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Autore: london04    08/10/2009    4 recensioni
questa è la storia di due caretteri opposti come dice il titolo e tratta di Kevin &Scotty.inizialmente non è un au, ma poi vedrete che con il sussguirsi delle puntate lo sarà sempre un pò di più.adoro infatti i loro caretteri, ma credo che il creatore nn stia dando loro tanto qunato si meritano. quindi, è dedicata atutti coloro che la pensano cme me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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23h00

Sono agitato, inquieto: ho come una gran voglia di mettermi ad urlare e mettermi a correre finché non ho più fiato in corpo e i miei muscoli non strillino di dolore. Non so perché, non ne ho la più pallida idea. So solo che giro nell’appartamento come una tigre in gabbia e mi sento profondamente frustrato. Uffa, ho bisogno di qualcosa, ma non so quale cosa.

Per distrarmi un po’ e ammazzare il tempo che mi sembra inesorabilmente lento e lungo, lavo i piatti, riordino il salotto spostando circa 3 volte il divano per poi rimetterlo nella stessa identica posizione a quella iniziale, tento di leggere uno dei miei libri preferiti ,“Robinson crusoe”, ma arrivato a pagina 4 lo lascio cadere a terra infastidito dal fatto che tanto so il finale e quindi è inutile mettermi a fare qualcosa alla quale non posso appassionarmi e infine mi butto sul letto più nervoso che mai.

Do uno sguardo al telefonino che proprio in quel momento vibra sul davanzale della finestra e che quindi mi costringe ad alzarmi dal letto e andare a vedere perché diavolo mai si sia dovuto mettere a vibrare alle 23. Qualche emergenza? Spero proprio di si, almeno farò qualcosa. Subito dopo averlo pensato mi sento male al solo pensiero che qualcuno possa stare male sul serio e mi angoscio.

Decisamente, era meglio che mi prendessi un sonnifero quando sono tornato a casa da lavoro verso le 21 e mi mettevo a letto: avrei evitato frustrazione e questo neonato senso di colpa che mi fa sudare freddo.

Subito però questa brutta sensazione passa quando leggo un messaggio:

“ei! Ciao satana che fai? Già sotto le coperte?” è Scotty, che in effetti non ho sentito tutto il giorno. Improvvisamente mi calmo un pò e prendo il cellulare in mano; mi sdraio sul letto e rispondo al messaggio con un atro.

“no, veramente non riesco a dormire. tu? come mai ancora in piedi?la mamma non si arrabbierà per l’ora?” ci metto un pochino a scriverlo e, sperando che nel frattempo non si sia addormentato, aspetto la risposta

“non so se essere più sorpreso dal fatto che hai risposto al messaggio in più di 10 minuti o dal fatto che tu sappia mandare messaggi! Comunque, non riesco a dormire neanche io. ”

“non ci credo! Anche via telefono riesci a essere insopportabile! Se vuoi, allora, visto che non riesci a dormire neanche tu passa a casa mia. Possiamo vederci un film” propongo, mettendoci magari un po’ troppo. Non è perché non sono capace ad usare il telefono ( oddio, magari anche quello) ma anche perché ero indeciso se invitarlo o meno. Ho paura che possa farsi idee sbagliate sulla ragione del mio invito..

“certo. Porto io il film perché non voglio addormentarmi con uno dei tuoi film pallosi. Lol. Ci vediamo tra poco” la risposta arriva immediatamente; quasi non ho il tempo di vedere la luce del telefono spegnersi.

Leggendo il messaggio sbuffo: non ho gusti pallosi io! Al tempo stesso mi rendo conto che ha detto che tra poco sarà qui da me, così precipito a vestirmi (si, mi ero già messo il pigiama: lo adoro, è blu a scacchi neri),e do un’ultima occhiata al salotto, dove vedremo il film: non è disordinato,fortunatamente.

Così, accendo l’impianto per il dvd e mi siedo sul divano, aspettando Scotty. Poi,improvvisamente,mi alzo dal divano con un balzo e mi ricordo che non ho niente che potremmo mangiare davanti al film: apro la credenza e trovo alcune confezioni di alimenti pre-cotti (non credo che apprezzerebbe molto una minestra di fagioli riscaldata..) e dei cereali. Mmm…ho il dubbio che non vadano molto bene!

Nuovamente infastidito dalla mia scarsa organizzazione della spesa ( ma è possibile che non abbia neanche comprato che so…un pacco di biscotti?) vado a curiosare nel frigorifero, a dire la verità non molto più pieno della credenza:qualche avanzo di carne e della frutta. E una confezione di pasta, che non credo stia al posto giusto. Accigliato, la tolgo dal frigo e la metto nella credenza.

Fantastico,credo troverei più cose commestibili nella cucina di un anoressico.

Non molto convinto di trovarci di più,apro anche il congelatore: in fondo, se ho trovato una confezione di pasta nel frigorifero, potrei trovare benissimo un pacco di patatine nel congelatore. E invece sorpresa! C’è un barattolo di gelato.

Tra preghiere che poco hanno a che fare con Dio supplico che non sia scaduto e prendo la scatola per vedere da una parte la data di scadenza e dall’altra per controllare che ce ne sia! È probabile infatti che io lo abbia rimesso in congelatore benché la scatola finita. Lanciando un gridolino di gioia che credo neanche una bambina emanerebbe, constato che non è né scaduto né finito. E in più è alla menta e al cioccolato. Meglio non mi poteva andare.

Nel frattempo sento il citofono squillare e vado ad aprire. Passando vicino lo specchio, mi do una sistemata ai capelli.

“ciao!” esclamo, lasciandolo entrare.

“buonasera…o forse dovrei dire buonanotte vista l’ora, ma sinceramente non ho mai usato la parla buonanotte per salutare qualcuno.”

“vedo che però l’ora non ti cambia molto. Sempre strano, è?”noto,paradossalmente rilassato dal suo modo di fare

“sempre privo di umorismo, è?” Ribatte, lanciandomi un’occhiataccia divertita.

“allora..sentiamo, che film hai portato? Visto che hai detto che i miei sarebbero stati tutti pallosi avrai portato un cartone animato immagino…”

“sai,dovrei correggere il messaggio, con pallosi intendevo film senza sonoro. I film muti degli anni20. Ognuno conserva i film della propria infanzia.” e mi sfoggia un grandissimo sorriso.

“allora sono sempre più sicuro che mi hai portato Shrek.” Decreto sconsolato

“wow, non ti sapevo così aggiornato sui cartoni animati”osserva scherzando

“no, io in effetti no, ma i miei nipotini sanno anche quanto porta di scarpe quel mostro verde, quindi ho dovuto imparare a capire per lo meno chi fosse.”

Lui ride e mi mostra il film che ha con sé nella borsa: in copertina ci sono un ragazzo e una ragazza in sella a qualcosa che non credo sia esattamente un cavallo reale; ha come una lunga chioma bionda e sembra fatto a pezzi,e che si tiene grazie a delle cuciture…

Devo fare una faccia un po’ strana perché Scotty mi osserva e poi chiede

“ si intitola l’arte del sogno.Mai sentito nominare, è?Michel Gondry è un genio secondo la mia modesta opinione è questo è un dei suoi miglior film. O almeno per cominciare…”

“perché intendi farmeli vedere tutti?”

“certo, e poi rivederli tutti uno ad uno per decretare quale ti sia piaciuto di più. Non sono molti; è solo all’inizio. Ma per farti capire meglio tutta la sua arte e il suo genio credo che i video-clip vadano bene. In fondo di questi ne ha fatti molti di più.”

“pensa se non mi piacciono..”

“ti obbligherò. Non potrai smettere di vederli finché non dirai “lo adoro””

“potrei mentire da subito e dirti che anche solo la locandina del film mi manda in brodo di giuggiole”

“non puoi, lo capirei. Sono un fenomeno in questo…..hai detto brodo di giuggiole?”

“si…”sorrido ebetamente

“certo..” osserva ,calmo: sembra assecondarmi

“brodo di giuggiole a parte, vediamo o no questo film?”

“che ti piacerà da impazzire…”

“scommetto…”

“ti piace il gelato cioccolato &menta?”

“ e a chi non piace? È il migliore di tutti”

“allora se dici così forse il tuo film non mi dispiacerà molto…”

Nell’arco di dieci minuti durante i quali lo sfotto allegramente perché si mostra del tutto incapace di usare un qualsiasi telecomando ( quando gli chiedo di passarmi quello del dvd mi passa quello per l’impianto stereo che è più o meno 5 vote più piccolo), abbiamo finito di mettere il dvd e ci sediamo comodamente sul divano con due coppe di gelato in mano ed un cucchiaino, pronti a gustarci il film.

Dopo neanche mezz’ora dal’inizio del film però mi sento nuovamente preso da un senso di angoscia, di frustrazione. Senza accorgermene tolgo lo sguardo dal dvd e mi metto a giocherellare con il cucchiaino,mi mordo le unghie e mi gratto la testa freneticamente.

Improvvisamente il suono proveniente dalla tv cessa il suo rumore e l’immagine si blocca: Scotty,con il telecomando nella mano, mi sta osservando.

“cosa c’è, Kevin? È da quando sono arrivato che ti vedo strano!”

“ma no! Dai rimetti il film!”

“ scommetti che non sai neanche il nome del protagonista,vero? Ma tranquillo, è normale se stai pensando ad altro!”

Mi guardo un po’ attorno,a disagio.

“è da quando sono tornato che mi sento così, inquieto. Ma il fatto è che neanche io so che cos’è. Una sensazione pazzesca. Prima quando sono tornato non sono riuscito a fare nulla, per due ore. Per due ore! Mi è sembrato come se dovessi fare qualcos’altro: qualcosa di più importante che starmene a casa a non fare nulla.”

“bè, se vuoi possiamo provare a rifare un po’ la tua giornata e vedere se qualcosa ti ha turbato in particolare…”

“è una cavolata..”

“fidati!”

“no!”

“dai, non fare l’ottuso. In fondo che ti costa? Non vedere un film di cui tanto non ricordi neanche il nome?..”

“ mmm…” tentenno

“dai, lo prendo come un si. Ormai è fatta.” E mi guarda come se dovessi svelargli il mistero del santo graal

“perché mi guardi così? Cosa dovrei fare?”esclamo, con voce acuta.

Entrambi sopprimiamo una risata. La mia voce aveva un tono davvero molto acuto.

“Dio, credo che uno porcellino d’india sarebbe più sveglio.”

“un porcellino d’india?...”ripeto, scettico

“si, insomma…mi hai capito!...”

“si, certo…”annuisco, non molto convinto

“allora tutto quello che devi fare è rispondere alle mie domande:…fin qui ci sei?”

“non fare il maestrino, chi ha appena parlato di porcellini d’india tra noi due di certo non sono io.”

“se non la finisci di rinfacciarmelo te ne regalo uno per farti capire quanto sono tonti!”mi minaccia

“mi hai appena detto di essere tonto?”chiedo, titubante

“era una prova per vedere se eri concentrato..”butta lì, noncurante

“non dire cavolate, non ne sei capace. Dai, spara il tuo stupidissimo test. Non credo che riuscirò attraverso questo a capire perché sono frustrato, ma sentiamo.”

“ok. Grazie. Allora. Cominciamo da questa mattina.”

Così, comincio a rispondere alle domande di Scotty: cosa ho fatto, chi ho visto, cosa ho pensato, se ho provato qualcosa di strano.

Dopo circa quasi due ore di “interrogatorio” interrotto da varie risate e considerazioni varie,terminiamo l’intervista con “ e poi ho ricevuto il tuo messaggio”

“allora, Freud- dico, prendendolo in giro- cosa hai capito?”

“prendimi in giro quanto ti pare, vecchio scettico che non sei altro, ma secondo me ti ha preoccupato qualcosa al lavoro.”

“e da cosa lo avresti capito, Sigmund?” continuo, imperterrito nella mia presa in giro

“dal fatto che mentre descrivevi il caso di quel ragazzo, Tony, ti sei improvvisamente innervosito e non so se te nei accorto, hai alzato la voce” dice, lanciandomi un’occhiataccia

“ora, non metterti a fare le capriole, ma ci stò davvero pensando da parecchio a questo caso. il fatto è che non riesco a trovare nulla che non vada. È solo un ragazzino di 17 anni che vorrebbe essere pagato per il suo lavoro. Non ha ricevuto le ultime tre settimane di paga e per di più è stato licenziato dall’oggi al domani, senza nessuna spiegazione.”ammetto, concentrato improvvisamente sul caso

“ a 17 anni già lavora?”chiede, incuriosito

“si, sai lavora come tutto-fare diciamo presso un’importante azienda farmaceutica. Faceva fotocopie, portava caffè, riordinava i fascicoli in ordine alfabetico. Cose di questo genere. Niente di più.”gli spiego, riassumendo ciò che Tony mi ha detto questa mattina

“ e come mai allora ti incuriosisce così tanto?”

“ è proprio quello che mi chiedo anch’io!” esclamo, frustrato.

“proviamo a ricapitolare:Tony ha 17 anni,lavora con quest’agenzia da quasi un anno quando viene improvvisamente licenziato senza nessuna spiegazione e nessuna retribuzione.”

“già..”annuisco

“se ancora non hai capito perché ti disturba tanto questo caso, secondo me l’unica cosa che puoi fare è parlarci nuovamente. Credi ti nasconda qualcosa, no?”

Ecco la parola che mi tormenta da tutto il giorno: nascondere. È essa temete cosa credo che stia facendo qual ragazzino:nascondermi qualcosa!

“hai perfettamente ragione! Ci devo parlare!..peccato che io non lo veda fino alla settimana prossima..”

“bè, vacci a parlare di persona se senti che è tanto urgente. al massimo ti sarai preoccupato per nulla. ma avrai la coscienza a posto: andare a fondo delle cose è il tuo mestiere.”

“si, bravo. Ci andrò domani mattina presto. Non comincio prima delle 9.”

“e io ti accompagnerò.”

Lo guardo strano: non so se lo stia dicendo per scherzo o sul serio.

“che ci vuoi fare? Mi sono affezionato a Tony. Voglio sapere perché è stato licenziato. Senza giustificazione per di più!”

“ok. Verrai con me.”

“ci scambieranno per padre e figlio. ma va bene così.”

“che dici? Possiamo rimettere il film da capo ora, Sigmund? Ho notato che finalmente sai usare il telecomando.”

Imbarazzato, rimette il film.

Finalmente sereno, mi metto comodo sul divano, guardo il ragazzo di fianco a me che noto indossa un paio di pantaloni viola e una maglietta blu davvero strana e sorrido. Mi sento meglio.

Passiamo l’ora e mezza che segue guardando il film e la restante ora a commentarlo. Adora questo regista e mi racconta tutto ciò che trova fantastico in lui: la regia,il modo di vedere il modo e di osservarne le varie sfumature. Poi mi chiede quali siano invece i miei film preferiti e ammetto che non credo di avere proprio un regista preferito ma adoro i musical. Così, scoprendo un’altra cosa in comune, passiamo parecchio tempo a parlare di musical, dai più vecchi come “cantando sotto la pioggia” al più recente sweeny todd. Del tutto inconsapevoli del tempo che scorre, delle lancette dell’orologio che avanzano troppo velocemente, della luce chiara che comincia ad intravedersi da dietro le persiane passiamo tutta la notte a parlare, a ridere a confrontarci, scherzando e concentrandoci quando teniamo all’argomento che stiamo affrontando. Non me ne accorgo immediatamente, ma sento che parlare con lui non è mai noioso: può essere divertente, profondo, snervante, irritante,del tutto pazzesco e demente,passionale ma mai noioso. È come se quando stessi con lui parlassi con l’unica persona con la quale io possa finalmente me stesso.

Improvvisamente sento il mio telefonino vibrare dall’altra parte della mia stanza: vado a controllare cosa sia e scopro meravigliato che sono è la mia sveglia! Sono le 6emezza!.Allucinato, torno da Scotty:

“non potrai mai credere che ore sono!”

“mmm…-si alza e va ad aprire le persiane- le 5..?”

“no! Le 6!”

“ma davvero?non ci posso credere! È l’ora del mio jogging”

Ci guardiamo a cominciamo a ridere; non smettiamo per parecchio tempo, fino a che Scotty tenta di tornare serio e propone:

“facciamo una cosa: vado a casa a cambiarmi e poi ci vediamo al parco, ok?”

“perché?...”

“come perché?non avevi detto che un giorno avresti voluto sfidarmi?” chiede, ricordandomi una delle nostre prima conversazioni.

“hai ragione…ci vediamo lì tra mezz’ora lì”.sapevo che me sarei pentito prima o poi di quella proposta.

“mamma mia ti devi infilare la tuta mica ti devi preparare per andare a sposarti! Ci vediamo tra un quarto d’ora!”

E senza darmi il tempo di ribattere esce chiudendo la porta di se. Neanche 3 minuti dopo mi affaccio dalla finestra e lo vedo attraversare la strada.

“dai satana! Cosa fai ancora lì? Vatti a cambiare!”

“ok, Sigmund!”

Sorrido e chiudo la persiana. È vero, non ho chiuso occhio per tutta la notte eppure non mi sento né stanco né nervoso. Solo molto più leggero e sereno. Carico di energia vado verso la mia stanza per cambiarmi.

Grazie a tutti coloro che seguono e leggono la ff

Cory90: grazie delle tue continue recensioni! Sono contenta che tu riesca a trovare un po’ di spazio tra una lezione e l’altra per leggere e commentare la storia di Scotty e Kevin. Aspetto il tuo commento!in bocca al lupo per il primo anno ( è il tuo primo anno, no? Se sei del 90..)cmq, qualunque sia l’anno spero che tu riesca alla grande!.fammi sapere cosane pensi del nuovo capitolo. Ciao ciao

  
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