente non si era mai sbagliato su nessuno, e avevo visto con i miei occhi Draco Malfoy puntare la bacchetta contro suo padre. Ma quando mi trovavo sola con lui in quei corridoi bui, stanca e nervosa, non potevo fare niente per bloccare i pensieri. E questi finivano per prendere velocemente campo nella mia testa.
Quindi si capisce che volevo solo sbrigarmi a completare il giro di guardia e tornare in su il più in fretta possibile. Si capisce anche che Malfoy non faceva niente per aiutarmi: camminava tranquillo, come se stesse facendo una passeggiata. Ma i suoi occhi mi osservavano, come incuriositi da qualcosa.
"Granger non mi dirai mica che dopo aver valorosamente combattuto contro Voldemort ti fanno paura i sotterranei?" domandò all'improvviso, come se mi avesse letto nel pensiero.
"Certo che no!" ribattei, convinta. O almeno, speravo di sembrarlo.
"mmh.." mormorò, non convinto. Si aprì in un sorrisetto e fece un passo verso di me. "Ti faccio paura io?"
Probabilmente, fu la stanchezza a giocarmi un brutto tiro, oppure semplicemente il modo in cui lo disse. Scatenò due reazioni dentro di me, una più irrazionale dell'altra: mi si rizzarono i peli sulle braccia, perchè effettivamente il suo tono mi aveva terrorizzata. E poi mi imbarazzai, e le guance mi si colorarono di rosso. "Sai bene che non è così" risposi, trattenendo un tremito.
Sapevo di non dargliela a bere. Non era uno stupido, per quanto non mancassi di affermare il contrario in sua presenza, ed erano ormai tre mesi che i turni di pattuglia ci avevano visti protagonisti entrambi, come caposcuola. Doveva per forza aver notato il mio cambiamento di umore quando lasciavamo i confortevoli corridoi dei piani alti per passare ai bui e umidicci tunnel sottoterra.
"Sarà" commentò, facendo spallucce. "Non credo Silente sarebbe contento di sapere che non ti fidi di lui"
"Io mi fido di lui" ribattei, inviperita. "E' con te che ho qualche problema ad abbassare la guardia. Sai, ti confido, mi viene difficile cancellare gli ultimi sei lunghissimi anni di disprezzo e minacce"
Ghignò, con quel suo fare arrogante. "Eppure Granger, sei così intelligente. Come può una persona essere allo stesso tempo tanto furba e tanto banale, scontata?"
"Senti Malfoy tu invece da quand'è che sei un chiaccherone? Muoviti e smettila di dire stupidaggini" Cominciavo a spazientirmi sul serio. Un occhiata all'orologio mi svelò anche il motivo: Erano le undici e mezza passate. "Anche perchè tra mezzora vorrei essere al calduccio nel mio dormitorio"
In alto, molto in alto. Il più lontano possibile da quel buio e quei serpentelli antipatici. Questo, naturalmente, evitai di dirlo. Non era il caso di dare a Malfoy un altro motivo per attaccare a discutere sui nostri rapporti interpersonali o sul mio essere o non essere simpatica, o sulla mia fiducia, giusta o sbagliata che fosse.
Terminammo il nostro giro di guardia nel più assoluto silenzio, e quando tornammo indietro mi trattenevo a malapena dal trascinare i piedi.
"Ti saluto Granger" mi disse, accompagnando la sua frase con un cenno del capo, e fermandosi davanti a un tratto di muro di pietra squallido e umido.
Osservai incuriosita l'ingresso della loro sala comune. "Fa davvero ribrezzo" Commentai.
Lui sogghignò. "L'importante è quello che c'è dentro"
"Strano concetto, detto da te" Alzai un sopracciglio, quasi stupita.
"Non hai neanche idea di quanto io sia strano, Granger"
"Credo di averlo intuito, furetto, non preoccuparti. Buona notte"
Mi voltai e cominciai a risalire il corridoio fino ad arrivare all'angolo che mi avrebbe riportata in superficie. Prima di svoltarlo, gettai un occhiata dietro di me, e notai il muro che si richiudeva. Chissà se mi sarebbero mai stati svelati i misteri della casa comune di serpeverde. Sono una ragazza fondamentalmente curiosa, e finisco per pormele queste domande. Anche se, diciamocelo, sono dannose. Perchè probabilmente l'interno non lo vedrò mai.
Non ero ancora riuscita ad abituarmi a questo nuovo Draco Malfoy. Insomma, ero abituata al ragazzino immaturo che voleva fare il mangiamorte cattivo.
Invece adesso, rimaneva solo il nemico scolastico, quello con cui battibeccare e che mi faceva innervosire ogni sacrosanta volta che apriva bocca. Però sembrava essere sempre così sicuro di se e aveva uscite a volte così inaspettate che mi lasciava senza parole.
Raggiunto l'ingresso della sala comune, comunque, smisi di arrovellarmi il cervello pensando al caposcuola serpeverde. Mi infilai nella mia camera in un baleno, e poi nella doccia.
Solo dopo che l'acqua calda aveva sciolto i muscoli e le tensioni giornaliere, infilai il pigiama e mi sdraiai a letto.
L'ultimo pensiero che ebbi prima di addormentarmi fu che le prime due ore dell'indomani avrei avuto Pozioni. Con Serpeverde.


...My Space...
Rieccomi qui! Con questo primo capitolo, che in realtà è un pò un prologo, in una nuova fan fiction! Dunque dunque, che dire? Beh innanzitutto che ovviamente siamo in una Draco Hermione. Sapete quanto sono dipendente, no? E se non lo sapevate, adesso credo sia chiaro ^_^
Ho deciso di iniziare proprio da loro due. Voglio dire, in genere si comincia una storia partendo da uno dei due, e facendo entrare l'altro dopo, e io stessa, nelle mie fic precedenti ho usato questo metodo.
Invece questa volta ho deciso che era proprio da loro, dalle loro situazioni abituali, che volevo iniziare, per "presentarveli" entrambi, e farvi capire le differenze che ci sono tra la situazione che ho deciso di creare e la storia vera e propria.
Tanto per cominciare, non ho granchè tenuto conto degli ultimi due libri scritti dalla Rowling, perchè così ho più margine di inventiva. Nella mia immaginazione la guerra si è svolta un anno in anticipo rispetto ai libri e adesso i protagonisti sono felici e sereni e prontissimi per vivere.
Pronti per superare pregiudizi scontati, pronti per innamorarsi e per soffrire, pronti per pensare, finalmente, a loro stessi.
Passiamo alla figura di Draco. E' un pò cambiato rispetto ai libri, ma spero che gradiate le modifiche =) non preoccupatevi, anch'io lo preferisco più cattivello che mieloso, quindi non voglio totalmente modificargli il modo di rapportarsi, o di parlare, o di agire. Però lo voglio più maturo, più uomo, per così dire ^_^
E poi c'è Herm, che io mi sono sempre immaginata così, come la descrivo. Un pò sarcastica, sicura di se all'apparenza e in realtà molto ingenua, anche se indubbiamente con un carattere parecchio forte. Qualcuno deve pur dare del filo da torcere al nostro furetto preferito!
Per quanto riguarda gli altri personaggi, ne parleremo man mano che la storia proseguirà (se proseguirà, dipende da voi) e via via che vorrete farmi domande o commentare con le vostre recensioni! Credo di aver detto tutto quello che volevo dire!
Ci "leggiamo" presto! almeno spero ^_*
Un bacione!
Miky.
  
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