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Autore: Glance    10/10/2009    4 recensioni
Cosa sono stato, non lo ricordo più.
Cosa sono, non ha più importanza. Sono solo pensiero.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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HEARTBREAKING






Ti amo come si amano certe cose oscure,
segretamente entro l’ombra e l’anima.



Neruda



… Ho passeggiato tra la polvere del tempo, celato al mondo.
Oscuramente affascinante.
Per dimora la notte, quella dove neanche la luna osava entrare.
Questo era il mio destino, questa la mia realtà taciuta alla curiosità degli uomini.
Il tempo che passava, scivolava sulla mia esistenza arida riuscendo a rimanere infinitamente immobile.
Come in un gioco ascoltavo il vento di ciò che era stato. Tra futuro, presente e passato ho osservato figure mosse dall’ordine del caso, fra sentimenti ormai sfocati e un ricordo di porpora sulle gote.
Sei apparsa nel mio cielo ed io ho cercato di meritare ogni battito della tua vita, ma non ci sono riuscito.
Il mio coraggio si chiama rinuncia. Le sue schegge splendono ancora dei colori perduti di quello che era e di ciò che invece resta.
In questo non sonno dell’attesa il respiro spezzato della mia anima.
Cosa sono stato, non lo ricordo più.
Cosa sono, non ha più importanza. Sono solo pensiero.
Poter rivedere il tuo viso ancora una volta, poi sia quello che dovrà essere:l’inferno o il niente assoluto.
Vorrei saper risorgere da me stesso come la fenice. Purificato, mondato da ogni peccato.
Ascolto rintoccare una campana, la sua voce a scandire quello che mi separa da te.
Piano, lentamente, come non ho mai fatto, assaporare ogni attimo di questi miei ultimi gesti, istanti di un qualcosa che non ho mai considerato vita se non con te.
Sento scivolare su di me il morbido del tessuto , come un’ultima carezza d’addio.
Il mondo con la sua umanità, sembra essersi riversato tutto in questa piazza.
C’è colore, allegria, c’è vita.
Il rosso domina su tutto, si accende su ogni balcone , in ogni finestra, sventola al vento, ma non riuscirà ad illuminare mai più il tuo viso.
L’aria carica di suoni e voci e la mia testa piena di tutti i loro pensieri.
Domande, problemi “ Mi amerà ancora?” qualcuno si chiede e tendo istintivamente l’ascolto.
Amore, per me solo una parola, ormai priva di ogni significato.
Ancora un altro rintocco e la mia camicia giace ai miei piedi come un vecchio straccio, logora e sporca.
Un passo, ancora uno, e il sole farà risplendere la mia pelle.
Posso già sentirne il calore.
Ancora un passo e sono fuori per metà nella luce dopo tanta ombra, tanta oscurità.
Chiudo gli occhi: è accecante.
Ancora un ultimo respiro. Profondamente, un’ultima volta, non ne ho bisogno, ma è piacevole. Quanti profumi intrisi nell’aria tiepida d’Italia, diversi da quelli che ho lasciato.
Ancora suoni, e grida e pensieri in me, che non mi appartengono.
Ancora un passo…e qualcosa di morbido che chiama il mio nome si rifugia tra le mie braccia ed ha il tuo profumo e la tua voce.
E’ già successo!
Hanno fatto presto. Pensavo di sentire dolore, ma non sento nulla.
Solo questo calore che continua a rimanere tra le mie braccia.
Sento ancora tante voci.
“Sono qui” dice il fagotto caldo. Possibile sia tu? Allora era vero, avevi ragione. Anche per me c’era qualcosa oltre la tenebra di quell’esistenza, ma il tono cambia, è spaventato e mi supplica di aprire gli occhi. Sono stordito, forse anche felice, perché il tuo profumo invade l’aria e anche il dolore è tornato nella mia gola. E’ tutto così reale, non sembra essere cambiato nulla.
“Sono qui, Edward…”
Apro gli occhi e …posso vederti e sei come ti ricordavo.
Profumata, calda , le labbra morbide e il battito furioso del tuo cuore.
Ti prendo tra le braccia.
Ti ho ritrovata.

  
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