Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Makira    16/10/2009    4 recensioni
Salve!E'la mia prima pubblicazione^_^Mi chiamo Marika,16 anni,di Roma..Bèh,amo la saga di Harry Potter,naturalmente,e da quando frequento questo forum mi sono appassionata sempre di più alla coppia Draco/Hermione.Perciò ho scritto questa one-shot,spero che vi piaccia!Buona lettura..ps.accetto critiche sia positive che negative,tranquille:)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
So close, no matter how far

So close,no matter how far

 

Perchè si era gettata su di lui?

No,lui no!

Fu questo quello che pensò Hermione Granger appena vide la bacchetta di Voldemort puntata in direzione del ragazzo.

Fu tutto troppo veloce,troppo surreale.

Non poteva finire così.

Ma cosa? Cos’era esattamente che non poteva finire così? La vita di un traditore,di un futuro mangiamorte? No,quella poteva benissimo finire. Sarebbe stato meglio per tutti.

Lei avrebbe ripreso a dormire,a mangiare. Ma soprattutto,avrebbe smesso di piangere.

Eppure qualcosa si mosse dentro di lei. Il ricordo di quel bacio,nel corridoio del terzo piano,la scosse.

Avada Kedavra!

D’istinto si gettò tra Voldemort e il ragazzo. Come un lampo.

Il ragazzo, scioccato, sgranò gli occhi vedendo il lampo di luce verde sparire nel petto di Hermione e allora capì.

Io ti amo,Draco.

Giurò di avere sentito queste parole uscire dalla bocca della ragazza,prima di cadere.

Eppure non poteva essere vero.

E’ impossibile.

Lei era lì,giaceva a terra,come se stesse dormendo.

Draco non aveva mai visto nulla di più bello.

Ma doveva pensare a salvarsi,a mettere in salvo il suo corpo. A tenerla in vita. A fare qualcosa,al più presto. Si chinò su di lei.

Dio quanto è bella.

E le prese la mano,il polso forse…

Subito spostò lo sguardo dal viso della ragazza e sorprese gli occhi trasparenti del Signore Oscuro fissi dentro di lui. Lo osservava,e basta. Il ragazzo si aspettava una maledizione da un momento all’altro.

Invece…Nulla.

“Cosa aspetti,Malfoy?”

Aspetto la morte,mio signore.

“Sei codardo,come tuo padre! Uccidimi..”

Non ci casco bastardo,non ci casco più. Ti sei preso la sua vita,ormai puoi prenderti anche la mia.

“Credevo fossi diverso Draco”

Io SONO diverso.

Ma in un secondo tutto cambiò. Draco stringeva tra le dita una piccola coppa di vetro azzurro,rovinata dal tempo ma ancora intatta. Si voltò di scatto,fece in tempo a vedere un lampo di luce verde e una chioma bionda danzare davanti a lui.

Poi,il buio.

Quando aprì gli occhi era ormai lontano dal castello.

Quanto tempo era passato? Un minuto,un mese,un’ora?

Stringeva ancora la coppa nella mano destra e nella sinistra la mano fredda di Hermione.

Hermione. Sei ancora qui?

Draco guardandosi intorno riconobbe la sua casa semi distrutta,villa Malfoy.

Era bella prima..

Adagiò il corpo della ragazza sul pavimento e le sbottonò la camicetta ormai ridotta a brandelli. Voleva sentire il suo cuore.

Ti prego,non ti ho amata abbastanza Granger. Dammi altro tempo e resta qui.

Il battito flebile che aveva appena udito illuminò il volto pallido del ragazzo,che iniziò a pronunciare gli unici incantesimi utili che aveva imparato a scuola.

Tentò più volte,ma non un battito di ciglia scomponeva il volto della bella Grifondoro.

I riccioli biondi le ricadevano sulle spalle,i suoi occhi erano veli impenetrabili ma,ad un tratto,le palpebre ebbero un sussulto,come se volessero aprirsi.

Rimani qui.

Un colpo di tosse e la ragazza sembrò riemergere dal buio che l’aveva avvolta.

“Hermione? Hermione,mi senti?”

Sono qui Hermione. Ti amo Hermione. Non lasciarmi Hermione.

Ormai dentro la testa dello slytherin si susseguivano solo queste preghiere.

E poi finalmente..

“Si,ma non ti vedo. Draco..?”

“Si,si Hermione sono io,sono Draco. Sono qui. Come stai?”

“Non ti vedo,Draco. Ti sento a stento”

Subito Draco si accorse che qualcosa non andava,la respirazione della ragazza si faceva sempre più debole.

Aguamenti.

Porse il bicchiere d’acqua appena apparso nella sua mano alla giovane.

“Bevi Hermione,provaci”

“Draco..E’ tardi. Quanto vorrei guardarti.”

“Oh non fare la sciocca. Non prendermi in giro,tu mi odi. Perché mi hai salvato?”

Perché mi ami,dillo amore mio.

“Lo sai,non prendermi in giro. Non ora.”

“Ti amo anche io Hermione.”

La ragazza chiuse gli occhi,la voce del demone biondo svaniva in un eco sempre più lontano. Aveva sentito abbastanza. Aveva sentito tutto quello che le serviva per andarsene serenamente.

Come poteva amarla?

Io non posso amarti Hermione,ma TU non puoi andartene così!

“Non te ne andare. Hermione! Hermione,rimani con me!”

Mentre la ragazza esalava l’ultimo respiro,Draco esplose in un pianto disperato e maldestro. Per uno che non aveva mai pianto,sentire le guance rigate dalle lacrime,era una sconfitta bella e buona.

Ti amo,mezzosangue!

Stringeva la ragazza che mai avrebbe creduto di amare tra le braccia. La ragazza che era morta per lui.

Non esistevano queste cose per lui. Draco non credeva che certe storie potessero appartenere anche al SUO mondo.

Eppure lei aveva scelto la morte al posto suo. Aveva scelto lui.

E pensare che credeva che il loro primo bacio fosse stato solo un caso,un momento di estrema debolezza.

Sentiva di amarla,ma più si avvicinava la battaglia,più allontanava il pensiero.

Reprimeva il sentimento,non dormiva,non mangiava.

Voleva farla finita. Sarebbe stato un lampo,una luce che l’avrebbe ucciso. Finalmente,niente più dolore,niente più..Amore.

Invece,si era trovato faccia a faccia con il signore oscuro,voleva morire e lui LO SAPEVA..Stava per ucciderlo.

 Quando lei…

Maledetta Granger,perché?

Voleva morire,Draco voleva morire.

Abbandonò il corpo ghiacciato della ragazza e si scoprì il braccio sinistro,estrasse il pugnale che teneva sempre nella tasca del mantello e iniziò a percorrere con la lama i contorni del Marchio nero.

Voleva uccidersi. Troppo spargimento di sangue?

No,non ne era stato versato ancora abbastanza.

Ma perfino suo padre era morto per salvarlo.

Mio padre…

Si procurò tanti,troppi graffi prima di scagliare con estrema rabbia il pugnale sul pavimento.

Con il braccio sinistro pulsante e in fiamme per il dolore,gettò sul corpo di Hermione un lenzuolo che era sulla sedia li vicino e suggellando il gesto con il suo ultimo bacio le coprì il volto.

Salì le scale.

Ormai dovevano essere già arrivati,o erano ancora troppo impegnati a combattere?

Morirà altra gente,e morirò anche io.

Pensò che non era giusto,voleva morire,ma non era giusto.

La persona che amava lo aveva salvato. Suo padre lo aveva salvato. E lui ora,aspettava la morte senza far nulla?

Un sonoro crac alle sue spalle lo svegliò dal torpore dei suoi pensieri,aveva deciso di salvarsi.

Si voltò.

Bellatrix,ha mandato te alla fine.

“Non volevo farlo Dracuccio..Ma..”

Ma devi uccidermi.

Luce verde,senza opporre resistenza,i riccioli di Hermione,i suoi occhi chiusi,”Non chiamarmi sporca mezzosangue,furetto!”,Ti amo,Grazie amore mio. Nero.

Insieme fino alla morte,Granger.

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Makira