CRISTALLO
Prima i colori.
Poi tutto il resto.
È inutile cercare di
cambiare le cose: è questo ciò che vedo.
Sempre.
E devo ammetterne di
averne viste parecchie, di cose.
Ho visto anche, se
vuoi, troppe cose in questi dodici anni.
Ho visto persone
piangere qualcuno e vendicare qualcun altro, ho visto bambini in lacrime e
uomini che a stento le trattenevano.
Ho visto criminali
dare tutto per quello in cui credevano e, al contrario, uomini molto più
“buoni” arrendersi fin troppo in fretta.
*Piccola
nota*
Prima
o poi morirai
Credi sia pazza, vero,
a pronunciare una cosa simile?
No invece. Non lo
sono.
Ma che sciocca che
sono, nemmeno vi ho detto il mio nome.
Anche se, sono sicura,
lo conoscete bene.
Morte.
Sì, questo è il mio
nome da dodici anni e da dodici anni svolgo il mio compito senza sosta.
Sempre.
Ovunque.
*altra
piccola nota*
Sei
sconvolto vero?
Ma non
ti preoccupare:
quando
verrò a prenderti sarò buona.
Ti
darò la mano e ce ne andremo insieme.
Solo
tu e io.
E lui.
Ma di
lui parlerò più avanti, non temere.
Dei molti colori che
ho visto, alcuni mi restano in mente molto più di altri.
Sono marchiati a
fuoco.
Tu li conosci tutti,
naturalmente.
Altrimenti non
staresti nemmeno ad ascoltarmi, no?
Ma dove ero rimasta?
Ah, giusto: tu li conosci.
Ma ti assicuro che non li conosci quanto me.
Non sai nulla di loro,
in confronto alla sottoscritta.
Ed è questa parte di
loro che voglio parlare.
Nel bene e nel male.
Come un matrimonio.
*piccolo
appunto*
Potresti
non riconoscerli nemmeno, tanto sono diversi.
Ma anche
di questo non devi preoccuparti.
Scoprirai,
quando verrò a prenderti, di quanto si possa cambiare.
Anche
solo in un battito di ciglia.
Su,
allora, siediti.
Le
storie da narrare sono parecchie, potresti anche stancarti.
Allora?
Con
chi cominciamo?
*ultima
nota*
Tu non
hai possibilità di scegliere.
Sono
io a farlo.
Sono
io a decidere, anche se con un po’ di tristezza nel cuore.
E
allora andiamo.
Presto,
affrettati, nella terra del Fuoco.
Commento
dell’ autrice:
Non
so che mi sia preso. Probabilmente è stato un raptus di follia, dovuto al
troppo studio. Ne sono convinta.
È
una cosa strana quella che ho scritto, ne sono consapevole. Non ha nemmeno
senso in effetti. Eppure mi è piaciuto un mondo scriverla.
Ho
intenzione, sempre che la storia piaccia a qualcuno, di pubblicare le “morti”
di Naruto viste dalla Morte stessa, che, come avrete notato, è una
chiacchierona un po’ svampita.
Spero
che, nonostante l’ assoluta insensatezza, questa storia possa piacervi.
Grazie
in anticipo per aver letto questa fan fiction.
Bye,
Bye