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Autore: Lolli1    13/10/2009    3 recensioni
-Scorpius…- -Mh?- -Quello che succede a Londra resta a Londra?- -…- -Va bene qualsiasi risposta- -Si…-
Genere: Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un mese di suppliche Rose aveva ottenuto il permesso di passare la sue vacanze come meglio pensava

Dopo un mese di suppliche Rose aveva ottenuto il permesso di passare la sue vacanze come meglio pensava. Infondo era maggiorenne e nonostante suo padre fosse iperprotettivo non aveva potuto fare molto per impedirle di fare ciò che voleva. Così era riuscita ad andare al mare con alcuni amici: Lily, Albus, Scorpius, Luke, Mattew e Dominique.

Erano tornati da poco e Luke aveva proposto di passare qualche giorno nella sua casa di Londra, così Rose era tornata a casa giusto il tempo di prendere dei vestiti puliti, salutare sua madre e sorbirsi le solite ramanzine miste a lamentele di suo padre.

Quelle vacanze erano state fantastiche, si era divertita un mondo. E soprattutto aveva scoperto una persona in particolare. Aveva sempre pensato che Scorpius fosse un semplice idiota. Simpatico, per l’amor di Dio. Ma pur sempre un idiota. E per quanto possibile aveva sempre cercato di ignorarlo.

Poi un bel giorno, in acqua, ridendo e scherzando lui si era avvicinato a lei e si erano messi a chiacchierare. Lei era rimasta ipnotizzata dai suoi occhi azzurro-grigi. Solo che poi lui si era avvicinato troppo, con la chiara intenzione di baciarla e lei si era ritratta di scatto, chiedendogli cosa cavolo avesse intenzione di fare. E lui con un “niente” indifferente si era allontanato.

Per i gusti di Rose, Scorpius era sempre stato un ragazzo troppo farfallone e il suo fascino su di lei non aveva mai avuto troppo effetto. Anche perché lui non si era mai minimamente interessato a lei. Era sempre stata la cugina di Albus, seria e secchiona, quella da prendere in giro. Quella che era al corrente dell’interminabile lista delle sue conquiste, tutte ragazze usa e getta. Quella con cui litigava spesso, anche per cavolate, perché le loro opinioni e i loro caratteri erano troppo diversi.

E quando lui si era comportato così lei aveva pensato subito che lui volesse prenderla in giro. E poi aveva combinato un casino, comunicandogli che per lei era stato tutto solo un gioco.

Mai pensando che lui potesse prendersela. E invece si era arrabbiato: non la considerava più, non le parlava. E così alla fine si era scusata e lui era tornato come prima. Come se quel momento in acqua non ci fosse mai stato. Il solito Scorpius idiota e superficiale. E ovviamente farfallone. Infatti non aveva perso tempo a fare il filo a delle ragazze del posto che aveva abbordato. E nonostante Rose ripetesse all’infinito a se stessa che non le importava, ogni volta che lui arrivava con una di loro, o ne parlava, lei provava un gran fastidio.

Aveva provato a riavvicinarsi a lui, ma lui era tornato a trattarla come la cugina dell’amico e ogni suo sforzo era inutile. La cosa era veramente frustrante.

Però a Londra sarebbero stati solo loro, nessuna ragazza da conoscere. Così di buon umore e speranzosa era partita, diretta a casa di Luke.

 

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-Questa è camera tua e di Lily. Se però volete una camera ognuna basta chiedere!-

-No, figurati Luke, va benissimo così!-

-Sicure? Le stanze non mancano!-

-Ho notato! Comunque si, siamo sicure!-

Lily si girò verso Rose e la guardò

-Allora?-

-Cosa?-

-Cosa? Dai, non mi prendere in giro per favore. È da qualche giorno che sei strana-

-In che senso?-

-Vuoi davvero che entri nei particolari? Non preferisci essere tu a parlarne per intero?-

-No. Meglio i particolari.

Magari Lily non aveva notato il suo comportamento nei confronti di Scorpius…E in quel caso, parlandole della situazione, lei si sarebbe smascherata.

-Cerchi in tutti i modi di attirare l’attenzione di Scorpius-

Colpita e affondata. Uno a zero per Lily. Negare sarebbe stato inutile. E patetico.

-Si vede così tanto?-

-Non molto. Io l’ho notato perché ti conosco meglio di chiunque altro. Ma lui non ti irritava?-

-Infatti-

-Certo. È davvero chiara ora la situazione!-

-Non lo so cosa mi è preso. Non l’ho mai preso in considerazione come ragazzo, solo che poi lui ha provato a baciarmi e io…-

-E tu ti sei scansata!-

-Si…E me ne sono pentita.-

-Ma allora perché lo hai fatto?-

-Perché non lo sapevo!-

-Cos’è che non sapevi?non ti seguo più-

-Non sapevo che mi piacesse Scorpius-

Ecco. Lo aveva ammesso. A Rose Weasly piaceva Scorpius Malfoy. La secchiona e il puttaniere. Non avrebbe mai funzionato.

-Rose…devi dirglielo.-

-Sei pazza?!?-

-No. Senti, almeno così ti metterai l’anima in pace.-

-non posso farlo-

-Non vuoi. È diverso.-

-E come glie lo dico?-

-Non serve un discorso chilometrico. Sii chiara e concisa.-

Aveva ragione. Avrebbe dovuto dirglielo e vedere la reazione di lui.

-Ok,domani sera glie lo dico.-

-Brava! Così ti voglio!-

E Rose passò la notte e il giorno successivo a tormentarsi.

 

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-Ti posso parlare un attimo?-

Lo aspettava sulla porta della sua stanza, sapendo che lui ci doveva passare per raggiungere camera sua.

-Dimmi-

-No. Vieni dentro-

Rose si sedette sul letto, senza guardarlo in faccia. Lui restò in piedi vicino al letto, guardandosi intorno, forse un po’ a disagio.

-Io non lo so se tu te ne sei accorto…Però, ecco, io… cioè tu…mi piaci Scorpius-

Stava diventando rossa e lo sentiva. E voleva guardarlo ma non ce la faceva.

-Oh-

Già. “oh”. Una risposta davvero molto nutrita.

-Rose…Mi dispiace ma io…per me non è lo stesso. Io ti vedo come un’amica…-

-Lo capisco. Non ti preoccupare. Volevo solo che tu lo sapessi, io non mi aspettavo niente…-

Schifosa bugiarda. Ma cos’altro avrebbe potuto dire? “Grazie, se mi tiravi una coltellata mi facevi meno male, visto che io, scema, mi aspettavo di essere corrisposta”?

-Ora io vado. Mi dispiace davvero-

-Si-

Lily la trovò sdraiata, con gli occhi rossi, però ormai non piangeva più.

-Rose…Noi stiamo andando. Dai… Datti una sistemata veloce e vieni con noi!-

-No Lily, stasera non mi va, davvero. Inventa qualcosa da dire agli altri.-

-Marcus non viene neppure lui. Posso dire che non lo volevi lasciare solo-

-Debole come scusa, ma può andare-

Marcus era il cugino di Luke e si erano conosciuti solo il giorno prima. E loro due avevano trovato subito un buon affiatamento. Non così grande però da farle preferire  la sua compagnia a un’uscita con gli amici. Ma questo nessuno a parte Lily poteva saperlo.

-Va bene. Te lo mando su allora-

-Digli di aspettare un po’ a salire però. Voglio farmi una doccia prima.

-Ok. E cerca di stare su!-

-Si, non preoccuparti. Vai e divertiti.-

E così mezz’ora dopo si era ritrovata seduta sul letto con Marcus accanto, a chiacchierare del più e del meno come se nulla fosse mai accaduto. E inaspettatamente riuscì anche ad accantonare davvero quello che le aveva detto Scorpius. Marcus la faceva ridere. Certo, a volte era un po’ sfacciato e la provocava, ma a lei non passò nemmeno per l’anticamera del cervello che lui ci stesse provando con lei. Almeno fino a quando lui non le fece capire palesemente il contrario.

-Rose?-

-Si?-

-E se ti baciassi?-

-Non lo faresti mai!-

Ma nonostante il tono, non ne era sicura. Per niente. E lui si avvicinava. E a lei tornarono alla mente le parole di Scorpius. Perché negarsi la possibilità di avere una storia con un altro? Infondo Scorpius non la voleva! E con Marcus stava bene, era carino, simpatico… E smettendo di pensare a qualsiasi cosa lo baciò. E chiaramente non provò nulla, perché non erano quelle le labbra che avrebbe voluto sentire sulle sue. Ma decise comunque di non farci caso.

Poco dopo gli altri rientrarono e loro decisero di raggiungerli. Lei avrebbe voluto comportarsi come se niente fosse, ma Marcus non era della stessa idea e così tutti capirono che tra loro era successo qualcosa. E lei ebbe modo di stare male ancora di più, perché a Scorpius sembrava non importare assolutamente nulla.

La serata fu un disastro, ma per fortuna le ragazze erano stanche e dopo poco vollero andare a dormire. Marcus accompagnò Rose fino alla porta della sua stanza, assieme a Lily.

-Rose?-

-Si?-

-Posso dormire da te?-

In circostanze normali gli avrebbe tirato un ceffone, o gli avrebbe risposto con acidità e freddezza. Ma il caso volle che, proprio in quel momento, un certo biondo passasse li davanti.

-Certo!-

E lo fece entrare. Lily era perplessa dalla piega che stavano prendendo gli eventi, ma con Marcus presente non poteva fare domande.

-Ehm…Rose, mi sa che io vado a dormire da Dominique stasera. Ti dispiace?-

-No, figurati. Vai pure.-

E così rimase sola con Marcus. All’inizio lui si comportò abbastanza bene: la baciava, la coccolava. Poi ad un certo punto si spostò sopra di lei, in una posizione inequivocabile, continuando a baciarla. E lei ancora stava zitta, perché non sapeva cosa fare, perché non si era mai ritrovata in una situazione simile, perché non si aspettava una cosa del genere e perché voleva essere sicura di non saltare a conclusioni affrettate.

Quando poi lui fece scivolare la sua mano sul suo fianco e si mise a giocherellare con l’elastico dei pantaloni del pigiama non ebbe più bisogno di pensare e gli prese la mano, bloccandolo.

-Marcus, io non…-

-Non ti va?-

-Non sei tu…è che io non ho mai…sono vergine.-

-ah-

-E non mi sento pronta.

-Ho capito-

Non disse più niente, ma la baciò ancora. Lei era imbarazzatissima. Le era costato moltissimo ammettere la sua inesperienza. Però era sicura di non voler sprecare la sua prima volta con un ragazzo che non era sicura che le piacesse. E sicuramente non voleva che fosse con un ragazzo conosciuto da poche ore. Si stava rilassando di nuovo quando lui ci riprovò.

-Marcus. Ti ho detto no.-

-Magari avevi cambiato idea…-

-No. Quando dico una cosa è quella. Non cambio idea.-

-Va bene-

-Forse è meglio se ti metti a dormire nel letto di Lily-

-Come preferisci-

Si alzò. Era arrabbiato. E anche lei. Per chi l’aveva presa? Per una di quelle ragazze che dice di no ma poi intendono si? Robe da matti. Forse avrebbe dovuto sbatterlo direttamente fuori, ma era tardi. E a lei, da brava idiota che era, dispiaceva. Infondo lo stava illudendo e usando e in più lo aveva rifiutato. A cacciarlo anche dalla stanza si sarebbe sentita in colpa. Alla fine, tra sensi di colpa e dispiaceri riuscì a prendere sonno.

 

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-Sarai soddisfatta.-

-Per niente. Perché dovrei esserlo?-

-Hai passato la notte con un ragazzo che non ti piace. E mentre lui usciva dalla stanza è passato Scorpius. Sei contenta ora?-

-Lily, non essere arrabbiata. Non è successo niente. E io ho sbagliato-

-Sul fatto che tu abbia sbagliato sono sicura. Che non sia successo niente, dubito.-

-Davvero. Lui voleva, io no. E l’ho mandato a dormire nel tuo letto-

E le raccontò tutto. E come era prevedibile Lily si indignò. Evidentemente il dolce e timido Marcus non era poi così timido.

-E adesso? Non gli rivolgerai più la parola spero!-

-Non essere esagerata. Non è successo niente. Gli parlerò ancora. E metterò in chiaro le cose-

E così fece. Gli spiegò la situazione e si scusò con lui per tutto.

-Non ti chiedo di essere amici perché non mi sono comportata bene con te. Però se tu un giorno vorrai io ne sarò felice.-

Lui non se la prese e non le tenne il muso. Aveva apprezzato la sua sincerità e la trattava come trattava Lily e Dominique. Il problema per lei continuava ad essere Malfoy junior, che non era stato molto entusiasta della sua schiettezza.

La ignorava semplicemente. Come se lei non esistesse. Se poteva, evitava persino di guardare nella sua direzione. E lei cominciava a non sopportarlo più. Era così infantile! Neanche gli avesse chiesto di girare un film porno con lei! Si comportava davvero in modo assurdo!Ma ovviamente lei, per paura di dargli fastidio, lo lasciava in pace. La seccava il suo atteggiamento, ma gli avrebbe lasciato il suo tempo.

Ma i giorni passavano e lei era sempre più convinta che l’avrebbe ignorata per sempre.

L’ultimo giorno di vacanza se ne stava sdraiata sul suo letto a leggere quando lui entrò. Alzò gli occhi dal libro giusto il tempo di vedere chi era e poi li riabbassò, sicura che, tanto, non stava cercando lei.

-Rose-

Doveva aver sentito male. Non le parlava da un sacco!

-Rose, mi senti?-

-Si-

-Stiamo andando a giocare a Quidditch. Ti va di venire?-

Era decisamente confusa. E non voleva fargliela passare liscia, così restò un po’ rigida.

-No, grazie. Resto.-

Ma lui non se ne andava. Anzi, ormai era accanto al suo letto

-Hai bisogno di qualcos’altro?-

-Si. Scusami per come mi sono comportato negli ultimi giorni. Sono stato un vero idiota. Mi perdoni?-

-è vero. Sei stato un vero idiota.-

Dalla sua espressione si era aspettato un altro tipo di risposta. E Rose non lo fece aspettare, infatti gli sorrise.

-Ma noi siamo abituati, perché lo sei sempre! Certo che ti perdono! Ad una condizione però!-

-Cioè?-

-Cioè siamo prima di tutto amici, quindi non farlo più!-

-Promesso!-

-Bravo! E prima di andare vieni qui e fammi una coccola-

Lui si sedette e l’abbracciò. Se non altro almeno l’amicizia l’avevano recuperata! Solo che poi lui, si staccò leggermente da lei e la baciò, lasciandola senza parole. E poi, senza nessuna spiegazione si alzò e uscì.

Era ufficiale: Rose non capiva più niente. Dopo aver passato il pomeriggio a cercare di rielaborare l’evento era giunta ad una conclusione: se l’era sognato. Doveva per forza essersi addormentata. Convincendosi di questo, se non altro, non ci sarebbe rimasta male quando lui non le avrebbe parlato.

E quando la sera a cena lui si mise accanto a lei non ci fece caso. Doveva essere per forza come diceva lei, se no non avrebbe avuto senso. Cos’era cambiato? Quando si era dichiarata lui aveva detto che non provava la stessa cosa…

Magari però era stata una debolezza del momento…la situazione…

-Rose…Che vuoi fare dopo?-

O stava diventando una visionaria, o lui stava parlando con lei.

-In che senso?-

-Vuoi stare con gli altri o stiamo un po’ da soli?-

-Non so…Magari prima stiamo un po’ con loro…-

-Ok-

Doveva respirare, se no sarebbe morta per ipossia. Non si era sognata niente. Era tutto vero. E lei ne era felice.

Passò il resto della serata in stato di trance. Si accorgeva appena di quello che le succedeva intorno, presa com’era dall’uragano di emozioni che provava. A un certo punto però lui si alzò, annunciando che andava in camera e lei capì. Aspettò qualche minuto e lo seguì.

Lui non era andato lontano: la aspettava sulle scale. Appena gli fu vicino la prese e la baciò di nuovo, poi la prese per mano e andarono in camera. Rose ancora faticava a credere che stesse succedendo.

Fu dolcissimo con lei, la coccolò, la baciò, la accarezzò. Ma non fece mai nessun tentativo per andare oltre i baci e Rose stava impazzendo. Una vocina nella sua testa, mentre lui le accarezzava il fianco, urlava, languida e disperata, sperando che lui scendesse più giù. E quando questo avvenne stavolta lei non oppose alcuna resistenza. Lo lasciò fare e prese l’iniziativa a sua volta.

Erano ormai seminudi, lei più di lui, e Rose avrebbe voluto fare il grande passo, ma lui sembrava reticente

-Rose…io non so se è il caso-

-Perché no?-

-Fidati-

Non capiva. Si sentiva rifiutata e le veniva un po’ da piangere. Si girò verso la finestra, dandogli le spalle per fare il modo che lui non la potesse guardare in faccia. La luna era appena comparsa nel cielo, prima coperto di nuvole scure. E guardando la pallida luce ad un tratto collegò tutto. Il suo comportamento e il suo modo di essere di sempre. E il perché non se la sentisse di andare fino in fondo. e si sentì una perfetta idiota. Non era colpa di nessuno, se non sua. Lo conosceva bene, da tanto, e ci aveva messo così tanto a capire…

-Scorpius…-

-Mh?-

-Quello che succede a Londra resta a Londra?-

-…-

-Va bene qualsiasi risposta-

-Si…-

La luna è un soffio
se alzi il braccio puoi toccarla
ti guarda immobile
ed ha un sorriso da bastarda
e tra le stelle i desideri della gente
che cerca un po’ di sé
mentre io cerco te

e mi ero affezionata
mi sono incasinata..

 

Si. Ovvio. Ma si può? Lui non era mai stato in grado di avere una relazione con nessuna, perché avrebbe dovuto con lei? L’aveva cercata per questo. Voleva stare con qualcuno e con lei sarebbe stato fin troppo facile. Sapeva di piacerle e questo gli facilitava le cose. Un'altra delle sue ragazze usa e getta. Non c'erano sentimenti in ballo da parte sua, solo uno stupido bisogno fisico. Ma alla fine non se l’era sentita di arrivare fino in fondo perché lei era comunque la cugina di uno dei suoi migliori amici. Con lei aveva avuto questo scrupolo.

-Penso di dover andare ora…i ragazzi mi aspettano per uscire. Se vuoi puoi restare qui a dormire-

-Non lo so. Tu vai pure.-

-Facciamo tardi stasera…se hai sonno dormi, non stare ad aspettarmi sveglia…-

-no, figurati. Ora mi rivesto anche io e vado in camera mia. C’è Lily sola…-

-ok…senti Rose…non voglio che questo rovini la nostra amicizia…-

-Vai, se no fai tardi-

Lui la fissò un attimo, in silenzio, prima di uscire ed andarsene.

 

Parlami parlami adesso
che io ti sento che non sei più lo stesso
che me ne frega di esserti amica?
mi sembra assurdo solo a pensarci
cosa che vuoi che dica?
guardaci guardaci adesso
non c’è più un gesto non c’è compromesso
e lo capisco dal tono diverso di voce
con cui mi dici:stasera ho da fare non mi aspettare

Estranei a partire da ieri
siamo due estranei a partire da ieri

 

Rose restò giusto il tempo di rivestirsi. Non era pentita di quello che era successo. Certo ci sarebbe stata male, ma da parte sua c’era stato un sentimento. Lo avrebbe rifatto altre mille volte. Ed era stata solo colpa sua, perché aveva visto ciò che voleva vedere. Infondo lo aveva sempre saputo che sarebbe stata solo un’altra conquista da aggiungere alla lista. Con un’ultima occhiata alla stanza, illuminata appena dalla luce fioca proveniente dalla luna e dalle stelle, uscì e se ne tornò in camera sua dove avrebbe trovato Lily, pronta ad ascoltarla e a consolarla.

 

La luna è un cerchio
ci vuole poco a disegnarla
ha un’aria nobile
e un cielo intero ad ammirarla
e tra le stelle i mille sogni della gente
che pensa e vive
mentre io penso a te

e mi ero affezionata
mi sono innamorata

Parlami parlami adesso
che io ti sento che non sei più lo stesso
che me ne frega di esserti amica?una tua amica!
mi sembra assurdo solo a pensarci
cosa che vuoi che dica?
guardaci guardaci adesso
non c’è più un gesto non c’è compromesso!
e lo capisco dal tono diverso di voce
con cui mi dici:stasera ho da fare non mi aspettare!!

Estranei a partire da ieri..
siamo due estranei a partire da ieri.

E così fu. Passò la notte tra le braccia di sua cugina, che la ascoltò e le asciugò le lacrime fino a che non si addormentò. Il mattino dopo erano tutti pronti per partire e tornare alle rispettive casa e al momento di salutarsi Scorpius si comportò con lei come se la sera prima non ci fosse stato niente tra loro. Ma lei dopo la chiacchierata con Lily era preparata e nonostante le facesse male si comportò con altrettanta indifferenza. Se ne andò con la consapevolezza che da quel momento in poi loro due, a dispetto del sentimento che lei provava, sarebbero piano piano diventati due estranei.

Guardaci guardaci adesso
non c’è più un gesto non c’è compromesso
e lo capisco dal tono diverso di voce
con cui mi dici:stasera ho da fare non mi aspettare!!
Estranei a partire da ieri
siamo due estranei a partire da ieri

 

Ringrazio di cuore le persone che mi hanno recensito

Ringrazio di cuore le persone che mi hanno recensito

BARBIDOLUZZA: grazie per avermi fatto notare che non si capisce perché Scorpius rifiuta Rose. Nella mia testa era tutto molto chiaro ma mi sono resa conto che effettivamente, leggendo da esterna, risultava incomprensibile. Ho aggiunto qual cosina e spero che ora si capisca meglio!

CANCERINA ed ELLA_SELLA_LELLA: avete ragione, manca il lieto fine ma infondo nella realtà non sempre arriva il principe azzurro con il cavallo bianco… Spesso e volentieri i ragazzi si comportano come ha fatto Scorpius…E io volevo che fosse più reale come storia J Sono davvero contenta che vi sia piaciuta!

 

Un grazie di cuore anche a tutte le persone che hanno letto la storia e a  virgi_lycanthrope e _Giuli95_ che l’hanno messa tra i preferiti

  
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