Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Rain Rose    08/10/2009    7 recensioni
Avevo bisogno di un cambiamento, è vero. Di un qualcuno che mi aiutasse a diventare più forte e che mi aiutasse ad eliminare quella cosa inutile che è la compassione verso il prossimo, nemico o amico che fosse.
Qualcuno che, all’occorrenza, mi aiutasse a farmi diventare spietato anche davanti alla sagoma innocua di un bambino.
E così è stato. Orochimaru ha adempiuto al suo dovere, ma ora è arrivato il suo turno. Ora sarà lui a soffrire.

[partecipante al contest "amazing music wants an amazing writer" indetto da I Walk With Shadows e Lovy chan]
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nick Autore (su EFP): sanichan92
Canzone Sorteggiata: My apocalypse degli Escape The Fate
Titolo: °°° Pain °°°
Genere: Introspettivo
Rating: Giallo
Personaggi: Sasuke Uchiha
Avvertimenti: Flashfic
Note dell'Autore (facoltative): Devo dire che, essendo il testo un tentino complicato da esporre, inizialmente avevo pensato a una finestra introspettiva sui pensieri di Nagato e di come fosse arrivato a chiamarsi Pain. Poi, però, mi è venuta una malsana idea su Sasuke e… mah, sinceramente neanche mi soddisfa più di tanto. Per spiegare quello che avevo in mente quando l’ho scritta mi servirebbero pagine e pagine di “Note dell’autore”.
In ogni caso, ho cercato di mettere su carta i pensieri che po’ aver avuto l’Uchiha prima d’irrompere nella stanza di Orochimaru e ucciderlo.
Spero sia di vostro gradimento^^.

 

 

°°° Pain °°°



Hiding from the gallows
(you have to find a better way)
I walk with shadows
(the questions I will never say)
Hiding from the gallows
(they keep me safe and sound)
So I walk with shadows


Il rumore dei miei passi sicuri risuona nel vuoto di quel luogo desolato, mentre procedo sotto le arcate di una delle molteplici gallerie del covo. Dalle pietre affiorano lunghe scie di umidità nerastra, come se le pareti soffrissero e sanguinassero inchiostro. In lontananza, sento una delle pesanti celle delle prigioni richiudersi con un clangore seguito dallo scatto di una serratura.
Con lo sguardo, oramai abituato alla fioca luce sprigionata dalle rade torce agganciate alle pareti arancio, punto la porta logora e vecchia della mia cella.
Come d’abitudine, entro nella stanza buia e spoglia, per poi richiudere la porta cigolante dietro di me e dirigermi in bagno, dove subito mi butto sotto il getto d’acqua bollente della doccia. A quel contatto, sento i graffi e i lividi procurati dall’intensivo allenamento appena svolto bruciare, ma non me ne curo più di tanto. Nella mente, non provo dolore.
Dopo essermi legato un asciugamano in vita mi dirigo verso il piccolo specchio appeso al muro, soffermandomi ad osservare la mia immagine riflessa.
Sofferenza. Un’esistenza che turbina intorno alla sofferenza.
È questa l’unica cosa che percepisco esaminando la mia espressione, e allora ecco che sento di nuovo risalire a galla quella sensazione di sicurezza.
Sicurezza di aver scelto la strada giusta, per raggiungere il mio obbiettivo e liberarmi di questa afflizione una volta per tutte.
È per questo motivo che sono andato da lui, quell’essere infido e viscido che mi sforzo di chiamare Maestro.
E non m’importa se dovrò essere crudele.
Non m’importa se dovrò essere spietato.
Non m’interessa.
L’ho deciso quel giorno, quando ho deciso di lasciarmi indietro quel villaggio menzognero e i suoi abitanti.
Quando ho smesso di domandarmi perché proprio a me fosse dovuto capitare un simile fardello.
Quando ho deciso di seguire lui, incontrandolo una seconda volta, e quando al suo posto, sotto la pioggia battente di Oto, mi è sembrato di scorgere la morte.
Quando con lo sguardo mi sfidava a superarlo, ad ucciderlo, sicuro della sua onnipotenza.
Povero stolto, penso mentre un ghigno mi si disegna sulle labbra rosee.
Avevo bisogno di un cambiamento, è vero. Di un qualcuno che mi aiutasse a diventare più forte e che mi aiutasse ad eliminare quella cosa inutile che è la compassione verso il prossimo, nemico o amico che fosse.
Qualcuno che, all’occorrenza, mi aiutasse a farmi diventare spietato anche davanti alla sagoma innocua di un bambino.
E così è stato. Orochimaru ha adempiuto al suo dovere, ma ora è arrivato il suo turno. Ora sarà lui a soffrire.
E mentre percorro di nuovo quei corridoi desolati e a mala pena illuminati, non smetto di ghignare fino a quando non mi ritrovo davanti alla sua porta e vi affondo la lunga lama di Kusanagi, ferendolo.


Come me, tutti dovranno soffrire.



Pain
The pain
Pain
The pain
Pain the pain
Pain





-°-°- Angolino della pazza -°-°-


Ok, questa volta non ho nulla da ridire. Sapere che sono riuscita a rendere Sasuke IC (mio fantomatico nemico ò___ò) per me è stato come riuscire a vincere il contest *___*. C’è da specificare che, inizialmente, avevo preso seriamente in considerazione l’idea di ritirarmi. Il testo della canzone non era delle più semplici (o almeno secondo me), e l’idea di presentarmi con una delle tante fic introspettive su Pain… m’inorridiva solo l’idea! Poi mi è venuta questa idea su Sasuke e… beh, sono contenta lo stesso^^.

Pain di sanichan92

Grammatica: 9/10
Stile: 9/10
Originalità: 3/5
IC dei personaggi: 9/10
Attinenza alla canzone: 9.5/10
gradimento personale: 3/5
Totale: 42.5/50


Qualche errore di distrazione e niente di più. Per il resto non ci sono altri errori da segnalare: le frasi sono ben costruite e sintatticamente corrette.
Lo stile è semplice e le frasi brevi, assenti di lunghe descrizioni, donano un ritmo serrato ma, al contempo, suspense.
Per l’originalità, t abbiamo dato un punteggio basso perché, la descrizione dei pensieri di Sasuke prima di uccidere Orochimaru non è proprio un tema molto originale. Tuttavia la ff è ben descritta e questo l’ha resa piacevole anche se non è il massimo dell’originalità.
Sasuke l’abbiamo trovato molto IC. Forse un po’ troppo preoccupato del fatto che anche gli altri debbano provare sofferenza ma, comunque, davvero molto… Sasuke.
L’attinenza alla canzone è molto buona. Perché, anche se forse è un po’ difficile da capire, è proprio la sofferenza e l’inquietudine dell’anima il tema centrale della canzone. E tu l’hai saputo rendere molto bene adattandolo alla situazione da te descritta.
La ff ci è piaciuta abbastanza. Forse i pensieri di Sasuke andavano analizzati meglio e le descrizioni ampliate ma, comunque la storia è scritta bene ed è risultata interessante da leggere.

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Rain Rose