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Autore: eleanor89    12/10/2009    5 recensioni
«Perché stai ridendo, allora?» domandò Sakura, ora sospettosa.
«Ma per la faccia che farà il tuo “accompagnatore”, Sakura. O non hai pensato al fatto che il balletto che hai imparato finalmente a fare lo dovrai esibire sotto il naso del nostro Sasuke-kun?» cinguettò Ino, maliziosa, entusiasta e soprattutto maniaca.
«Oh, porco di quel...»[...]
Sakura era rigida come un palo, pallida tanto da tendere al verdolino, fortunatamente quest'ultimo particolare nascosto dal trucco, e tremava in maniera percettibile. Ino, accanto a lei, immancabilmente rideva. Tenten, allarmata dalla situazione, ci tenne a ricordar loro il piano.
«Eccoli al tavolo, devi ballare al centro della sala e raggiungerli. Mentre tu starai davanti a Rukeo-san e catturerai l'attenzione, la cameriera meno in vista, ovvero Ino, si occuperà di effettuare lo scambio con l'informatore. Ce la fai, Sakura? Non è che adesso ti tiri indietro, vero?»
«Sto per morire, vomitare e svenire e non so in quale ordine.» rispose Sakura atona.
Alla Vale!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa storia è per la Vale, Celiane4ever, che sta avendo la gentilezza di sistemarmi il template per splinder. Lei voleva una SasuSaku lemon sulle parole arabian qualcosa -neanche cito perché lo farà qualcun altro quando gliela scriverà-, io le lemon non le posso soffrire, quindi ecco la cosa più vicina a ciò che mi ha chiesto XD In compenso avete anche la versione ShikaIno legata a questa, scritta da WhisfulThinking, che dovete leggere perché è molto più brava di me. Giuro. Qui
Importante! Ogni riferimento alla danza del ventre come ballo per "cattive ragazze" è: A) pensato da Sakura e solo in virtù del luogo in cui si trovano dove anche il Gabibbo sarebbe considerato una cattiva ragazza B) Sakura è acconciata in un modo che mai si sognerebbe a Konoha! Grazie ad capitatapercaso che me l'ha fatto notare!

Divertitevi!







A vedere quella disgraziata di Ino piegarsi in due dalle risate, Sakura pensò che quella missione sarebbe andata all'inferno, per dirla in modo pulito.
«Sembro una prostituta che si finge pagliaccio. O un pagliaccio che si finge una... Oh, e piantala di ridere!» sbottò infine, imbarazzata a morte, con le guance in fiamme.
Ino si portò una mano al petto, incamerando aria il più possibile dopo l'attentato al suo sistema respiratorio durato parecchi minuti.
«Non essere idiota, per piacere. Io ti ho aiutata a prepararti, non puoi che essere bellissima.» si vantò Ino, «A parte che persino una mezzo-piatta come te, vestita da ballerina o meglio da prostituta pagliaccio che fa la danza del ventre, è perfetta.»
Sakura restò immobile, chiedendosi per quale aggettivo scagliarsi contro prima.
«Allora, prima di tutto io non sono più piatta-»
«Mezzo-piatta.» la corresse Ino, ignorata prontamente dall'amica.
«Ma... sei tu quella esageratamente fornita. Poi, prostituta pagliaccio che fa la danza del ventre? Io non esco di qui. La missione portala avanti tu.»
Ino riprese a sghignazzare.
«Piantala ho detto!» strillò Sakura, portandosi il viso tra le mani.
«Non rido di te, stupida!» si offese infine la Yamanaka, togliendole le mani dal viso bruscamente e strisciando, con altrettanta poca cura, un pollice sotto l'occhio di Sakura, per eliminare un microscopico punto di matita non voluto. «Un altro po' di ombretto...»
«Perché stai ridendo, allora?» domandò Sakura, ora sospettosa.
«Ma per la faccia che farà il tuo “accompagnatore”, Sakura. O non hai pensato al fatto che il balletto che hai imparato finalmente a fare lo dovrai esibire sotto il naso del nostro Sasuke-kun?» cinguettò Ino, maliziosa, entusiasta e soprattutto maniaca.
«Oh, porco di quel...»





Arabian Inner Sakura






Sakura era rigida come un palo, pallida tanto da tendere al verdolino, fortunatamente quest'ultimo particolare nascosto dal trucco, e tremava in maniera percettibile. Ino, accanto a lei, immancabilmente rideva. Tenten, allarmata dalla situazione, ci tenne a ricordar loro il piano.
«Eccoli al tavolo, devi ballare al centro della sala e raggiungerli. Mentre tu starai davanti a Rukeo-san e catturerai l'attenzione, la cameriera meno in vista, ovvero Ino, si occuperà di effettuare lo scambio con l'informatore. Ce la fai, Sakura? Non è che adesso ti tiri indietro, vero?»
«Sto per morire, vomitare e svenire e non so in quale ordine.» rispose Sakura atona.
«Perfetto. Questo è lo spirito giusto.» concordò Tenten dandole una sonora pacca sulla spalla. «Comunque sei splendida vestita così. Sul serio. Scommetto che Sasuke non baderà più a nessuna di quelle cameriere e ballerine che ci hanno provato con lui per tutta la sera.»
Gli occhi di Ino si spalancarono all'inverosimile, prima che la sua testa bionda si voltasse lentamente verso Tenten. Sakura rimase perfettamente immobile, smettendo però di tremare. Poi, in tono molto formale, disse: «Come scusa?»
«Oh, niente. Dimenticati ciò che ho detto. Cioè, lo sai che tutte ci provano sempre con lui, nulla di che.» la tranquillizzò Tenten, ridacchiando nervosamente.
«Tu non hai detto che loro non ci proveranno più, tu hai detto che lui non baderà più a nessuna. Ciò significa che prima ci ha badato. Mi sto sbagliando?» domandò allora Sakura, vagamente altezzosa nel modo in cui pose la domanda. Dentro di lei una voce familiare urlava di andare di là e spaccare tutto.
«Ehm.» fu la precisa risposta di Tenten, mentre Ino spalancava anche la bocca ed emetteva un suono soffocato.
«No, ho un'idea migliore.» ribatté improvvisamente Sakura, con un sorriso maligno.
«Cosa?» fece Tenten, terrorizzata.
«Non dico a te, dico alla voce nella mia testa.» rispose Sakura divertita, voltandosi finalmente a guardarla in faccia con un sorriso affabile, «Fatemi gli auguri.» disse, prima di imboccare la porta.
«Oddio, la Vera Sakura.» sussurrò Ino, annichilita.
Tenten la guardò sgomenta: «Era... Era una battuta, vero?»
«Non farmi domande di cui non vuoi conoscere la risposta... e ora andiamo, questa non me la perdo!» finì col gongolare l'altra, tornata allegra non appena la potenziale furia omicida si era allontanata abbastanza.

Naruto si versò una generosa quantità di drink nel bicchiere, tentando ancora di fingersi interessato a Rukeo, l'uomo più pericoloso del circondario, quello da tenersi buono, parafrasando Neji. Al suo fianco Sasuke aveva smesso da tempo di recitare per dedicarsi all'osservazione svogliata del palco, in cui si esibivano di tanto in tanto artisti o, con l'arrivo della notte, donne non propriamente vestite. C'erano anche Neji, Lee, che mai avrebbe mancato un incontro con la “sua Sakura-san”, e Kiba, che mai avrebbe mancato un incontro con “una Sakura vestita da ballerina poco di buono”, e che quasi, per questa descrizione, si era preso un pugno da Naruto. Shikamaru era lì giusto per controllare l'andamento della missione, secondo le balle che aveva confezionato per far credere che non gli importasse che Ino si fingesse una cameriera altrettanto svestita in quel bar.
Sasuke sbuffò. La verità era che il team sette non c'entrava niente con quella missione, ma tra tutte le cose che ogni kunoichi e shinobi avevano imparato in quegli anni per far fronte a qualsiasi tipo di missione, le uniche a saper muovere qualche passo di danza erano Sakura, Ino e Hinata. Naturale che la Hyuga fosse inadatta per una missione simile, e tra Sakura e Ino, la migliore allieva della donna chiamata per insegnar loro certe mosse era stata la prima. E così il team Gai aveva dovuto chiedere il loro supporto, e Ino mai avrebbe lasciato l'amica sola in una simile situazione, avendo la settimana libera e soprattutto sadica come si ritrovava. Per evitare che venissero importunate dagli altri, i ragazzi si erano finti loro accompagnatoria cui dare i soldi a fine serata e che in cambio si occupavano della loro sicurezza, oltre che dei loro impegni. La faccia di Naruto aveva scoraggiato più di un intraprendente pervertito venuto a chiedere esibizioni private soltanto dopo aver visto Sakura andare in camera a prepararsi.
L' attenzione dell'Uchiha fu richiamata da un violento attacco di tosse di Kiba, che si resse il viso con una mano per non soffocare, mentre Lee saltava avanti e lo colpiva alla schiena. Naruto, invece che aiutarlo, fissava con aria parecchio ebete l'aria, con la mascella che andava cadendo. Sasuke ne seguì lo sguardo, notando solo allora che la musica era ricominciata.
Poi, per evitare problemi imbarazzanti, poggiò il bicchiere ancora pieno sul tavolo, lontano da sé, senza riuscire a staccare gli occhi da lei.
Che fosse lei si riconosceva dai capelli, sempre di quell'assurdo rosa. Erano sciolti e cadevano in boccoli sulle spalle scoperte. Gli occhi verdi erano incorniciati dal trucco scuro e illuminati dai brillantini, la bocca per una volta esaltata dal rossetto, le forme seminascoste dal tessuto trasparente del vestito, che lasciava scoperto l'addome, sparendo sotto il seno e riprendendo molto in basso sulla vita. All'ombelico una pietra brillante, e le gambe scoperte da uno spacco vertiginoso.
Già questo era bastato a uccidere mentalmente Naruto e far crollare seduto Lee, lasciando Kiba a sbavare come l'animale che era per i fatti suoi, mentre Neji e Shikamaru cercavano le compagne di squadra in giro, giusto per evitare comportamenti scorretti. Ma ciò che catturò totalmente Sasuke furono i movimenti della donna che si trovava di fronte.
Sì, avrebbe riso all'idea di chiamare Sakura così, fino a poco prima. Ma la danza seducente della kunoichi gli fece dimenticare ogni altra cosa che non fosse l'ondeggiare malizioso di quel bacino, o il solco tra i suoi seni che spariva dietro una bordatura dorata, o la bocca sensuale e gli occhi carichi di malizia che gli stava puntando contro. Anche il resto degli avventori era ammutolito, rapito da quei gesti sinuosi e dai suoi passi appena accennati in avanti, che facevano chiedere chi sarebbe stato il fortunato ad averla tra le braccia durante quel ballo.
«Complimenti...» commentò Rukeo, schiarendosi la gola, «Sicuri di non voler permettere esibizioni private? Guadagnereste cento volte di più...»
La musica cambiò, più rapida, e Sakura ancheggiò sino a Sasuke, spostando la sua sedia per la spalliera e così facendo mostrandogli generosamente tutta la sua scollatura, per poi tirarsi indietro e riprendere a ballare davanti a lui, sfiorandolo di tanto in tanto con la seta della gonna lungo le gambe o addirittura con le mani, sul viso o sulle spalle.
Kiba si piegò verso Naruto, sussurrandogli a un orecchio: «Se adesso la afferra, la porta fuori e manda a puttane la missione, gli faccio un applauso di cuore.»
«Sarebbe comprensibile.» concordò con voce flebile un più che colorito Naruto.
Sakura scivolò nuovamente davanti a Sasuke, stavolta spingendo volontariamente il seno contro il suo petto in una spinta audace che tolse il poco fiato rimasto a Sasuke, e mentre con una mano che prima gli teneva la spalla andava ad accarezzargli il collo, gli sussurrò a un orecchio: «Sei l'unico abbastanza controllato a cui potessi farlo.» sfiorandoglielo con le labbra, tirandosi poi indietro lentamente per dargli il tempo di ammirarla ancora una volta.
I suoi famosi occhi verdi, quelli glieli piantò addossò, mentre chinata com'era ora, gli metteva la mano sulla gamba, risalendo verso l'alto.
Poi Sakura sorrise, scoprendo i denti bianchi e un'espressione incredibilmente innocente, come se non fosse consapevole dell'effetto che gli stava facendo, gli fece l'occhiolino e si tirò indietro, mandando un bacio con la mano a Naruto e Kiba. Quest'ultimo finse di raccoglierlo con una mano e se lo portò al cuore ridendo sguaiatamente.
Sakura sparì dal campo visivo di Sasuke, che non si era mosso minimamente e continuava a fissare stoicamente avanti, perso e col viso congestionato, le mani strette a pugno per la frustrazione di non potersi muovere di lì, e il fiato corto. Tre minuti di esibizione contati, e stava vagliando la possibilità di spingerla sopra il tavolo e farla sua già prima che gli si avvicinasse in quel modo davvero poco appropriato per una missione, maledetta strega.
«Ora capisco.» accennò Rukeo, mentre Naruto si lasciava andare a una sghignazzata che era più una crisi di nervi. Neji tentò di rianimare Lee scrollandolo per un braccio, ma non ci fu verso.
Shikamaru invece incontrò lo sguardo di Ino, che rispose con un veloce battito di mani vittorioso che la diceva tutta su come Sasuke fosse apparso anche a occhio esterno. Nessuno avrebbe mai sospettato che fossero loro le spie da Konoha, ora. E Ino li avrebbe presi in giro entrambi per sempre.
«Dev'essere eccitato da morire, sta a vedere se non la va a prendere appena finisce la musica!» esclamò Ino rivolta a Tenten, che si coprì gli occhi con una mano.
«Ti prego, non voglio immaginare, d'accordo? Fatto tutto?»
«Ovviamente.» confermò Ino, senza starla troppo a sentire e sporgendosi contro il bancone per vedere meglio.
Appena Sakura uscì dalla sala, scoppiò un fortissimo applauso e richieste di bis, nonostante fosse un'esibizione priva di spogliarelli, le più acclamate quella sera. Probabilmente le allusioni restavano le preferite di tutti coloro che volevano sentirsi col controllo della situazione in mano. Sasuke compreso, che scattò da tavola come una scheggia, senza premurarsi neppure di fingersi glaciale come al solito.
«Sembra furioso.» boccheggiò Kiba, riprendendosi dalle risate e dagli applausi. Naruto aveva battuto le mani abbastanza da farsi male, e alzò le spalle.
«Magari lo è, è tutto strano quello.» disse, non del tutto convinto.

Sasuke oltrepassò una fila di persone che non definì neppure mentalmente come esseri viventi, tanto che una ragazza incauta che si mise nella sua strada rischiò di essere spedita contro un muro. Acciuffò Sakura per un braccio e la tirò nel camerino dove pochi minuti prima Ino la torturava, chiudendo la porta con un calcio e poi girando la chiave nella toppa.
«Ma tu mi hai preso per scemo.» esordì con voce rabbiosa, che Sakura conosceva bene. «Credi di poterti prendere gioco di me?»
«Sì.» rispose sinceramente Sakura, scoppiando a ridere di fronte all'espressione mortalmente offesa dell'altro. «Eddai, era solo un ballo! Con chi dovevo farlo, con Lee, così mi moriva lì?»
«Per tua informazione Lee è morto comunque, stasera.» ingiunse lui, tetro, attirandola di nuovo a sé. «Come hai...»
«Cosa?» domandò lei, aggrottando la fronte, confusa. Era ancora su di giri e incapace di pensare, motivo tra l'altro per il quale non si era resa conto di tutto il caos combinato e ancora era relativamente serena.
«Niente.» la liquidò lui.
«Cosa?» ripeté lei, allungandosi appena verso di lui, tanto che lui ne poté sentire il respiro sulle labbra.
La baciò all'istante, con urgenza, gli occhi neri ora chiusi, fino a un secondo prima di nuovo furiosi.
Sakura conosceva bene anche quelli, sembrava sempre arrabbiato prima di baciarla, sebbene non lo fosse mai stato così tanto.
O dipende dalla presa in giro?
Beh, visto come ha funzionato direi di farlo più spesso!
Sakura ricambiò il bacio con violenza e incrociò le braccia intorno al suo collo, sentendosi trasportare contro il banco del trucco e finendoci seduta sopra, allargando le gambe per lasciarlo avvicinare ancora e poi allacciargliele attorno. Sasuke smise di baciarle le labbra, scendendo sul collo, sulla spalla, e lasciandovi un piccolo morso, mentre lei gli stringeva i capelli tra le dita e le mani di lui esploravano ogni centimetro scoperto dal vestito.
Lo spinse indietro, ignorando la sua espressione confusa e aprendo la sua giacca, sfilandogliela velocemente. Sasuke scosse la testa, bloccandole le mani e catturandola con uno sguardo insolitamente preoccupato, oltre che ancora cupo. Quell'occhiata non era nient'altro che il suo modo di chiederle il permesso di continuare. Sakura rise, ebbra di felicità e di emozione, e gli rubò un altro bacio. Stavolta anche le mani di Sasuke salirono lungo il vestito dell'altra, strappando via la fascia che teneva sul seno. La tirò in piedi, spingendola verso la più comoda poltrona, e lei vi si lasciò cadere, mentre lui le scivolava sopra.

«Sei veramente un idiota.»
«Io?» fece Sasuke, tra il minaccioso e lo sconcertato.
Sakura non si lasciò intimidire e gli rifilò un'occhiataccia: «Mi spieghi adesso cosa esattamente dovrei mettermi addosso per uscire di qui? I miei vestiti li ha Ino in borsa, e non penso che tu voglia andarle a dire che mi hai strappato la maglietta e la gonna.»
«Se tu quella la chiami maglietta...» commentò Sasuke. Sakura batté un pugno a terra, per riportarlo all'attenzione. «Sì, chiamo Tenten.» borbottò spazientito.
«La prossima volta non farti prendere dalla foga.» si raccomandò Sakura, provando a legare il mezzo straccetto rimasto per nascondere il seno.
Sasuke inarcò un sopracciglio, prima di lasciarsi andare a un sorriso che lei giudicò da infarto. O da stupro. O entrambi.
«E piantala, hai capito che intendevo...» bofonchiò lei, arrossendo.
«Adesso mi diventi rossa?» la stuzzicò lui, portando una mano sulla sua vita e attirandola a sé.
«Tu sei arrossito ben prima quando ballavo.» lo gelò lei, esultante. La lasciò andare subito, imbronciato.
«Non è assolutamente vero.»
«E arrossirai ancora. Sappi che ho tenuto la parte migliore per un incontro senza pubblico...» concluse lei, maliziosa. Sasuke tornò a sorridere, rinunciando all'aria scocciata.
«C'è una parte migliore?» domandò interessato. «E dimmi, Tenten può aspettare?»
«Suppongo di sì, se accetti di vedere una danza del ventre senza gonna svolazzante...»
«Penso di poterne fare a meno.» accettò lui, sedendosi nuovamente sulla poltrona.


-Ascolta più spesso la voce della tua coscienza. Sono io la migliore, non dimenticarlo!
-Dio, sono veramente schizofrenica.
-L'hai detto, carina.







Sì e sì. E' Inner Sakura quella con cui Sakura dialoga sia mentalmente che a parole [la Sakura che mostra a tutti è quella che parla a sinistra, nel caso non si fosse capito, quella a destra è la Inner che termina con l'immancabile "carina"], e mi diverto un sacco a descrivere un Sasuke che ci rimane di merd- a stoccafisso. No, non è che Sakura sia schizofrenica, soffre solo di personalità multipla, che riemerge soltanto quando le intenzioni delle due non vanno vicine. La normale Sakura non avrebbe mai avuto il coraggio di fare un attacco simile a Nostro Signore degli Scoiattoli, Inner sì. Ino la conosce da tempo, prevedeva già morte e devastazione.
Mi rendo conto che potrebbero essere entrambi ooc, ma io non riesco a fare niente di minimamente hot e incasino tutto XD Che Sasuke possa avere l'aria furiosa quando è eccitato è qualcosa che mi figuro in mente per via del suo sguardo focoso XD
Fin'ora i due si erano soltanto sbaciucchiati di tanto in tanto, eh. Erano quel tipo di coppia che ancora non ha chiarito se è una coppia o meno.
Ma tanto lo sappiamo tutti che si sposano <3
Vale, mi dispiace se non è all'altezza, ma ho traviato la Sil e troverai anche qualcuno che scriverà su quelle parole!


   
 
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