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Autore: Ilakey    17/09/2003    2 recensioni
Tre anni dopo le finali russe, strani fatti accadono.....
Genere: Avventura, Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il secondo capitolo. ecco la fic è diventata una yaoi. Ho già una mezza idea di cosa accadrà ai cari personaggi di bey che cmq non sono miei ma io li strapazzo lo stesso un pochino. Però ryo è mio, mio e di nessun altro Muhahah!! (oddio è impazzita NdKokori-sorella-d'autrice)
Comunque mi è venuta in mente una coppietta...hehe ;P Ma...non ve la dico!
Devo ringraziare Mazer che ha commentato questa fic e Dranzer89!!!! Thanks!
Nello scorso capitolo mi sono dimenticata di ringraziare Miriah lei ha letto il capitolo prima che fosse pubblicato dandomi l'ok! ^_______^ GRAZIE!
PS: Andate a leggere la sua fic! >_< E' un ordine!


DUE GIORNI DOPO ^_-
La mattina tutti si svegliarono di buon umore, persino Kei.
Max stava preparando una colazione veloce aiutato da Rei che aveva una passione vera e propria per la cucina.
Avevano fatto delle ciambelle con del latte e l'odore attirò un affamato Takao e un Kei svogliato.
"Uhm, che odorino Rei sei stato bravissimo." Max guardò Takao indispettito "Ehi!Anch'io ho cucinato, ingrati."
I Bladebreakers iniziarono a mangiare tranquillamente, dopotutto quella era un giornata come le altre. Takao voleva passare la giornata in piscina, ma a dispetto delle sue aspettative quel giorno cadeva un tiepida pioggerellina.
Subito dopo la colazione, Rei si lanciò con malagrazia sul divano prendendo un fumetto dal suo zaino.
Max gli si sedette accanto sbirciando ogni tanto l'interessante lettura del cinese.
"Ragazzi, dai facciamo qualcosa, non vorremo mica stare qui tutto il giorno vero?"
Kei non dette retta alle lagne di Takao accendendo la televisione e sedendosi alla destra di Rei.
Takao si lasciò cadere su una sedia prevedendo una giornata molto noiosa.
La televisione trasmetteva un film horror, di quelli che Max odiava, e durante la pubblicità andò in onda un telegiornale. Takao appoggiò la testa sulle mani, niente di importante, sport, borsa, politica, in questo momento stava parlando di un omicidio in Russia, un certo McGregor era stato ucciso....
"MecGregor?!" urlò Kei sconvolto. Alzò il volume ed attirò l'attenzione degli altri ragazzi con lui.
Rei fissò la tv inebetito "E'..è il padre di Andrew!"
*****************
Quel giorno non vi erano stati allenamenti molto stranamente. Ivan e Sergey si erano diretti verso l'ufficio di Barkov, il padrone del monastero aveva detto di voler punirli per aver perso contro Yuriy due giorni prima, ma fortunatamente allora era stato troppo occupato per pensare a loro e quindi voleva rivederli quel giorno.
"Ivan, cosa pensi che stia facendo Barkov, ieri mi sembrava molto arrabbiato eppure.."
Ivan sospirò sconsolato "Non ci capisco più niente, l'hai visto come era sconvolto, dopo la visita di quel ragazzo?"
Sergey guardò il compagno più piccolo "Girano voci che quello abbia tentato di ricattarlo."
Ivan spalancò gli occhi sorpreso immergendosi nei suoi pensieri. Lui l'aveva visto il ragazzo, era snello, con penetranti occhi verdi e i capelli castani ramati. Doveva essere sui ventidue anni, ma c'era qualcosa di strano in lui, che non sapeva definire...
"Sergey, secondo te Barkov ci punirà?"
Sergey scosse la testa "Qualcosa mi dice che si è completamente scordato di noi, una fortuna no?"
La porta del lungo corridoio si aprì lasciando entrare la sottile sagoma di Yuriy seguita da Boris.
Ivan rivolse a Yuriy un sorriso malizioso "Sempre appiccicati eh?"
Boris lo guardò truce mentre Yuriy scrollò le spalle.
Sergey fissò Yuriy serio "Vi conviene non continuare così o Barkov lo scoprirà".
Il sorriso di Yuriy si spense mentre pensava al padrone del monastero.
*****************
Olivier e Gianni stavano ancora dormendo. Che pelandroni pensò Ralph già vestito e pronto per la giornata.
Andrew era partito e non aveva più nessuno con cui giocare a scacchi e vincere così facilmente. Sospirò.
Scese in salotto sedendosi su un costoso divano per attendere l'arrivo dei suoi due compagni di squadra.
Lo squillo del telefono lo fece sobbalzare, si era addormentato!
Si alzò velocemente per dirigersi verso il telefono.
"Pronto? Chi è?"
La voce di Kei lo sorprese. Dovevano aver speso un sacco per telefonarlo dal Giappone.
"Cosa c'è Kei?"
Kei rispose titubante -Ralph, l'hai visto il telegiornale oggi?-
Ralph aggrotto la fronte "No perchè?"
Kei esitò un attimo riflettendo sulle parole da usare -Bhè insomma, il padre di Andrew è stato assassinato- (sempre diretto e insensibile!Nda) (Non sono insensibile sono concreto!NdKei)
Il tedesco boccheggiò confuso "C..cosa? sei sicuro? Quando..quando è successo?"
-Durante la notte credo, come sta Andrew?-
Ralph scosse la testa chiudendo gli occhi "E'..è in Russia con suo padre. Non ci posso credere..."
-COSA?! In Russia?!-

*****************
La donna uscì veloce dal supermarket, oggi era in ritardo, il suo datore di lavoro la stava sicuramente aspettando. Sapeva che diventare una scrittrice aveva dei lati negativi.
Meno tempo per lei e per sua figlia. La sua cara Lydia.
Voleva passare più tempo con lei visto che era ancora piccola.
Imbucò un vicoletto, una scorciatoia per casa sua dove avrebbe dovuto prendere la bozza del suo nuovo libro fantasy.
La donna bionda si fermò davanti alla porta del suo appartamento, non era il massimo ma era casa sua!
Appoggiò la borsa con la spesa a terra iniziando a frugare nelle tasche in cerca della chiave.
La strada era deserta, nessuno in giro a quell'ora del mattino.
Il silenzio soffocato attrasse la sua attenzione, si girò innervosita. non c'era nessuno perchè si doveva spaventare? Scosse la testa e tornò alla sua ricerca.
Finalmente trovò le chiavi ma non fece mai in tempo a inserirle nella serratura. Qualcosa le serrò la schiena e poi si sentì leggera, senza preoccupazioni, non voleva altro che cadere in un sonno infinito nelle tenebre che l'avvolgevano, mentre la sua giovane vita si spegneva, assorbita dall'ombra dietro di lei.
************************
Ryo si lasciò trascinare fuori dalla buia cella del monastero.
La ferita non sanguinava più e lasciò il pezzo di manica sporco di sangue per terra.
"Mi volete portare ad una festa?" sorrise malizioso "Sono sempre bene accetto alle feste."
Le guardie lo ignorarono per tutto il tragitto e lui smise di parlare inutilmente, risparmiando le energie per il colloquio con Barkov.
Gli uomini che lo accompagnavano si fermarono davanti ad una porta di legno massiccio, chiesero ad un monitor il permesso di entrare e la porta si aprì.
Ryo guardò incuriosito il monitor, dopo tre anni non si era abituato a tutta quella inutile tecnologia.
"Fermati qui Ryo, Barkov sta arrivando." Lo lasciarono solo nella stanza arredata elegantemente, con due poltrone ai lati di una prestigiosa scrivania. Decise di sedersi, aveva il diritto di comportarsi come voleva, lui non seguiva le regole di nessuno.
Poco dopo, quando Ryo iniziava a spazientirsi, entrò il padrone del monastero con la sua ormai nota maschera nera.
"Mizuno Ryo, ho deciso di parlare con te."
Ryo lo guardò sospettoso "Vorrete dire che avevate paura che dicessi la mia scoperta a qualcuno."
Barkov gli si avvicinò pericolosamente "Non posso permettere che delle preziose informazioni girino incustodite per Mosca, piccolo ricattatore, pensavi di poter fuggire eh?"
Ryo sorrise freddamente "Adesso? Volete uccidermi?" dentro di se aveva una paura tremenda ma non lo avrebbe dato a vedere a nessuno, era stato un incosciente a pensare di poter estorcere soldi a quell'uomo. Si toccò nervosamente i folti capelli bruni.
Silenziosamente Brakov prese il viso del giovane con la mano sinistra impedendogli qualsiasi movimento e con la destra gli toccò un orecchio.
Ryo allargò gli occhi confuso.
"Fantastico. Hai davvero le orecchie a punta. Interessante." Gli strinse l'orecchio torcendoglielo con forza.
"Molla, mi fai male ahi!"
Barkov continuò a stringere ma con forza minore. "Le vostre orecchie sono più sensibili delle orecchie umane, vero elfo?"
Ryo si scostò bruscamente dall'uomo "Cos'è un elfo?"
Barkov rise malignamente "Come vi chiamate, demoni? Mazoku?"
Ryo si alzò di scatto facendo cadere la poltrona "Eretri, brutto stronzo" ringhiò.
Barkov gli prese un polso "Che paura, come hai detto? Eretro? Comunque per ora mi servi vivo e intatto, ma non ti fare troppe illusioni."
Ryo si mosse veloce lanciandogli insulti in una lingua sconosciuta e mettendosi a correre verso la porta.


Ma bene dopo queste inquietanti rivelazioni (^_^) finisce il capitolo.
Haha! Volevo sbarazzarmi di Olivier e Gianni e non ci sono riuscita!!Niente posta prioritaria stavolta però, promesso ;P
Ciao e alla prossima ^_-
PS: Non vi farò attendere troppo perchè la fic l'ho già scritta(i primi 6 capitoli esattamente)! Ma voglio farvi soffrire! Muhahahahaha <===rasento l'isteria O_o
/Le luci dello studio-scrittura si spengono. Gli attori-personaggi se ne vanno. L'autrice va a casa a dormire stanca morta./

/Silenzio assoluto/

/Ancora silenzio/

Jhonatan-la-sciarpa-di-Kei-nnchè mio inquilino: ehi...c'è nessuno?
Bho. Se ne sono andati tutti?
E io come faccio a strisciare fuori da qui?
Ahi! Ho sbattuto contro qualcosa. Mo' famme vede'......ah!!!! E' Yito!!!!! Il barbagianni impagliato di Ilakey! Mado' che paura! Quant'è brutto però....
Ma c'è qualcuno?



Ehi voi?




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