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Autore: JoeyPotter90    10/10/2009    2 recensioni
Chi ha letto questa storia l’ha considerata un prequel di quella che io sto scrivendo con Aster_Nepthys, “Harry Potter e la protezione dell’ordine”. Ma a me piace l’idea che possa essere un prequel anche per dei libri scritti dalla Row.
Parla di una storia d’amicizia, che è qualcosa di più per qualcuno.
Un amore in grado di cancellare ogni cosa.
Una disperazione così potete da portare a scelte sbagliate.
Una ferita troppo profonda per essere curata come richiede.
Questa è una Severus/Lily.
Buona lettura.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è dedicata a una persona speciale alla quale io tengo molto.
L’ispirazione me l’ha data lei, in una delle nostre serate passate a pensare alla storia che stiamo scrivendo insieme.
Questa va a te, Ire che mi hai fatto riscoprire l’amore per la scrittura, che mi sostieni nei momenti negativi e gioisci nei momenti positivi.
A te che hai reso possibile questo mondo alternativo nel quale ci rifugiamo ogni vola che vogliamo.
A te perché questa storia ha un significato particolare solo per noi, che abbiamo rivalutato Sevy facendolo diventare il nostro Papy!
A te, a cui voglio un sacco di bene.
Grazie per tutto quello che hai fatto per me, sei unica.

Strade Diverse


Sono nel suo ufficio, e mi guarda forse vagliando le possibilità che ho. Ormai l’ha capito che sono pentito, gliel’ho dimostrato in tutti i modi in questi mesi… Forse mi lascerà insegnare qui e un po’ lo spero…
-Severus, perché?- Una domanda semplice, diretta e che mi gela il cuore.
Già, perché…
Me lo sono chiesto tante volte anche io, prima di arrivare a quella risposta, quella che non conoscerà mai nessuno perché è solo mia e come tale ci rimarrà.
Mi perdo nei suoi occhi azzurri dietro quelle lenti a mezzaluna e la mia mente corre lontana, a un ricordo di qualche anno prima.

Sono in riva al lago con la brezza fresca di quella sera che mi fa ondeggiare il mantello. Le ho dato appuntamento qui, in questo posto dove ho avuto così tanti ricordi con lei da poterci riempire un libro enorme.
Io sono qui già da un’ora, per pensare a cosa dirle, a come affrontare il discorso. È tutto così complicato…
Voglio farmi trovare preparato, nessun crollo. In testa so già cosa mi risponderà, non ho sorprese… Del resto ora le cose sono molto più scontate.
Un fruscio alle mie spalle l’annuncia. Mi volto verso di lei e ne rimango estasiato mentre tutti i pensieri se ne vanno dalla mia testa, spazzando via tutte le cose che avevo da dirle.
È bellissima, con i capelli rossi che le svolazzano davanti al viso, le guancie leggermente arrossate per il freddo, gli occhi smeraldo che le brillano mentre mi osservano con aria un po’ ansiosa un po’ preoccupata.
Si morde il labbro inferiore mentre incrocia i miei occhi, ma non riesce a reggere il mio sguardo e lo sposta verso il prato.
Vorrei urlarle di continuare a guardarmi, di non interrompere quel momento perfetto perché so bene che non ne avremo molti. Sono tentato da avvicinarmi a lei ed alzarle il viso ma rimango al mio posto mentre lei muove un passo verso di me.
-Sev…-
Chiudo gli occhi, per un attimo. Non sopporto quando mi chiama così e dire che prima lo adoravo. Non posso sopportarlo, che è diverso.
Mi fai solo venire voglia di stringerti a me come quando facevamo da bambini…
-Lily-
La mia voce è più secca, ma in ogni lettera di quel nome cerco di urlarle le mie scuse, perché mi sto odiando con tutto me stesso e non vorrei mai trattarla così…
Lei se ne accorge e sussulta, non abituata a questo tono.
Scusa, scusa, scusa…
-Allora è vero?- chiedo, freddo, come mi sono proposto.
-L’hai sentito anche tu…- risponde con quella sua aria leggermente contrariata che un po’ riconosco, solo un’ombra di quella che aveva quando parlava di lui.
-Impossibile non saperlo visto la scena che ha fatto in Sala Grande-
Il solito esibizionista.
Chiederti di sposarti così, Lily… Non capisco nemmeno come tu abbia potuto accettare. Sposarti con James Potter quando un anno fa lo odiavi a morte e ti innervosivi appena lui apriva bocca…
-Mi dispiace…-
Io rido, amaro. So bene che è sincera, glielo leggo in quegli occhi verdi che non hanno smesso un attimo di fissarmi, ma io preferisco non crederle.
-Non mentirmi, Lily Evans-
-Non lo sto facendo!- protesta, bella anche quando si arrabbia. –Perché non provate a cercare di parlare tu e…-
-Smettila- la blocco io, più glaciale che mai. E questa volta non me lo sono imposto. –Se tu hai dimenticato tutto quello che ha fatto non vuol dire che posso farlo io-
-Non volevo dire questo… E’ solo che…-
Questa volta si ferma da sola, forse perché capisce che non c’è niente altro da dire. Ma io voglio provarci un’ultima volta… Non sono mai stato bravo ad arrendermi, soprattutto con te, Lily.
-Dimmi che alla fine hai rifiutato, che quando siete andati in Sala Comune hai tirato fuori le unghie e gli hai urlato addosso come fai sempre…-
Lei scuote il capo, una piccola lacrima che le riga la guancia. –No, mi spiace. Lo sposo questa estate… Mi dispiace, Sev. Mi dispiace davvero…-
Lily, dannazione! Mi stai costringendo a scegliere quella strada! Perché non lo capisci? Ho sempre creduto che fosse collegato… Non posso sopportare di vederti al matrimonio, splendida nel tuo abito da sposa tra le braccia di un uomo che non ti merita…
-Spero non ti offenderai se non ti faccio le mie congratulazioni-
Non sono mai stato così con lei e non mi sono mai sentito così ferito, umiliato e svuotato in vita mia.
Vedo che rimane in silenzio e abbassa il capo forse per nascondere una lacrima. Chiudo gli occhi, di nuovo perché non voglio ricordarmela così fragile senza avere la possibilità di sostenerla…
Faccio per andarmene la lei mi chiama, costringendomi a voltarmi.
-Sev… cosa farai adesso?-
Io mi volto verso di lei e i nostri occhi si incontrano per l’ultima volta. Un secondo dopo i suoi verdi smeraldo brillano di comprensione. Ha capito, non c’è dubbio. Ma ora è troppo tardi e credo abbia capito anche questo.
-Credo che quello che farò ora non conta più. Spero che tu possa essere felice-
Rimane in silenzio e non mi mette in guardia dalle “mie cattive compagnie” come più volte ha detto lei. Non lo fa perché tanto sarebbe solo fiato sprecato.
Questa volta mi volto e me ne vado davvero, lasciandola sola vicino a quel lago, teatro di nostri tanti momenti.
Ero sincero quando dicevo che la volevo felice, e se deve essere con Potter…
Addio Lily Evans.

Quella fu l’ultima volta che vidi Lily Evans. La fine di un’amicizia che per me è sempre stata qualcosa di più e l’inizio della mia disperazione…
E ora cosa ho tra le mani? Niente… Lei non c’è più e io posso rivederla solo nei miei ricordi lontani…
Tornò a concentrarmi su Silente, ancora in attesa di una mia risposta.
-Ero giovane, e ancora non avevo chiaro cosa fosse giusto e cosa sbagliato-
Il Preside annuisce, pensieroso. Non ci crede molto, forse ci crede ancor meno di me.
Arriverà alla vera risposta, lui ci arriva sempre.
Non sarò io a dire il motivo per cui un ragazzo di 18 anni può desiderare di unirsi al più grande mago oscuro.
Perdonami, Lily…

   
 
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